Monthly Archives: febbraio 2022

RECENSIONE:MARIO VENUTI OSPITE DI “VOMERO SUONA”

Recensione di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

La grande musica italiana “servita” in salsa tropicale: “Ma che freddo fa”, “Xdono” e tanti altri brani popolari saranno interpretati con l’inconfondibile stile di Mario Venuti, che è tornato in concerto a Napoli sabato 26 febbraio all’Auditorium Salvo d’Acquisto al Vomero per il primo appuntamento della rassegna di jazz e non solo “VomeroSuona” ideata ed organizzata da Napoli Jazz Club diretta da Michele Solipano.

Dopo l’uscita in radio e in digitale di “Ma che freddo fa” e “Xdono” (Puntoeacapo – Microclima/Artist First) che hanno anticipato l’album “Tropitalia” pubblicato lo scorso settembre,    Mario Venuti  ritorna in un nuovo tour che lo ha visto protagonista al Bravo Caffe il 10 e 11 febbraio, il 12 febbraio a Bari e finalmente a Napoli dopo mancava da qualche anno il 23 febbraio all’Auditorium dove Mario Venuti  e la sua band hanno incontrato  il pubblico presentando in acustico oltre i brani del suo repertorio, alcune delle canzoni che fanno  parte del nuovo disco. Il live ha la produzione artistica di Tony Canto, che sarà sul palco assieme a Neilton Dos Santos alle percussioni, Vincenzo Virgillito al contrabbasso e Manola Micalizzi alle percussioni.

In una recente intervista lo stesso cantante e musicista ha dichiarato: ““Se mai ce ne fosse bisogno, durante questa lunga lontananza dal palco – spiega Mario Venuti – ho capito che cantare davanti al pubblico per me è ossigeno, è un balsamo necessario a curare le ferite che inevitabilmente la vita può procurarti. Quindi sono già qui a scaldare i motori, o per meglio dire la voce e la chitarra e non vedo l’ora di procuravi un po’ di gioia che è sempre poco confronto a quella che voi donate a me”

TROPITALIA, album nel quale Mario Venuti si diverte a interpretare undici brani che, dagli anni trenta ai duemila, hanno segnato a loro modo la musica italiana, è un emozionante viaggio che ci porta in un grande affresco dai colori dei tropici, amore dichiarato ed espresso sin dai tempi di Fortuna svelando così tutte le sfumature che caratterizzano il mondo sonoro di Venuti.

 Con tale disco, frutto della collaborazione con l’artista Monica Silva e il Creative Director Valerio Fausti, che hanno curato il progetto grafico della copertina del disco, dei quattro 45 giri in vinile che stanno accompagnando la release dell’album, e tutto il set fotografico, Mario Venuti ha realizzato un’opera d’arte unica, con una copertina caratterizzata da colori forti e vivaci, con una bellissima foto di lui che indossa un coloratissimo copricapo, una sorta di tributo alla grande Carmen Miranda e al movimento tropicalista.

In tale progetto, Venuti diventa puro interprete, rileggendo alcuni brani popolari della canzone italiana, scegliendo da periodi e generi diversi per disegnare un tema originale e sviluppare un’unica storia compositiva in cui ciascun brano traccia una linea netta che unisce la canzone italiana ai tropici.

È quindi un Mario Venuti diverso rispetto ai tanti concerti eseguiti finora nei grandi Teatri e nei grandi Palazzetti della Musica ai quali ci aveva abituato, come quello del 2017 al Castel Sant’Elmo sempre organizzato da Napoli Jazz Club, un artista in una dimensione diversa, più maturo e più interprete di brani, anche quelli storici della sua carriera artistica, riarrangiati in una veste completamente diversa.

Il concerto è iniziato con “Tutto questo mare”, “Vivere”, “Crudele” con Mario Venuti alla chitarra che ha stretto a sé per quasi tutto il concerto e che ha “abbandonato” solo verso la fine dello stesso per scatenarsi e scatenare la platea in un mix dei suoi più grandi successi.

