Recensione: Umbria jazz ’19 uno sguardo sulla musica jazz a Perugia

di Clementina Abbamondi

Umbria jazz 2019 è uno degli eventi del settore a livello mondiale. Duecentottanta eventi, per la maggior parte gratuiti: 12 diverse location, dai grandi spazi dell’Arena Santa Giuliana, Piazza IV novembre, I Giardini Carducci al club di Via della Viola.

Una novantina di band con un centinaio di musicisti. Ma la magia di questa manifestazione è anche dovuta alla magnifica cornice di uno dei centri storici più belli d’Italia la città di Perugia che nei 10 giorni di Umbria jazz si trasforma in un palcoscenico di giorno e di notte dove si ascolta ininterrottamente musica  jazz.

Nelle stradine medievali e lungo il corso principale si esibiscono tantissimi giovani musicisti che propongono la loro musica e creano dei punti di aggregazione spontanei catturando l’interesse dei passanti. L’atmosfera che si respira è di magia e allegria e questa manifestazione si ripropone ogni  anno  sempre rinnovata e  con musica di altissimo livello. Molti i concerti che si sono susseguiti sul palco dei Giardini Carducci dove, dal primo pomeriggio a tarda sera, si sono esibiti tantissimi artisti.

Grandissimo successo di pubblico ha riscosso il concerto di” Accordi Disaccordi “ un trio formato dalla chitarra solista, la chitarra ritmica ed il contrabbasso. Il gruppo suonava qualche anno fa nelle strade di Perugia in occasione di Umbria jazz summer  per farsi conoscere e durante una loro esibizione sono stati notati dagli organizzatori dell’evento che li hanno inseriti tra i gruppi che ogni anno  hanno l’opportunità di suonare sul palco dei Giardini Carducci. ” Accordi Disaccordi “ è oggi un gruppo che ha acquisito grande esperienza anche grazie  a  lunghi viaggi alla ricerca di nuovi  stimoli. Il genere che suonano è originale una fusione  tra swing e  gipsy.

Un altro gruppo che è riuscito a catturare l’interesse ed a entusiasmare il pubblico è quello del trombettista Michael  Supnick , un americano che si è trasferito in Italia nel 1986. Della band fanno parte anche il sassofonista Red Pellini e la voce di Miss Faro. Ripropone dei brani swing e fanno parte dello spettacolo anche due ballerini maestri di ballo swing. Bravissima la cantante Thornetta Davis indiscussa regina del blues, vincitrice di una trentina di Detroit Music Award nelle categorie blues e rhytm’n’blues. Una voce calda e potente. Eccezionale è la sua capacità di coinvolgere gli spettatori creando un vero e proprio show. Tra i concerti che si sono tenuti nella “Sala Podiani “ all’interno della Galleria Nazionale dell’Umbria. Il progetto che mi ha emozionato maggiormente è stato “On Jazz Trio” con Dino Rubino al piano, Emanuele Cisi al sax  tenore, Paolino Della Porta al contrabbasso.

Dino Rubino nasce a Biancavilla di Catania nel 1980, pianista di formazione classica e jazz sin dalla prima infanzia respira la passione per la musica, il padre apprezzato musicologo è uno dei primi batteristi della provincia di Catania. Nell’adolescenza dopo aver visto suonare Tom Harrell manifesta la passione per la tromba, nella sua personalità musicale i due profili si incontrano e si intrecciano. Nel 1998 Rubino vince in veste di trombettista il “Premio Internazionale Massimo Urbani” come miglior talento nazionale emergente. Nel 1998 è Enrico Rava a chiamarlo per sostituirlo in diversi concerti in Sicilia e diffondere il suo nome quale esponente di spicco della nuova generazione di trombettisti europei. Oltre a vantare una lunga serie di collaborazioni prestigiose con musicisti italiani e stranieri. Dino nel 2008 suona e incide regolarmente assieme a Francesco Cafiso che lo coinvolge in tutte le sue formazioni, tanto in veste di trombettista che di pianista. Nel corso degli anni si è esibito all’interno di prestigiose manifestazioni sia in Italia , sia all’estero. Dal 2011 è entrato a far parte della “scuderia” della Tuk Music di Paolo Fresu. Nel 2012 esce il primo album del Dino Rubino trio (con Paolino Della Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria) ”Zenzi” un omaggio a Miriam Makeba. Dal 2014 Dino Rubino risiede a Parigi . Ha registrato  5 dischi  a proprio nome l’ultimo “Where is the happiness?”  è uscito nel 2017 per la Tuk  Music.

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