Monthly Archives: settembre 2021

Rassegna (PA Appia Antica) AROUND JAZZ – 2a edizione dal 1° al 10 ottobre

Una scenografia naturale spettacolare, grandi concerti con volti noti della musica e del cinema italiano, un nuovo Village con angolo food&beverage, e il fascino dell’Appia Antica.

Questi gli ingredienti della 2a edizione del Rassegna “Dal Tramonto all’Appia – Around Jazz”, promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica (Ministero della Cultura) in collaborazione con il Parco Regionale dell’Appia Antica (Regione Lazio) con la direzione artistica di Fabio Giacchetta.

Dal 1° al 10 ottobre, un cartellone di grandi artisti tra cui Alessandro Haber con Ramberto Ciammarughi, John De Leo con Roberto Gatto, Rita Marcotulli e Serena Brancale ospiti di Israel Varela, Fabrizio Bosso con Fabio Zeppetella, Stefano Di Battista con Stefania Tallini, Seamus Blake, Gegè Telesforo, Javier Girotto, Max Ionata, Flavio Boltro, Ares Tavolazzi, Cinzia Tedesco. Il programma completo sul sito www.parcoarcheologicoappiaantica.it.

Già lo scorso anno, durante una indimenticabile prima edizione piena di consensi e di sold out, il Mausoleo di Cecilia Metella (via Appia Antica 161) ha incantato il pubblico divenendo cornice mozzafiato del palco allestito nel Castrum Caetani. Un’occasione unica per immergersi nella storia e nella bellezza della via Appia Antica, avvolti dal fascino della campagna romana.
Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, ha commentato in conferenza stampa: “Dopo la prima edizione c’è stata grande richiesta per “Around Jazz”. Questa Rassegna rappresenta una sintesi perfetta, data dalla interazione armonica tra archeologia, natura e arte. Come scenografia di questa 2a edizione è stato scelto uno dei luoghi-icona del Parco Archeologico: il Mauseoleo di Cecilia Metella, che farà da cornice ad un programma di eventi davvero ricco.”  

Novità di quest’anno, l’allestimento di un’area Village all’aperto, con angoli dedicati all’accoglienza del pubblico, al food&beverage e agli incontri con gli artisti e un’area per i concerti, con una speciale copertura a prova di pioggia a protezione del palco e della platea.
Presente alla conferenza anche il Direttore del Parco Regionale dell’Appia Antica Alma Rossi: “Siamo felici di essere presenti per “Around Jazz”, una Rassegna di grande importanza che contribuisce a far uscire la via Appia Antica dai suoi confini abituali: da storica strada consolare a via “musicale”.  

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Recensione: Il tango di Dieguito

Di Annamaria De Crescenzo
Foto SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Un successo strepitoso la prima assoluta del nuovo recital su Diego Armando Maradona in scena a Piazza Convento ad Avella sabato 25 settembre , uno spettacolo meraviglioso di musica e parole ispirato alla vita e alla personalità del grande idolo del calcio mondiale, nato dall’incontro tra l’argentino Diego Moreno, napoletano di adozione visto che ormai vive a Napoli da trent’anni, compositore, cantante e chitarrista, l’attore napoletano Patrizio Rispo,  grande protagonista del teatro e della Tv il cui personaggio degli ultimi anni nella fiction “Un posto al sole”  Raffaele Giordano, è un super tifoso del Napoli e soprattutto del grande calciatore e Paolo Romano, docente universitario e curatore di tantissimi eventi culturali ed artistici che ha collaborato ai testi e alla realizzazione, con i due artisti, dell’intero spettacolo.

La voce di Patrizio Rispo che ha letto alcuni testi originali ispirati a scritti su Maradona dalle più grandi firme del giornalismo, del calcio, della cultura in generale come Gianni Minà, Maurizio De Giovanni, Ciro Ferrara, Edoardo Galeano, Osvaldo Soriano, Marco Ciriello solo per citarne alcuni , unitamente a testi scritti dallo stesso Paolo Romano, oltre ad un testo inedito, in esclusiva per lo spettacolo, di Antonello Perillo, caporedattore TGR Campania della Rai che avrebbe potuto dare una svolta fulminea alla sua carriera che in quegli anni stava appena iniziando ma che lo stesso giornalista ha tenuto gelosamente nascosto per tutelare l’immagine pubblica dell’idolo dei tifosi di tutti il mondo.

