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Recensione: “Quadri di un’esposizione” a Villa di Donato

Di Clementina Abbamondi

Sabato 5  dicembre  2022  nel bellissimo giardino d’inverno  della  settecentesca Villa di Donato, per  la  Rassegna “La Musica ha Trovato Casa “, finanziata dal  Comune di Napoli ed   in collaborazione con MAX 70 in Villa di  Donato ed Avos Project  è stato proposto l’evento “Quadri di un’esposizione” che vuole mettere  a  confronto  il  genio creativo di Modest Musorgskij ed il talento di Emerson Lake and Palmer i quali, poco più che ventenni , riscrissero in chiave rock progressive “Pictures at an Exhibition”.

La padrona di casa Patrizia De Mennato ha presentato il concerto dicendo “ Questo spettacolo “ Quadri di un’esposizione”  dimostra  appieno la sinergia tra  due delle principali Rassegne  musicali della Stagione : la Classica diretta da  David Romano e La Contemporanea diretta da Brunello Canessa  ed in particolare, per  me rappresenta una serata ricca di grandi emozioni in quanto il concerto di stasera è stato progettato proprio a Villa di Donato nel 2017 ed incarna a pieno la filosofia che accompagna i nostri eventi , ossia un continuo dialogo tra generi musicali, il piacere di suonare insieme e di dare una “casa” alla musica e poterla godere dal vivo insieme ad i nostri appassionati amici”.

Patrizia De Mennato presenta quindi i musicisti Brunello Canessa, voce, chitarra e basso, Giuseppe Sarno alla tastiera, Elio Positano alla batteria e Fabio Fornaciari, uno dei giovani musicisti di Amos Project, al piano solo.

Dice Patrizia De Mennato “Quest’ anno oltre ad ascoltare dal vivo la musica cerchiamo di promuovere un accompagnamento all’ascolto, stasera in particolare voglio invitare sul palco Diego Nuzzo un carissimo amico con il quale ho una sintonia particolare ed è un meraviglioso narratore “.

Diego Nuzzo, architetto, musicista e scrittore e ideatore della Rassegna “Wunderkammer” dedicata al teatro e alla musica da camera, ha detto “E’ un privilegio unico e prezioso ammirare dei quadri in una situazione tranquilla senza distrazioni. Voi potete immaginare quello che Musorgskij ha provato quando ha visitato la Mostra dedicata a San Pietroburgo in memoria del suo amico pittore Viktor Hartmann prematuramente scomparso.

Sono i quadri di Hartmann che hanno ispirato la bellissima” suite” composta da Musorgskij che comprende 15 pezzi di cui 10 quadri e 5 Promenade che rappresentano una passeggiata che lo spettatore fa tra un quadro e l’altro”.

Le Promenade presentano sempre lo stesso tema, con leggere variazioni, quasi a far risaltare i vari stati d’ animo che pervadono il compositore per il quadro appena visto e la ripetizione del tema funge inoltre da elemento di coesione in una composizione basata su forti contrasti tra un soggetto e l’altro. L’opera presenta caratteri fortemente sperimentali. In particolare, il pianismo di tipo percussivo taglia completamente i ponti con la tradizione romantica, aprendo la porta alla musica del Novecento. Il motivo ed il ritmo principale delle “Promenade” richiamano le canzoni popolari russe.

Diego Nuzzo ha presentato il giovane pianista Fabio Fornaciari che ha suonato due delle Promenade e due pezzi, il primo Gnomus rappresenta il primo quadro dell’esposizione, un nano malvagio che si aggira nella foresta ed il secondo “Il vecchio castello” è ambientato in Francia dove un trovatore intona la sua struggente canzone d’amore davanti alle mura di un castello medievale. Nel primo quadro già si sente che siamo lontanissimi dalle armonizzazioni romantiche ottocentesche e ricorda quasi una colonna sonora contemporanea mentre nel secondo “Il vecchio castello” rappresenta l’episodio più lirico dell’intera raccolta, malinconico, trasognato.

