Andrea Motis e Joan Chamorro Group: Talento puro ai “I Senzatempo” di Avellino

Sabato 2 dicembre uno dei più importanti ed esclusivi concerti che sono previsti nella programmazione dell’Associazione Culturale “I Senzatempo” e che rappresenta in maniera sublime il tema di quest’anno della Rassegna che è “la musica come ponte tra le generazioni” l’incontro tra due talenti straordinari come quello di Andrea Motis e Joan Chamorro Group. Evento in esclusiva per l’Italia, i due Artisti arrivano ad Avellino dopo lo strepitoso successo a Barcellona dove hanno suonato per più di 1400 persone, e prima di un tour a Tokyo nelle prossime settimane. Ancora una volta, quindi, come ormai ci hanno abituato da diversi anni, il Direttore Artistico nonché Presidente Luciano Moscati e tutto il Comitato direttivo dell’Associazione, hanno confermato che hanno un’abilità straordinaria nel scegliere gli Artisti da presentare e nel caso di Motis e Chamorro si è rivelata assolutamente vincente.

Joan Chamorro,

multistrumentista (suona a livelli altissimi contrabbasso, sax basso, baritono, tenore, alto, clarinetto, clarinetto basso, flauto, cornetta) ha collaborato e collabora con diverse Big band, e con diversi progetti della Teatre Lliure Orchestra, Suona nella maggior parte dei festival del paese (Barcellona, ​​Terrassa, San Sebastián, Madrid ecc. e ha collaborato con rinomati musicisti come Slide Hampton, Tete Montoliu, Frank Foster, Gary Smulyan, Dick Oatts, Bebo Valdes, Ralf Lalama, Scott Hamilron, Nicholas Payton, Teddy Edwars, Frank Wess, Jessy Davis, Dennis Rowland, J. Maria Farras, Perico Sambeat, Lluís Vidal, Randy Brecker, Carmen Lundy, David Mengual, David Xirgu, Mike P. Mossman, John Mosca, Bart Van Lier, David Allen, Bobby Shew, Judy Niemack, Lew Tabak, Toni Belenguer, Joan Monne, Xavier Figuerola, Carme Canela, Jo Krause, Joan Diaz, Albert Bover . Ha uno straordinario talento non solo come musicista ma anche come compositore e direttore d’orchesta oltre ad una naturale e fortissima predisposizione per la musica d’insieme. Fondatore e direttore della Sant Andreu Jazz con la quale ha registrato album di grandissimo successo e “cresciuto” diversi talenti come, appunto, Andrea Motis.

Dopo aver pubblicato sei album di successo con il bassista Joan Chamorro, la trombettista, cantante e compositrice Andrea Motis, fa il suo debutto da solista alla Impulse! Records con “Emotional Dance”.

Anche se ha solo 21 anni, Motis mostra una maturità musicale ben oltre la sua età, forse perché iniziando a suonare la tromba a sette anni e appena adolescente Chamorro l’ha scelta per suonare nella Sant Andreu Jazz Band con la quale ha registrato otto dischi.

 

La stessa Motis non si ferma a suonare solo la tromba ma anche a cantare ed infatti nel disco presentato durante il concerto il canto ha una parte importantissima. La sua voce è molto delicata, come lo è lei, minuta, con un fisico e un viso da adolescente, riservata e timida quasi schiva, un’assoluta anti-diva come ha dimostrato anche alla fine del concerto, restando a lungo a firmare autografi e foto con parte del pubblico che si è intrattenuto fino a tardi. L’hanno paragonata a Norah Jones e Billie Holiday per il suo modo di cantare, a Chet Baker per il suo “vezzo” di stringere la tromba a sé quando canta, quasi a dimostrare che è tutt’uno con il suo corpo. Ma i paragoni non servono, almeno e anzi soprattutto nella musica. Chamorro ha visto giusto nel scegliere Andrea Motis come “talento” da far crescere, e nel produrre il suo disco, la trombettista/cantante ha davvero un talento incredibile. Durante il concerto, che ha visto la presenza sul palco di altri altrettanti talenti come insieme il pianista Ignasi Terraza, il batterista Esteve Pi e il chitarrista Josep Traver, sono stati presentati diversi brani del disco “Emotional Dance” come “If You Give More Than You Can”, una commovente ballata con un testo profondo riguardante l’essere sopraffatti da diverse responsabilità, “I Didn’t Tell Them Why” che mostra il lato più vivace di Motis quando canta dell’inizio di una storia d’amore che vuole tenere segreta, solo per citarne alcuni, oltre a standard jazz come “He’s Funny That Way”, “Never Will I Marry” di Franck Loesser, “You’d Be So Nice To Come Home To” di Cole Porter, “Baby Girl” di Eddie Jefferson, “I Remember You” di Johnny Mercer, “Señor Blues” di Horace Silver ma il massimo lo raggiunge con “Chega de Saudade” di Antonio Carlos Jobim e Vinicius De Moraes dimostrando che la bossanova è davvero “l’anima nascosta” di questa giovane artista.

 

Il concerto si è concluso con una bellissima interpretazione di “Valerie” omaggio ad Amy Winehouse applauditissimo da tutto il pubblico presente, dimostrando che il percorso intrapreso da questa artista di grandissimo talento seppur giovanissima sia quello giusto e che supportata anche dal suo mentore Joan Chamorro, la porterà nei prossimi anni, ne siamo sicuri, nei più importanti teatri del mondo.

Prossimo appuntamento della rassegna il 17 dicembre con il concerto del Dea Trio con Stefano Di Battista.

Per info e prenotazioni: infosenzatempo@libero.it ; 333/7021234.

 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.