L’ appuntamento è per sabato 4 giugno 2022, a partire dalle ore 21:00.
Si inaugura l’estate dei Quartieri Jazz con la VII edizione del “JAZZ IN VIGNA” nella splendida location dell’Agriturismo Il Gruccione della famiglia Iovino. Un’oasi al centro dei Campi Flegrei con uno splendido panorama sul golfo di Pozzuoli.
Serate all’insegna dell’enogastronomia tra i colori e i profumi del tramonto puteolano e l’ottima musica dei Quartieri Jazz, che dopo le degustazioni dei prodotti tipici della natura, delizieranno gli ospiti con uno splendido scenario tra i vigneti del Montespina. Un connubio studiato ad hoc alla ricerca di un piacere autentico che coinvolga tutti i sensi.
A salire sul palco i Quartieri Jazz ed il loro Neapolitan Gipsy Jazz con Mario Romano alla chitarra classica, Luigi Esposito al piano, Ciro Imperato al basso ed Emiliano Barrella alla batteria. La storica formazione presenterà al pubblico un viaggio musicale attraverso i loro due album: “E strade ca portano a Mare” e l’ultimo lavoro discografico “Le 4 giornate di Napoli” ispirato alla rivolta partenopea.
Sabato 14 maggio al Winehouse di Napoli il pubblico presente ha potuto ascoltare, nell’ambito della rassegna jazz, sotto la direzione artistica di Marco Panico, che da quasi un anno sta portando in sala il jazz italiano ed internazionale, un concerto d’eccezione del batterista Elio Coppola in trio con Antonio Caps, Antonio Napolitano al basso, e la splendida voce di Lauren Henderson nel loro nuovo progetto musicale “Musa”.
Elio Coppola si è fatto apprezzare nel panorama jazzistico sia italiano che internazionale. Ha Perfezionato i suoi studi negli Stati Uniti col grande batterista Kenny Washington. I suoi “ritmi” hanno accompagnato alcuni tra i migliori musicisti al mondo tra cui Benny Golson, Peter Bernstein, Dado Moroni, Ronnie Cuber e tanti altri. Apprezzatissimo dai colleghi è importante ricordare la sua amicizia e la stima reciproca che lo lega al grande Maestro Tullio De Piscopo. Negli ultimi anni, fino al 2020 ha fatto diverse esperienze a New York con i più grandi musicisti americani e nei più grandi jazz club newyorkesi come il Birdland jazz club, lo Smoke Jazz club e il Mezzrow club.
Con il suo Trio, negli ultimi anni e spesso con la partecipazione straordinaria di musicisti e cantanti del jazz internazionale ha girato l’Italia in diverse rassegne e festival jazz tra i più importanti del mondo jazzistico italiano e in diversi e importantissimi club come il famosissimo Blue Note di Milano nel quale spesso si è esibito con un’altra grande voce del jazz come quella di Yoice Yuille.
Il concerto di sabato sera è iniziato con un brano strumentale con il solo Trio sul palco “The Great City” un bellissimo successo di Shirley Horn che è stato un ottimo preludio alla serata che si sarebbe annunciata un grande evento musicale per gli ospiti del Winehouse di Napoli.
Subito dopo è arrivata sul palco la splendida Lauren Henderson, con il suo portamento elegante e regale in abito, che con il Trio ha presentato al pubblico alcuni dei brani standard jazz riarrangiati con grande talento e interpretati con grande professionalità come “At last long love” (portata al successo dal grande Frank Sinatra) , “Ahora”, “Forget me” (sempre di Shirley Horn) , Il meraviglioso “The look of love” grande successo della meravigliosa Diana Krall, “Riptide” (splendida ballade di bossa nova) , “Perfidia” incisa da Nat King Cole nel 1959, magnifico brano con un bellissimo ritmo di rumba, famosissima al mondo e che nel 2013 fu scelta dal regista Ferzan Ozpetek nel suo film “Magnifica presenza” e che la voce di Lauren Henderson rende magnificamente in tutta la sua essenza.
Subito dopo si torna al jazz puro con il brano “I concentrate on you” canzone scritta da Cole Porter interpretata, fra gli altri da Ella Fitzgerald, per chiudere con “Besame mucho” che ha emozionato il numerosissimo pubblico presente e al quale la stessa artista ha dedicato una splendida versione di “What you want do for love” scritta dal cantautore americano Bobby Caldwell.