Bravissimo Fabio Fornaciari che ha incantato il numeroso pubblico presente dimostrando che, nonostante la giovane età, da’ già prova di un indiscusso talento.

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Recensione : “Hommage a Piazzolla” a Villa di Donato

Articolo e foto di Clementina Abbamondi 

Stasera 10 ottobre, dopo tanto tempo, la musica da camera ritorna nel luogo per cui è nata, la splendida Sala da Ballo di Villa di Donato. La dimora settecentesca accoglie i suoi ospiti dando il via alla sesta Edizione dei “Live in Villa di Donato”. Dopo una   pausa   forzata a causa del Covid, fino alla fine di luglio 2022, la Rassegna proporrà spettacoli teatrali, musica classica, blues e una borsa di studio per talenti emergenti.

Il concerto inaugurale “Hommage a Piazzolla” rientra nella rassegna “Max 70”, dedicata alla musica da camera è curata da David Romano, violinista dell’Accademia di Santa Cecilia che insieme al pianista Mario Montore ed al violoncellista Diego Romano dedicano un omaggio nel giorno del centenario della sua nascita ad Astor Piazzolla, genio ed inventore del tango nuevo.  “Per la musica da camera, racconta Patrizia de Mennato  padrona di casa  ed  ideatrice di  “Live in Villa di Donato, diretta come sempre dal violinista  David Romano, rinnoviamo la filosofia di affiancare a  musicisti di  prima grandezza  dei  giovani  talenti  della  scuola  internazionale di  eccellenza  “Avos Project” percorrendo  insieme  le  sfide esecutive e  le esperienze  di crescita degli  artisti, credendo  in  una rinascita  incentrata  sul  riconoscimento del talento degli allievi e sulla bellezza come unica vera forza capace di muovere il desiderio di migliorarsi. Grazie a tale collaborazione sul palcoscenico di Villa di Donato si alterneranno docenti ed allievi, abbattendo la classica barriera docente discente, presentando in concerto un giovanissimo concertista che potrà esibirsi e affrontare il suo battesimo accolto dal nostro selezionatissimo pubblico”.

Il programma di stasera “Hommage a Piazzolla” prevede :

Piazzolla improptu per piano solo

Le Grand tango per violoncello e pianoforte

Le Estaciones partenas per violoncello,violino e pianoforte.

Questa  sera  ad  affiancare  David Romano spalla  dei  secondi  violini  dell’Orchestra  Sinfonica dell’ Accademia di  Santa Cecilia, membro  fondatore  dell’ Orchestra  Stradivari, Presidente della  Associazione  MAR  ed  ideatore, curatore  e  direttore  artistico  di  “Villa Pennisi  in  Musica”  ad Acireale  e  Diego  Romano  secondo violoncello  con  obbligo del  primo  dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia  Nazionale  di  Santa Cecilia, vincitore  di  molteplici  concorsi  e  premi  anche  lui membro fondatore del Sestetto Stradivari, un giovane talento Mario Montore pianista che ha già al suo attivo molteplici vittorie a concorsi solistici e noto nel campo anche internazionale per l’intensissima attività di camerista con il  “Quartetto Avos”.  Mario Montore è anche ideatore, fondatore e presidente dell’”Avos Project”, Scuola internazionale di eccellenza di Roma.

Ad aprire il concerto è il pianista Mario Montore che dà prova del suo virtuosismo interpretando alcuni brani di Astor Piazzolla tra i più famosi “Tanti anni prima (Ave Maria)” composto per il film di Marco Bellocchio Enrico IV e “Libertango” brano che simboleggia la rottura del compositore dal Tango classico e il suo abbraccio al “Nuevo  Tango”.