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Recensione: “Napoletano? E famme ‘na pizza” di Vincenzo Salemme al Teatro Diana

di Annamaria De Crescenzo 

“Come ho sempre detto nei miei precedenti spettacoli, se noi siamo qui è solo grazie a voi, e ancora di più, dopo due anni di pandemia, questo discorso vale il triplo, in questo ultimo periodo dove abbiamo avuto paura che non saremmo mai più esistiti come attori, che non saremmo mai più saliti su tavole del palcoscenico come queste, un unico pensiero ci ha dato la forza di poter resistere : immaginare di tornare in un Teatro prestigioso come questo e poter finalmente ricevere la vostra energia e i vostri applausi. E sono ancora più felice stasera, visto che quel maledetto giorno di marzo 2020 eravamo in scena proprio qui, in questo Teatro, in una mia commedia di quell’anno, e fummo costretti a lasciare il teatro per il lockdown, di ripartire per questa nostra rinascita proprio da questo stesso Teatro Diana di Napoli che per noi è come una seconda casa”.

Con queste parole, emozionato come non mai, Vincenzo Salemme ha salutato il pubblico a fine spettacolo che gli ha tributato una meravigliosa e sentita standing ovation alla conclusione di “Napoletano? E famme na pizza!” in scena al Teatro Diana di Napoli dal 23 febbraio al 20 marzo 2022, spettacolo scritto diretto ed interpretato da Vincenzo Salemme e prodotto da Valeria Esposito per “Chi è di scena!” e Giampiero Mirra per Diana O.r.l.s.

Dopo tanto tempo, lontano dalle scene, Vincenzo Salemme torna con uno spettacolo che è una sorta di commedia-matrioska in quanto racchiude alcuni momenti di due delle commedie più allegre e divertenti di Salemme come “Una festa esagerata” e “Con tutto il cuore”. Anche la scenografia si adatta a tale “incastro” di storie, grazie all’estro creativo di Francesca Romana Scudiero che si occupa di scene e costumi, dividendo il palco del Teatro Diana in due , a sinistra l’appartamento di “Una festa esagerata” , a destra quello di “Con tutto il cuore” nel quale vengono narrata  le bizzarre vicende del professore di lettere antiche Ottavio Camaldoli, reduce da un trapianto di cuore, con un grande spazio al centro, ben rappresentato da una terrazza che si affaccia sul fondale del Vesuvio che non solo rappresenta il luogo dove si svolgerà la festa della figlia 18enne del protagonista della commedia ma anche uno spazio nel quale Salemme intratterrà il pubblico con i suoi divertentissimi monologhi sugli usi e costumi, vizi e virtu’ dei napoletani, e tra battute, risate e grandi cliché’ e stereotipi su Napoli e i suoi abitanti al punto tale che lo stesso Salemme è riuscito a farne uno spettacolo divertentissimo che ha fatto ridere il pubblico in sale per più di un’ora e mezza.

Lo stesso Salemme, all’inizio dello spettacolo, ha iniziato con un meraviglioso monologo sull’importanza di sentirsi napoletani anche per lui che napoletano poi non è al 100% essendo della provincia (Bacoli) e che quando era bambino e il padre andava a lavorare a Napoli, considerava quest’ultima con una sorta di timore proprio per quel detto “vedi Napoli e poi muori”  e sperava, ogni sera, che il padre ritornasse a casa vivo, o quando vedeva Napoli come un sogno lontano per i suoi sogni di ragazzo.

Tanti i racconti presi anche dal libro omonimo che poi prende a prestito una battuta di “E fuori nevica”, che si intrecciano con le storie delle due commedie rappresentate e che mettono in luce non solo l’indiscutibile bravura di Vincenzo Salemme, ma anche di tutti gli altri attori dello spettacolo come Antonio  Guerriero, strepitoso nel doppio ruolo di vice portiere e nel ruolo dell’infermiere che accompagna a casa Salemme dopo l’operazione al cuore, Vincenzo Borrino, divertentissimo nel suo ruolo del cameriere puteolano che per lavorare è costretto a fingersi filippino, aiutandosi con una finta abbronzatura e buffissimi momenti del capo,  Teresa del Vecchio, bravissima nel ruolo di moglie e ex moglie, sempre presente nelle più importanti commedie di Salemme e nel passato divertentissima attrice in quelle di Biagio Izzo, Sergio D’Auria nel ruolo del fidanzato trentenne ricchissimo e viziatissimo figlio di un noto politico napoletano, Fernanda Pinto nel ruolo della figlia viziata di Salemme che poco si interessa del padre, anche dopo l’operazione che per poco non la lasciava orfana e che nella commedia “Una festa esagerata” si preoccupa solo di questa mega festa di lusso che dovrà fare per il suo 18esimo compleanno senza minimamente tener conto di tutto il resto.