Il progetto ha un notevole impatto emotivo, non solo per i ricordi che le parole di Patrizio Rispo evocano in tutto il numerosissimo pubblico presente in piazza, ma anche per la musica dello stesso Diego Moreno che ha eseguito diversi suoi brani originali insieme a musiche straordinarie di grandissimi musicisti internazionali come Astor Piazzolla, Carlos Gardel, Maria elena Walsh solo per citarne alcuni, eseguite da un gruppo di musicisti di altissimo livello come Mariano Navone al bandoneon, Giorgio Savarese piano , Domenico Guastafierro flauto, Roberto Giangrande basso e contrabbasso, Davide Ferrante percussioni e batteria e la presenza di due ballerini ed insegnanti di tango come Paola Cabrera e Rogelio Bravo che hanno fatto sognare il pubblico con le loro esibizioni di tango.

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Il ritorno di UJ a Terni è stato un successo: la città ha accolto con entusiasmo il lungo weekend di musica

I quattro giorni che hanno riportato la musica di UJ a Terni dopo l’interruzione causata dalla pandemia sono stati un successo: circa 1.200 paganti nei quattro concerti all’Anfiteatro Romano e grande afflusso nei club della città, praticamente sempre al completo per i lunch, dinner, aperitivi e dopo cena. 

Un successo che invita ad una riflessione sulla formula e sul periodo durante il quale tenere il festival a Terni, che negli ultimi anni si è svolto nel periodo primaverile. 

Riflessione che deve essere condotta in sintonia con tutte le componenti regionali e cittadine per far si che la presenza di UJ a Terni sia una grande opportunità culturale e di attrazione turistica.

Dal punto di vista musicale si è ascoltata ottima musica: dai sold out delle serate con protagonisti Rita Marcotulli, Dado Moroni, Sergio Cammariere, Danilo Rea, Fiorella Mannoia, alla classe di Monty Alexander, passando per i ritmi di El Comité, per concludere questa sera con Mauro Ottolini.

Nei club del Centro, che hanno animato le vie della città in questi quattro giorni, si sono esibiti: Accordi Disaccordi, trio di musica gipsy tra jazz e swing, il duo Francesca Tandoi, pianoforte e voce, e Stefano Senni, contrabbasso; il sestetto di Michael Supnick, che ripercorre i fasti della swing era, il progetto “Modalità Trio e Duet”, che ruota attorno alla figura di un personaggio carismatico del jazz italiano, Massimo Moriconi, con Nico Gori e Ellade Bandini (Modalità Trio) e la cantante Emilia Zamuner (Duet), il quartetto di Daniele Scannapieco, sassofonista ai vertici della scena italiana, il sestetto guidato dal trombonista e arrangiatore Roberto Rossi e dal sassofonista Piero Odorici, con ospite speciale il trombettista francese Stéphane Belmondo, il piano solo di Riccardo Biseo e Alessandro Bravo, quest’ultimo in duo anche con Angelo Lazzeri, il blues e soul di Angela Mosley

I Funk Off, infine, apprezzatissimi per la loro esibizione alla Cascata delle Marmore in uno scenario naturale unico.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione, alle Istituzioni, regionali e locali, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni per il supporto, a Radio Monte Carlo, media partner della manifestazione.

Il 2021 di Umbria Jazz si concluderà con UMBRIA JAZZ WINTER #29 a Orvieto in programma dal 29 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022.

Recensione: Chiavari in Jazz 2021 un successo strepitoso!

Recensione e Foto di Vittorio Santi

Chiavari in Jazz 2021: l’appuntamento da non perdere.

Con il concerto di Nino Buonocore, il 17 settembre si è chiusa anche quest’anno la rassegna musicale organizzata da Rosario Moreno e il Comune di Chiavari.

Tre le date in programma per questa edizione.

Protagonisti di questa kermesse, funestata purtroppo da un grave lutto che ha colpito tutta la cittadinanza, oltre al quintetto di chiusura, sono stati il mandolinista Carlo Aonzo e Tullio De Piscopo.

La scelta degli Artisti si è rivelata quanto mai appropriata in quanto ha saputo amalgamare diversi stili musicali e dare modo alle persone presenti (sempre in ottemperanza delle norme attualmente in vigore) di gustare e applaudire in modo generoso e convinto le varie performance.

