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Recensione: Giovanni Truppi & Unterwasser ospiti al Teatro Acacia per “Vomero Suona”

Di Annamaria De Crescenzo
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Sabato 15 aprile un concerto di grandi emozioni al Teatro Acacia del nuovo tour organizzato da Ponderosa Music & Arts, iniziato il 1 aprile presso il Teatro del Parco di Mestre e che si concluderà stasera allo Spazio Rossellini di Roma. di Giovanni Truppi che ha presentato il suo nuovo album,” Infinite possibilità per esseri finiti”, che vede sul palco in un’unione perfetta musica e teatro d’ombra.

Il cantautore, sempre alla ricerca di nuove possibilità sonore e artistiche, si è esibito in un concerto assolutamente non tradizionale, ma bensì un vero e proprio viaggio attraverso le emozioni uniche e straordinarie della musica di Giovanni Truppi che ha visto l’artista affiancato dal produttore Marco Buccelli e dalla compagnia di teatro d’ombra Unterwasser.

Quest’ultima, composta esclusivamente da donne, è stata vincitrice del Premio della Critica 2022 dell’ANCT ed è nota per la sua raffinata cura dei dettagli e la sua attenzione alle luci e alle ombre.

Infatti, in un’atmosfera davvero molto particolare, con Giovanni Truppi prima al piano poi alla chitarra, con luci bassissime, quasi al buio, per dare spazio alle ombre proiettate alle spalle dell’artista stesso, ogni brano eseguito dal cantautore napoletano, è stato un dialogo con il teatro d’ombra di Unterwasser e con gli strumenti (batteria, percussioni, chitarra di Marco Buccelli tutti montati in modo tale che il musicista li suonasse di spalle al pubblico) , creando un’esperienza unica e coinvolgente per il pubblico numerosissimo in sala.

Infinite possibilità per esseri finiti uscito in primavera per Virgin Music Las/Universal Music Italia è un album molto articolato in cui la formula del fraseggi otra piano e spoken word si mescola alla fitta trama di elettronica, ambient, hip-hop (e anche i fratelli Eno) creata dal duo Buccelli-Contessa ed è un racconto che va oltre la sfera personale arrivando a note che fanno di Giovanni Truppi un cantautore molto sensibile orientato a temi che rivelano il suo carattere orientato a temi importantissimi a carattere universale e politico quali l’impegno sociale, il privilegio e la finitezza dell’essere umano che in questo album sono sviluppati attraverso storie autobiografiche fatte di persone e luoghi ben precisi che vanno dal quartiere romano di Centocelle dove abita sino a Bologna, in una sorta di un’osservazione lucida e precisa sui limiti dell’uomo e sulle sue declinazioni che lo stesso cantautore persegue senza sosta da oltre dieci anni e

Oltre alla poesia dei brani di Truppi, il concerto ha un suo fascino particolare perchè oltre ai temi particolari le parole e le emozioni sono strettamente legate tra loro e si intrecciano con i visual creati ad hoc dalla compagnia di teatro d’ombra, in un connubio sorprendente tra immagine e suono, connubio che ha letteralmente conquistato ed affascinato il pubblico presente in Teatro.

MUSICA, RICORDI E TANTE EMOZIONI PER FESTEGGIARE IL COMPLEANNO DI PINO DANIELE AL TEATRO PALAPARTENOPE

MUSICA, RICORDI E TANTE EMOZIONI PER FESTEGGIARE

IL COMPLEANNO DI PINO DANIELE AL TEATRO PALAPARTENOPE

Si è tenuto ieri sera in un Palapartenope pieno, Je sto vicino a te 68, il memorial dedicato a Pino Daniele,  per festeggiare l’onomastico e compleanno di Pino ad otto anni dalla sua scomparsa.