Tra una risata e l’altra, la forza di questa commedia è quella di ascoltare i racconti di Vincenzo Salemme su Napoli, sulla sua Bacoli e sulla sua infanzia/giovinezza. Tanti i ricordi, anche quelli che riguardando vizi e virtu’ di un famoso pizzaiolo di Bacoli, l’attore viene interrotto dal commento di una giovane donna seduta in galleria che grida: “tutto vero Vincenzo, era proprio come stai raccontando, il figlio è qui in sala accanto a me “, momento divertentissimo sottolineato dagli applausi e dalle risate di tutto il numerosissimo pubblico in sala e dallo stesso Salemme incredulo di tale straordinaria circostanza.

Napoletano? E famme ‘na pizza in definitiva ripercorre un po’ tutti i cliché’ dal caffè alla pizza, passando per i dolci, le tradizioni di famiglia, il calcio e la mozzarella; per poi smontarli a uno a uno con tanto di verità inconfutabili anche se come affermato dallo stesso Salemme, il napoletano è oltre ogni tipo di stereotipo perché’ il vero spirito del napoletano non può essere e non potrà mai essere etichettato in alcun modo.

In definitiva “Napoletano? E famme na pizza” non è solo uno spettacolo da non perdere perché grazie ad esso Salemme è stato in grado di stimolare una profonda riflessione sulla società che viviamo, senza per questo rinunciare al potere della risata e dell’umorismo tipici del teatro napoletano, del quale Salemme ne è un assoluto protagonista.

Lo spettacolo sara’ in scena al Teatro Diana fino al 20 marzo

Per info orari e acquisto biglietti:

RECENSIONE: FABIANA MARTONE OSPITE DI “Jazz & Baccalà ” AL TEATRO SUMMARTE

Recensione di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Sabato 19 febbraio al Teatro Summarte nell’ambito della rassegna “Jazz e Baccalà” un bell’incontro tra la voce jazz di Fabiana Martone e la musicalità di uno dei miti assoluti della musica internazionale come Joni Mitchell.

Fabiana Martone, cantante e compositrice napoletana, ha all’attivo quattro lavori discografici. Insieme al violinista e compositore Lino Cannavacciuolo è co-produttrice di un nuovo progetto discografico, nato a seguito di una brillante collaborazione per la realizzazione di brani per colonne sonore di produzioni Rai. Contestualmente lavora alle produzioni da solista, è la cantante della Uanema Swing Orchestra ed è -con Brunella Selo, Annalisa Madonna ed Elisabetta Serio – membro fondatore ed autrice di testi e musiche delle SeSèMaMà. Nel 2018 è tra i finalisti del Festival Musicultura ma nello stesso anno entra a far parte del collettivo Nu Genea (ex Nu Guinea), Fabiana è stata fortemente influenzata dalla musica jazz avendo studiato musica con alcuni dei più noti nomi della scena jazz napoletana. Ha condiviso il palco con importanti artisti dell’ambiente jazz nazionale e internazionale (Famoudou Don Moye degli art ensemble of Chicago, Renato Sellani, Aldo Vigorito, Dario Deidda, Baba Sissoko, Maurizio Capone, Piero de Asmundis, Amedeo Tommasi, Marco Pezzenati…); e ha avuto esperienze in molti altri ambiti musicali: dal gospel al folk, dalla classica napoletana alla musica sperimentale. Degni di nota sono anche i suoi lavori teatrali come attrice e cantante al fianco di Nino D’Angelo, Carlo Croccolo, G. Miale di Mauro, N. di Pinto, T. Femiano, e molti altri.

Grazie alla passione per la cantante canadese, che Fabiana ha sviluppato nel corso della sua formazione musicale che passa dal jazz al blues, passando per il folk americano, nasce l’idea di renderle omaggio con un disco pubblicato lo scorso dicembre “Living in shadows and light” dall’etichetta discografica newyorkese Inner Circle Music interamente dedicato alla produzione di fine anni Settanta della Mitchell: in questo periodo si avvicina al jazz e suona con i migliori musicisti della scena americana come Jaco Pastorius, Wayne Shorter, Peter Erskine e Herbie Hancock.

