Monthly Archives: febbraio 2018

Recensione di “E mo?….facimm ‘o giallo…..overamente” in scena al Teatro Paradiso di Napoli

Domenica 25 febbraio, si è conclusa, con una serata di sold out, come le altre due precedenti, la rappresentazione in scena al Teatro Paradiso di Napoli della commedia “E mo?….facimm ‘o giallo…..overamente!” di Angela Cotugno e diretta dalla stessa autrice in collaborazione con l’aiuto regia Giuseppe Cotugno e l’assistente alla regia Viviana Stefanelli. La compagnia, seppur formata da attori non professionisti, è stata interamente, senza distinzioni, assolutamente all’altezza della situazione, capace di far intrattenere la platea con un testo divertente e scanzonato, non dimenticando alcuni temi importanti che hanno regalato un finale veramente sorprendente.

La storia è ambientata in un albergo di proprietà di due amici sin dall’infanzia, protagonisti della storia, Gaetano (Rosario Russo) e Peppino (Peppe Cotugno) che nessuno al mondo è mai riuscito a dividere, neppure la moglie di Gaetano , Adelina (Enza Iaccarino) gelosa del loro rapporto. Mentendole sull’improvvisa partenza dopo una delusione d’amore dello stesso Peppino, in realtà i due le avevano sempre mentito e non solo Peppino non si è mai trasferito in America ma addirittura i due amici avevano acquistato un albergo, facendolo dirigere e curare da Peppino. In tale location, si sviluppa la storia tra addette alla reception Gemma (Melania Aluzzi) e Adriana (Viviana Stefanelli) , barman Alfredo (Cristian Rendina), il parcheggiatore Enricuccio (Alessandro Esposito), e gli ospiti dell’albergo come la signora Cotugno (Titti Paesano) e la nipote Carlotta (Flavia Zenga), lo scrittore Alberto (Luca Cotugno) che non riesce a completare il suo romanzo e l’aspirante segretaria che risponde al suo annuncio di lavoro Silvia (Miriam Aluzzi). In questo turbinio di storie si intreccia anche una sorta di “indagine” che porta il Commissario (Fabio Scarpati) ad arrivare ad indagare su un “probabile” omicidio (probabile perché non si trova neppure il morto ! ) proprio tra gli ospiti e il personale dell’albergo, creando una serie di equivoci e di battute divertentissime che mettono in luce la bravura soprattutto di Cristian Rendina che interpreta benissimo il suo ruolo di “aspirante detective”. Divertente e spiritoso anche Alessandro Esposito che incarna perfettamente lo spirito del “classico parcheggiatore napoletano”. Continua a leggere

PAOLO FRESU DEVIL QUARTET – CARPE DIEM.

Di Giorgio Borrelli

“Chi passa i mari muta il cielo , non l’anima”.
Paolo Fresu, artista poliedrico nonchè profondo conoscitore delle sofisticate armonie del jazz, introduce così il suo ultimo lavoro dal carattere eclettico e ricco di sfumature cromatiche.
In questo progetto Fresu è accompagato da valenti musicisti. Ritroviamo alla chitarra acustica Bebo Ferra, al contrabasso Paolino Dalla Porta ed alla batteria Stefano Bagnoli.
Il quartetto si muove con disinvoltura in un paesaggio aulico e moderno, un jazz d’atmosfera che turba per la sua elevata bellezza.
Fresu dipinge immagini oniriche, melodie sospese nel vuoto, quasi a sollevare l’ascoltatore per poi farlo precipitare vertiginosamente in una raffica di note, accenti sincopati e melodie fitte di colori.
Sembra superfluo dirlo ma questo progetto, probabilmente, è uno dei più riusciti dell’attuale panorama jazz italiano.
La chitarra di Bebo Ferra sostiene come un pianoforte le idee del trombettista e lo asseconda con assoli virtuosi che, come una spirale, avvolgono e zittiscono.
La sezione ritmica, pur essendo granitica è tuttavia dolce.
Bagnoli suona la sua batteria persino a mani nude, il contrabasso impreziosito con accordi di matrice chiatarristica, lasciano trapelare il nucleo dell’intera opera: sperimentare.
Ebbene si, sperimentare, utilizzare anche il corpo che diventa un tutt’uno con lo strumento. La musica come fluida consapevolezza dell’io, della propria essenza, la musica come portavoce dell’anima e dei suoi nascondigli più reconditi. Continua a leggere

