Recensione: Oumou Sangaré ospite della XXVII Edizione del Festival Ethnos 2022

articolo di Annamaria De Crescenzo
foto di SpectraFoto (www.spectrafoto.com)
Successo strepitoso per il concerto di sabato 24 settembre a Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano (NA) per il concerto di Oumou Sangaré la cantane maliana, considerata una delle più importanti artiste africane contemporanee che torna al Festival Ethnos dopo il sold out del 2017.
Programmata e co-finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Ministero della Cultura, la XXVII edizione di Ethnos, organizzata da La Bazzarra con il contributo del Comune di San Giorgio a Cremano e della Banca di Credito Popolare e in collaborazione con i comuni di Ercolano, Portici, Torre del Greco e Torre Annunziata, con la Fondazione Ente Ville Vesuviane e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si sta rivelando un’altra edizione di grandissimo successo, visto che come cinque anni fa il pubblico è accorso numerosissimo per poter applaudire questa artista straordinaria e rendere omaggio alle scelte artistiche del Direttore Gigi De Luca che anche per tale edizione ha scelto artisti di altissimo livello artistico come ormai accade ad ogni edizione di questo particolarissimo ed interessantissimo Festival.
Accompagnata da validissimi musicisti della sua collaudata formazione che comprende Julien Pestre (chitarra), Alexandre Millet (tastiere), Elise Blanchard (basso), Michee Luc DIbo (batteria), Abou Diarra (kamele n’goni), Emma Lamadji e Kandy Guira (cori), il concerto è stata l’occasione per presentare al pubblico campano il suo nuovo album “Timbuktu”, pubblicato lo scorso aprile per World Circuit/BMG.
Dell’album e della sua pubblicazione, Oumou ha detto: “Ho bisogno di cantare ‘Timbuktu’ per liberare me stessa prima di tutto e per sostenere e mostrare al resto del mondo il valore di ‘Timbuktu’ e ciò che rappresenta per noi maliani e per l’umanità in generale”. L’album include il recente singolo ‘Wassulu Don’, una gioiosa espressione dell’orgoglio della città natale di Oumou, che è stato recentemente inserito in playlist da BBC 6Music ed è accompagnato da un video diretto da Justyna Obasi e girato in Ghana.
Registrato in vari luoghi (Stati Uniti, Mali e Francia) e co-prodotto da Pascal Danaë e Nicolas Quéré, ‘Timbuktu’ contiene le prime tracce inedite della cantante maliana dall’uscita dell’album acclamato dalla critica ‘Mogoya’ del 2017. Il recente singolo ‘Wassulu Don’, una gioiosa fusione tra il caratteristico suono maliano di Oumou ed elementi di blues e rock, è stato presentato in anteprima in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
La Sangaré è famosa in tutto il mondo per la sua musica vibrante e potente, che spesso contiene messaggi rivoluzionari su temi come i diritti delle donne, tradizione e povertà. Dall’uscita del suo album di debutto ‘Moussoulou’ nel 1989, la cantante maliana non ha avuto tregua. Tra le tappe più importanti del suo ricco e fruttuoso viaggio alcune delle registrazioni più importanti nella storia della musica africana contemporanea: ‘Ko Sira’ (1993), ‘Worotan’ (1996) e ‘Seya’ (2009), quest’ultimo nominato per un Grammy Award.
Salita sul palco con un lungo ed elegantissimo abito azzurro, non ha smesso un istante a trasmettere energia al suo pubblico con la sua splendida voce e la musica del suo gruppo, accompagnata da due coriste bravissime e accennando movimenti tipici delle danze maliane che hanno letteralmente conquistato il pubblico presente.
Oumou Sangaré ha un’energia esplosiva, e il pubblico l’adora. Ad ogni brano l’entusiasmo diventa cosi contagioso e travolgente tanto che alla fine del concerto il pubblico non si fa pregare due volte e accetta di raggiungere sotto palco l’Artista per poter cantare e ballare gli ultimi due brani tra i quali “Yala” in una sorta di unico “abbraccio” musicale tra l’Artista e il pubblico