Il secondo brano è “Le Grand Tango” scritto da Piazzolla nel 1982 per il violoncellista russo Mstislav Rostropovich dove al pianoforte si unisce il suono del violoncello suonato da Diego Romano.” Le Grand Tango” inizia con ritmi di tango fortemente accentati mentre nella seconda sezione si sviluppa un ampio dialogo tra il violoncello ed il pianoforte. Nella sezione finale, per la quale Piazzolla ha fornito l’indicazione di tempo “giocoso” presenta uno stato d’animo di energia elettrica. Bravissimi i due musicisti che hanno interpretato perfettamente la composizione di Piazzolla fedele alle sonorità, ai ritmi e agli strumenti della sua terra l’Argentina ma influenzato dalle suggestioni sinfoniche, le sperimentazioni del jazz che creano un nuovo genere, originale e personalissimo. Nella terza composizione eseguita questa volta   dai tre musicisti “ Estagiones portenas”e scritta da Piazzolla tra il 1964 e il 1970 si intrecciano felicemente tradizione colta, jazz e “nuevo tango” .Stagioni partenas  perché  legate all’atmosfera  e  agli aromi del  grande  porto  di Buenos Aires. Inevitabile il confronto con le stagioni di Vivaldi, distanti più di due secoli. I tre musicisti sono riusciti a coinvolgere il pubblico in un raffinato gioco a chiave di contrasti e affinità   tracciando avvolgenti paesaggi interiori animati da sentimenti contrastanti: dalla dolcezza al dolore dalla nostalgia alla passione.

Il trio formato da David Romano, Diego Romano, Mario Montore ha eseguito altri due famosissimi brani di Astor Piazzolla: “Oblivion” e “La muerte del angel” quest’ultimo ricco di virtuosismi.

Il pubblico ha tributato al trio un caloroso applauso riconoscendogli l’intensità delle interpretazioni e il virtuosismo dei musicisti.

Al concerto è seguita una squisita cena servita nelle stanze della settecentesca dimora.

Perfetta l’organizzazione e l’accoglienza della padrona di casa Patrizia De Mennato.

Recensione: “Battisti forever” a Villa di Donato con i “Fiori Rosa”

di Clementina Abbamondi 

Lo spettacolo di stasera giovedì 1° luglio “Battisti Forever” con Brunello Canessa, voce e chitarra Giuseppe Satriano voce, Massimo Curcio voce e chitarra, Francesco De Laurentiis violino, Marzio Monaco al basso, Leopoldo Brancaccio alla batteria, fa parte di uno dei concerti della Rassegna “Forever” -Villa di Donato in giardino” che si sta svolgendo nella Villa settecentesca di Patrizia De Mennato.

I cinque spettacoli previsti tra giugno e luglio si svolgono tutti en plein air nella bellissima limonaia in condizioni di sicurezza e serenità.

La padrona di casa non ha mai abbandonato il suo pubblico, anche durante la pandemia Patrizia De Mennato ha organizzato online degli incontri molto interessanti tra il pubblico e Brunello Canessa, Marco Gesualdi e alcuni degli artisti che si sono esibiti in Villa proprio per alleviare il lungo periodo della pandemia che è stato difficile da affrontare anche perché privati della musica e della cultura.

Dice la padrona di casa:” Apriamo il lungo viale per godere in questa stagione estiva delle emozioni che i nostri artisti ci doneranno. ” Forever-Villa di Donato in giardino “è una serie di eventi unici. Abbiamo riallacciato così le file dei nostri affetti”.

Bellissima la Mostra d’arte “Le donne del mito” tutta al femminile che all’intensa performance teatrale dell’attrice eduardiana Annamaria Ackermann si affiancano i lavori di cinque artiste.

“Non è solo una Mostra” dice Patrizia De Mennato è la dimostrazione che insieme si può.

Si può creare, inventare, proporre, accogliere, giocare,” andare oltre” le convenzioni, le abitudini, gli schemi. Una grande esperienza intellettuale e di amicizia che ha legato Teresa Cervo, Valeria Corvino, Antonella Lucarella Masetti, Viviana Rasulo, Antonella Romano e Annamaria Ackermann in queste giornate in Villa di Donato”. La Mostra è visitabile fino al 15 luglio sempre su prenotazione ed accompagnerà i nostri spettacoli “.

Il concerto si apre con la frase “Benvenuti alla musica dal vivo” pronunciata dal chitarrista Brunello Canessa che canta la bellissima “Emozioni” di Lucio Battisti coinvolgendo il pubblico grazie all’arrangiamento ed alla delicatezza ed intensità della sua interpretazione.