Dirty Dancing in scena al Teatro Augusteo dal 16 al 25 febbraio: emozioni sulle note dei “Balli Proibiti”

 

di Francesca Petrillo

Nessuno può mettere Baby in un angolo”. Questa celebre frase, che ha fatto scattare l’entusiasmo e l’applauso di tutto il pubblico presente in sala, sintetizza perfettamente il tema del musical “Dirty Dancing” in scena al Teatro Augusteo dal 16 al 25 febbraio, in un’edizione particolare che celebra i 30 anni di successo del film omonimo, diretta dal regista Federico Bellone, con l’adattamento di Alice Mistroni, le coreografie di Gillian Bruce e prodotto da Wizard Productions.

Unico titolo anglosassone in assoluto il cui allestimento italiano è stato esportato in tutto il mondo, compreso il celeberrimo West End di Londra” come scrive lo stesso Bellone nelle note di regia, si è confermato, già nella prima di ieri sera, uno spettacolo assolutamente da non perdere.

Dirty Dancing è il musical delle emozioni che segnano indelebilmente lo spettatore fino a farlo sognare che ogni cosa al mondo sia davvero possibile, basta che la si desideri intensamente.

Già dal lontano 1987, con l’indimenticabile versione cinematografica con l’indimenticabile Patrick Swayze e Jennifer Grey, fu un enorme successo mondale culminato con la vittoria del Premio Oscar e del Golden Globe per la migliore Canzone Originale “(I’ve had) The Time of My Life”.

Il musical ne ricalca fedelmente non solo il racconto della trama ma anche le emozioni, la musica, e l’atmosfera che fece di quel film un autentico successo. Ambientato nell’estate 1963 in uno dei villaggi turistici delle Catskill Mountains dove la famiglia Houseman, composta da padre, madre e due figlie, si appresta a trascorrere le vacanze, come ogni anno. La figlia minore, Francis chiamata da tutti “Baby”(interpretata da una giovane Sara Santostasi) a 17 anni sogna di avere un futuro da economista e di realizzare una carriera nei Peace Corps. Nel corso della vacanza invece conosce il maestro di ballo Johnny Castle (Giuseppe Verzicco ) e piano piano inizia la sua trasformazione da adolescente impacciata in una donna sensuale e sicura di sé. Nonostante appartengano a due mondi completamente diversi, complice la musica e l’inaspettata gravidanza della ballerina Penny , interpretata dalla bravissima Federica Capra, che le impedirà di ballare per un po’ visto che sceglie di abortire in maniera clandestina per poi ricorrere alle cure proprio del padre di Baby, si ritrovano a provare insieme un ballo per una gara, e prova dopo prova finiranno per innamorarsi perdutamente. Ma il pregiudizio e i rigidi schemi sociali dell’epoca, come la dura reazione del padre di Baby nel scoprire la relazione della figlia con il maestro, sono pronti a impedire che tale amore possa continuare ma alla fine, anche se Johnny decide di allontanarsi dal villaggio e quindi dalla stessa amata per poter finalmente realizzare i propri sogni di ballerino e dare un senso concreto alla sua vita, torna indietro nel villaggio solo per poter ballare, per l’ultima volta, con la sua Baby in un ballo famosissimo, scena clou del musical, che vede la timida ed impacciata Baby in una donna e ballerina di grande sensualità e talento, meravigliando tutti i presenti, compresi gli increduli genitori.

Al di là della musica e dei brani che fanno parte dello spettacolo e del talento di ogni singolo attore/attrice e ballerini, su tutti spicca ovviamente il protagonista principale Giuseppe Verzicco, che ha una presenza scenica davvero strepitosa (la sua interpretazione di Johnny Castle non fa per nulla rimpiangere quella di Patrick Swayze), la bravura di Sara Santostasi nei panni di Baby, e quella di Federica Capra che da grande risalto al ruolo della ballerina Penny Johnson, dimostrando di essere davvero una grande professionista, soprattutto nelle scene di ballo sia con Verzicco che con gli altri ballerini del cast.