𝑺𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂 𝒄𝒉𝒆: – è necessario utilizzo obbligatorio di mascherine per gli spettatori;
𝑵𝒐𝒊 𝒗𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒊𝒂𝒎𝒐: – l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori; – la periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti; – l’adeguata areazione naturale e ricambio d’aria; – la disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani; – la regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale.
Arriva al Winehouse la straordinaria musica di Lauren Henderson Posti disponibili limitati Prenota subito il tuo tavolo chiamando al 39 3458677620o su www.wine-house.it Prenota Subito WinehouseVia Nuova Marina 5, 80133, Napoli
Al Trianon Viviani, con “Captivo” il teatro canzone di Gianfranco Gallo
Da venerdì 20 a domenica 22 maggio
Gianfranco Gallo torna al Trianon Viviani con Captivo, uno spettacolo di teatro canzone da lui scritto, diretto e interpretato (venerdì 20 e sabato 21 maggio, alle 21, e domenica 22 maggio, ore 18).
«Captivo vuol dire, oltre che cattivo, prigioniero – spiega l’artista – ed è un quadro espressionista costituito da personaggi teatrali e cinematografici legati dalla loro peculiarità di essere costantemente border line, sulla linea di confine tra Bene e Male e in cui lo stesso confine tra carceriere e carcerato fa chiedere chi imprigiona chi?».
La recitazione e l’interpretazione capovolgono ulteriormente le carte sul tavolo: si fa parlare Viviani come se fosse diretto da Kubrick e si riveste la violenza di genere di finto amore, fino a una tirata della Commedia dell’arte. Voci che cambiano, intenzioni inaspettate, personaggi capovolti.
«Spesso, nel teatro e al cinema – prosegue Gallo – le parole sono state sottovalutate, musicate da una melodia allegra o velate da belle immagini: avete mai ascoltato con attenzione il testo de ‘A retena de’ scugnizze di Viviani? Grazie all’accompagnamento da festa popolare, forse sfugge quello che in effetti è un accordo tra ragazzini forse più che semplici “mariuncielle”, un accordo anche abbastanza duro. E cosa differenzia l’attacco prepotente e senza motivo al debole Mimì di Montemurro o alle femmine di Festa di Piedigrotta da parte dei Bazzarioti, dallo spirito che muove Alex e i suoi drughi in Arancia meccanica?».
In scena con Gianfranco Gallo, l’attrice Lisa Imperatore, il chitarrista solista jazz Antonio Maiello, che, con la sua musica, come un’onda densa e continua, asseconda la traversata, e il polistrumentista Michele Visconte.
I biglietti sono acquistabili presso le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il teatro della Canzone napoletana propone ancòra la promozione per il pubblico giovanile, ovvero “under 30”, e per gli abitanti dei quartieri di Forcella, Maddalena e porta Capuana, con ingressi rispettivamente a 10 e 7 €, acquistabili esclusivamente presso il botteghino del teatro, aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13:30.
Per accedere in teatro è obbligatorio l’uso della mascherina ffp2.
Altro appuntamento nel week end del Trianon Viviani, domenica 22 maggio, alle 11:30, con l’ultima conferenza cantata di Mauro Gioia, dedicata al tema della canzone, del cibo e dell’ecologia.
Il Trianon Viviani si avvale del sostegno del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020), della sponsorship tecnica di Enel e il patrocinio di Rai Campania.
Stanza delle Meraviglie – In questo mese di maggio, si segnala la nuova programmazione degli orarî di apertura dello spazio immersivo dedicato alla canzone napoletana: visite gratuite effettuabili tutti i giorni, dal lunedì al sabato, di mattina dalle 10:30, 11:30 e 12:30, e nel pomeriggio dalle 16:00, 17:00 e 18:00; la domenica e i festivi solo negli orarî mattutini.
La visita dura trenta minuti. È obbligatoria la prenotazione: telefonica, al numero 081 0128663, o via email all’indirizzo boxoffice@teatrotrianon.org.
