Recensione: Bologna Jazz Festival il concerto dei “Frontal”

Recensione e Foto di:Gabriele Lugli (http://www.gabrielelugli.com)

Nell’ambito del Bologna Jazz Festival, il Torrione Jazz Club ospita un concerto dei “Frontal”, quintetto ideato dal pianista Simone Graziano, che presenta il suo nuovo lavoro “Sexuality”.

Per la loro apparizione al BJF 2019 i “Frontal” si presentano con Dan Kinzelman ai sassofoni, Reiner Baas alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria.

Il lavoro per la realizzazione di Sexuality è iniziato due anni fa ed è il frutto di una ricerca interamente ispirata al libro di Simha Arom ‘African Polyphony and Polyrhythm’. «Simha era un cornista che avrebbe dovuto fermarsi quattro giorni nella Repubblica Centrafricana per alcuni concerti in orchestra,

si è poi imbattuto nella musica delle bande pigmee dell’Africa Centrale, e ha finito per restarci quattro anni, trascrivendo tutto il repertorio e tutti le linee strumentali dei vari gruppi pigmei». Graziano ha passato un lungo periodo ad approfondire il concetto di poliritmia nella teoria e nella pratica, nel tentativo di capire a fondo la differenza di approccio al ritmo fra la cultura africana e quella europea.

Il titolo è ispirato al libro di Stephen Mitchell, “L’amore può durare”.

 

 

L’assunto iniziale è semplice: degli elementi costitutivi del sesso noi conosciamo solo i fattori ambientali, genetici, biologico-ormonali, generazionali.

La scienza non riesce a spiegare fino in fondo da cosa nasca questa forza che lega, nei più svariati modi, tutti gli esseri viventi. È proprio su questo aspetto che da sempre hanno agito i poteri forti: religioni e governanti hanno sempre cercato di esercitare un controllo sulla sessualità, consci di poter così controllare una grande fetta dell’umanità.

Sexuality vuole essere una spinta a recuperare il valore del contatto reale e dell’unione tra gli esseri umani, non per un senso etico, ma come forma di ribellione a un sistema che lucra sul nostro piacere.

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Simone Graziano ha frequentato la Berklee School of Music di Boston e si è perfezionato con John Taylor, Kenny Wheeler, Mulgrew Miller, Enrico Pieranunzi, Stefano Bollani, Franco D’Andrea, Aaron Goldberg.

Concerto appassionante e splendido, conferma, assieme al nuovo disco Sexuality che Frontal è uno dei più interessanti gruppi sulla scena, e non solo di quella italiana.”

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