Recensione: Fabrizio Bosso in “We Wonder” all’Auditorium Parco della Musica di Roma

di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (www.spectrafoto.com)
Un Fabrizio Bosso , visibilmente emozionato e commosso, ha avuto il meritato affetto e partecipazione del pubblico che lo ama da decenni e che gli ha tributato lunghissimi applausi e un meritatissimo sold out, sabato 7 gennaio, per la presentazione dal vivo del suo ultimo lavoro discografico “WE WONDER” tributo alla musica del grande cantautore americano Stevie Wonder, pubblicato lo scorso settembre dalla Warner Music e disponibile in cd, vinile e digitale.
Il trombettista torinese in quartetto, con Julian Oliver Mazzariello al pianoforte e tastiere, Jacopo Ferrazza al basso e contrabbasso, Nicola Angelucci alla batteria e special guest Nico Gori al clarinetto e sax, , sono i protagonisti assoluti di un tributo alla musica di uno degli artisti più iconici della musica internazionale. Non è stato facile per il musicista selezionare i brani da una discografia così ampia e che ha influenzato gran parte della musica del secolo scorso, contribuendo alla nascita di nuovi generi musicali ma Fabrizio Bosso è stato capace di creare un autentico gioiello preziosissimo nella musica sia con questo disco che è una vera chicca musicale da non perdere assolutamente e sia proponendo in scaletta una selezione di brani che attraversano la carriera di Stevie Wonder dalla fine degli anni Sessanta fino all’ultima pubblicazione del 2004.
Elegantissimo nel suo completo grigio ha esordito subito con brani memorabili della discografia di Stevie Wonder come “I Wish”, “Moon Blue”, e la straordinaria interpretazione di “My Cherie” e di “Another Star”. In pubblico in sala, gremitissima in ogni ordine di posto dalla platea alla galleria dell’importante Sala Sinopoli, in un religiosissimo silenzio, si gode ogni nota del genio musicale di Fabrizio Bosso e di tutti gli altri musicisti che condividono il palco con lui.
Appena prende la parola per presentare il suo progetto e i suoi fidatissimi musicisti che ormai, come lui stesso dichiara, “sono i miei fedelissimi compagni di viaggio, ci conosciamo da cosi tanto tempo che ormai tra noi c’è un sodalizio artistico di grandissimo livello ai quali si aggiunge stasera come nel disco stesso un grandissimo musicista che mi ha onorato del suo talento come Nico Gori”, ironizza sul titolo pubblicato in un recente articolo che lo definiva, nonostante una bella foto in primo piano con la sua amatissima tromba, un sassofonista di grande talento.
È un Fabrizio Bosso esplosivo, allegro, visibilmente emozionato e commosso di essere tornato ad esibirsi di fronte al suo amatissimo pubblico dopo tanto tempo di forzata inattività a seguito di un malore che lo ha colpito recentemente. È un Fabrizio Bosso che ringrazia più volte i suoi compagni di viaggio ma anche il pubblico che gli ha tributato dopo ogni brano lunghissimi applausi e che lui ricambia con un concerto che rimarrà a lungo nei cuori e nell’anima di chi ha avuto la fortuna di essere in sala sabato sera.
Il disco è strepitoso, ogni brano non è semplicemente un omaggio alla musica di Stevie Wonder ma è un vero e proprio gioiello della musica, in quanto Fabrizio Bosso e i suoi musicisti sono riusciti a dare un’interpretazione jazzistica a brani famosissimi del panorama musicale internazionale .
Molto emozionante anche quando ringrazia, oltre tutti musicisti e uomini della politica e della cultura presenti in sala (In platea anche Renato Zero, Nicola Piovani, Fausto Bertinotti con moglie e tanti jazzisti da Ada Montellanico, Ugo Viola , Gegè Munari solo per citare alcuni nomi ) accorsi numerosi per poter applaudire uno dei più grandi trombettisti del jazz italiano ed internazionale (e come dichiara lui stesso dal palco “questo non è affatto scontato che un musicista possa andare ad ascoltare un altro musicista e questo mi riempie di orgoglio “) tutta la sua famiglia che gli è stata vicina in questo tempo difficile, e tutti i genitori della scuola del figlio che sono accorsi numerosissimi e soprattutto tutti i ragazzi, della stessa età del figlio perché’ “mi avete fatto un regalo enorme ad essere qui stasera, perché magari non è facile per voi ascoltare questa musica che è lontanissima dal vostro mondo e che magari vi conquisterà da stasera in poi”.
Il concerto è continuato con l’unico brano originale del disco, scritto dallo stesso Fabrizio Bosso e da Julian Mazzariello, “We Wonder” , omaggio dei due musicisti alle emozioni che la musica di Wonder ha regalato loro, seguito da una bellissima interpretazione di “Visions” e della famosissima “Overjoyed” che nella versione bossoniana è di una bellezza che lascia senza fiato.
Quasi tutti i brani sono arricchiti dal talento strepitoso di Nico Gori, che anche in questo progetto si è dimostrato un elemento chiave e che, ne sono sicura, sarà importantissimo per il successo del disco stesso, come nella particolarità dell’arrangiamento proposto per il brano “Sir Duke” che ha entusiasmato tutto il pubblico presente.
La gioia di essere partecipi ad un evento straordinario continua con il pubblico che richiama la band sul palco per due bis applauditissimi, con nuovamente “We Wonder” e una strepitosa versione di “Isn’t she lovely “.
Un grande progetto che meriterà sicuramente di essere presente nelle più grandi rassegne e Festival jazz nonché dei più importanti Teatri italiani.