Tantissimi gli amici ed ex collaboratori che si sono dati appuntamento a Fuorigrotta; dopo la scenografica apertura affidata alla Fanfara dei Carabinieri sul palco Mario Biondi con Nello Daniele ed Irene Grandi con a Me Me Piace o’ Blues, una scarica di pura adrenalina che funge da apri pista per A testa in giù e Se Mi vuoi  che la Grandi intrepreta accompagnata dal M° Adriano Pennino al pianoforte, è  poi la volta poi di Gigi Finizio che regala al pubblico Quando e Quanno Chiove in tandem con Nello Daniele. Maggio se ne va, è stata invece interpretata dai virtuosismi del violino di Lino CannavacciuoloLina Sastri ha cantato con abile maestria la sua e Assaje e ha regalato al pubblico una versione personale di Putesse Essere Allero, la giovane Ludovica Nasti ha recitato un monologo di Massimo Troisi, mentre lo scrittore Maurizio De Giovanni ha concesso una delle sue perle letterarie regalando al pubblico un monologo da brividi. Un susseguirsi di star che nel corso della serata  si sono passate il testimone, tra scrosci di applausi e pubblico in estasi: Eugenio Bennato con Lazzari Felici e Qualcosa arriverà , ancora Mario Biondi con Notte che se va, e poi Fabio Concato con due gioielli  Alleria e Canzone di Laura quest’ultima con musiche dello stesso Concato e testi di Pino Daniele, Il Giardino dei Semplici con Terra mia, e Nello Daniele con Vento di Passione e Donna Cuncetta, ed è sempre Nello Daniele con Marco Zurzolo e Saturnino a trascinare il pubblico con una travolgente Je so Pazzo e a seguire  jam session con Yes I Know My way, Fatta na Pizza, Furtunato e C’è sta chi ce penza durante la quale  Clementino si è lasciato andare al free style, improvvisando rime e pensieri. Il gran finale ha visto sul palco Nello DanieleGiorgio VerdelliRino Manna Adriano Pennino con tutti gli artisti, musicisti tra cui Gigi de RienzoErnesto VitoloLino PariotaGerry PopoloClaudio Romano, Vittorio Pepe ed il Coro Polifonico Flegreo che hanno intrepretato Napul’è. Nel corso della serata condotta da Benedetta Piscitelli si sono inoltre esibiti i vincitori del contest Je sto vicino a te, che sono stati premiati da Cristina Daniele, dal Presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola e dal Presidente di Sì Impresa Fabrizio Luongo. La serata ha visto il supporto tecnico di alcuni partner che hanno contribuito al successo della stessa tra cui: Trasporti cinematografici AngeloniPicano RentM4 AssociatiAsso AdvN’ata CosaM&P CompanyNino Russo Jewellery e Radio Punto Nuovo. Il memorial, che gode del patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli e del sostegno di Sì Impresa azienda speciale della CCIA di Napoli sarà trasmesso da Canale 21 il 27 Marzo in prima serata. —

ALESSIA MASSA

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Recensione: Walter Ricci 4tet ospiti di “Jazz & Baccalà” al Teatro Summarte

di Annamaria De Crescenzo
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Grandissimo successo di pubblico per la terza serata della XI Edizione di “Jazz & Baccalà “ che ha visto come protagonista assoluto di un concerto spettacolare una delle più belle voci maschili jazz degli ultimi dieci anni come quella di Walter Ricci che, con un trio di validissimi musicisti come Dario Deidda, Elio Coppola  e Daniele Scannapieco,   ha dato vita ad uno dei più bei concerti proposti  durante tutti questi anni di jazz proposto dal Teatro Summarte.

Walter Ricci, classe 1989, cresce in un ambiente musicale grazie agli stimoli provenienti dal padre musicista. Si forma così con l’ascolto di ogni genere di musica ma, fin da giovanissimo, è il jazz in tutte le sue declinazioni a incuriosirlo e ad appassionarlo, dal pop sino al contemporary jazz e in pochi anni lo troviamo già sui palchi dei jazz club più ambiti ad esibirsi con musicisti già noti e di rinomata esperienza. Nel 2006 vince il “Premio Nazionale Massimo Urbani”. Nel 2009 arriva l’ incontro con Pippo Baudo che lo invita al programma “Domenica In” come vocalist dell’orchestra diretta da Pippo Caruso. Nelle numerosissime puntate del programma ha l’occasione di incontrare e duettare con artisti di fama internazionale, tra i quali Michael Bublé e Mario Biondi. Nel 2015 partecipa ed arriva in semifinale al prestigioso Monk Competition a Los Angeles organizzato da Quincy Jones. Spaziando dal jazz al pop, Walter Ricci duetta con i più grandi musicisti del mondo come Richard Bona, George Benson e Mario Biondi.

Seppur con cosi tanta  esperienza alle spalle Walter Ricci è rimasto il ragazzo semplice di un tempo, innamoratissimo della musica che propone con grande entusiasmo e talento, innamoratissimo delle emozioni di stare su un palco di fronte al pubblico che ogni volta dimostra di adorarlo sempre di più.

La particolarità di questo cantante musicista (bravissimo anche al pianoforte) è quella di saper dominare il palco e guidare il pubblico, con la sua voce meravigliosa da vero jazzista sullo stile dei più bravi artisti americani, attraverso le emozioni che solo il jazz, studiato, interpretato, vissuto come lo vive con grande passione ed entusiasmo Walter Ricci sa dare.

Il concerto è iniziato con una bellissima interpretazione di “You make me feel so young” una canzone del 1946 composta da Josef Myrow, con testo scritto da Mack Gordon e incisa da tantissimi cantanti americani come Perry Como, Frank Sinatra che l’inserì nell’album “Songs for Swingin’Lovers” del 1956, fino a Michael  Bublé che l’ha inserita nell’album “To be loved” nel 2013, seguito da un altro splendido successo della musica americana come “Love” dello straordinario Nat King Cole.

