Recensione: Carmen Consoli al Teatro Lyrick di Assisi

Recensione e Foto di : Max Radicchi (https://www.massimoradicchi.it/)
“…se conosci il freddo, puoi apprezzare il calore di un gesto”.
Inizia così, con queste parole (parte del prologo iniziale) il concerto di Carmen Consoli ad Assisi.
Nel silenzio, rotto dagli applausi del pubblico appena si spengono le luci, si ode una voce che ci “trasporta” in una dimensione intima e commovente che di colpo riporta la quiete in sala.
Nella penombra, entra Carmen Consoli e di nuovo un lungo e caloroso applauso. Sono stati due anni davvero molto difficili e la gente ha voglia di tornare alla vita. Il Teatro Lyrick è strapieno, il primo grande concerto a capacità completa.
Il live è strutturato come un vero e proprio spettacolo teatrale suddiviso in tre parti, verrebbe da dire in tre atti.
“Il sogno” dove l’artista ha interpretato pezzi del suo ultimo disco, “gli anni mediamente isterici” (con la partecipazione di Marina Rei) nella quale sono stati eseguiti i brani più’ noti e in ultimo “l’amicizia” che ha testimoniato la passione della cantautrice per il suo lavoro e l’amore per il pubblico che da anni la segue.
Durante tutto il concerto, lo schermo, che faceva da sfondo, proietta immagini uniche ed inedite di Carmen da quando era una bimba fino all’età adulta.
La sua musica e la sua voce sono davvero inconfondibili.
Alterna le chitarre…chiude gli occhi, digrigna i denti con una grinta unica. Del resto quella bambina di grinta ne ha avuta.
“Voleva fare la rockstar”. Ci è riuscita.