Disegnata dal regista Bruno Garofalo da un’idea di Marisa Laurito, la Stanza è stata realizzata nell’àmbito dell’Ecosistema digitale Cultura Campania, Progetto ArCCa, Architettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica (Por Campania Fesr 2014-2020 – assi 1 e 2), il progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale campano, materiale e immateriale, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec, la società in house della Regione per i beni culturali.
Secondo appuntamento della rassegna “Live Jazz Concerts” al Salone Margherita di Napoli organizzata e diretta dall’Associazione Live Tones in collaborazione con Pasquale Barbaro, con il concerto di Andrea Rea Trio in “El Viajero”
Il pianista Andrea Rea (Classe 1983, originario di Pomigliano D’arco (NA) ma romano di adozione) è uno dei nomi più richiesti nell’ambiente jazzistico.Collabora da anni al fianco di numerosi musicisti tra cui: Stefano Di Battista, Dianne Reeves, John Patitucci, solo per citarne alcuni.
Il suo approccio e la sua musica si rifanno ad innumerevoli colori ispirati sicuramente dalla tradizione jazzistica la quale funge da supporto ad un linguaggio personale influenzato da diverse tipologie di musiche.
In questo Andrea si fa aiutare da personalità musicali intelligenti e sensibili in grado di sviluppare al meglio le sue idee di partenze. Come il contrabbassista Daniele Sorrentino (Stefano Di Battista, Joe Barbieri) già presente nel suo apprezzato lavoro d’esordio “Arioso” ed “Impasse” ed il batterista Lorenzo Tucci considerato uno dei nomi di spicco della batteria jazz in Italia.
In questo lavoro intitolato “El Viajero” uscito il 18 giugno 2021 per l’etichetta italiana Filibusta Records, inserito nella lista dei primi 100 album (Greatest jazz album) del Jazzit award 2021, il filo conduttore che lega la diversità dei brani è il viaggiatore (el Viajero per l’appunto) che spazia tra i diversi generi e luoghi che il pianista partenopeo ha deciso di raccontare.
In “ El Viajero” ognuna delle otto tracce (tra cui 3 composizioni originali) ha un significato evocativo molto personale: e’ presente oltre al bellissimo omaggio alla musica Sud Americana (C.Aguirre,M.Rojas,H. De Hollanda) la quale non a caso rappresenta un influenza costante nella musica di Rea, e’ presente un prezioso contributo di Giacomo Tantillo alla Tromba nel brano “En la Orilla del Mundo”.
El Viajero (Il Viaggiatore) è quindi un viaggio, il viaggio, quello personale, realizzato attraverso culture e luoghi di diversi paesi, che in qualche modo hanno influenzato la musica di Rea oltre ad essere un “viaggio” nelle sue emozioni di artista delicato, sensibile, quasi timido, ma di grandissimo talento pianistico e compositivo di rara bellezza.
Un duo formato da fuoriclasse del jazz , Joey Calderazzo e John Patitucci, per un incontro al vertice nella sala dell’Auditorium Salvo D’Acquisto di Napoli per l’ultimo concerto, sabato 14 maggio, della rassegna “VomeroSuona” organizzata da Napoli Jazz Club con la direzione di Michele Solipano
Uno dei migliori pianisti della sua generazione, dopo aver registrato tredici album come leader, Joey Calderazzo ha percorso la strada da bambino prodigio a musicista di sessione richiesto a membro d’élite dei migliori ensemble del jazz. Ha accompagnato i geni della musica, da Michael Brecker e Branford Marsalis a Jack DeJohnette e Dave Holland. Durante il suo viaggio, Calderazzo ha esplorato audacemente la propria psiche e il suo posto nel mondo, come compositore, improvvisatore, membro della band e leader.
Ascoltandolo suonare, sembra che il giovane pianista americano raccolto abbia con grande maestria la difficile eredità di giganti del calibro di Art Tatum e Jerry Roll Morton ed abbia creato un linguaggio musicale del tutto personale.
John Patitucci è nato a Brooklyn, New York, nel 1959 e ha iniziato a suonare il basso elettrico all’età di dieci anni, cimentandosi successivamente con il basso acustico e il pianoforte. Passa rapidamente dal suonare soul e rock al blues, al jazz e alla musica classica: i suoi gusti eclettici gli hanno fatto esplorare tutti i generi musicali come musicista e compositore. Le sue sei registrazioni da solista per la GRP Records e le sue registrazioni successive gli hanno portato due Grammy Awards e oltre quindici nomination ai Grammy.