Subito dopo brani spettacolari della tradizione jazzistica come “You don’t Know me “ splendido brano cantato anche da una particolarissima coppia di artisti straordinari come Ray Charles e Diana Krall, per passare di nuovo alla musica delle grandi emozioni con i brani Monnalisa, portata al successo sempre dal grande Nat King Cole , “Pennies from Heaven” nella quale Walter Ricci esprime tutto il suo talento da crooner affascinando la platea letteralmente conquistata dalla voce di Walter ma anche dal talento assoluto dei musicisti del quartetto che sono stati superlativi, non solo nel mondo musicale dei crooner americani ma anche del pop/soul come quello di un brano famosissimo di Stevie Wonder come “Overjoyed” o  dalle sonorita’ squisitamente jazz  come “Blues in the corner”  e “It’s all right with me” bellissimo brano portato al successo da una delle più belle voci di ogni tempo come Ella Fitzgeral, per poter poi finire ad una bellissima interpretazione di “Guarda che luna” e di “Reginella” in una sorta di omaggio alla musica della tradizione napoletana ma sempre rivisitata e reinterpretata con lo stile unico e appassionato del quartetto che e’ stato salutato dal pubblico presente in sala con un lunghissimo applauso finale.

Prossimo appuntamento di “Jazz & Baccalà il 1 aprile con Simona De Rosa feat  Michal Ciesielski in “Genub”

Link di acquisto: https://www.summarte.it/blogs/news/jazz-baccala-ix-edizione-

febbraio-aprile

In caso di intolleranze comunicare prima dell’evento

Teatro Summarte

Via Roma, 15 – Somma Vesuviana (NA)

0813629579 – 3935667597

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Recensione: Alla V Edizione di Pignatelli in Jazz Daniele di Bonaventura

Di Clementina Abbamondi

Dal 5 marzo 2023 ha preso il via nella Villa Pignatelli la V Edizione della Rassegna “Pignatelli in jazz” con la Direzione artistica di Emilia Zamuner.

Dopo l’esibizione di alcuni allievi di canto di Emilia Zamuner del Conservatorio di Salerno, è iniziato il concerto di Daniele di Bonaventura. Il bandoneonista, nato a Fermo nelle Marche, è un compositore, arrangiatore, pianista che ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango. Proprio per questi motivi Daniele di Bonaventura parlando con il numeroso pubblico presente nella Villa Pignatelli dice: Vedo che non avete ricevuto il programma, il motivo è che cambio sempre la scaletta prima dell’inizio del concerto, stamattina ascolterete principalmente dei brani originali anche perché amo comporre”.

Si susseguono durante il concerto i brani “Con me”, “Un valzer alla Pedona”, dedicato ad un paesino marchigiano,” Reminiscenze”, e ancora due brani scritti durante la pandemia “Preludio d’inverno” e “Aria”. Bellissimi i brani “Le mie colline” dedicato alle colline marchigiane e “Il mio tango “

Daniele di Bonaventura ha poi composto un brano dedicato a Napoli, una tarantella “Tarantella d’autunno”

La musica del bandoneonista è una mescolanza di tristezza e gioia. La melodia che questo straordinario compositore e musicista riesce a trarre dal suo strumento è dolcissima ed al contempo triste e giocosa e frutto della continua improvvisazione. Il suono del suo bandoneon riesce ad incantare e commuovere il pubblico che lo ascolta.

Bravissimi i musicisti che compongono la “Chamber Orchestra Rotary Youth” diretti mirabilmente dal Maestro Nicola Colafelice.

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Recensione: Igor Caiazza ospite della rassegna Jazz & Baccalà al Teatro Summarte

di Annamaria De Crescenzo
foto di SpectraFoto (www.spectrafoto.com)

Secondo appuntamento della IX Edizione di “Jazz & Baccalà “ organizzata al Teatro Summarte  che ormai è considerata uno degli appuntamenti pù importanti della programmazione jazzistica della nostra città, con il concerto di  Igor Caiazza in “People” con Mario Nappi al pianoforte, Tommaso Scannapieco al contrabbasso, e guest star d’eccezione Nico Gori al sax e clarinetto.

Compositore e arrangiatore, percussionista classico e jazz dalla carriera di altissimo livello e le molteplici collaborazioni con grandi artisti come Bobby McFerrin, Placido Domingo, Lang Lang, Stefano Bollani, Mika, Zucchero, Elio, Andrea Bocelli, Igor Caiazza arriva a questo secondo album da leader dopo il primo “Blu” (Abeat Records) che ha visto la presenza di grandi artisti come Fabrizio Bosso e Javier Girotto. In ambito orchestrale, diverse le incisioni discogra!che con Decca, Sony, Deutsche Grammophone e RAI.

