Trianon Viviani, Lalla Esposito nella “Canzone teatrale” in prima assoluta
Dalla collaborazione con l’autore e regista Paolo Coletta, l’attrice interpreta brani da Viviani a Brecht, da Patroni Griffi a Gaber
Partecipa l’Ondanueve string quartet
Domani, venerdì 5 maggio, alle 21, Lalla Esposito debutta in prima assoluta, con l’Ondanueve string quartet, in “La canzone teatrale”, un concerto per voce e quartetto d’archi che nasce dalla collaborazione tra la cantante e attrice e l’autore, regista e musicista Paolo Coletta.
La cantante-attrice, una delle più autorevoli interpreti di Teatro musicale del nostro Paese, che ha accolto la lezione di alcune iconiche attrici-cantanti del Novecento (Milly, Marina e Angela Pagano, Milva, Gabriella Ferri), ritrova l’autore, regista e musicista nello spettacolo “La canzone teatrale”, dopo aver collaborato per anni in numerose produzioni di teatro musicale italiano e internazionale.
Con la partecipazione dell’Ondanueve string quartet, offrono un piccolo catalogo di ciò che rende una canzone “teatrale” e di quel che può far sì che una canzone qualsiasi lo diventi.
«Un’aria d’opera, un recitativo, una romanza, un song brechtiano, un canto di Viviani o una canzone di Broadway – spiega Coletta – sono accomunati dal fatto di essere scritti per essere eseguiti all’interno di una determinata azione drammaturgica, che sia un melodramma, un musical, un’operetta, una commedia musicale. Ma “teatrale” può diventare anche una composizione fatta di parole e musica nient’affatto pensata per la scena: succede quando chi la interpreta decide di trasformare l’emozione di quel pezzo in azione. Azione scenica, appunto».
Sabato 4 marzo il debutto, al Teatro Augusteo di Napoli , di una divertentissima commedia, intitolata “Balcone a 3 piazze” scritta da Mirko Setaro e Francesco Velona’, con la regia di Pino L’Abbate, con Biagio Izzo insieme ai bravissimi Mario Porfito,Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale e Ciro Paciullo.
Il testo, assolutamente irresistibile, da modo sia a Biagio Izzo che agli altri attori in scena a mettere sul palco situazioni ed emozioni che ognuno di noi ha vissuto, in maniera diretta o indiretta, nella propria vita, visto che e’ basato su riflessioni sul tema delle relazioni di coppia e di amicizia, e di tutto quello che ruota intorno ad esse e che in un modo o in un altro guida, condiziona, stravolge il corso delle nostre relazioni o della stessa nostra vita.
Prodotto da Tradizione e Turismo e AG Spettacoli, con le musiche di Antonio Caruso, costumi di Federica Calabrese, scene di Massimo Comune, luci di Luigi Raia, produzione esecutiva Giacomo Monda, “Balcone a 3 piazze” si svolge interamente nell’appartamento dei due protagonisti Alfredo (Biagio Izzo) e Valeria (Carla Ferraro) che si ritrovano, nell’antivigilia di Natale bloccati a casa per una tempesta che impedisce loro di raggiungere la famiglia di lei a Milano.
I due, ormai separati da sei mesi, si ritrovano a dover riparare nella casa dove vivevano insieme per poter trascorrere in emergenza la vigilia di Natale non potendo piu prendere l’aereo prenotato, ma mentre Alfredo spera che tale impedimento possa consentire la loro riconciliazione, Valeria si indispettisce sempre di piu’ fino ad abbandonare la casa per cercare di raggiungere, nonostante la bufera, l’aereoporto.
Da tale inizio, si sviluppa tutta una storia di equivoci, battute fulminanti e di entrata in scena di personaggi come Riccardo (Mario Porfito) l’amante della vicina di casa Elis (Adele Vitale ) costretto alla fuga dall’appartamento contiguo visto l’improvviso rientro a casa del marito cornificato Michele (Roberto Giordano).