Grazie alla passione per la cantante canadese, che Fabiana ha sviluppato nel corso della sua formazione musicale che passa dal jazz al blues, passando per il folk americano, nasce l’idea di renderle omaggio con un disco pubblicato lo scorso dicembre “Living in shadows and light” dall’etichetta discografica newyorkese Inner Circle Music interamente dedicato alla produzione di fine anni Settanta della Mitchell: in questo periodo si avvicina al jazz e suona con i migliori musicisti della scena americana come Jaco Pastorius, Wayne Shorter, Peter Erskine e Herbie Hancock.

Ho registrato una selezione di sette brani scegliendone alcuni tra più significativi del repertorio jazz di Joni – racconta Fabiana Martone. “E in modo fluido e naturale ho raccolto sensazioni e suggestioni attorno a queste canzoni fino a quando ho deciso di chiamare il mio album “Living in shadows and light” per sottolineare come ho vissuto negli ultimi mesi della mia vita, guidato dalle parole di Joni e dal suo inconfondibile suono.
Ho anche provato a reinterpretare i brani attraverso arrangiamenti realizzati in collaborazione con i musicisti con i quali ho condiviso questi favolosi tre giorni di live recording
“.

Ad accompagnare Fabiana in questo viaggio fatto di suoni e ricerca ci sono:
Luigi Esposito al piano, Francesco Fabiani alle chitarre, Umberto Lepore al contrabasso e Marco Castaldo alla batteria.

Emozionatissima sul palco del Teatro Summarte, ma anche felice di essere ritornata finalmente di fronte ad un pubblico entusiasta, Fabiana Martone ha cantato con la solita grinta e professionalità che da anni ormai fa parte della sua vita artistica e si è mostrata molto orgogliosa di un progetto nel quale ha investito tutta sé stessa e nel quale ci ha creduto fortemente sin dall’inizio della sua realizzazione.

Il concerto è iniziato con il brano che ha dato il nome all’intero album “Shadows and light”, seguito da “In France they kiss on main Street”, “God must be a boogie man”, “Dreamland”. Bella la presentazione del brano “Summer Poem” bellissimo successo di un altro progetto musicale della poliedrica cantante “Fabiana and Sound Flowers”, seguito da altri brani del nuovo disco come “Edith and the Kingpin” e “Woodstock” eseguiti con una grande energia e un grande coinvolgimento del pubblico.

Fabiana Martone incanta con la sua voce e la sua passione per Joni Mitchell alla quale ha dedicato anche la sua tesi di laurea, dimostrando di averne “studiato” ogni particolare, ogni sfumatura, ogni emozione che tale musica può suscitare in chi ha il piacere di sceglierla ed ascoltarla.

Ironica, divertente, esuberante, un vero ciclone della natura, Fabiana Martone ha confermato la sua sensibilità di artista in questo nuovo progetto, dedicando, sul finale del concerto altri due brani “Last chance” e “Chronicle of a mind” accolti dal pubblico con un lunghissimo applauso.

Prossimo appuntamento della rassegna “Jazz e Baccalà” 4 marzo con il concerto di  Nilza Costa Quartet in “le notti di san Patrizio”.

Recensione: Peppe Barra conclude la rassegna “I Tesori di Palapartenope”

di Annamaria De Crescenzo
foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

L’iniziativa I Tesori di Partenope tra tradizione e suoni, in programma dal 15 al 18 Febbraio al Teatro Palapartenope e  realizzata  con l’ausilio finanziario della Camera di Commercio di Napoli, è stata un autentico successo di pubblico e di critica, un vero e proprio evento culturale in una città come Napoli che ha tantissima voglia di  spettacoli di musica, di teatro, di cultura in generale di grande livello come lo è stato appunto i “Tesori di Partenope” il cui filo conduttore è  stato quello della combinazione di tre fattori importantissimi come   “creatività-innovazione-tradizione”. Alfieri di tali fattori sono stati i protagonisti assoluti delle quattro serate come   Daniele Sepe, Marcello Colasurdo, Giovanni Mauriello, Rosalba Santoro, Emilia Zamuner, Nello Daniele, The Blues Queen, Southbound Cajun and Zyeco Duo e Toto, Barbara Buonaiuto e Marina Mulopulos, e il grandissimo Maestro Peppe Barra che ha concluso la rassegna, prodotta alla Nonsloeventi srl e curata da Gennaro Manna storico fondatore e patron del Palapartenope,  e con la guida della Direzione musicale di Rocco Pasquariello instancabile produttore discografico e musicale.