PEOPLE è il  suo secondo disco pubblicato  (con la prestigiosa partecipazione di Nico Gori Nico Gori a titolo di Special guest) in cui Caiazza conferma tutto il suo amore per il jazz – linguaggio musicale in cui si riconosce libero ed in piena condivisione – e che dedica ai rapporti umani, alla loro particolarità ed importanza: “Ho pensato a quanto la presenza o assenza di un essere umano condizioni la vita di ognuno di noi, e quanto ciò sia importante non solo per il nostro umore, per la nostra serenità, per i nostri sentimenti, ma anche per le nostre ispirazioni. Quando siamo in un luogo, bello o brutto che sia, la compagnia è fondamentale e cambia totalmente la nostra percezione del luogo e delle cose. Fateci caso!”

Igor Caiazza è un musicista straordinario, oltre che un uomo dotato di una sensibilità particolare e di un profondo senso del rispetto di valori importantissimi come l’amicizia e il rispetto e la giusta valorizzazione del talento dei musicisti che lo accompagnano nei suoi progetti musicali.

Questo si denota da una sua recente dichiarazione : “ Ogni volta che registro un disco è fondamentale avere innanzitutto amici, e luoghi “amici” dove registrarlo, questo è lo spirito migliore per condividere ed esprimere la musica. Con Nico Gori Nico Gori abbiamo deciso di registrare un disco proprio per la complicità che c’è stata nei concerti dal vivo e non è un caso che abbia scelto il Mareká Studio di Vittorio Riva e Francesca Prattico, con la collaborazione alla regia di Piero De Asmundis. Tutti gli altri musicisti, Claudio Filippini Claudio Filippini al pianoforte e Marco de Tilla Marco de Tilla al contrabbasso, e gli ospiti che ci hanno regalato la loro presenza, Emilia Zamuner, Marco Zurzolo e Alessandro Tedesco Emilia Zamuner, Marco Zurzolo e Alessandro Tedesco, sono prima di tutto amici con i quali la relazione umana è del tutto naturale, semplice e spontanea! Tant’è che le registrazioni sono andate in perfetta armonia, senza ansie, senza fretta, senza stress. È sembrato come passare due giorni di vacanza insieme agli amici di sempre.”

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Recensione: “Balcone a 3 piazze” in scena al Teatro Augusteo di Napoli

di Annamaria De Crescenzo

Sabato 4 marzo il debutto, al Teatro Augusteo di Napoli , di una divertentissima commedia, intitolata “Balcone a 3 piazze” scritta da Mirko Setaro e Francesco Velona’, con la regia di Pino L’Abbate, con Biagio Izzo insieme ai bravissimi Mario Porfito, Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale e Ciro Paciullo.

Il testo, assolutamente irresistibile, da modo sia a Biagio Izzo che agli altri attori in scena a mettere sul palco situazioni ed emozioni che ognuno di noi ha vissuto, in maniera diretta o indiretta, nella propria vita, visto che e’ basato su riflessioni sul tema delle relazioni di coppia e di amicizia, e di tutto quello che ruota intorno ad esse e che in un modo o in un altro guida, condiziona, stravolge il corso delle nostre relazioni o della stessa nostra vita.

Prodotto da Tradizione e Turismo e AG Spettacoli, con le musiche di Antonio Caruso, costumi di Federica Calabrese, scene di Massimo Comune, luci di Luigi Raia, produzione esecutiva Giacomo Monda,  “Balcone a 3 piazze” si svolge interamente nell’appartamento dei due protagonisti Alfredo (Biagio Izzo) e Valeria (Carla Ferraro) che si ritrovano, nell’antivigilia di Natale bloccati a casa per una tempesta che impedisce loro di raggiungere la famiglia di lei a Milano.

I due, ormai separati da sei mesi, si ritrovano a dover riparare nella casa dove vivevano insieme per poter trascorrere in emergenza la vigilia di Natale non potendo piu prendere l’aereo prenotato, ma mentre Alfredo spera che tale impedimento possa consentire la loro riconciliazione, Valeria si indispettisce sempre di piu’ fino ad abbandonare la casa per cercare di raggiungere, nonostante la bufera, l’aereoporto.

Da tale inizio, si sviluppa tutta una storia di equivoci, battute fulminanti e di entrata in scena di personaggi come Riccardo (Mario Porfito) l’amante della vicina di casa Elis (Adele Vitale ) costretto alla fuga dall’appartamento contiguo visto l’improvviso rientro a casa del marito cornificato Michele    (Roberto Giordano).

La scena quindi si arricchisce di nuovi personaggi, e di una sorta di protagonista insolito , il balcone appunto, che diventa il “luogo di passaggio” di Riccardo e poi successivamente da Ciro (Ciro Paciullo) che volendosi vendicare del cognato che lo ha incastrato facendogli fare l’amministratore di una societa’ che manda in fallimento, si era recato nell’appartamento per potergli rubare tutto e vendicarsi del torto subito prima di andare a finire in prigione per truffa societaria. Per scappare dal balcone del piano di sopra, si rompe una caviglia e ripara nell’appartamento di Riccardo, che diventa poi un vero e proprio “teatro nel teatro” con scene davvero divertenti.