Aonzo con la sua maestria insieme ai suoi compagni di viaggio, Luciano Puppo al contrabbasso, Ruben Bellavia alla batteria, Lorenzo Piccone alla chitarra e Daniele Sepe al sax ha sdoganato uno strumento poco sconosciuto e forse anche poco apprezzato.

Cosa dire di Tullio De Piscopo? Una continua sferzata di energia; un Maestro che malgrado i tanti anni di attività, riesce a catalizzare e stupire il pubblico per ben due ore senza sosta.

Il concerto di Nino Buonocore ha avuto toni e note più intimistiche: accompagnato da Antonio De Luise al contrabbasso, Antonio Fresa al piano, Bruno Marcozzi alla batteria e con lo special guest Max Ionata al sax, ha fatto veleggiare il pubblico tra le sue note leggere e la sua voce suadente.

In definitiva, una rassegna che ottiene ogni anno l’apprezzamento del pubblico sempre numeroso e attento.

L’estate ormai ci ha lasciato, l’autunno bussa alle porte, ma noi contiamo sulle sorprese natalizie di qualche altro bell’appuntamento musicale in questo angolo di Riviera di Levante.

Recensione: Danilo Rea e Fiorella Mannoia/ Ida Nielsen & The Funkbots ospiti di Umbria Jazz weekend 2021

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

L’atmosfera mattutina di Terni che inizia a prepararsi per accogliere il terzo giorno di programmazione musicale è galvanizzante. Tutta la città si è preparata da tempo per accogliere questa grande maratona della musica e i locali che hanno allestito gli spazi per i concerti previsti nei loro luoghi si danno da fare con grande entusiasmo sin dal mattino per preparare le sale dei concerti che, come da programma, iniziano già dall’ora del pranzo.

La nostra giornata di Umbria Jazz inizia proprio in uno di questi locali, il Caffè del Corso, che ospita il trio di Accordi e Disaccordi. In tanti in sala, non solo per gustare le ottime prelibatezze preparate dallo staff del locale, ma soprattutto per ascoltare la musica del Trio composto da   Alessandro Di Virgilio alla chitarra, Dario Berlucchi alla chitarra e Dario Scopesi al contrabbasso, composta da sonorità che combinano le più disparate influenze jazz, blues e della musica tradizionale, con originali sonorità dal gusto cinematografico, mantenendo una matrice stilistica gipsy jazz. Tra i simboli di Umbria Jazz, visto che ormai sono ospiti fissi delle varie rassegne annuali, rappresentano un progetto italiano molto attivo nel panorama swing nazionale ed internazionale oltre ad incarnare una rarità musicale tutta italiana, come afferma lo stesso Emanuele Cisi, altro grande artista jazz di fama internazionale che li ha definiti “virtuosi di corde che si esibiscono con un entusiasmo contagioso, regalando al pubblico divertimento intriso di swing e aromi gipsy”.

Il loro repertorio è composto da brani originali le cui sonorità combinano le più disparate influenze jazz, swing, blues e della musica tradizionale, con originali sonorità acustiche e dal gusto cinematografico, mantenendo un’iniziale matrice stilistica gipsy jazz, influenzata dalle sonorità del chitarrista Django Reinhardt. La bellezza di un concerto di Accordi Disaccordi è l estrema semplicità con il quale il Trio presenta al pubblico la sua musica, anticipata sempre da una presentazione dello stesso Dario Berlucchi che, con grande carisma, riesce a catturare l’attenzione del pubblico, narrando la storia della musica gipsy alla quale le loro composizioni originali si sono ispirate, la vita dei musicisti che li hanno conquistati come appunto Django Reinhardt. Molto bella ed emozionante una delle loro composizioni originali “Stay” che il regista Walter Veltroni ha scelto come colonna sonora del film “Fabrizio De Andre’ e PFM il concerto ritrovato” che coniuga perfettamente il binomio emozioni/musica nella sua interezza e profondità.

Il pomeriggio invece è la volta di un altro bel locale il Rendez-vous in Piazza San Francesco proprio di fronte all’omonima Chiesa di San Francesco che durante tutta la rassegna ha ospitato in due set sempre di grandissimo successo di pubblico (ore 18.30 e 22.30) il concerto di Piero Odorici & Roberto Rossi sextet feat Stephanie Belmondo.