La scena quindi si arricchisce di nuovi personaggi, e di una sorta di protagonista insolito , il balcone appunto, che diventa il “luogo di passaggio” di Riccardo e poi successivamente da Ciro (Ciro Paciullo) che volendosi vendicare del cognato che lo ha incastrato facendogli fare l’amministratore di una societa’ che manda in fallimento, si era recato nell’appartamento per potergli rubare tutto e vendicarsi del torto subito prima di andare a finire in prigione per truffa societaria. Per scappare dal balcone del piano di sopra, si rompe una caviglia e ripara nell’appartamento di Riccardo, che diventa poi un vero e proprio “teatro nel teatro” con scene davvero divertenti.
Gli elementi di una commedia divertente ci sono tutti: la coppia in crisi per le troppe differenze sociali e caratterial ( il marito napoletano /la moglie milanese, Biagio Izzo straordinario quando imita la mamma che offre la pastiera alla nuora che puntualmente la rifiuta perche’ non le piace, preferendo ad essa il classico panettone milanese), l’amico playboy che sfida tutto e tutti e non ha alcuna regola morale pur di conquistare una donna, anche se moglie del suo stesso amico come si scoprira’ a fine commedia, il marito cornuto che crede e difende la moglie anche in presenza di prove inconfutabili del tradimento consumato, il rapinatore che cerca di assicurare un sicuro sostentamento alla sua famiglia, fino ad un finale serio di grande effetto e di grande impatto emotivo nel quale Biagio Izzo da prova del suo grande talento di attore non solo comico come da ormai decenni ci ha abituato in tantissime commedie che ha interpretato, citando una massima di Seneca “E’ durante la tempesta che conosciamo il navigatore” come una sorta di incitazione a stringere i denti e a mostrare il proprio valore proprio quando le difficolta’ ci sembrano insormontabili ed e’ li che il navigatore deve mostrare tutta la sua capacita’ per superare gli ostacoli e portare la nave nel porto sicuro della vita.
Tutti gli attori assolutamente straordinari, ognuno nel proprio ruolo, ma la coppia Biagio Izzo/Mario Porfito anche in questa commedia danno vita a due personaggi strepitosi, dimostrando, grazie anche ad una collaborazione tra i due attori lunga ormai da diversi anni, una perfetta intesa, dando vita a scene cosi divertenti che il pubblico apprezza e sottolinea con risate e applausi.
“Balcone a tre piazze” , una commedia adatta a tutte le eta’, in realta’ seppur con un testo apparentemente leggero rivela in realta.’ in un sorprendente finale che non vi sveleremo per suscitare nel lettore il desiderio di andare a vedere lo spettacolo, un insegnamento importantissimo di vita: quello di resistere, di credere che ci possa essere sempre un epilogo positivo nella nostra vita, perche’ , citando un momento storico che aveva travolto le nostre vite, in qualsiasi tempesta , bisogna sperare e credere che “ANDRA’ TUTTO BENE “ !!!
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Augusteo fino a domenica 12 marzo 2023.
Ticket al botteghino del teatro, nelle rivendite autorizzate o su teatroaugusteo.it – 081414243.