Gli elementi di una commedia divertente ci sono tutti: la coppia in crisi per le troppe differenze sociali e caratterial ( il marito napoletano /la moglie milanese, Biagio Izzo straordinario quando imita la mamma che offre la pastiera alla nuora che puntualmente la rifiuta perche’ non le piace, preferendo ad essa il classico panettone milanese), l’amico playboy che sfida tutto e tutti e non ha alcuna regola morale pur di conquistare una donna, anche se  moglie del suo stesso amico come si scoprira’ a fine commedia, il marito cornuto che crede e difende la moglie anche in presenza di prove inconfutabili del tradimento consumato, il rapinatore che cerca di assicurare un sicuro sostentamento alla sua famiglia, fino ad un finale serio di grande effetto e di grande impatto emotivo nel quale Biagio Izzo da prova del suo grande talento di attore non solo comico come da ormai decenni ci ha abituato in tantissime commedie che ha interpretato, citando una massima di Seneca   “E’ durante la tempesta che conosciamo il navigatore” come una sorta di incitazione a stringere i denti e a mostrare il proprio valore proprio quando le difficolta’ ci sembrano insormontabili ed e’ li che il navigatore deve mostrare tutta la sua capacita’ per superare gli ostacoli e portare la nave nel porto sicuro della vita.

Tutti gli attori assolutamente straordinari, ognuno nel proprio ruolo, ma la coppia Biagio Izzo/Mario Porfito anche in questa commedia danno vita a due personaggi strepitosi, dimostrando, grazie anche ad una collaborazione tra i due attori lunga ormai da diversi anni, una perfetta intesa, dando vita a scene cosi divertenti che il pubblico apprezza e sottolinea con risate e applausi.

“Balcone a tre piazze” , una commedia adatta a tutte le eta’, in realta’ seppur con un testo apparentemente leggero rivela in realta.’ in un sorprendente finale che non vi sveleremo per suscitare nel lettore il desiderio di andare a vedere lo spettacolo, un insegnamento importantissimo di vita: quello di resistere, di credere che ci possa essere sempre un epilogo positivo nella nostra vita, perche’ , citando un momento storico che aveva travolto le nostre vite, in qualsiasi tempesta , bisogna sperare e credere che “ANDRA’ TUTTO BENE “ !!!

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Augusteo  fino a domenica 12 marzo 2023.

Ticket al botteghino del teatro, nelle rivendite autorizzate o su teatroaugusteo.it – 081414243.

Recensione: Joyce Elaine Yuille & The Hammond Groovers ospiti di “Jazz & Baccala’ ” al Teatro Summarte

Di Annamaria De Crescenzo
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Continua la IX Edizione della rassegna “Jazz & Baccalà ’” dopo il grande successo dei mesi invernali con altri sei concerti previsti in cartellone da febbraio ad aprile.

La formula ampliamente consolidata di coniugare uno dei prodotti emblema della città di Somma Vesuviana  con la splendida musica jazz è ancora una volta la chiave di successo di questa ormai conosciutissima rassegna che vede  alternarsi sul palco del Teatro Summarte i più  grandi nomi del panorama jazz italiano ed internazionale.

La nuova rassegna è iniziata sabato 18 febbraio con la straordinaria voce di Joyce Yuille & the Hammond Groovers, progetto che è stato presentato sempre con grandissimo successo su numerosissimi palcoscenici italiani come quello del Blue Note di Milano che in festival e rassegne jazz in tutta Europa.

Joyce Elaine Yuille, originaria di New York City. La cantante afroamericana è entrata giovanissima nella Fiorello Laguardia High School of The Music & Performing Arts di Manhattan dove ha studiato canto lirico.

Joyce oltre ad avere un grande talento musicale con una vocalità elegante e al tempo stesso potente passionale, è apprezzata nei  più importanti festival e jazz club del circuito, con un ampio panorama di collaborazioni internazionali. Già da  diversi anni collabora con gli Hammond Groovers, un gruppo formato da tre tra i più richiesti e talentuosi musicisti sulla scena jazz italiana e NewYorkese: Daniele Cordisco alla chitarra, vincitore del premio Massimo Urbani è sicuramente uno dei chitarristi più interessanti degli ultimi anni sulla scena italiana, Antonio Caps all’organo Hammond, molto versatile e virtuoso dello strumento ed
il talentuoso Elio Coppola alla batteria che con i suoi ritmi ha già accompagnato alcune tra le leggende mondiali del jazz come Joey De Francesco, Benny Golson e Peter Bernstein.