Una band strepitosa da grande emozione quella che vede sul palco del Rendez-vous formata da Piero Odorici sax tenore, Stéphane Belmondo tromba e flicorno, Roberto Rossi trombone, Paolo Birro pianoforte, Aldo Zunino contrabbasso, Anthony Pinciotti batteria.

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Recensione: Monty Alexander e El Comite’ Cuban Groove ospiti di Umbria Jazz Weekend

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Dopo un avvio di enorme successo dell’edizione Umbria Jazz Weekend iniziata giovedì 16 settembre con tutta la città di Terni in totale accoglienza degli artisti presenti in cartellone nei vari concerti programmati sia nei vari locali della città che si sono resi disponibili come l’Ecurie, il Pazzaglia, il Ristorante Piazzetta, il Fat Art Club, il Caffe del Corso, il Rendez Vous, il Mishima,  e la straordinaria location dell’Anfiteatro Romano con il suo main stage e il pre concerto serale negli spazi del Baravai Stage, venerdì 17 settembre il nostro arrivo ad Umbria Jazz è iniziato con lo straordinario concerto di Monty Alexander Trio seguito da quello di El Comité Cuban Groove.

Già dalle prime ore in città e dall’affettuosa accoglienza in sala stampa da parte di Cristiano Romano, addetto stampa di Umbria Jazz, e di tutto lo staff organizzativo, ci aveva dato la conferma della necessità sia degli organizzatori, staff, artisti che del pubblico stesso, di un necessario ritorno alla normalità dopo più di un anno di lontananza dai concerti live, dalle amicizie che si stringono sotto palco tra i fotografi, stampa, staff, e dal desiderio di viversi e assaporare ogni istante di questa bellissima atmosfera che solo un concerto jazz sa donare al proprio pubblico.

Umbria Jazz è un mondo a sé, un mondo di amicizie, di progetti, di persone che vivono di musica ma anche di arte, cultura, di scambio di esperienze musicali diverse perché provenienti da ambienti musicali diversi.

Umbria jazz è incontro, è vita, è passione, è non fermarsi mai di fronte alle difficoltà, è lavoro, è turismo per le città che ospitano le quattro rassegne che ogni anno si ripetono in altrettanti mesi dell’anno e che richiamano a Perugia, Orvieto e da qualche anno anche Terni migliaia di appassionati del Jazz che tornano ogni anno con un entusiasmo che solo frequentando un festival così ben organizzato si riesce a vivere.

E anche quest’anno nonostante le difficoltà organizzative legate appunto al periodo post covid con innumerevoli restrizioni che hanno messo a dura prova ma, ampiamente superata, gli organizzatori e lo staff sia direttivo che tecnico siamo stati entusiasti spettatori di una rassegna che, si può tranquillamente affermare, è stata un autentico successo.

Inoltre gli artisti invitati al Festival sono sempre delle straordinarie scoperte o delle meravigliose riconferme che il talento esiste e la fa da padrona ad Umbria Jazz.

La prima grande emozione del nostro “viaggio ” all’interno di Umbria Jazz weekend ci è stato dato proprio dal concerto serale all’Anfiteatro con Monty Alexander Trio composto da   Monty Alexander al pianoforte, Paul Berner al contrabbasso, Jason Brown alla batteria.

Monty Alexander è uno dei maggiori pianisti di tutta la storia del jazz, con in una carriera che dura da cinque decenni. Un artista di culto, che ancora oggi, gira il mondo senza sosta con vari progetti, deliziando un pubblico globale attratto dalla sua vibrante personalità e dal suo messaggio profondo.

 Calca le scene dal lontano 1958, ha inciso oltre 75 album a suo nome e la sua carriera è una collezione di successi internazionale inarrivabile. Lungo questa strada artistica, ha suonato e inciso con artisti provenienti da ogni angolo possibile dell’universo musicale: Frank Sinatra, Tony Bennett, Ray Brown, Dizzy Gillespie, Sonny Rollins, Clark Terry, Quincy Jones, Ernest Ranglin, Barbara Hendricks, Bill Cosby, Bobby McFerrin, Sly Dunbar e Robbie Shakespeare. Le origini giamaicane hanno lasciato una traccia inconfondibile di vivacità e solarità nel suo approccio musicale. “Il ritmo, il tempo sta sempre alla base delle composizioni che scrivo”, dice. “Quando suono il mio unico obiettivo è che la gente si senta bene e si diverta. Mi sento un ponte tra due culture, quella giamaicana e americana”.  Il suo jazz luminoso e spettacolare, a tratti travolgente, coniuga melodia e swing in una miscela cui è difficile resistere.

