Recensione :Premio Tenco 2022 e non solo: 50 anni di Club Tenco

Recensione e Foto di Vittorio Santi
Premio Tenco 2022 e non solo: 50 anni di Club Tenco
Sabato 22 ottobre è calato ancora una volta il sipario sulla manifestazione che aveva preso il via il gg 19 Ottobre con una Masterclass di Morgan alla presenza di quasi 1000 partecipanti al Teatro Ariston di Sanremo.
Forse, mai come in questi ultimi anni la manifestazione è diventata così fonte di discussione in merito alle scelte operate da parte dei giurati sugli Artisti/Album da premiare.
Cominciamo il nostro racconto con i Vincitori (che si sono alternati nelle varie serate) delle Targhe Tenco:
Marracash: ha vinto con noi, loro gli altri nella categoria Miglior Disco.
La sua vittoria ha certamente stupito la maggior parte degli addetti ai lavori e non in quanto ha sbaragliato la concorrenza di artisti come F. Sirianni e M. Manfredi (ad esempio) cantautori collaudati e che hanno presentato lavori molto apprezzati sia dal pubblico che dalla critica.
Elisa: o forse sei tu ha primeggiato nella classifica come Miglior Canzone.
Per quanto riguarda invece il Disco in Dialetto si sono aggiudicati il primo premio gli A67 con l’opera Jastemma.
Come premio all’Opera Prima la vittoria ha arriso a Ditonellapiaga con la canzone Camouflage.
Voce nota e artista affermata Simona Molinari ha portato a casa il massimo riconoscimento nella categoria Interprete con l’album Petali.
L’elenco dei premiati con Targa si esaurisce con Ferdinando Arno’ per la categoria Miglior Album a Progetto ha superato gli altri pretendenti con The Gathering.
Durante i quattro giorni della manifestazione si sono succeduti vari eventi collaterali che hanno avuto come sede: l’ex Chiesa di Santa Brigida nel quartiere sanremese della Pigna, dove si sono tenuti alcuni concerti.
La sede del Club Tenco oltre alla conferenza stampa giornaliera con gli artisti ha ospitato tra l’altro la presentazione di libri: uno fotografico di Renzo Chiesa e uno scritto a due “mani” da Morgan con le sue poesie e i commenti in versi di Pasquale Panella.
Al Teatro del Casinò di Sanremo si è invece tenuta una tavola rotonda sul tema.” un’idea di cinquanta anni fa” condotta da Fausto Pellegrini con la partecipazione di Gino Castaldo, Dori Ghezzi, Giancarlo Governi, Sergio Secondiano Sacchi, Stefano Senardi, Antonio Silva e Ditonellapiaga.
Questa full immersion di musica ha avuto anche altri ospiti premiati con il Premio Tenco sia per la categoria Artista che per quella Operatore Culturale
Fabio Concato, Alice, Claudio Baglioni, Bènabar, Gualtiero Bertelli, Angelo Branduardi, Giorgio Conte, Giancarlo Governi, Michael Mcdermott, Jurij Sevčuk.
Malgrado le assenze di Branduardi e Sevčuk (quest’ultimo di nazionalità russa e quindi impossibilitato), tutti gli altri hanno proposto parti del loro repertorio.
Quasi inutile riportare l’accoglienza del folto pubblico delle tre serate verso gli artisti di casa nostra e non solo: ognuno per la loro parte hanno dato nel tempo loro concesso piena dimostrazione di poter ancora dire la loro pur nelle diversità dei contenuti delle loro canzoni.
In particolare C. Baglioni ha intrattenuto il pubblico non esclusivamente tramite le sue intramontabili canzoni (qualcuna anche meno nota) ma anche con un racconto in musica e parole.
Da non dimenticare inoltre la presenza di altri ospiti non premiati ma non per questo meno validi come Erica Mou , Pino Marino (che ha ricordato con parole semplici ma incisive quale debba o possa essere il ruolo di cantautore nella vita di ogni giorno), Olden, Eileen Rose, Madame ( in quanto vincitrice dello scorso anno e assente nel 2021) e tengo per ultimo (solo per commentare ) Djelem do Mar, duo composto da Sara Marini e Fabia Salvucci che con la loro musica multiculturale, utilizzano anche dieci lingue diverse nel loro album e con la loro verve ha letteralmente infiammato l’Ariston con i loro strumenti.