il Trio Mare Nostrum con Fresu, Galliano, Lundgren conclude il Roma Jazz Fest 2019

di Annamaria De Crescenzo foto di Mario Catuogno by SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)
Domenica 1° dicembre non poteva esserci concerto più appropriato per concludere una riuscitissima edizione del Roma Jazz Fest 2019 come quello di “Mare Nostrum” di Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti) Richard Galliano (fisarmonica, accordina) e Jan Lundgren (pianoforte).
In un’affollatissima Sala Sinopoli, e con un’emozione grandissima, il Trio è stato accolto da un lunghissimo e meritatissimo applauso da parte del pubblico presente, degno tributo al talento e alla bravura dei tre musicisti tra i più bravi jazzisti al mondo.
Quello formato dall’italiano Paolo Fresu, dal francese Richard Galliano e dallo svedese Jan Lundgren è stato definito “il primo supergruppo euro jazz”. La storia è nota: tutto è iniziato da una jam session in Giappone, alla quale parteciparono Lundgren, raffinato pianista svedese, e Galliano, considerato l’erede del grande Astor Piazzolla, che intrecciarono subito un ottimo rapporto. Considerando che il batterista abituale del trio di Lundgren era anche membro di uno dei tanti gruppi di Fresu, era inevitabile che prima o poi i tre si sarebbero incontrati.
Nonostante i caratteri e i background culturali molto diversi, hanno anche molto in comune: sono infatti tre dei musicisti più inclini al gusto per la melodia di tutta la scena jazz europea e sono tutti e tre degli sperimentatori sempre in cerca di nuove esperienze. Suonando in trio hanno sviluppato una sorta di alleanza, forti affinità e profonda simbiosi artistica. Anche i loro strumenti, così diversi, creano invece insieme un suono ideale, inconfondibile.