LucaMannutza pianoforte PaoloRecchia sax alto DanieleSorrentino contrabbasso LorenzoTucci batteria Omaggio alla musica di Wayne Shorter rielaborata dal pianista Luca Mannutza che per questo progetto, ha scelto di essere affiancato da alcuni compagni di viaggio di lunga data, Il proposito è essere fedele alle melodie ed alle armonie delle scritture originali dei brani, composti nel periodo tra il 1963 e il 1967, e sostenerle con una tessitura di accompagnamenti ritmici. Intero 15€ Under 30, nuovi soci 10€ Affiliazione Endas ingresso riservato ai soci, tessera annuale €15 Concerto In collaborazione con Bologna Jazz Festival
DougLawrence sax tenore MassimoFaraò pianoforte NicolaBarbon contrabbasso ByronLandham batteria Nato in Louisiana e cresciuto in New Mexico, il sassofonista ha trascorso più di 20 anni a New York City, dove si è fatto conoscere. Tra gli artisti con cui Doug si è esibito e ha registrato ci sono Ella Fitzgerald, Benny Goodman, Aretha Franklin, Tony Bennett, Dizzy Gillespie, Ray Charles, Sarah Vaughan, Frank Sinatra, Nancy Wilson,Dee Dee Bridgewater, Lady Gaga, e tanti altri, il quartetto ospita il grande batterista di Philadelphia Byron Landham.Intero 20€ Under 30, nuovi soci 15€ Affiliazione Endas ingresso riservato ai soci, tessera annuale €15 Concerto In collaborazione con Bologna Jazz Festival
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (non si accettano prenotazioni) Affiliazione Endas ingresso riservato ai soci, tessera annuale €15 Il progetto è stato finanziato dall’Unione europea – Fondi Strutturali e di Investimento Europei, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 e della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19 – Autorità Urbana Comune di Bologna
Al Trianon Viviani, la storia del “Bambino invisibile” di Forcella
Venerdì 4 novembre, alle 21, lo spettacolo della Scuola elementare del Teatro
Prosegue la programmazione del Trianon Viviani, curata da Marisa Laurito, con uno spettacolo di prosa che racconta la vita di un ragazzo in un quartiere difficile.
Venerdì 4 novembre prossimo, alle 21, il teatro della Canzone napoletana ospita “Il Bambino invisibile”, un monologo interpretato da Daniele Vicorito.
Scritto da Bruno Barone, che cura anche la regia, e dallo stesso Vicorito, il testo ripercorre la vita di Carmine, un ragazzo di Forcella che, come tutti i ragazzi di un quartiere difficile, può ritrovarsi a vivere una vita avviata solo verso il dolore. Ma proprio lungo la strada della sua vita incontra tante persone, in tanti eventi e opportunità che possono permettergli di trovare la forza per cambiare direzione e salvarsi da un destino già segnato.
Rievocando i dolori, le difficoltà e gli errori commessi, il testo mette in luce tutto ciò che ha contribuito al cambiamento profondo del protagonista: «Sono pochi i momenti di narrazione – spiega il regista Barone – mentre la maggior parte delle scene sono incentrate su momenti di vita reale, sui rapporti di Carmine con i suoi cari, le sue indecisioni e insicurezze, i suoi errori e il suo grande amore per il cinema, la passione che sarà fondamentale nel suo percorso di cambiamento».
Due leggende della musica cubana alla XXVII edizione del festival Pomigliano Jazz. Venerdì 29 luglio 2022 dalle ore 21, al Parco Pubblico di Pomigliano d’Arco (Napoli), va in scena il concerto di Chucho Valdés & Paquito D’Rivera con il loro Reunion sextet . Dopo aver iniziato il tour lo scorso maggio al Mastercard Jazz Fest di San Juan, Porto Rico, adesso arrivano anche in Europa per una serie di date esclusive. Oltre all’Italia – dove terranno due concerti – faranno tappa anche in Spagna, Polonia, Germania, Francia, Svizzera e Grecia.
In questo tour sono accompagnati da un superbo ensemble che include Diego Urcola alla tromba e al trombone a pistoni, Armando Gola al contrabbasso e al basso elettrico, Dafnis Prieto alla batteria e Roberto Vizcaino Jr alle percussioni. Il concerto in programma a Pomigliano Jazz è promosso in collaborazione con l’Instituto Cervantes di Napoli.
Per quasi 60 anni, Chucho Valdés e Paquito D’Rivera sono stati ampiamente riconosciuti come illustri musicisti e compositori nel mondo della musica afro-cubana, jazz, classica e degli stili musicali più disparati. Annoverati tra i più importanti e influenti artisti della Cuba post-rivoluzionaria, separatamente hanno accumulato più di 25 tra Grammy e Latin Grammy e altri importanti riconoscimenti.