Il concerto è iniziato con una splendida interpretazione di “Nature Boy” una canzone registrata nel 1947 per la prima volta dal cantante jazz americano Nat King Cole, seguito da “I didn’t know what time it was” altro bellissimo brano standard jazz  scritto nel 1939 da  Richard Rogers e portato al successo dalle piu’ belle voci jazz di tutti i tempi come Ella Fitzgerald o Billie Holiday solo per citarne alcune.

Tanti i brani presentati ad un pubblico entusiasta e numerosissimo in sala come “You’d be so nice to come home to “ o “In my solitude” una bellissima ballade presentata inizialmente in duo solo voce e chitarra e che ha emozionato tutta la platea seguito dal ritmo di “Lady be good” durante il quale uno scatenatissimo Elio Coppola ha suonato uno strepitoso assolo riuscendo a suonare girando intorno alla batteria stessa senza fermarsi mai dimostrando un’energia e un talento alla batteria fuori dal comune.

Con “Sunny” Joyce Elaine Yuille incanta il pubblico con la sua straordinaria voce e la sua energia dirompente da grande artista capace di dominare la scena con la sua fortissima personalità e carisma professionale riuscendo a coinvolgere tutto il pubblico e farlo cantare con lei, seguito poi da “Worksong” per il quale l’artista ha invitato a salire sul palco il giovane sassofonista Luciano Foria , concludendo poi il concerto con una bellissima interpretazione di “Hit that jive jack” altro splendido brano portato al successo dall’indimenticabile Nat King Cole durante il quale tutto la band ha cantato insieme a Joyce, e salutando il pubblico nell’acclamatissimo bis con un’emozionante interpretazione di “Georgia on my mind” applauditissima da tutto il pubblico presente in sala.

Prossimo appuntamento della rassegna “Jazz & Baccalà” sabato 4 marzo Igor Caiazza in “People” feat Nico Gori.

Recensione: Ray Gelato and the Giants ospiti della rassegna “I Colori della Musica”

Di Annamaria De Crescenzo
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Un grandissimo successo di pubblico, meritatissimo visto il valore dell’artista invitato alla rassegna “I colori della Musica” organizzata dal Teatro Campano sotto la direzione artistica di Luciano Moscati, Presidente dell’Associazione I Senzatempo di Avellino che ha accolto, nella sala del Teatro Partenio, l’irresistibile  musica di Ray Gelato and the Giants.

Il concerto è stato una vera e propria miscela di brani contagiosa, spettacolare, irresistibile che ha fatto la fortuna del sassofonista e cantante inglese, da tempo amatissimo non solo in patria per la sua simpatia e la sua verve, nonché per esecuzioni musicali impeccabili.

Ray Gelato è più di altri colui che ha riscoperto con successo lo spirito più disincantato di tanta musica in voga negli anni Quaranta e Cinquanta: soprattutto dal vivo, lui e la sua band trascinano il pubblico in una sorta di rito collettivo all’insegna del più sano e tonificante divertimento.

Merito anche di influenze e canzoni che vanno da Nat King Cole a Frank Sinatra, da Cole Porter a Louis Prima, da Sammy Davis Jr. a Louis Jordan, senza dimenticare capisaldi della tradizione italiana, in special modo partenopea.

Nella sua carriera  numerosi album, sia con questa formazione, sia con i romagnoli Good Fellas. Ultimo in ordine di uscita “ Wonderful!” lavoro che vede grande maturità dell’artista espressa con quel ritmo shuffle che lo rende favorito ad un pubblico estremamente variegato.

Ray Gelato ha partecipato a numerosissime trasmissioni televisive in Italia ed ovunque nel mondo; tra le altre Maurizio Costanzo show, buona domenica, il boom , ed è stato ospite dei The good fellas per lo spettacolo dei comici Aldo, Giovanni e Giacomo “tel chi el telun”. Trasferitosi in Florida ha eseguito concerti in tutti gli Stati Uniti. Riportando la sua musica là dove è nata, Ray ha trovato tanta ammirazione ed un nuovo pubblico. Nell’anno seguente, spinto da questa nuova popolarità presso l’alta società britannica, ha suonato dal vivo al matrimonio di Sir Paul Mc Cartney, ed addirittura ad un party pubblico tenuto da Sua Maestà, la Regina d’Inghilterra, la quale si dice abbia ballato compiaciuta! Preparatevi quindi a partecipare attivamente ad uno spettacolo che non vi lascerà da soli neanche per un minuto.

Ray Gelato è più di altri colui che ha riscoperto con successo lo spirito più disincantato di tanta musica in voga negli anni Quaranta e Cinquanta: soprattutto dal vivo, lui e la sua band trascinano il pubblico in una sorta di rito collettivo all’insegna del più sano e tonificante divertimento.