Quattro serate che hanno visto una grandissima affluenza di pubblico e uno straordinario sold out per la serata conclusiva del 18 febbraio del M° Peppe Barra ed è stata un’autentica emozione vedere, finalmente aggiungiamo, il Palapartenope, in pieno rispetto delle regole anticovid, con un pubblico entuasiasta e felice di poter assistere ad una serata di musica davvero straordinaria come lo è stata quella di venerdì scorso.

 Istrione, maschera unica, voce inimitabile, gestualità, musicalità, conoscenze delle tradizioni popolari. Un mix che rende unico ogni spettacolo di Peppe Berra e il concerto di sabato sera non è stato assolutamente da meno, un vero e proprio omaggio al suo cammino artistico iniziato più di cinquant’anni fa. Un viaggio attraverso il vasto paesaggio culturale rivisitato da Barra che propone canzoni vecchie e nuove di autori diversi, in un crescendo di emozioni e di musica.

Il concerto iniziato con un elegantissimo Peppe Barra in quello che è uno dei suoi  soliti abiti etnici con i quali si presenta al suo amatissimo pubblico. A 77 anni ha ancora una voce e una personalità scenica così forte e unica con la quale  ancora oggi conquista completamente  il pubblico.

Voce e dialetto sono gli strumenti principali del suo lavoro. Un artista autentico, custode indiscusso della nostra tradizione popolare, Peppe Barra ha dimostrato ancora una volta di avere un estro geniale in grado di trasmettere al suo pubblico un fiume inarrestabile di emozioni, dalla risata più sonora alla commozione più autentica.

E lo dimostra ampiamente in questo viaggio nelle emozioni dei brani presentati durante il concerto stesso, iniziato con una bellissima interpretazione di “Suonno” e “Se tenesse 20 anni”.

Interpreta in maniera straordinaria uno dei brani di colui che lo stesso Maestro indica come uno dei poeti più importanti del panorama musicale napoletano come Enzo Gragnaniello “Nun me lassa’”, insieme ad un altro poeta per eccellenza della musica italiana come Pino Daniele” con una dolcissima versione di “Cammina .. Cammina” una delle più belle versioni mai ascoltate per la dolcezza e la sensibilità del Maestro che la trasforma in una perla dell’anima, per passare poi ad un altro poeta questa volta dalla fama internazionale come Bob Marley che Peppe Barra reinterpreta con “nun chiagnere cchiu” che è un vero e proprio quadro sulle emozioni e sul vissuto di una città bellissima ma complicata come Napoli, un “blues napoletano” dell’anima.

Peppe Barra affascina anche con i suoi racconti sul teatro, come quando racconta della bellezza dell’arte di Petito con “L’ammore” recitato magistralmente dall’artista con lo stile dell’interpretazione con la voce e una gestualità che ne fa un maestro assoluto del Teatro vero, quello con la T maiuscola in tutto le sue sfaccettature.

E ancora tanti i brani in scaletta, come  “Papaveri e papere” straordinario esempio del talento creativo del Maestro che con la sua voce e la sua interpretazione del brano che fu portato al successo da Nilla Pizzi, lo trasforma in una vera e propria chicca teatrale, come nel caso di “Uallarino” dove interpreta con un tono sempre diverso tutti gli animali della filastrocca popolare, seguito da “L’amore no” per la quale assume uno stile un po’ da crooner napoletano un po’ da attore ironico e irriverente ma divertentissimo, come straordinario nel  brano blues per eccellenza “Shit Struck Street Blues” nato apposta per le sue indiscutibili doti da voce blues man napoletano  che ha emozionato e  divertito fino alla lacrime il pubblico in sala.

 La sua voce gli consente di raggiungere in scena risultati mirabili, con il sostegno di musicisti straordinari che da lungo tempo sono i suoi compagni di viaggio e che sapientemente partecipano alla preparazione delle pozioni di Peppe, mescolando timbri e scale di tradizioni musicali diverse, creando un sound in cui si mescolano tradizione ed innovazione.

La serata finale della rassegna è stata anche l’occasione per presentare in anteprima assoluta tre brani del nuovo disco del Maestro Barra, di prossima uscita ai primi di maggio, tra i quali una bellissima canzone che il Maestro ha cantato, nel disco, con Tosca.