Fin dalla loro giovinezza, Chucho e Paquito hanno coltivato una solida amicizia ereditata dai padri Bebo e Tito, musicisti di spicco nella dinamica vita artistica della sfolgorante Havana degli anni Quaranta e Cinquanta.
Entrambi formatisi nella tradizione accademica della musica classica, ben presto furono attratti anche da grandi improvvisatori come Oscar Peterson, Charlie Parker, Dizzy Gillespie e altre star del jazz. Insieme svilupparono la maggior parte delle loro attività nel Teatro Musicale dell’Avana e nell’Orquesta Cubana de Música Moderna, che D’Rivera diresse per 2 anni, fino al 1973 quando Chucho invitò il suo inseparabile amico a partecipare alla fondazione di Irakere, una delle gruppi più trascendentali di tutta la storia musicale di Cuba.
Dopo la location mozzafiato del Museo Ferrioviario di Pietrarsa, il Live Tones prosegue il 22 e poi il 26 luglio l’ XI Edizione del Summer Live Tones con la direzione artistica del Presidente Alberto Bruno ritornando nella storica location di CastelNuovo dai più conosciuto come Maschio Angioino.
Il Summer Live Tones in questa occasione per l undicesimo anno è inserito nella programmazione estiva del Comune di Napoli riguardante le proposte culturali.
️L ingresso è dalle ore 20,30 Inizio concerto ore 21.30
Il costo del biglietto è di 15.00 euro acquistabile la sera alla biglietteria predisposta e anche sul circuito on line go2 o prevendite fisiche territoriali.
Joseph Lepore contrabbasso Massimo del Pezzo batteria
” Experience ” è il nome del concerto che vedrà affiancati sul palco il sassofonista di caratura internazionale EMANUELE CISI e MINO LANZIERI, tra i più interessanti e rappresentativi chitarristi della sua generazione. Tra composizioni originali e i più ricercati standards, Experience promette uno spettacolo unico, ricco di swing, interplay e liricità.
La XI Edizione della Rassegna Summer Live Tones quest’anno si svolge in un luogo mozzafiato, il Museo Ferroviario di Pietrarsa a Portici. Il jazz entra nel Museo e propone con un ingresso di 20 euro l’ascolto del concerto e la possibilità di visitare anche il Museo Ferroviario di Pietrarsa, concepito nel 1845 da Ferdinando II, un vero gioiello dove si possono ammirare all’interno dei capannoni le prime locomotive a vapore costruite nella fabbrica. Per tale evento Alberto Bruno, Presidente dell’Associazione Live Tones, si è valso della collaborazione dello staff organizzativo e tecnico di Gabbianella Event diretta da Gianluigi Osteri.
Dopo il concerto di apertura della Rassegna il 1 luglio nel quale si esibito il trio formato da Art Hirahara al pianoforte,Aldo Vigorito al contrabbasso e Marco Fazzari alla batteria oggi 7 luglio è di scena il duo composto da Giuseppe Bassi al contrabbasso e Sumire Kuribayashi al pianoforte che presentano il loro CD dal titolo “I Will Touch You”.
Giuseppe Bassi è un musicista versatile ,la sua musica passa dal jazz più tradizionale ,alla avanguardia,dal funk alla musica classica.Inizia la sua attività concertistica nel 1988 studia e si perfeziona con i più grandi contrabbassisti del mondo presto ispirandosi a maestri come Ray Brown e Charlie Haden.Giovanissimo manifesta una spiccata attitudine alla composizione e diviene presto leader di numerosi progetti musicali.Nella sua carriera ha collaborato con alcuni dei più grandi musicisti jazz del mondo tra cui: Bill Goodwin ,Avishai Choen,Helen Sung,Greg Osby ecc.Svolge un’ intensa attività concertistica in tutto il mondo .Impossibile elencare le migliaia di concerti e tutti i festival e rassegne che l’hanno visto protagonista.E’ritenuto uno dei migliori contrabbassisti del mondo .La sua discografia è cospicua sia come leader sia come sideman.