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Recensione: Giovanni Guidi ospite per la X Edizione del Live Tones

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Mercoledì 15 settembre un grande evento musicale ed emozionale al Maschio Angioino   organizzato dal Live Tones del pianista Giovanni Guidi. Un concerto speciale dedicato ad un uomo e manager e promotore di grandi eventi musicali scomparso nel dicembre 2019 dal titolo “Angeli e Demoni”.

Un bellissimo concerto che ha sancito anche i dieci anni di programmazione dell’Associazione Live Tones e non era possibile scegliere un’artista più sensibile e emozionale di Giovanni Guidi, astro ormai ampliamente emerso del jazz italiano ed internazionale che ha un’anima davvero speciale e una sensibilità musicale che è unica nel suo genere. Umbro di Foligno, suona il pianoforte sempre con grande ispirazione e trasporto, al punto tale che spesso, sul palco del cortile del Maschio Angioino, sembra la musica trasporti il suo corpo e allo stesso tempo il corpo detta una sorta di “guida e ispirazione” alla musica stessa.

Angeli e Demoni è un progetto ideato e composti da brani originali alternati a standard della tradizione jazz. Un vero capolavoro della musica nel quale si avverte dalla prima all’ultima nota che è un progetto ideato con le emozioni e l’amore di un figlio verso un padre meraviglioso in tutto, sia nei sentimenti che nel lavoro che amava intensamente e che svolgeva con il massimo della professionalità visto che rappresentava artisti di altissimo livello come Enrico Rava, Stefano Bollani solo per citarne alcuni dei tantissimi da lui rappresentati.

“Angeli e Demoni” non è un titolo casuale in quanto è un vero e proprio viaggio attraverso la musica dal paradiso all’inferno e viceversa tra un alternarsi di gioia e tristezza, emozione e condivisione.

Giovanni Guidi, innamoratissimo della nostra città, è stato presentato da Alberto Bruno Presidente dell’Associazione Live Tones, con parole di grandissimo orgoglio e di grande emozione e ha appunto potuto assaporare, nei suoi quattro giorni di permanenza in città, la bellezza della nostra città arrivando ad assaporare anche gli applausi e l’amore che il pubblico ha tributato alla sua musica durante tutto il concerto.

Nonostante l’emozione del concerto, Giovanni Guidi ha espresso tutto il tuo talento in brani meravigliosi come “Mama, Mama, mama” “Padres Guidi”, “Trilli Guidi”, “Azzurro”, concludendo con un applauditissimo bis con due bellissimi brani come “Moon River”, e “”You aint’t gonna Know me cause you think you Know me “.

L’emozione del jazz continua con il Live Tones con grandissime novità nei prossimi mesi che porteranno la bellissima musica di artisti meravigliosi nella nostra Città che ha bisogno di musica, di emozioni, e di cultura.

Recensione: Andrea Pennacchi ospite di Assisi Onlive

Recensione e foto di: Massimo Radicchi (www.massimoradicchi.it)

Le luci sul pubblico si spengono. Entrano due musicisti, poi entra lui. Andrea Pennacchi.

Applausi. Saluta e poi subito dice:” chi di voi si ricorda del tanko?” … Silenzio. Qualcuno ha capito tango…e lui:” non il tango…il tanko!”

E da lì si parte.

Da quando appunto (8 maggio 1997) uno sparuto gruppo di indipendentisti veneti della “Veneta Serenissima Armata” partirono da Padova con un camper e un camion con a bordo un” tanko” (un carro armato residuato bellico) facendo rotta su Piazza San Marco per issare la bandiera con il leone alato simbolo della Repubblica di Venezia…

Accompagnato dalle musiche di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato Andrea Pennacchi si trasforma nel pojana e ne ha per tutti.

Soprattutto per i politici, per Salvini e il suo mojito e la lega “traditrice”. Liga Veneta poi Lega Nord… (pur con quei caga-alto dei lombardi, gli ipocriti piemontesi, i teroni degli emiliani e dei friulani no che né parlemo gnanca.).