In sala sin dai primi istanti dell’arrivo sul palco dei due musicisti abbiamo avuto la sensazione di ritrovarci di fronte a due assoluti astri megagalattici del panorama jazzistico internazionale.
In completo elegante Joey Calderazzo, in total black come da diversi anni ormai, il grandissimo John Patitucci si sono presentati al pubblico in sala con grande autoironia, divertimento, sorrisi e una naturale propensione a comunicare, oltre alla propria musica, anche le proprie emozioni e la grande gioia di ritrovarsi di nuovo insieme di fronte al pubblico che li adora in un tour che li vedrà girare per tantissime città italiane, sotto la guida sapiente del loro manager tour italiano Alex Travi della Zenart, che li sta accompagnando in ogni tappa del tour seguendoli dalle prove in teatro al consueto giro turistico in città che lo stesso Patitucci non manca mai di fare con relativa (obbligatoria) sosta gastronomica per godere della cucina napoletana, soprattutto della pizza che lui ama particolarmente.
Emozioni e musica jazz sabato 7 maggio, grazie alla proposta di una rassegna jazz che nasce dalla collaborazione dell’Associazione Live Tones di Alberto Bruno e Ornella Falco, con il Salone Margherita della Galleria Umberto , uno dei luoghi più belli di tutta Napoli, protagonista delle serate della società napoletana di inizio ‘900 e che ancora oggi, sotto la sapiente guida di Pasquale Barbaro, si conferma uno dei più importanti luoghi della musica e della cultura della nostra città, oltre che come tutti sanno, “Tempio” assoluto del Tango che qui ha trovato la sua “naturale ” casa da sempre, visto che ospita da decenni sia milonghe frequentatissime che serate di gala con le esibizioni dei più grandi maestri internazionali di tango. Live Jazz concert è una rassegna che dal 7 al 28 maggio porterà nella sala del Salone Margherita 5 concerti con alcuni dei protagonisti del jazz italiano più importanti e affascinanti a livello musicale che esistono oggi nel jazz contemporaneo. Ad inaugurare tale rassegna il concerto del 7 maggio, in una sala gremitissima di appassionati del jazz, del sassofonista contralto Gabriel Marciano e il pianista Domenico Sanna, accompagnati da una sezione ritmica composta da Giulio Scianatico al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria.
Domenico Sanna è un pianista tra i più raffinati che abbiamo in Italia e il suo nome si fa spazio sempre di più tra i grandi, perché dalla sua parte, non c’è solo tecnica o virtuosismo, ma un qualche indomito desiderio di ricerca Ha debuttato nella discografia internazionale con ‘BrooklynBeat’ ft Ameen Saleem e Dana Hawkins, album in trio registrato a NewYork. Ha suonato in più di 40 album da sideman e condiviso palchi in giro per il mondo con artisti di fama internazionali come Dave Liebman, Jeff Ballard, Steve Grossman, Bill Stewart, Peter Bernstein, Mat Penman, Lage Lund, Rick Margitza, Greg Hutchinson, Joe Lovano, Bobby Whatson, Eddie Gomez, Logan Richardson, Michael Rosen, Gege Telesforo, Roberto Gatto, Stefano di Battista, Dario Deidda, Giorgio Rosciglione, Gege Munari, Maurizio Giammarco, Fabrizio Bosso solo per citarne alcuni.