Con il brano “Io vivrò senza te” la performance si arricchisce della bellissima voce di Giuseppe Satriano che accompagna Brunello Canessa alla chitarra in una splendida esecuzione.

È con “Amarsi un po’” che Brunello presenta tutti i membri del gruppo “I Fiori Rosa”.

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Recensione: “Santana vs Benson” con Brunello Canessa e Marco Gesualdi a Villa di Donato

Recensione di Clementina Abbamondi

Sabato 3 ottobre nella dimora settecentesca “Villa di Donato” sita in Via Sant’Eframo Vecchio,  è stata inaugurata la V° stagione di spettacoli ed incontri di arte e cultura. Lo spettacolo inaugurale è consistito in un vero e proprio “match” musicale “Santana vs Benson”  in cui il direttore artistico della rassegna  “La Musica ha trovato casa”  Brunello Canessa ha sfidato  chitarristicamente  Marco Gesualdi.                               

La padrona di casa Patrizia De Mennato , prima dell’inizio del concerto ha voluto sottolineare il grande lavoro di squadra che ha permesso di aprire anche in un periodo difficile determinato dalla pandemia covid 19.  Dice Patrizia De Mennato  “ E’ il V° anno della Rassegna ed in questo periodo abbiamo costruito con gli artisti ,tecnici e tutto lo staff, un’atmosfera di grande condivisione”. La padrona di casa ringrazia il pubblico presente in sala per la fiducia accordata alla Rassegna di Villa di Donato  e aggiunge “ La fiducia deve essere reciproca perché ci sono delle regole che noi dobbiamo rispettare a tutela della vostra e della nostra Struttura  nel rispetto delle normative anticovid vigenti tra le quali il distanziamento e l’uso delle mascherine. “Patrizia De Mennato ha poi illustrato il programma dell’anno in corso di cui fanno parte tre Rassegne: quella teatrale curata da Annamaria Ackermann che presenterà degli spettacoli che non sono stati  rappresentati a Napoli ,o sono stati ideati proprio per questa Rassegna,o consistono in veri e proprie prove generali prima che lo spettacolo venga rappresentato in teatro. L’altra Rassegna “Max 70”quest’anno avrà un carattere particolare in quanto l’attenzione è concentrata sui giovani ed in collaborazione con  “Avos Project” , una scuola di eccellenza di musica classica e da camera verranno proposti degli spettacoli composti da due prime parti ed un giovanissimo musicista da loro curato. Questa Rassegna sarà diretta dal violinista David Romano e dai pianisti Mario Montrone e Massimo Spada. C’è poi il  filone “OFF” diretto da Giuseppe Fontanella dice Patrizia De Mennato “è il nostro” ghostbusters “ che  prenderà al volo gli artisti che passano per Napoli invitandoli  sul palco di Villa di Donato”.  Per la  Rassegna “La Musica ha trovato casa”  diretta da Brunello Canessa  sono stati programmati  una serie di spettacoli live dal blues al rock”. Ancora la padrona di casa illustra un bellissimo progetto sociale a sostegno di un coro di ragazzi del campo Room  di Scampia “Gipsy Gospel” che culminerà in un  concerto corale il 30 dicembre 2020. Ed ancora ci  sarà una fusione tra arte e teatro , infatti, dice Patrizia De Mennato” presenteremo una mostra d’arte contemporanea sulla donna che si concluderà con ll lavoro teatrale “Le donne del mito” recitato da Annamaria Ackermann” .                                                                                            Continua a leggere

Recensione: Presentazione della IV Stagione di “Live in Villa Di Donato”

Di Clementina Abbamondi 

 

Giovedì 3 ottobre nella settecentesca Villa di Donato  è stato presentato il programma  della IV stagione della rassegna “Live in Villa di Donato”

La padrona di casa Patrizia De Mennato è riuscita a realizzare un progetto meraviglioso ,far rivivere il salone e i bellissimi giardini della Villa di famiglia ,ospitando eventi culturali,teatrali e musicali.