Nello stile e nell’estetica di Ray Gelato i riferimenti a Buscaglione, Carosone, Rabagliati e Natalino Otto sono infatti evidentissimi. Nel suo repertorio “Tu vuo’ fa l’americano” va quindi a braccetto con “Just A Gigolo”, “O Marie” con “Everybody Loves Somebody”, “Carina” con “I Ain’t Got Nobody”, “That’s Amore” con “Just One of Those Things”. Con Ray Gelato e i suoi “giganti” non c’è stato un attimo per annoiarsi: travolgente, ironico, con una carica inesauribile di vitalità dall’inizio alla fine del concerto, irresistibile nel suo accento americano nel dialogare con il pubblico, nel presentare i vari brani in scaletta, presentando i suoi musicisti con una verve e un’allegria che va oltre tutto e tutti.

Insomma un concerto davvero straordinario che ha conquistato tutto il pubblico numerosissimo in Teatro, in un finale con una travolgente “Just a Gigolo”  che  l’artista e la sua band  ha dedicato a tutta la platea  che ha salutato Ray Gelato con una meritatissima standing ovation e lunghissimi applausi.

Recensione: Fabrizio Bosso in “We Wonder ” ospite di “Vomero Suona” per Napoli Jazz Club

di Annamaria De Crescenzo
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Un Fabrizio Bosso , visibilmente felice di essere tornato sul palco, ha avuto il meritato affetto e partecipazione del pubblico che lo ama da decenni e che gli ha tributato lunghissimi applausi e un meritatissimo sold out, sabato 11 febbraio, sul palco dell’Auditorium S.D’Acquisto nell’ambito della rassegna “Vomero Suona” organizzata dall’Associazione Napoli Jazz Club diretta da Michele Solipano, per la presentazione del suo ultimo lavoro discografico “WE WONDER” tributo alla musica del grande cantautore americano Stevie Wonder, pubblicato lo scorso settembre dalla Warner Music e disponibile in cd, vinile e digitale.


Il trombettista torinese in quartetto, con Julian Oliver Mazzariello al pianoforte e tastiere, Jacopo Ferrazza al basso e contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria, sono i protagonisti assoluti di un tributo alla musica di uno degli artisti più iconici della musica internazionale.


Non è stato facile per il musicista selezionare i brani da una discografia così ampia e che ha influenzato gran parte della musica del secolo scorso, contribuendo alla nascita di nuovi generi musicali ma Fabrizio Bosso è stato capace di creare un autentico gioiello preziosissimo nella musica sia con questo disco che è una vera chicca musicale da non perdere assolutamente e sia  proponendo  in scaletta una selezione di brani che attraversano la carriera di Stevie Wonder dalla fine degli anni Sessanta fino all’ultima pubblicazione del 2004.


In grande forma e con una strepitosa voglia di suonare, ha esordito subito con brani memorabili della discografia di Stevie Wonder come “I Wish”, “Moon Blue”, e la straordinaria interpretazione di “My Cherie” e di “Another Star”. In pubblico in sala, gremitissima in ogni ordine di posto dal primo al secondo settore dell’auditorium si è goduto ogni nota del genio musicale di Fabrizio Bosso e di tutti gli altri musicisti che hanno condiviso il palco con lui.


È un Fabrizio Bosso pieno di una visibile voglia di suonare, visibilmente emozionato di essere tornato ad esibirsi di fronte al suo amatissimo pubblico dopo tanto tempo di forzata inattività, che ringrazia più volte i suoi compagni di viaggio ma anche il pubblico che gli ha tributato dopo ogni brano lunghissimi applausi e che lui ricambia con un concerto che rimarrà a lungo nei cuori e nell’anima di chi ha avuto la fortuna di essere in sala sabato sera.
Il disco è strepitoso, ogni brano non è semplicemente un omaggio alla musica di Stevie Wonder ma è un vero e proprio gioiello della musica, in quanto Fabrizio Bosso e i suoi musicisti sono riusciti a dare un’interpretazione jazzistica a brani famosissimi del panorama musicale internazionale .


Il concerto è continuato con  l’unico brano originale del disco, scritto dallo stesso Fabrizio Bosso e da Julian Mazzariello, “We Wonder” , omaggio dei due musicisti alle emozioni che la musica di Wonder ha regalato loro, seguito da una bellissima interpretazione di “Visions” e della famosissima “Overjoyed” che nella versione bossoniana è di una bellezza che lascia senza fiato.


La gioia di essere partecipi ad un evento straordinario continua con il pubblico che richiama la band sul palco per due bis applauditissimi, con nuovamente “We Wonder” e una strepitosa versione di “Isn’t she lovely “.


Un grande progetto che merita sicuramente di essere presente nelle più grandi rassegne e Festival jazz nonché dei più importanti Teatri italiani.

prossimi appuntamenti :
Sabato 25 Febbraio 2023 ore 21.15
FRANCESCO BEARZATTI TRIO
PLAYS LED ZEPPELIN
P. A. Z – POST ATOMIC ZEP

Posto Unico a sedere non numerato €. 20.00+ prev.