Nel finale del concerto ovviamente non poteva mancare quella che lo stesso Peppe Barra ha definito come “Tammurriata d’autore”, una bellissima interpretazione di “Tammurriata nera” dove viene narrato, dietro alla maschera ridanciana e divertente del popolo napoletano il dolore della guerra vissuta nella propria vita e nella propria carne come quella vissuta negli ultimi tempi della Seconda guerra mondiale allo sbarco degli americani. Nel tempo, come racconta lo stesso Maestro Barra “L’ho trasformata nel tempo, e l’ho intesa come un grido di dolore e ribellione al dolore stesso e l’ho dedicata alle donne, contro la violenza che ancora oggi viene fatta contro le donne, e il mio grido di dolore e il mio personale basta violenza”  e nel bis richiestissimo a gran voce da tutto il pubblico presente in sala con “Uocchie c’arraggiunate” dedicata alla mamma Concetta Barra e ad Eduardo De Filippo che ama moltissimo questa bellissima canzone della tradizione napoletana.

GIANNI MORANDI, DUE NUOVE DATE AL TEATRO DUSE DI BOLOGNA

STASERA GIOCO IN CASA’

DUE NUOVE DATE PER GIANNI MORANDI AL TEATRO DUSE

26 e 27 FEBBRAIO 2022

Teatro Duse – Bologna, via Cartoleria 42

©_ANGELO_TRANI

A grande richiesta, si aggiungono due nuove date per lo show di Gianni Morandi in esclusiva nazionale al Teatro Duse di Bologna. La residency ‘Stasera gioco in casa’ andrà, quindi, in scena anche il 26 e il 27 febbraio 2022 (sabato alle ore 21, domenica alle 16). Le prevendite sono già aperte presso la biglietteria del Teatro Duse, on line e presso i punti vendita del circuito Vivaticket (info su teatroduse.it). Sono, inoltre, ancora disponibili le ultime poltrone per la data già annunciata del 17 febbraio.

Salgono così a 32 i concerti della maratona in musica iniziata il primo novembre 2019 e ripartita dal 19 gennaio 2022, dopo quasi due anni di stop dovuto alla pandemia. Sullo storico palcoscenico della sua città, Gianni canterà i suoi più grandi successi, intervallati dal racconto dei momenti più importanti della sua vita e dalle sue riflessioni.

I concerti al Duse, andati sempre sold-out, saranno anche la prima occasione per ascoltare in teatro ‘Apri tutte le porte’, il brano di Lorenzo Jovanotti con cui Morandi è in gara alla 72° edizione del Festival di Sanremo.

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Nasce PANTǔK, sinergia tra Pannonica e Tǔk Music

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La collaborazione tra l’agenzia di management Pannonica e Paolo Fresu ha avuto inizio quasi 30 anni fa e la sinergia si va adesso consolidando con la nascita di panTǔk, una sezione all’interno dell’agenzia espressamente dedicata ad alcuni degli artisti sotto contratto con l’etichetta Tǔk Music, fondata dal trombettista nel 2010: la pianista Sade Mangiaracina (due dischi all’attivo Le Mie Donne e Madiba), il batterista e multistrumentista Nanni Gaias (autore del mini-album Think Outside The Box), il contrabbassista Marco Bardoscia (un album da leader The Future is a Tree, uno da co-leader Trigono e numerose partecipazioni ad altri album dell’etichetta) ed il pianista e trombettista Dino Rubino, titolare di 5 album da leader ZenzikairosRoaming HeartWhere Is the Happiness? e time of silence  con un sesto, Gesuè, in uscita la prossima primavera.

Per la prima volta nel mondo del jazz italiano un’agenzia di management ed una casa discografica uniscono le forze al fine di moltiplicare le opportunità di crescita e sviluppo dei propri talenti emergenti: all’interno di Pannonica è stata quindi creata una sezione che si occuperà di sviluppare e promuovere gli artisti mettendo in moto un circolo virtuoso che sfrutti al meglio le potenzialità offerte dalla pubblicazione del disco e dall’attività live di modo che possano beneficiarne reciprocamente.

Il primo evento che inaugura la collaborazione è il debutto al Blue Note di Milano il 27 febbraio della pianista Sade Mangiaracina alla guida del suo trio composto da Marco Bardoscia al contrabbasso, Gianluca Brugnano alla batteria e con un ospite davvero speciale, la cantante Chiara Galiazzo, vincitrice della sesta edizione di XFactor, più volte sul palco del festival di Sanremo e vincitrice del Wind Music Award del 2013.