Nel 2020 esce il CD “Atomic Bass prodotto dalla Verte Records frutto di un viaggio di Giuseppe Bassi in Giappone dopo il terribile disastro nucleare della Centrale Atomica di Fukushima avvenuto in seguito al violento tsunami che colpì il Giappone e la centrale nucleare l’11 marzo 2011. Il contrabbasso in questo CD è visto come reattore musicale che fa da argine alla radioattività dei reattori nucleari. Durante i 7 mesi del lungo lokdown dovuto alla pandemia Giuseppe Bassi ogni giorno si collegava da casa sua su facebook e suonava il suo contrabbasso presentando tanti brani arrivati anche dal Giappone dalla pianista Sumire Kuribayashi e da altri musicisti anche con l’aiuto della moglie Hsuch Ju, contrabbassista e bravissima animatrice dei pupazzi che riempiono di gioia la casa di Giuseppe Bassi. Ne è venuto fuori un vero spettacolo di animazione musicale “The bass and the puppets” che chiunque può visionare su YouTube.
Nella settecentesca dimora storica Villa di Donato che la padrona di casa Patrizia De Mennato da anni è riuscita a far rivivere, ospitando nel bellissimo salone e nei meravigliosi giardini eventi culturali, teatrali e musicali, mercoledì 8 giugno si è svolto l’evento “L’improvvisazione nella musica moderna “la Masterclass ed il concerto del sassofonista Max Ionata. Questa serata anticipa la rassegna” A ritmo di Jazz” diretta dal sassofonista Daniele Sepe e completa il percorso musicale in Villa di Donato già iniziato con la rassegna “La musica ha trovato casa” diretta da Brunello Canessa e “Max 70” di David Romano.
Nella Masterclass, rivolta” a tutti coloro che abbiano voglia di trovare una strada efficace nell’approccio all’improvvisazione”, sono stati trattati argomenti riguardanti l’armonia, il ritmo e l’uso corretto della melodia che sono da sempre i tre elementi fondamentali della musica.
I musicisti e gli studenti di musica si sono confrontati con Max Ionata, considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena del jazz contemporaneo. Alla fine della Masterclass si è svolto il concerto, aperto al pubblico, del sassofonista a cui è seguita una speciale “jam session” con i partecipanti della Masterclass.
Daniele Sepe ,curatore della rassegna “A ritmo di jazz” nella quale sono stati inseriti i due eventi, la Masterclass ed il concerto del sassofonista Max Ionata ,ha presentato la formula con la quale prenderà il via la Rassegna nel mese di settembre :dice Daniele Sepe” da settembre programmerò due appuntamenti mensili, prima la Masterclass con i giovani musicisti e contemporaneamente “A note spiegate”, una masterclass non solo per i musicisti ma anche per un pubblico interessato alla storia del jazz ,una guida all’ascolto, agli stili, cercando anche di approfondire la storia sociale del jazz”.
Il sassofonista Daniele Sepe nasce nel quartiere Posillipo di Napoli nel 1960 A soli 16 anni partecipa allo storico disco “Tammurriata dell’Alfa sud” dei Zezi, gruppo operaio di Pomigliano d’Arco. Si diploma in flauto al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli .Dopo alcuni anni di esperienza prima come flautista classico di musica barocca e contemporanea ,poi di flautista turnista, nel 1990 realizza il suo primo album autoprodotto :” Malamusica”, Nel 1993 collabora con la band napoletana” 99 Posse per l’album “Curre curre guagliò”.Con l’album “Vite Perdite” del 1993 arriva il successo ed il disco realizzato dalla” Polosud Records” viene distribuito in tutto il mondo dall’etichetta tedesca “Piranha”. Nel 1996 pubblica “Viaggi fuori dai paraggi”, la sua prima antologia, e nel 1998 l’album “Lavorare stanca” che gli frutta la “targa Tenco” come miglior album in dialetto. Nel 1999 partecipa al progetto “La notte del dio che balla” con Teresa De Sio e Vinicio Capossela. Nel 2015 fonda il collettivo “Capitan Capitone e i fratelli della Costa” con cui pubblica tre album e inizia la collaborazione live in “Napoli Trip “con Stefano Bollani.Nel 2019 pubblica l’album dedicato al sassofonista argentino Leandro “Gato” Barbieri “The Cat with the hat” e collabora agli arrangiamenti dell’album di Vinicio Capossela “Ballate per uomini e bestie” che vince la targa Tenco come miglior album in assoluto. Numerose le sue collaborazioni con musicisti del panorama nazionale ed internazionale Durante la pandemia Daniele Sepe non si è fermato e per reagire all’impossibilità di esibirsi dal vivo, ha affittato uno studio e ha registrato un po’ del repertorio abitualmente eseguito live insieme ai suoi fidi accompagnatori della” Rote Jazz Fraktion”. due album immessi dal musicista sulle piattaforme digitali: Lockdown #1 e 2.