Tutti in Teatro, quindi, per poter assistere ad uno degli altri spettacoli che si terranno all’Augusteo per tutta la settimana fino a domenica 25 febbraio.

Info e costi su www.teatroagusteo.it

Marialy Pacheco & Joo Kraus ai “I Senzatempo” di Avellino

Di Annamaria De Crescenzo
Foto:SpectraFoto

Marialy Pacheco & Joo Kraus ©SpectraFoto

Settima serata della rassegna musicale dei “I Senzatempo” di Avellino, diretta da Luciano Moscati, con il concerto di una delle pianiste jazz assoluta rivelazione degli ultimi anni del panorama jazzistico internazionale Marialy Pacheco con il trombettista definito dalla stampa internazionale il “Paolo Fresu tedesco” Joo Kraus.

Il risultato di questo riuscitissimo duo è un suono nuovo e fresco, combinazione di musica tradizionale cubana, ritmi afro-cubani e jazz contemporaneo.

Marialy Pacheco è stata la prima donna a vincere il prestigioso Montreux Jazz Piano Competition (2012) in 15 anni di storia del concorso. Per commentare la decisione della giuria, il presidente Leszek Mozdzer dichiarò “Scegliere fra i tre concorrenti è stato molto difficile. Alla fine a indirizzare la nostra scelta è stata la gioia dimostrata dalla pianista nella performance e la sua autenticità.”

Marialy Pacheco suona come appare: gioiosa, sorridente e sorprendente! Di sicuro, ci sono Cuba e i Caraibi nella sua musica ma, lontano dai ritmi salsa, ha uno stile percussivo e nel contempo capace di profondi risvolti melodici che richiama da una parte Oscar Peterson e dall’altra Keith Jarrett.

Nel 2014, Marialy è diventata “Artista Bösendorfer”, antica fabbrica di pianoforti austriaca, prima pianista jazz donna in tutto il mondo ad avere questo privilegio.

Marialy Pacheco si è esibita per festival internazionali come Aalener Jazzfest, Enter Music Festival (Polonia), St. Moritz Art Masters (Svizzera), Rheingau-Musik-Festival, ZMF Freiburg, Jazzfestival Oloron (Francia) Audi Jazzfestival, Ingolstädter Jazztage, Piano City Milano, Havana Jazzfestival e Beethovenfestival Bonn.

Nell’aprile 2017 Marialy ha pubblicato il nuovo cd “DUETS“, un album intimo e multi sfaccettato nel quale Marialy ha invitato i suoi amici musicisti preferiti: Hamilton de Holanda, Omar Sosa, Joo Kraus, Rhani Krija, Miguel Zenon e Max Mutzke. Continua a leggere

Valentina Stella al Teatro Cilea il 13 e 14 febbraio

Il 13 e 14 Febbraio in concerto al TeatroCilea
Valentina Stella in “Nannì”
Un concerto imperdibile!
Chiama il botteghino allo: 0817141508
Acquista online: http://bit.ly/2z9RXGn

Joe Barbieri in “Origami Tour 2018” al Teatro Summarte per Napoli Jazz Club

Di Annamaria De Crescenzo
Foto:SpectraFoto

Joe Barbieri ©SpectraFoto

Quarta serata della Rassegna “Jazz & Baccalà” edizione 2017/2018 con il successo del concerto di Joe Barbieri in “Origami Tour 2018”, rassegna diretta da Elio Coppola in collaborazione con il Teatro Summarte di Somma Vesuviana. Oltre che presentare i suoi successi di sempre, il concerto, in collaborazione con Michele Solipano direttore dell’Associazione Napoli Jazz Club, è stata l’occasione per presentare il nuovo album “Origami” del musicista partenopeo pubblicato, lo stesso giugno, da Microcosmo Dischi, e la prima serata di una nuova collaborazione tra due realtà del territorio, il Teatro Summarte e Napoli Jazz Club, che da tempo si stanno occupando di proporre con enorme successo serate di jazz nella città di Napoli e provincia. Prossimo appuntamento per Napoli Jazz Club venerdi 9 febbraio alla Domus Ars di Napoli con Baba Sissoko e Antonello Salis.

