Recensione: Piano City Napoli 2022 un weekend di musica di altissimo livello

Di Clementina Abbamondi
Dal 13 al 16 ottobre 2022 si è svolta a Napoli l’VIII Edizione di Piano City, il festival internazionale del pianoforte da un’idea del pianista Andreas Kern. Il Direttore Artistico della manifestazione il M° Dario Candela si è avvalso, per la sezione jazz, della consulenza di Alberto Bruno e Ornella Falco dell’Associazione” Live Tones “.
L’inaugurazione a cura di Patrizio Marrone, si è svolta giovedì 13 ottobre presso la Galleria Umberto I° con l’evento “4 Pianoforti in Galleria”. Dal 13 al 16 ottobre si sono tenuti ben 115 eventi i City Concert diffusi nei principali luoghi pubblici della città: musei, palazzi storici, chiese, House Concert, e Main Concert che hanno ospitato artisti di fama nazionale ed internazionale, con 150 pianisti, maestri, professionisti, studenti tutti concerti ad ingresso gratuito. Alcuni eventi si sono svolti anche nella splendida dimora settecentesca Villa di Donato che rientra nell’ambito del progetto” Napoli Città della Musica 2022”. Tra i bellissimi luoghi scelti per accogliere i concerti sia di musica classica, sia jazz, pop, contemporanea, classica napoletana la Domus Ars Centro Stabile di Musica e Cultura sito in Via Santa Chiara ha ospitato sabato 15 ottobre il concerto del pianista Luca Di Tommaso che aveva già partecipato a Piano City Napoli nel 2020. Bellissime le composizioni che il pianista di Campobasso ha presentato in questa occasione.
Tra i brani Luna e Stelle, Via con te, Ovunque, Stella Marisa, Notturno dei Sognatori, Incantevoli Orizzonti, Enigmatico. Luca Di Tommaso riesce con la sua musica a comunicare le sue emozioni coinvolgendo chi lo ascolta, quando suona entra completamente in simbiosi col suo strumento.
A settembre è uscito l’Album” Danger in the Eyes” che contiene 3 composizioni ideate e realizzate da Luca Di Tommaso per il Concorso Internazionale “Film Music Contest2022”.
Simone Sassu, pianista di Sassari ha eseguito due concerti nella Sala del Capitolo del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore e nella Sala Italia all’interno di Castel dell’Ovo.
Il pianista, diplomato in Pianoforte e in Musica Jazz al Conservatorio di Musica di Sassari, figlio del musicologo Pietro Sassu, dopo il suo primo CD “Emoticons” ha collaborato con la cantante Marta Ravaglia in un progetto che consiste in un viaggio attraverso la musica colta del ‘ 900, alla ricerca di melodie perdute e che ha dato vita al disco “Lost Songs”. A Piano City Napoli Simone Sassu ha presentato un progetto “Crossover Piano, dice Simone,” per me i generi musicali non esistono, credo che esistano solo autori ed interpreti, io amo partire dall’improvvisazione come principale modalità espressiva senza vincoli di genere, stile e linguaggio, cercando di avere nelle mie esecuzioni sempre un’apertura a qualsiasi tipo di suggestione”.
Con i suoi brani Simone Sassu è riuscito a regalare al pubblico delle magnifiche suggestioni ed emozioni improvvisando su brani di E. Gismonti, C. Mingus, Stravinsky, K. Emerson, T. Monk, riuscendo a fondere dei generi musicali apparentemente diversi ma che il pianista riesce a far incontrare in un progetto molto interessante e di grande effetto. Bellissimo il brano “Alfonsine y el mar” di Ramirez/Luna nel quale Simone Sassu suona utilizzando lo stile della chacarera, una danza popolare argentina. Di grande effetto il brano nel quale il pianista accosta due grandi musicisti Stravinsky e Keith Emerson lontanissimi nel tempo e nel genere musicale omaggiandoli e mettendoli a confronto con un’improvvisazione particolarissima.
Un altro concerto di grande interesse ed applauditissimo dal pubblico è stato quello del giovane pianista Alessandro Pennino che ha suonato nella bellissima Sala del Capitolo nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore domenica 16 ottobre.
Alessandro Pennino, laureato in Pianoforte jazz, inizia a studiare musica classica all’età di 5 anni. Dal 2014 sviluppa il linguaggio jazzistico come allievo di Julian Oliver Mazzariello. Dopo varie esibizioni in cori, orchestre, big band e piano solo, nel 2017 fonda il gruppo “Alessandro Pennino Trio”, costituitosi nell’ambito del Conservatorio di Avellino con Federico Luongo al contrabbasso e Giovanni Nardiello alla batteria. Il trio partecipa a numerosi concerti e festival come finalista e nel 2019 vince al “Marsicovetere Jazz Festival”, questo successo permetterà al trio di registrare il disco “Memento” prodotto dall’etichetta discografica “Wow Records”. Alessandro Pennino ha presentato a Piano City Napoli proprio questo primo disco “Memento” suonandone alcuni brani.
Il jazz che propone Alessandro Pennino è inedito, caratterizzato da contaminazioni provenienti dal mondo classico e dalla musica contemporanea. Infatti il pianista dice “Il brano composto da me “Memento” che dà il titolo al disco, ha un significato ben preciso: l’importanza che la storia della musica ha per un musicista e quindi come sia essenziale partire da l passato per trovare nuovi input, nuovi stimoli per poter inserire nella composizione il bagaglio delle proprie esperienze senza mai tralasciare il passato.” Tra i brani, tutte composizioni originali di Alessandro Pennino, una del contrabbassista Federico Luongo e una reinterpretazione acustica di un brano rock di Narada Michael Walden.
È incredibile come questo giovanissimo pianista, a solo 22 anni, abbia già acquisito una grande maturità ed esperienza e sia diventato così bravo come interprete e compositore di brani ricchi di armonia e raffinatezza.
Uno dei Main Concert più entusiasmanti è stato quello del M° Enrico Intra, pianista, compositore e direttore d’orchestra, noto anche per il suo sodalizio artistico con il chitarrista Franco Cerri.
Enrico Intra è un musicista di fama internazionale, impossibile enumerare le sue collaborazioni.
Durante il concerto ha eseguito vari brani rivisitando diversi generi musicali non esclusa la musica sacra ed il canto gregoriano dando prova di un’ineguagliabile capacità di improvvisazione. Con entusiasmo ed energia ha coinvolto il pubblico per la sua abilità pianistica e la sua grande simpatia.
Quest’anno Piano City ha riscosso un grandissimo successo, sia per la presenza di interpreti di altissimo livello, sia per i tantissimi giovani pianisti che hanno dato prova del loro talento entusiasmando il numeroso pubblico che ha seguito con interesse e partecipazione le loro esibizioni.