Umbria Jazz 2018: Fabrizio Bosso e Giovanni Guidi in “Not a What”
di Clementina Abbamondi
Grazie ad un incontro tra Fabrizio Bosso e Giovanni Guidi durante la scorsa estate ad Umbria jazz è nata l’idea che li potesse spingere ad oltrepassare i confini della loro personale ricerca musicale . Per fare ciò hanno voluto che il gruppo fosse completato da tre giovani talenti indiscussi del jazz newyorkese del calibro di Aaron Burnett al sax tenore, Dezron Douglas al contrabbasso e Joe Dyson alla batteria. Il gruppo prende spunto per la sua denominazione da una frase del grande Bill Evans “Jazz is not a What,it is a how” come die “nel jazz non conta cosa suoni ma come”. Fabrizio Bosso che suona la tromba da quando aveva 7 anni ha deciso già da allora che la musica sarebbe stata la sua vita ed infatti è diventato uno dei più grandi trombettisti a livello internazionale e anche in questo concerto ha eseguito col suo strumento dei funanbolici assoli sempre puntuali e ricchi di estro e ha instaurato nell’esecuzione dei brani un dialogo intensissimo tra la tromba ed il sassofono di Aaron Burnett creando dei momenti di grande emozione .Bellissimi e ricchi di grande personalità gli assoli di Giovanni Guidi al pianoforte. Il pianista notato da Enrico Rava venne subito inserito nel gruppo Rava under 21 e di lui il grande trombettista ha detto “Il jazz regala ogni tanto una splendida sorpresa ho potuto seguire la sua crescita musicale e constatare l’affinarsi del suo gusto ,la curiosità senza limiti “. Lo stile di Giovanni Guidi armonicamente raffinato e melodicamente delineato impreziosisce ed esalta questo bellissimo concerto.Indispensabile l’ apporto musicale del contrabbasso di Dezron Douglas affidabilissimo e propulsivo ,uno dei bassisti più richiesti del jazz oggi e un apprezzato insegnante che incoraggia i suoi studenti a incarnare la musica. Dezron dice”la tecnica può essere perfezionata con la pratica,ma è importante che lo studente capisca l’emozione alla base della musica,ed è in grado di replicarla nella canzone. Si inserisce perfettamente nel gruppo e lo completa il batterista Joe Dyson tra i più richiesti oggi in circolazione .Il progetto di Fabrizio Bosso e Giovanni Guidi non poteva non dimostrare la veridicità del titolo scelto per il concerto “Not A What”.Nel jazz conta come suoni e il pubblico ha dimostrato di avere apprezzato l’alta qualità con la quale i vari artisti sono riusciti a dimostrare l’importanza di una perfetta esecuzione. |