La scaletta in programma propone estratti dai due ultimi e rilevanti lavori discografici di Sade, ampiamente premiati dalla critica e pubblicati dalla Tǔk Music: Le mie donne (2018) ispirato da alcune importanti figure femminili del Novecento come Anna Frank, Coco Chanel e Frida Kahlo, e Madiba  (2021) invece dedicato e donato al simbolo della lotta per dei diritti umani, Nelson Mandela.

Il senso dell’incontro di questo concerto-evento vive nella creatività dell’arte musicale capace di inviare messaggi chiari ed univoci.

Sade e Chiara affermano che “la nostra musica si incontra sui temi dell’amore per le persone ma specialmente per la terra sopra la quale viviamo”.

Anche per questo hanno scelto di intitolare la serata “Ti meriti un amore”.

www.pannonica.it

www.tukmusic.com

Gianpietro Giachery

Winehouse ti invita a “Cena Esclusiva a 4 mani” – Mercoledì 23 Febbraio ore 20:00


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“Cena a 4 mani ”con Matteo Sangiovanni e Salvatore Salvo­­­­­Mercoledì, 23 Febbraio dalle ore 20:00

Winehouse ospita un evento speciale, “Cena a 4 mani” con Chef Matteo Sangiovanni e il maestro pizzaiolo Salvatore Salvo.­­­­ Menù Cocktail di Benvenuto Moulin Rouge Bis Pizza frittaPizza, tagliatelle di tonno rosso, salsa alle ostriche e limePizza, tartare di chianina, avocado, tuorlo d’uovo marinato e insalatine bio Monsupello Rosè Brut Metodo Classico S.A. Pizza ai 6 pomodoriRavioli al pomodoro, ricotta e basilico Lacrima di Morro d’Alba Superiore Querciantica 2020 Velenosi Cioccolato macaé cocco e lamponi Polvanera 21 primitivo dolce naturale igt Puglia bio Selezione di vini a cura della cantina di Winehouse­­

Protagonista della serata al Winehouse sarà come sempre anche la musica dal vivo con il trio Jazz Do It e il suo repertorio Swing, Bossa Nova e Popular rivisto in chiave “Jazz”
­­Il numero di posti è limitato 

 Prenota subito il tuo tavolo sul nostro Sito Web https://www.wine-house.it/o chiamando al 3458677620­­
­­­Winehouse
Via Nuova Marina 5
80133, Napoli­

I TESORI DI PARTENOPE – PEPPE BARRA DA SOLD OUT

La rassegna I tesori di Partenope, tra tradizioni e suoni realizzata con l’ausilio finanziario della Camera di Commercio di Napoli, ha registrato una notevole affluenza di pubblico e si chiude domani con un magnifico sold out del concerto di Peppa Barra.

L’evento in programma venerdì 18 Febbraio, ha subito ottenuto una richiesta massiva di inviti, tanto da indurre il fondatore e gestore del Palapartenope Rino Manna a dichiarare il sold out. “Gli inviti gratuiti concessi sono andati letteralmente a ruba, sono state tantissime le richieste ricevute, e purtroppo non abbiamo potuto accontentare tutti, ma chi non potrà essere presente potrà vedere il concerto in differita su Canale 21 e Tv Luna”. La particolarità della manifestazione i Tesori di Partenope è stata la grande partecipazione del pubblico, che con entusiasmo ha assistito agli spettacoli ed è stato parte integrante degli stessi. La platea, è stata molto variegata, studenti, appassionati di musica napoletana, turisti che attraverso i social media e le strutture alberghiere sono venuti a conoscenza degli eventi e soprattutto tanti cittadini che si sono sentiti coccolati dalla propria città, potendo partecipare in maniera completamente gratuita ad eventi culturali ed artistici di grande spessore. Una macchina perfettamente rodata che ha dato i suoi frutti, tramite la comunicazione diretta dei mezzi di informazione e di quella indiretta tramite il passaparola e che ha permesso alla cultura partenopea di essere l’indiscussa protagonista. Ci si augura che l’evento I Tesori di Partenope – tra tradizione e suoni che ha rappresentato un volano ed un indotto economico per Napoli, abbia la possibilità di ripetersi anche in futuro.