Emozionatissimi nel presentare questo nuovo progetto che mette insieme due generazioni di musicisti in una sorta di “dialogo musicale ” non solo tra diversi stili jazzistici ma anche di esperienze consolidate come nel caso di Domenico Sanna, da anni protagonista di tantissime serate in rassegne e festival jazz seguitissimi in tutta Italia ma anche di tre giovani talenti che hanno un grande desiderio e una fortissima determinazione non solo nel dedicare la propria vita alla musica ma anche quella di portare nelle atmosfere jazz tutto quello che hanno imparato nei loro anni di studi ma anche di innovazioni, evoluzioni stilistiche del loro particolare modo di “viversi” e “sentire ” il jazz attraverso la loro sensibilità e il loro strumento musicale. É quello che è emerso in tutti i momenti del concerto stesso, sotto gli occhi e soprattutto l’ascolto attentissimo dei numerosissimi appassionati in sala che hanno seguito il concerto con particolare attenzione. Il nuovo progetto è stato quindi l’occasione per presentare sia brani standard jazz in particolari e indovinatissimi arrangiamenti che brani scritti sia da Sanna che da Gabriel Marciano . Si è iniziato con “DDLJ” di Jaky Byard, “Evidente” (un brano contrafact scritto da Sanna sul brano di Monk Evidence), “hicarus” ( di Gabriel Marciano ) “Ottobre” (sempre di Sanna ) poi “Tea for two” (arrangiamento preso da alcuni Changes di Art Tatum ) per salutare il pubblico con un’applauditissima “Central Park Wes”t di J.Coltrane.
Il concerto è stato una vera e propria emozione nell’emozione, Domenico Sanna insieme a Gabriel Marciano hanno dato vita ad un vero e proprio dialogo tra sax e pianoforte in maniera perfetta, e a loro si sono uniti in un coinvolgente interplay gli altri due musicisti sul palco che, nonostante la giovane età, hanno dimostrato di avere tutte le qualità professionali per poter ambire ad una grande carriera artistica nel mondo del jazz come meritano.
Prossimo appuntamento della rassegna “Live Jazz Concerts” domenica 15 maggio ore 18.30 Andrea Rea Trio in “El Viajero” con Andrea Rea al piano, Daniele Sorrentino al contrabbasso, Lorenzo Tucci alla batteria. Salone Margherita Tango Club, Via Santa Brigida, 67 Napoli Contributo ascolto concerto € 15,00
Strepitoso successo di pubblico e di critica il concerto di giovedì 5 maggio all’Auditorium Salvo D’Acquisto di Napoli, organizzato da Napoli Jazz Club diretta da Michele Solipano nell’ambito della rassegna “Vomero Suona”, di Chiara Civello che ha presentato il suo nuovo album “Chanson”.
Chiara Civello è una cantautrice romana la cui vita artistica si divide tra Italia, Stati Uniti e Brasile. Né pop, né jazz, lontanissima dalle classificazioni musicali, con sei dischi all’attivo, un passaggio a Sanremo e avidamente aperta sul mondo, la sua musica potrebbe essere definita da una serie di ossimori: naturalmente sofisticata, globale e italiana. A Boston e New York si forma artisticamente ed entra in contatto con personaggi come Burt Bacharach e Tony Bennett che la definirà la miglior cantante jazz della sua generazione; è stata la prima italiana a incidere per la leggendaria etichetta Verve. In Brasile trova un’altra casa collaborando con Chico Buarque, Ana Carolina, Maria Gadù, Gilberto Gil e tantissimi altri. Artista e donna avventurosa, ha metabolizzato le culture dei continenti che ha attraversato e oggi parla e canta in inglese, italiano, portoghese, spagnolo e francese, senza mai prendere fissa dimora, né in una città, né in uno stile.
La cantante italiana Chiara Civello e il produttore Marc Collin si uniscono oggi per la seconda volta, dopo “Eclipse”, in questo nuovo “Chansons: Chiara Civello Sings International French Standards”, dodici classici dal 1945 al 1975, tutti scritti da cantautori francesi. Da Michel Legrand a Charles Aznavour passando per Charles Trenet, Édith Piaf, Jacques Brel, Gilbert Bécaud e Francis Lai: nomi familiari degli amanti della musica di lingua francese, ma meno al grande pubblico internazionale; canzoni che hanno varcato i confini della loro terra natìa senza che il grande pubblico ne conosca l’appartenenza alla storia musicale francese. Canzoni che qui passano dall’ombra alla luce.
Chi avrebbe mai pensato che Feelings, The Good Life o My Way sono tutti firmati da autori francesi? Pezzi che Frank Sinatra, Julio Iglesias, Elvis Presley, Madonna, Lady Gaga, Luciano Pavarotti, Céline Dion, Dali-da, i Sex Pistols o Caetano Veloso hanno inciso e portato al successo a livello internazionale.