Super ospiti dell’ultima puntata: Rocco Hunt, Marco Maddaloni e Ciro Ferrara
È tutto pronto per un nuovo appuntamento con “Made in Sud”, lo show comico di Rai 2 in diretta dall’Auditorium Rai di Napoli, giunto lunedì 6 giugno all’ultima puntata di questa edizione. A condurre saranno come sempre la coppia Clementino e Lorella Boccia insieme all’attore Maurizio Casagrande.
Sono attesi super ospiti per l’ultima puntata del programma che ha fatto divertire il pubblico di tutte le età. A salire sul palco di Made in Sud sarà il cantante Rocco Hunt, un amico di Made in Sud, presente anche nella sigla del programma. Il “poeta urbano” regalerà agli spettatori un medley dei suoi brani più famosi. Altro ospite di Made in Sud sarà il campione Marco Maddaloni che annuncerà al pubblico un ritorno in tv insieme al duo comico Arteteca e poi, grande sorpresa per i tifosi, la presenza di un altro campione sportivo: l’allenatore ed ex calciatore Ciro Ferrara. A regalare risate e spensieratezza ci penseranno come sempre i tantissimi comici del programma come: Paolo Caiazzo, Uccio De Santis, Simone Schettino, Nello Iorio, Ciro Giustiniani, Mariano Bruno, i Gemelli di Guidonia, gli Arteteca, Pasquale Palma con Gennaro Scarpato, Ciro Ceruti con Serena Caputo e Antonio D’Ausilio, Mino Abbacuccio, le Sex and Sud , Tommy Terrafino, Alessandro Bolide, i Radio Rocket, Peppe Laurato il professore Enzo Fischetti e tanti altri. Non mancherà la musica con l’esibizione di Livio Cori e Mavi. La sigla e le musiche del programma sono firmate dal dj e compositore Frank Carpentieri. — Dott.ssa Francesca Scognamiglio
Penultima serata sabato 28 maggio della rassegna “Live jazz Concerts” organizzata dall’Associazione Live Tones di Napoli di Alberto Bruno e Ornella Falco in collaborazione con Pasquale Barbaro patron del Salone Margherita, con un evento imperdibile il concerto del Vittorio Cuculo 4tet, tre generazioni di jazz al confronto, guidato dal sassofonista Vittorio Cuculo accompagnato da tre musicisti straordinari Dario Rosciglione, noto e affermato contrabbassista, con un’esperienza maturata in vari generi musicali, mentre in campo jazzistico ha collaborato con i più famosi musicisti italiani e stranieri, e numerose sono le incisioni discografiche accumulate, Stefano Lestini al pianoforte, storico pianista Rai, anche lui musicista con diverse esperienze in vari generi musicali e con preziose collaborazioni in campo jazzistico, Gegè Munari alla batteria, una vera e propria colonna del jazz, storico batterista dalle prestigiose, innumerevoli collaborazioni con musicisti nazionali e internazionali, batterista dallo swing inconfondibile.
