“Rotary Jazz Night” per il Rotary Club Campania-Napoli con Fabrizio Bosso, Julian Mazzariello, Aldo Vigorito e Amedeo Ariano
Di Annamaria De Crescenzo
Lunedì 27 novembre una strepitosa serata di jazz la “Rotary Jazz Night” organizzata dal Rotary Club Campania Napoli, in collaborazione con la V Municipalità Vomero-Arenella e l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, all’Auditorium Salvo D’Acquisto di via Morghen, con un quartetto d’eccezione: Fabrizio Bosso (tromba), Julian Mazzariello (piano), Aldo Vigorito (contrabbasso), Amedeo Ariano (batteria).
Il Rotary Club Campania-Napoli nasce nel 2015 dalla volontà di 33 giovani manager, imprenditori e professionisti che, con grande entusiasmo e voglia di mettersi in gioco, hanno deciso di impegnarsi e mettere a disposizione le proprie esperienze di leadership riunendo le forze nei valori Rotariani e creando una nuova realtà nella zona Partenopea e Campana del Distretto Rotary 2100, ideando e realizzando iniziative atte al miglioramento della qualità della vita, a promuovere diritti e doveri di cittadinanza, all’abbattimento delle discriminazioni, a perseguire l’interesse generale della comunità.
A tal proposito, la serata è stata ideata per una raccolta fondi di beneficenza con il fine di sostenere e sviluppare un progetto sul territorio napoletano che ha l’obiettivo di incentivare la conoscenza della cultura musicale nella comunità attraverso l’utilizzo di strumenti musicali in luoghi pubblici. Infatti parte del ricavato della serata sarà devoluto per l’acquisto di un pianoforte da installare stabilmente presso l’Aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino.

Il Presidente Rotary Club Napoli Antonio Perrello il Direttore dei Servizi Gesac Fabio Pacelli ©AroundEventi
Prima del concerto, il Presidente del Rotary Club Campania-Napoli Antonio Perrello ha invitato sul palco dell’Auditorium il Direttore dei Servizi Gesac Fabio Pacelli per ricevere tale donazione e confermare l’importanza della presenza di tale donazione nell’ambito di uno degli Aereoporti più importanti e premiati in Italia e che ha già ospitato più di un pianoforte per varie rassegne musicali (tra le quali l’Edizioni di Napoli Piano City) dimostrando quanto sia importante per un luogo di “incontro” come l’aeroporto un angolo dove poter “fare” cultura, e far incontrare musica ed emozioni.
Marianna Maffei, ideatrice ed organizzatrice della serata, ha presentato gli Artisti in maniera impeccabile, ricordando i passaggi più salienti della carriera artistica di ogni musicista impegnato sul palco, le loro collaborazioni più importanti, tutti di grandissima esperienza artistica e di competenza ad altissimo livello, conferendo l’appellativo di “top player” ad uno dei trombettisti italiani più famosi e più premiati al mondo: Fabrizio Bosso.
Figlio d’arte, sin dall’età di 5 anni si è appassionato allo studio della tromba, ha iniziato la sua carriera artistica nei primi anni 2000 che lo ha portato a grandi collaborazioni con molti personaggi del panorama musicale come Claudio Baglioni, Mario Biondi, Tullio De Piscopo e molti altri artisti di livello internazionale. Ha partecipato due volte al festival di Sanremo, nel 2003 e nel 2008 entrambe con Sergio Cammariere, nel 2008 ha vinto l’Italian Jazz Award nella categoria Best Jazz Act, oltre ad una serie infinita di premi, ultimo dei quali anche ad Umbria Jazz nel 2016 come “Ambasciatore dell’Umbria nel mondo”, pubblicato 26 dischi, anche in collaborazione con altri artisti jazz come lo stesso Julian Mazzariello, Fabio Concato, Irio de Paula, Javier Girotto, Paolo di Sabatino, e tanti altri.
Il concerto è stato di grande emozione grazie al talento indiscusso dei musicisti presenti sul palco che hanno rivisitato i brani standard jazz tra i più conosciuti come “Impressions” (Coltrane), “Body and Soul” e “Strutting with some barbecue” entrambi grandi successi di Louis Armstrong, “Misty” (Ella Fitzgerald) , “Green Chimmeys” (Thelonius Monk) solo per citarne alcuni, e concludendo con una straordinaria “The Shadow of your smile” con un Bosso strepitoso, riuscendo ancora una volta a testimoniare la sua bravura e la sua “umiltà” e profonda capacità di condividere il palco con gli altri musicisti dando loro il giusto risalto e il giusto spazio.