La rassegna “Live in Villa di Donato” è composta da quattro rassegne artistiche: “La musica ha trovato casa” direttore artistico Brunello Canessa , “A cena con… Monologhi d’artista” direttore artistico Annamaria  Ackerman, “Max 70 musica da camera” direttore artistico David Romano e “off .artisti di passaggio” direttore artistico Giuseppe Fontanella.

Il successo della Rassegna che si svolge nella incantevole Villa di Donato è determinata oltre che dalla competenza dei direttori artistici anche dallo spirito di amicizia ed intesa che  si è instaurato tra di loro e la padrona di casa . Continua a leggere

Recensione: il Trio Corcione alla Villa di Donato per la rassegna “Jazz Night”

di Clementina Abbamondi

Sabato 9 marzo nell’ampio salone di Villa di Donato si è tenuto il concerto del Trio Corcione nell’ambito della rassegna “jazz night”. Il salone conserva intatta l’atmosfera dell’epoca grazie alle luci soffuse ricreate per l’evento .Gli affreschi del periodo di Ferdinando IV ,ottimamente conservati ,evocano scene di caccia e di vita campestre. Le specchiere e gli arredi ricordano antichi giochi di luci e candele.Dal 700 la Villa venne trasformata in “casina di caccia” dai Baroni di Donato di Casteldonato .La dimora rimasta disabitata per circa 30 anni dopo la morte della Marchesa Maria,solo recentemente grazie ai lavori di recupero ha riscoperto l’antica atmosfera di casa vissuta,accogliente ed aperta ad amici jn occasione di eventi culturali e musicali.

Il trio Corcione è formato da Marco Corcione al piano ,Leopoldo Brancaccio alla batteria,Bruno Canessa al basso. Marco Corcione ha uno stile unico ed una grande attenzione negli arrangiamenti . Qualche mese fa ha fatto un tour europeo con Carl Verheyen il chitarrista ex Supertramp.Pianista ,tastierista ,producer,arrangiatoree compositore insegna anche pianoforte moderno,armonia e composizione.

Leopoldo Brancaccio alla batteria ideatore con Brunello Canessa alla fine del 2006 della “The Vediol Brothers Band” composta da musicisti napoletani provenienti da esperienze diverse ma con una passione in comune :il country ed il blues .

Brunello Canessa chitarrista,cantautore arrangiatore e produttore è cresciuto in atmosfere dove l’arte era di casa :il padre Francesco è stato per circa 20 anni Sovraintendente del Teatro San Carlo di Napoli,la madre era una Carloni,grande famiglia di attori e attrici,la sorella Susanna insegnante al conservatorio e concertista,il fratello Riccardo è regista di opere liriche. Nel 1993 Brunello Canessa è vincitore del Premio Rino Gaetano,scrive per Roberto Murolo il brano” Piccerella”.Tra i suoi lavori più importanti “Io,uno dei tre” compilation di poesie di Titina de Filippo musicate e rielaborate da Brunello ed interpretate da Lina Sastri ,Ron,Eugenio Bennato ed altri.Canessa è attivo con decine di live e svolge una intensa attività didattica.E’ fondatore insieme a Marco Gesualdi dell’Accademia del Blues ed ideatore della rassegna di musica live “La musica ha trovato casa” che ha come location la bellissima Villa di Donato.

Marco Corcione inizia il concerto con un bellissimo brano “Georgia on my mind “ e dice al pubblico di avere un’estrazione jazzistica con inclinazioni blues. “A casa mia c’erano più dischi americani che italiani “ Non potendo prescindere dalla canzone classica napoletana Marco suona il bellissimo brano “Fenesta vascia”con un arrangiamento di grande effetto.Brunello Canessa,nonostante fosse febbricitante ha suonato e cantato dei brani di James Taylor e a sorpresa viene chiamato a salire sul palco Frank Mastrangelo che con la sua calda voce regala al pubblico una bellissima performance del brano “La ragazza di Ipanema”.Marco Corcione suona poi un brano dal titolo “Heartbreak Hotel” di Elvis Presley presente nel Musical “All Shook up” messo in scena dalla Compagnia d’Oriente al Teatro Acacia dal 29 al 30 marzo contenente musiche di Elvis eseguite dal vivo da una band di cui fa’ parte anche Corcione.