E poi ci sono anche Edo la security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri personaggi che raccontano le storie del nordest.

Si ride. Si ride davvero. Fatico a tenere la macchina fotografica in mano.

L’ho seguito tutti i venerdì su Propaganda Live ma vedere quel suo ghigno dal vivo a pochi metri di distanza è stato sicuramente diverso.

Smetto di fare foto, mi siedo in fondo e mi godo lo spettacolo.

E pensare che Pennacchi avrebbe voluto fare il pilota aeronautico…che spreco sarebbe stato.

Recensione: Simone Cristicchi per Assisi Onlive

Recensione e foto di: Massimo Radicchi (www.massimoradicchi.it)

«Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo…”

Esiste un legame, oramai quasi indissolubile fra il cantautore e Francesco da Assisi. Un percorso spirituale che passa per due tappe fondamentali, il Kosovo e l’Umbria.

E proprio qua in Umbria, Simone Cristicchi, al Teatro Liryck di Assisi, si è esibito in un concerto davvero bellissimo.

Abbi cura di me, raccoglie 20 anni della sua musica.

Tra parti parlate, recitate (com’è ne suo stile) e pezzi cantati, il cantautore ha incantato un pubblico che ha seguito il concerto in un silenzio ieratico, quasi irreale.

Solo il vento, fa da cornice alla sua splendida musica…e solo alla fine delle parole, un applauso. Come in un concerto di musica classica.

Bellissimo.

Fotografandolo ho colto nelle sue espressioni…nella sua mimica e prossemica, un “senso” di qualcosa di profondo che va al di là della musica.

Il finale del concerto è con il XXIII canto del Paradiso di Dante. Da pelle d’oca.

Quando la musica supera sé stessa e va oltre. Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo…

Concerto jazz Summer Live Tones X edizione con Giovanni Guidi piano solo

Il Summer Live Tones 2021 dedicato a Mario Guidi, manager pioniere del jazz internazionale, non poteva non mettere una bandierina all estate del Comune di Napoli pur se al momento presenta un solo concerto per la X edizione a causa del periodo ancora particolare che viviamo tra restrizioni e difficoltà istituzionali e sociali.Il 15 settembre il Summer Live Tones si riappropria pur se per poco degli spazi del Maschio Angioino, concessi dall assessorato alla cultura turismo, riempiendo il cortile di note jazz inusuali con il piano solo di Giovanni Guidi in “Angeli e Demoni”.
15 settembre 2021. “Angeli e Demoni” Giovanni Guidi in piano solo.


Inizio Concerto Ore 21,15 Cortile del Maschio Angioino. Ingresso e apertura biglietteria dalle ore 20,00. Prevendite abituali on line Go2 https://www.go2.it/evento/angeli_e_demoni/4821 e territoriali abituali.


Giovanni Guidi suona il piano con tutto il suo corpo talvolta sembra fondersi con esso e le note lo travolgono in un continuo di improvvisazioni uniche che sottolineano il suo grande talento e la sua grande passione. Di lui il sommo Enrico Rava “…Giovanni Guidi  mi stupisce ogni volta. Ogni tanto il jazz ci regala una splendida sorpresa e Giovanni è la sorpresa più recente.” E ancora “ho seguito la crescita musicale.. di Giovanni ho potuto constatare l’affinarsi inarrestabile del suo gusto e la sua curiosità senza limiti. Giovanni ha la capacità di viaggiare nel blues e nel free,scarno eppure sontuoso,lirico e dissonante.”Giovanni Guidi talento vero, virtuoso, emozionante, sorprendente, eclettico, grande  improvvisatore, intensa espressività sostenuta da una grande tecnica. Il suo pianismo è armonicamente raffinato e melodicamente delineato in modo limpido.


ATTENZIONE! OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE DEL CONCERTO:

Inviare email a ornella_falco@yahoo.it indicando :-Giovanni Guidi piano solo-Nome, cognome, data di nascita del/i partecipante/i-Numero di telefono del/i partecipante/i
Aspettare mail di conferma entro 48 ore.


Si seguiranno i protocolli di sicurezza COVID19: Sara consentito l accesso solo alla presentazione di GREEN PASS o TAMPONE DI 48 ORE PRECEDENTI , obbligo di mascherina.

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