È da tanto che l’artista aveva il desiderio di poter pubblicare un disco dedicato alla musica francese e “Chanson” esprime al massimo il suo desiderio, in quanto lo fa non certo scimmiottando tante cantanti che si sono ispirate alla musica francese ma con il suo stile originale, con il patrimonio jazzistico che sempre l’accompagna, con la musicalità che fa parte della sua personalità, con quell’eleganza e la dolcezza del suo timbro vocale che fa parte ormai dello stile Chiara Civello.
La produzione è pura con il tocco di Marc Collin: un pò retrò con una varietà di stili che vanno dal piano bar, nel senso nobile del termine (I Will Wait For You, My Way, The Good Life), allo swing (Petite Fleur), ai ritmi cubani (Feelings), batteria e beat con improvvisazioni vocali e al pianoforte (La Vie en Rose), fino al soul (What Now My Love) e anche blaxploitation (Hier Encore) .
Chiara Civello oltre a suonare il piano e ovviamente le sue amatissime chitarre, racconta il nuovo album con grande emozione, spiegando al pubblico tanti aneddoti che hanno determinato la scelta dei brani presenti nell’album dai quali si avverte il suo grande amore per la musica francese. Storie che forse molti non sanno come quella di “My Way” che ha fatto parte del repertorio di Frank Sinatra, Elvis Presley e tantissimi altri cantanti americani al punto che si è sempre pensato che fosse una canzone americana invece nasce col titolo “Comme d’habitude” portata al successo da Claude Francois nel 1968, o come nel caso di “Feelings” portata al successo internazionale da Morris Albert nel 1975 ma che fu contestata da Loulou Gaste’, compositore francese, che portò Albert in tribunale per plagio di una sua canzone composta nel 1956 dal titolo “Pour toi” che Chiara Civello interpreta in maniera assolutamente emozionante.
Il concerto non è stato solo l’occasione per presentare le canzoni del nuovo disco ma anche per rivivere le emozioni dei suoi successi di sempre come “Non Andare via” , “ora”, “Qualcuno come te”, “Cuore in tasca”, le splendide reinterpretazioni di “Io che amo solo te” e “Metti una sera a cena” e l’ultimo successo “Perdiamoci” che fa parte della colonna sonora della serie TV “Imma Tataranni Sostituto procuratore” scritto dalla stessa Civello con Andrea Farri e la straordinaria partecipazione di Emanuele Trevi (premio Strega 2021).
Il prossimo evento di “Vomero Suona” il 14 maggio con il concerto di John Patitucci e Joey Calderazzo
Pippo Matino – Basso Elettrico Tomy De Paola – Pianoforte Maria Basile Lopez – Batteria
11:00 – 𝑨𝒄𝒄𝒐𝒈𝒍𝒊𝒆𝒏𝒛𝒂 11:30 – 𝑰𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒓𝒕𝒐
Le precedenti produzioni di Pippo Matino sono state realizzate il più delle volte con formazioni Pianoless, caratterizzate dalla frequente presenza di strumenti e sonorità decisamente elettriche. Dopo l’esperienza del lockdown, vissuta e descritta con la realizzazione del precedente album “Locked down solo bass” il bassista Napoletano si accinge alla pubblicazione di un nuovo lavoro che rappresenta anche Il ritorno alla vita “normale” ed al contatto ”In Presenza” con altri musicisti. Pippo Matino propone una formazione ed un sound un po’ diverso, sempre essenziale ed intenso, ma stavolta più acustico, grazie anche alla presenza predominante del pianoforte. La voglia di ritornare alle origini essenziali della musica era già nell’aria da un bel po’… basso, jack, amplificatore e null’altro!
𝐄𝐕𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐂𝐎𝐍 𝐒𝐎𝐓𝐓𝐎𝐒𝐂𝐑𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 10,00 € Formula Teatro (caffè e dolcino)
𝑺𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂 𝒄𝒉𝒆: – dal 1° maggio non è più obbligatorio il greepass; – è ancora necessario l’utilizzo obbligatorio di mascherine FFP2 per gli spettatori;
𝑵𝒐𝒊 𝒗𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒊𝒂𝒎𝒐: – l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori; – la periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti; – l’adeguata areazione naturale e ricambio d’aria; – la disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani;