Recensione: PARASITE: La lotta di classe come non l’avevamo mai vista
di Alessio Bosi

trama: La famiglia Kim, composta dal padre Kim Ki-taek, la madre Chung-sook, il figlio Ki-woo e la figlia Ki-jeong, vive in un piccolo appartamento seminterrato, facendo lavori temporanei a basso costo e lottando per far quadrare i conti. L’amico di Ki-woo, Min-Hyuk, che si sta preparando a studiare all’estero, suggerisce che Ki-woo si finga studente universitario per assumere il suo lavoro come tutor inglese per la ricca figlia adolescente della famiglia Park, Da-hye.
Bong Joon-ho porta al cinema le disuguaglianze sociali ed economiche in una maniera del tutto imprevedibile.
Il film è un mix di generi: si va dalla commedia della prima parte, dove si ride, guardando i vari stratagemmi usati dalla famiglia per uscire dalla propria condizione, al melodramma, si riflette attraverso i dialoghi, mai banali, concepiti per sottolineare ulteriormente le differenze tra chi ha e chi non ha e si arriva fino al dramma vero e proprio, la lotta tra poveri, con un crescendo di situazioni, che sfocia nel grottesco.
Un film potente, spiazzante, pungente, estremo.
In una parola: un’autentica rivelazione!
Particolare soddisfazione ed orgoglio per aver postato una recensione del nostro Redattore Cinema il giorno prima della vittoria agli Oscar 2020!!!
Ancora una volta Alessio ha dimostrato di avere un grande competenza e un grande “fiuto” per i film da NON PERDERE !!!!!
Grande Alessio ! Complimenti
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Grazie mille!! Cerco di fare del mio meglio
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