Biglietti già in vendita presso le prevendite abituali

Info ; 081.7611221 – 081.5568054 – 081.5564726

On line su ; www.go2.itwww.ticketone.it

Link ;https: //www.ticketone.it/event/francesco-bearzatti-trio-auditorium-salvo-dacquisto-16489455/

Sabato 11 Marzo 2023 ore 21.15

ENRICO RAVA MEETS LANZONI TRIO

ENRICO RAVA tromba | ALESSANDRO LANZONI piano GABRIELE EVANGELISTA c/basso | ENRICO MORELLO batteria

Posto Unico 1° settore numerato €. 25.00+ prev.

Posto Unico 2° settore non numerato €. 20.00+ prev.

Biglietti già in vendita presso le prevendite abituali

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Recensione: Mino Lanzieri “Experience” quartet al Bourbon Street Jazz Club per Live Tones

Di Annamaria De Crescenzo

Un’interessante serata di musica e di amicizia quella di venerdì 3 febbraio sul palco del Bourbon Street Jazz Club in Via Bellini a Napoli   nell’ambito della rassegna jazz organizzata dall’Associazione Live Tones diretta da Alberto Bruno e Ornella Falco con Mino Lanzieri “Experience”  quartet con Mino Lanzieri alla chitarra, Daniele Scannapieco al sax, Yazan Greselin all’hammond, Luigi Del Prete alla batteria.

Mino Lanzieri, considerato dalla critica tra i più interessanti e rappresentativi chitarristi della scena italiana ha presentato un progetto che ha spaziato da composizioni originali ai  più ricercati standards, riuscendo a dare vita ad  uno spettacolo unico ricco di swing, interplay e liricità.

L’idea del progetto è nata dall’incontro con Yazan Greselin  ad Umbria jazz dove i due musicisti hanno condiviso lo stesso palco in duo dando vita a concerti davvero molto intensi ed emozionanti. Da tale duo nacque l’idea di coinvolgere sia Luigi del Prete con il quale Mino Lanzieri ha un’amicizia più che ventennale e che ritiene il batterista con il quale si sente totalmente in simbiosi musicale, e successivamente Daniele Scannapieco, con il quale spesso aveva suonato in diversi progetti ma che ha fortemente voluto come elemento fisso di “Experience”.

Lo stesso Mino Lanzieri ci ha raccontato :”il progetto Experience  si basa su  mie composizioni originali che poi è l’elemento fisso di tutta la mia discografia insieme ad  alcuni brani  standard della tradizione jazz completamente rivisitati come nello stile del chitarrista stesso dando spazio a brani della sonorità tipica della produzione jazzistica degli anni ’60 con l’organo la chitarra la batteria e il sassofono tenore. L’idea è quella quindi di portare avanti questo progetto in concerti o festival jazz sia in Italia che all’estero e sicuramente di entrare in studio per registrare un album con questa stessa formazione”.

L’atmosfera del concerto è quella dei grandi eventi musicali: tantissime persone in sala desiderose di poter ascoltare della buona musica jazz e con i musicisti che ci sono sul palco non si poteva ottenere che una grande serata di grandi emozioni.

Pieni di energia e di un grande desiderio di suonare, i quattro musicisti hanno dato vita ad un concerto che sarà difficile dimenticare.  Il progetto presentato ha un fascino particolare non solo grazie ai brani originali di Mino Lanzieri come la dolcissima “Dreamer” ma anche della scelta accurata dei brani standard che grazie al suo particolare talento di compositore ha saputo trasformare in autentici capolavori come “Unit 7” , “All or nothing at all “, “Nancy”, “Heylock” solo per citarne alcuni che fanno di questo progetto un evento che bisognerebbe assolutamente inserire nelle locandine dei piu’ importanti Festival jazz che si terranno nei prossimi mesi in giro per l’Italia. Talento strepitoso e una grande intesa sul palco hanno fatto di questa serata un autentico successo che si è conclusa con una splendida interpretazione di “Blues on the corner” di M. Tyner con la meravigliosa voce di Walter Ricci.

Prossimo appuntamento 10 febbraio ore 21.30 con Alessandra D’Alessandro in Outlines”.

Andrea Saffirio pianoforte e synth  Igor Legari contrabbasso

Alessandra D’Alessandro batteria

L’ingresso è dalle ore 20,30.

Inizio concerto ore 21.30. Posti limitati si prega di prenotare per l ‘assegnazione del posto. La prenotazione sarà valida sino alle 21.20. Il costo del biglietto per ascolto concerto è di € 10.00 acquistabile in prevendita GO2 e prevendite fisiche territoriali, ma anche la sera stessa alla biglietteria predisposta al Bourbon Street.

Drink e Food alla carta

INFO e PRENOTAZIONI: 3389941559/ 338 8253756

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