Vittorio Cuculo, seppure giovanissimo , appena 28 anni, vanta già un curriculum professionale di tutto rispetto con due album al suo attivo di successo e numerose collaborazioni con artisti internazionali e partecipazione a premi prestigiosi come il “Premio Massimo Urbani” nel 2019 fino al recentissimo “Premio Roma Jazz Contest 2022” conferitogli pochi giorni fa all’Elegant Cafè di Roma.
Vittorio Cuculo e’ uno degli esempi che nelle nuove generazioni di musicisti jazz possono esserci vere e proprie miniere di talento musicale che possono donarci emozioni di rara bellezza.
Durante tutto il concerto, seguito dal pubblico in sala con notevolissima attenzione e interesse, ha quasi commosso l’evidente amore per la musica di Vittorio Cuculo che traspare in ogni sua nota del suo sassofono ma ancor di più la sua grande emozione ed orgoglio nel suonare con tre musicisti che sono davvero dei miti assoluti della musica jazz e vedere che per la musica e grazie alla musica si riesce a creare un progetto che è un vero e proprio incontro generazionale che mette insieme una vera e propria leggenda del jazz come Gegè Munari che all’età di …. Anni ha dimostrato di avere una grinta e una volontà straordinaria di suonare , un virtuoso del pianoforte che ha saputo emozionarci con le sue note come Stefano Lestini, e uno dei più grandi contrabbassisti italiani, figlio d’arte, che ha saputo accompagnare il quartetto con un talento che va al disopra di qualsiasi definizione di assoluta bellezza.
Dotato di grande affiatamento, il gruppo ha presentato brani repertorio i più importanti e noti standard della tradizione del Jazz come “in a Walked Bud”, “Caravan”, “Cherokee”, “You would be so nice to come home to”, “Giant steps”, “Bye Bye Blackbird” in perfette reinterpretazioni che grazie al perfetto interplay, all’esperienza dei musicisti sul palco e all’entusiasmo creativo del giovane sassofonista romano, sono riusciti a proporre al pubblico vere e proprie chicche di un jazz puro che ha saputo conquistare ed emozionare il pubblico presente in sala.
Vittorio Cuculo ha un vero e proprio amore incondizionato per il jazz, e lo dimostra non solo con interpretazioni perfette dei brani presentati sul palco ma anche dai racconti che tale musica suscita in lui, e i tanti ricordi che ha quando accompagnava, poco più che bambino, i genitori ai vari concerti jazz di straordinari musicisti che lui ammirava e che poi da lì a poco sono diventati anche i suoi idoli assoluti . E ha anche altre due qualità , quella non solo di mettersi in “ascolto” del talento assoluto e dell’esperienza consolidata dei suoi compagni di viaggio verso i quali ha un’ammirazione e una riconoscenza assoluta per avergli permesso di poter realizzare questo progetto che, a mio modesto parere, dovrebbe essere invitato nei maggiori festival e rassegne jazz del nostro Paese, perché è davvero un bellissimo progetto, ma anche quella di “dare spazio” a coloro che saranno sicuramente il jazz del futuro, invitando sul palco due giovanissimi talenti come Davide Battista alla tromba e Elisabetta Saviano alla batteria, i quali, insieme a Vittorio Cuculo, Stefano Lestini e Dario Rosciglione hanno presentato tre bellissime interpretazioni di “Donna Lee”, “In a sentimental mood” e “Night in Tunisia” che hanno letteralmente conquistato il pubblico.
Il Jazz va oltre le generazioni, le mode, il concetto stesso di tempo, ed è e può essere sempre di più una MUSICA per i GIOVANI e con l’Associazione Live Tones questo si realizza e si realizzerà sempre di più in quanto sono sempre attenti ai giovani talenti o a talenti che ancora il pubblico non ha potuto conoscere ed apprezzare.
Come nel caso del prossimo concerto che organizzeranno il 17 giugno con Frida Bollani Mangoni nel suggestivo Complesso di Santa Maria la Nova di Napoli