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Ai ISenza Tempo : WALTER RICCI TRIO guest star Michael Rosen: standard jazz e novità musicali

Di Annamaria De Crescenzo
Foto:SpectraFoto

Per la sesta serata della rassegna musicale organizzata dall’Associazione socio-culturale Senzatempo Club di Avellino diretta da Luciano Moscati, domenica 28 gennaio nella sala Xanadu dell’Hotel de La Ville di Avellino il nuovo progetto di Walter Ricci Trio, guest star lo straordinario sassofonista newyorkese Michael Rosen.

Figlio d’arte (suo padre è un musicista) la musica lo affascina da sempre tanto che a sedici anni Walter Ricci è già una certezza del panorama musicale nazionale. A diciassette anni vinse il Premio Nazionale Massimo Urbani, ambito premio dedicato ai musicisti emergenti jazz. Nel 2008 si esibisce nelle tournee di Stefano Di Battista e la sua voce compare all’interno dell’album “Touch” di Lorenzo Tucci. Da tale momento una carriera in continua ascesa, partecipa a Domenica IN di Pippo Baudo conoscendo e duettando anche con uno dei suoi miti di sempre Michael Bublè, collabora con artisti importantissimi come Mario Biondi (con in quale incide “The door is still open to my heart”), Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista, Daniele Scannapieco, partecipa al Montreux Jazz Festival nel 2013 e al Thelonious Monk Competition di Los Angeles nel 2015, fino alla vittoria nel 2016 del New Wave Contest a Sochi, il festival internazionale considerato il “San Remo” russo, con una bellissima “Dentro un Film” una ballad pop composta con il sassofonista Stefano di Battista. Continua a leggere

James Senese & Napoli Centrale per “Sound of the City”

Di Annamaria De Crescenzo
Foto:SpectraFoto

Terza serata di grandissimo successo, testimoniato da un sold out anticipato da giorni, mercoledi 31 gennaio al Teatro Sannazzaro di Napoli, nell’ambito della rassegna “Sound of the City” organizzata da Jesce Sole insieme al Teatro stesso, di un Artista che rappresenta da cinquant’anni la vera voce e la vera essenza musicale di Napoli: Jamese Senese. A quasi settant’anni, ha attraversato trasversalmente la canzone leggera italiana, il funk-jazz e il grande cantautorato riscuotendo sempre un grandissimo successo di pubblico e di critica.

Sul palco, animato dalla sua solita energia e dal groove che da sempre lo ha sempre contraddistinto, ha presentato i più grandi successi della sua carriera sia dei tempi di “Napoli Centrale” che come solista, come “Campagna”, “E’ na bella jurnata” , “O nonno mio “ , “Simme iute e simme venute”, “Sangue misto” e tanti altri. Ormai è piu che una leggenda, uno dei sassofonisti più importanti al mondo, tra i fondatori del “Neapolitan Power” una vera e propria rivoluzione nel campo musicale napoletano, con il suono del suo sax affascina e conquista il pubblico numerosissimo nella sala del Teatro Sannazzaro. Continua a leggere

Anonimo Italiano torna in autunno con “L.d.A” il nuovo album di inediti

Anonimo Italiano (al secolo Roberto Scozzi), cantautore

noto al pubblico per la caratteristica di indossare una maschera

argentea, già vincitore di un disco di Platino con l’omonimo

album del 1995, torna nell’autunno 2018 con il suo nuovo

album “L.d.A” (il titolo per ora, è volutamente criptato).

In studio con lui, grandi musicisti del panorama musicale italiano,

e coautori come Paolo Audino (Mina- Celentano- Bocelli) Antonio Decimo

(Amedeo Minghi) Claudio Ambrosecchio, lo stesso Anonimo Italiano, e un giovane

Autore premio della Critica di Sanremo di qualche anno fa. Gli arrangiamenti saranno

curati da Enzo Rossi (G.D’Alessio – Sal Da Vinci ed altri)

Il cd uscirà anche in vinile, a edizione limitata, e sarà preceduto

da un singolo in estate.”Il primo brano vi colpirà molto,per la

particolare tematica sociale di cui racconta” (dichiara lo stesso Anonimo

Italiano)”e tutto il lavoro sarà ispirato dalle cose dell’amore, melodie di ampio

respiro, quelle che ama il mio pubblico, da sempre