Recensione: Antonio Onorato New Quartet ospite di “Open Festival III Edizione”

Di Annamaria De Crescenzo
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Finalmente la musica live torna a far parte delle nostre serate e delle nostre emozioni  grazie a “OPEN festival  III Edizione” una bellissima rassegna ideata da La Bazzarra e organizzata dal Comune di Ercolano, con la direzione artistica di Gigi Di Luca e cofinanziata dalla Regione Campania, rassegna che ha unito, con l’immancabile e raffinata alchimia come solo un Direttore Artistico come Gigi Di Luca sa fare, tutte i vari volti dell’Arte come la musica, il teatro, la danza, l’arte circense, con la valorizzazione delle bellezze architettoniche e culturali di una Città come Ercolano che da sempre è simbolo di Cultura, di Storia e di Arte in generale.

Iniziata venerdi 11 giugno con la visita guidata alla Basilica di Pugliano, il laboratorio circense  “Circobus” dedicato ai più piccoli, lo spettacolo “Zoe il principio della Vita”, è continuato sabato pomeriggio con “Synaulia  Luna Janara” uno spettacolo straordinario  tutto dedicato ai suoni, alle musiche e alle  danze dell’antichità per poi concludersi in serata con il magnifico concerto al Parco Urbano del Miglio d Oro,  di Antonio Onorato New Quartet e la straordinaria partecipazione di Tony Esposito.

Il concerto ha suscitato da subito uno straordinario interesse nel pubblico al punto tale che l’evento è risultato in sold out dopo solo pochissime ore dalla pubblicazione del link per la prenotazione dell’ingresso gratuito al concerto.

Antonio Onorato, musicista straordinariamente sensibile e con un animo da poeta della chitarra, oltre che essere un virtuoso di questo suo amatissimo strumento, è entrato di diritto nella storia della chitarra italiana con uno stile originale e in continua evoluzione, capace di unire sonorità jazz con quelle blues, la bossanova con sonorità della cultura degli Indiani d’America (dei quali ne è profondamente innamorato) fino ai travolgenti ritmi del Mediterraneo e dell’Africa in particolare. Ha suonato in tutto il mondo e ha collaborato con i più grandi nomi della musica come Pino Daniele, Franco Cerri, Toninho Horta, Jamese Senese, Gerald Cannon, Enrico Rava .

Sabato sera si è presentato al numerosissimo pubblico dell’Open Festival, emozionatissimo ma visibilmente felice di trovarsi al suo primo concerto dopo un lunghissimo periodo di totale sospensione della musica live, con una nuova formazione composta da Alessandro La Corte al piano keyboards, Giuseppe Arena al basso, Mario De Paola alla batteria e guest star d’eccezione Tony Esposito alle percussioni.

La musica riparte e riparte alla grande con un Antonio Onorato che in più di due ore di concerto ha dato intensissime emozioni al pubblico presente nello spazio allestito all’interno del Parco. E’ un momento magico per il chitarrista partenopeo vista la recente presentazione del suo ultimo album “E scelle” il 10 giugno al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli , album che rappresenta in pieno il suo enorme desiderio di ritornare con grande energia alla Musica e alla vita vera prima che la pandemia ci avesse costretto alla prigione delle nostre case e che sarà disponibile sulle principali piattaforme digitali dalla prossima settimana, oltre ad essere acquistabile anche su Amazon e Ebay.  Lui stesso, con parole dettate dal cuore, spiegando il perché del titolo dell’album ha dichiarato ” ‘E Scelle, in italiano significano le ali, cioè quelle che ci servono per volare con lo spirito verso il cielo, verso nuovi orizzonti, verso una nuova dimensione fatta di pace e di serenità, verso la vera libertà, ed è quello che auguro a tutti voi stasera”.

Da qui sarà solo la musica a parlare. Si parte dai suoni di due brani tratti dal suo primo album pubblicato nel 1990  “Gaga” e “Aria Nova” per poter poi presentare e dare spazio al talento di Tony Esposito che sale sul palco esibendosi subito in un assolo di percussioni che conquista subito il pubblico presente.

Il passaggio alle atmosfere jazz e blues di brani storici del suo repertorio come “Tammurriata Nera” e “From Napoli to Belo Horizonte” presentati con il ritmo coinvolgente non solo dello straordinario Tony Esposito ma anche di uno dei più bravi batteristi mai conosciuti come Mario de Paola, dandone una versione totalmente nuova e decisamente appassionata e coinvolgente.

Arriva anche il momento dell’omaggio a Pino Daniele e Antonio Onorato commuove il pubblico con le sue parole nei riguardi dell’artista che è rimasto e rimarrà per sempre nei cuori del pubblico, ricordando insieme all’ amico Tony Esposito altri due grandi nomi della musica come Joe Amoruso e Rino Zurzolo, e con i quali come ricorda lo stesso Tony Esposito “avremmo voluto ricominciare a suonare dopo questi mesi assurdi facendo la nostra musica insieme come quando dividevamo i palchi di tutti il mondo”.  Il brano “Chi tene o mare” è di una bellezza che interrompe il fiato e il parco si riempie di assoluta poesia e magia che  solo la chitarra di Antonio Onorato è in grado di creare.

Ma la musica non si ferma e oltre al brano “Che ne sacce” scritta insieme a Joe Amoruso, e una splendida versione di “What a wonderful world ” che conferma quando Onorato sia un maestro del jazz internazionale, si dà spazio alla musica di Tony Esposito con “Kalimba mood ” che riprende non solo i ritmi della conosciutissima “Kalimba de luna ” ma anche di tanti altri ritmi mediterranei  di brani strumentali di grandissima energia e fascino musicale.

Il concerto si è concluso con una strepitosa versione di “Arabesque” che ha visto Antonio Onorato esibirsi nella sua particolarissima Yamaha G10 un modello di chitarra synth ribattezzata da lui stesso “breath guitar” (chitarra a fiato) caratterizzata dal fatto che le note sono riprodotte attraverso l’emissione del fiato del musicista grazie ad un breath controller e non dalla pennata o dall’arpeggio come di consueto. Antonio è l’unico musicista al mondo a suonare tale strumento in un modo assolutamente emozionante e il pubblico lo sottolinea tributandogli un applauso lunghissimo, e accogliendolo in sala con un vero e proprio “abbraccio virtuale” nella sua ormai abituale “passeggiata tra il pubblico” che il musicista ama fare per concludere i suoi concerti, scendendo dal palco e portando la sua musica proprio in mezzo al suo amatissimo pubblico con le note di “Coinda”.

Un vero e proprio concerto di grandissimo successo che, si spera, si possa ripetere presto in altri festival e rassegne musicali, magari per poter presentare al pubblico anche i brani del nuovo album “E scelle” (15 brani originali che ancora una volta raccontano il mondo artistico e poetico di Antonio Onorato) e viversi momenti di altissima emozione come solo un Artista sensibile come Onorato può dare.

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