Dopo il concerto la padrona di casa Patrizia De Mennato ha presentato come piatto principale della cena una gustosissima lasagna rigorosamente realizzata con la eccezionale qualità della pasta di “Setaro” e una buonissima zuppa con patate e verdure. Al termine come dessert le buonissime graffette calde ed un graditissimo fuori programma del pianista Marco Corcione che ha suonato a richiesta dei brani bellissimi tra i quali uno stupendo arrangiamento del famosissimo standard “A sentimental mood”.

Bellissima è l’atmosfera che si respira nella settecentesca Villa di Donato l’idea di voler rendere viva questa stupenda struttura e condividerla fa della padrona di casa Patrizia De Mennato una mecenate dei nostri tempi. Patrizia riesce anche a coinvolgere il quartiere in iniziative dedicate in particolar modo ai bambini che partecipano con grandissimo entusiasmo.

Brunello Canessa, Gianni Guarracino, Marco Gesualdi ed Enzo Caponetto in “Four Guitars” a Villa Di Donato

di Clementina Abbamondi

Bellissimo e coinvolgente il concerto “FOUR GUITARS” svoltosi nella incantevole settecentesca Villa di Donato il cui ricavato sarà completamente devoluto alla comunità di Padre Amos in Tanzania per la costruzione di una Hospitality House per assistere i bambini albini vittime di vessazioni.

Quattro chitarristi d’eccezione quali Brunello Canessa, Gianni Guarracino, Enzo Caponetto e Marco Gesualdi si sono esibiti sul palco allestito nel bellissimo giardino della Villa. Come ha raccontato Brunello Canessa, l’unione dei quattro chitarristi “FOUR GUITARS” è nata quasi per caso sul palco del Teatro Trianon quando durante un concerto tributo a James Taylor si incontrarono i quattro artisti con le loro differenti caratteristiche :il country di Brunello, la jazz fusion di Gesualdi, il flamenco di Guarracino ed il blues di Caponetto creando un sound unico e particolarissimo. Dice Canessa “FOUR GUITARS è l’insieme di quattro amici, tutti chitarristi che si ritrovano sul palco ognuno col suo strumento, ognuno col suo percorso musicale ma tutti con la stessa voglia di condividere un momento di “musica e basta”.

Il concerto è iniziato con un brano di James Taylor al quale sono seguiti  “From the Beginning “di Emerson Lake &Palmer e “Teach your cildren” di Crosby Stills Nash&Young. Emozionante il brano dei Beatles “Here comes the sun“interpretato da Brunello Canessa con la sua bellissima voce.

Si sono poi susseguiti gli assoli di Marco Gesualdi che ha suonato un pezzo jazz  scritto “quando era appena maggiorenne” per la sua amica Maria Pia De Vito e poi Enzo Caponetto che ha coinvolto il pubblico cantando un pezzo “scaramantico” dove si parla del Mojo, un sacchetto di ossa portafortuna che corrisponde al nostro “cuorno”.

Il concerto si è concluso con l’esecuzione di alcuni brani del grandissimo Pino Daniele”:Quanno chiove“, “I say i’ stoccà“, e “Nun me scoccia’

Villa di Donato, la location del concerto, abbandonata per 30 anni, è stata restaurata dalla Famiglia De Mennato e restituita alla sua funzione originaria di polo di attrazione di eventi musicali e culturali che vengono organizzati dalla padrona di casa Patrizia De Mennato che accoglie i suoi ospiti con gentilezza, affabilità e grande competenza.

Un concerto unico, magico e irripetibile come ha tenuto a precisare Brunello Canessa che dice “quando mi chiedono che repertorio faremo ripeto sempre che decideremo i brani al momento per cui ogni concerto è unico e, sottolinea Gianni Guarracino, il titolo del concerto è “l’amicizia”.