ALESSIA MASSA

Press, Communication & PR

COMPLESSO PALAPARTENOPE

GESTIONE NONSOLOEVENTI SRL

Via Corrado Barbagallo 115

80125 Napoli

tel. 081.5700008 – 081.7628216

Camera jazz club concerti della settimana dal 18 al 19 febbraio

Vicolo Alemagna snc (angolo via Santo Stefano) 40125 Bologna
https://camerajazzclub.com
VENERDì 18 FEBBRAIO ORE 22:00DOMENICO CALIRI 5ET “I HAVE A MONK’S DREAM”
Domenico Caliri, chitarra 
Canio Coscia, sax tenore
Marco Vecchio, sax alto 
Daniele Marrone, basso elettrico
Francesco Benizio, batter
iaUn sentito omaggio al musicista più geniale e moderno del jazz mainstream: Thelonious Monk. Il compositore e chitarrista Domenico Caliri propone una rilettura di alcuni classici e di alcune tra le pagine meno frequentate di uno dei compositori che più di altri ha saputo anticipare i tempi, mantenendo una inconfondibile e originale cifra stilistica. Il gruppo si avvale del prezioso contributo di alcuni tra i giovani più promettenti della nuova scena jazzistica italiana.Contributo concerto Intero €12 
a sostegno dei musicisti e delle attività culturali dell’associazione “Jazz Club Bologna”
SABATO 19 FEBBRAIO ORE 22:00
ROSSELLA CAPPADONE 4ET
Rossella Cappadone voce e chitarra 
Stefano Calzolari pianoforte 
Stefano Senni contrabbasso 
Marco Frattini batteria
L’universo musicale di questo quartetto diretto da Rossella Cappadone, cantante e chitarrista riminese vincitrice di prestigiosi premi come il “Premio Chicco Bettinardi” di Piacenza e l’”Hengel Gualdi Jazz Award” di Bologna, pur rimanendo saldamente ancorato alla matrice afroamericana, è vasto e variegato e passa con disinvoltura da brani tratti dal songbook americano a classici della bossanova. Gli arrangiamenti sobri ma curati nel dettaglio mettono in risalto le peculiarità dei singoli musicisti e ne assecondano la vena creativa estemporanea
Contributo concerto Intero 15€ nuovi soci 10€
a sostegno dei musicisti e delle attività culturali dell’associazione “Jazz Club Bologna”
INFO E PRENOTAZIONI📲WhatsApp 391 1682442 reservations@camerajazzclub.com
Affiliazione Endas ingresso riservato ai soci, quota annuale €15 per la tessere seguire le istruzioni al link: https://camerajazzclub.com/registrati/

L’11 APRILE CAPOSSELA AL DUSE DI BOLOGNA, PREVENDITE APERTE

‘ROUND ONE THIRTY FIVE

L’11 APRILE VINICIO CAPOSSELA AL TEATRO DUSE DI BOLOGNA

Prevendite aperte

Teatro Duse di Bologna, via Cartoleria 42

Dopo l’ennesimo sold-out per Bestiale Comedìa e il successo del duetto con Giovanni Truppi per la serata delle cover al 72esimo Festival di Sanremo, l’11 aprile 2022 Vinicio Capossela torna sul palco del Teatro Duse di Bologna con un nuovo concerto intitolato ‘Round One Thirty Five 1990 – 2020. Personal Standards. I biglietti per la tappa bolognese del nuovo tour sono già disponibili in prevendita on line e nei punti vendita del circuito Vivaticket e su Ticketone (info su teatroduse.it).

Nel corso dello spettacolo (inizio ore 21), il cantautore ripercorrerà il repertorio dei suoi standard personali, quelli che hanno influenzato i primi album. Sul palco, Capossela sarà accompagnato dagli storici collaboratori Giancarlo Bianchetti (chitarra e batteria), Enrico Lazzarini (contrabbasso) e Antonio Marangolo (sax) che dei primi tre dischi ha curato gli arrangiamenti, a partire da brano All’una e trentacinque circa a cui il titolo del concerto si richiama.  

IMARTS

Vinicio Capossela

‘ROUND ONE THIRTY FIVE

1990-2020 Personal Standards

BIGLIETTI

                                                                       Intero            

Platea 51 euro         

Prima galleria e palchi                                   43 euro         

Prima galleria con visibilità ridotta              43 euro         

Seconda galleria                                            35 euro         

BIGLIETTERIA

Teatro Duse – Via Cartoleria, 42 Bologna – Tel. 051 231836 – biglietteria@teatroduse.it

Dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

On line: teatroduse.it | Vivaticket I Ticketone

Marina Brancaccio
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Teatro Duse Bologna

via Cartoleria 42, 40124 Bolognastampa@teatroduse.it
Uff. 051 226606

teatroduse.it

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