Lura al Festival Ethnos XXII Edizione: il ritmo travolgente di Capo Verde

Di Annamaria De Crescenzo
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Il Festival Ethnos giunto quest’anno alla XXII Edizione, è una delle manifestazioni artistico-culturali più interessanti del panorama musicale e non solo della nostra Regione. Progetto co-finanziato dalla Regione Campania, e diretto magistralmente dal Direttore Artistico Gigi Di Luca, coadiuvato da bravissimi collaboratori come Chiara Savelli (coordinamento organizzativo), Gaetano Petronio (Ufficio stampa nazionale), Umberto di Micco (ufficio stampa regionale), Giulio Di Donna (social media manager e Comunicazione) annovera quest’anno, oltre al Comune di San Giorgio come Comune organizzatore, altri Comuni partner come Bacoli, Casandrino, Massa Lubrense, Somma Vesuviana che ospiteranno, di volta in volta, i dieci eventi che, dal 16 settembre al 1 ottobre, ospiteranno artisti di rilievo internazionale, vere e proprie icone di mondi e culture lontane ma di grandissimo fascino e importanza artistica in siti di interesse storico-architettonico di estrema bellezza.

La bellezza e la forza di Ethnos sono proprio queste: scegliere, grazie alle straordinarie doti del Direttore Artistico Gigi Di Luca dei veri e propri talenti della musica etnica, in un intreccio di musica, danza, teatro e valorizzazione del territorio grazie ad un intenso programma di itinerari naturalistici e visite guidate ad alcuni tra i più bei musei, Chiese, Parchi archeologici e Catacombe del territorio napoletano, oltre, altra novità di quest’anno, a intrecciare al canto anche performance di altissimo livello di danza e teatro. Una vera e propria immersione della cultura degli altri popoli, senza trascurare le nostre radici storiche-ambientali-culturali che ha reso il Festival Ethnos uno dei festival della musica più importanti e di successo d’Italia, permettendo al pubblico napoletano e non solo di conoscere e apprezzare la migliore musica etnica del mondo.

Lo stesso Direttore Artistico Gigi Di Luca ha evidenziato che “Il Festival Ethnos si conferma come grande evento che integra la valorizzazione del territorio con la scoperta di nuove culture. Lo definirei quest’anno ” Festival del Golfo “, in quanto tocca gli estremi luoghi di una terra bagnata del mare e si estende da Bacoli a Massalubrense mantenendo però il baricentro vulcanico nell’area vesuviana e nel comune di San Giorgio a Cremano con concerti ed eventi collaterali  anche a Somma vesuviana, Casandrino, Napoli e Torre del Greco. 7 concerti, 1 spettacolo di danza, 1 premio Ethnos, 2 stage , itinerari e visite guidate per una conoscenza ulteriore di patrimoni nascosti. Ecco la XXII edizione di un festival storico ed atteso che guarda alla crescita civile e culturale e allo sviluppo turistico con la partecipazione di artisti in esclusiva italiana e regionale. La manifestazione rinnova la sua tradizione guardando a culture lontane da noi. E’ stato svolto un attento lavoro di selezione e di ricerca di artisti affermati in campo musicale e capaci di affascinare il pubblico esprimendo la propria identità culturale attraverso la musica, la danza,  la scrittura, per un festival sempre più multidisciplinare. In 22 anni anni probabilmente siamo riusciti, attraverso inedite performance, ad aiutare a superare stereotipi e pregiudizi di cui spesso alcuni popoli sono vittime. Abbiamo scelto di dedicare uno spazio maggiore alle donne che provengono da territori retrogradi, dove non esiste emancipazione femminile e la sottocultura spadroneggia. Inoltre si rafforza il Premio Ethnos che per la seconda edizione verrà consegnato allo scrittore e giornalista franco- marocchino Tahar Ben Jelloun, un premio che vuole essere un riconoscimento verso chi nella sua opera creativa, artistica e sociale ha saputo tracciare da buon conoscitore del mondo mediorientale ed europeo, un ponte tra le differenze, raccontando con i suoi libri la bellezza che vive in ogni cultura”.

Sabato 16 settembre nella splendida Villa Vannucchi di San Giorgio a Cremano (NA) il primo concerto del Festival con Lura (Maria de Lurdes Pina Assunção) considerata una delle maggiori esponenti della musica di Capo Verde.

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Di fronte ad un pubblico numerosissimo (i concerti sono gratuiti fino ad esaurimento posti) un emozionato quanto orgoglioso Gigi Di Luca ha dato inizio al Festival Ethnos presentando non solo un programma ricchissimo di novità strepitose, ma anche obiettivi e motivazioni che hanno indotto lo stesso Direttore Artistico alla scelta di tali Artisti, come Oumou Sangaré – che sarà premiata al WOMEX 2017 –BandaAdriatica, la band portoghese Terrakota, lo scrittore Tahar Ben Jelloun, il pianista Chassol , Ziya Azazi, danzatore turco ed interprete della danza Sufi, e Fernando Anuang’a, danzatore e coreografo keniota che ci introdurrà alla danza Masai.

Come ricordato dallo stesso Di Luca è importantissimo, in un momento storico così difficile come quello che stiamo vivendo per quanto riguarda l’accoglienza, la condivisione e l’integrazione fra differenti culture e nazionalità, proporre invece eventi speciali come lo è il Festival Ethnos che è da sempre una vera e propria finestra sul mondo e la prova tangibile che la cultura non ha barriere nè confini. E quest’anno oltre all’ integrazione fra culture e popoli diversi fra loro, anche un percorso che attraversa tutte le forme d’arte in una perfetta simbiosi fra esse. Ecco il perché dei due danzatori che presenteranno due performance artistiche di altissimo livello, e del premio Ethnos allo scrittore Tahar Ben Jelloun che anticiperà il concerto di Chassol, un inedito concept audio/video sulle immagini di un bellissimo documentario sulla Martinica. Insomma Ethnos sempre più ricco di intrecci di forme artistiche tra le più creative del mondo.

Il concerto di sabato è stata una vera e propria rivelazione di una delle Artiste più interessanti del panorama musicale internazionale, una delle maggiori esponenti della musica di Capo Verde nel mondo.

Sei album al suo attivo, intrisi di sonorità zouk e R&B, oltre che afro-brasiliane, che la portano in lunghi tour per il mondo e a collaborare con tantissimi artisti internazionali.

L’ultimo album “Heranca” nel 2015 è il frutto di un ritorno dell’Artista alle proprie radici, esplorando gli aspetti più sublimi del batunque e del funanà, permettendo a Lura di coniugare musica tradizionale ai ritmi scatenati di Capo Verde. L’album vede anche la partecipazione di Richard Bona, Nanà Vasconcelos ed Elida Almeida.

Sul palco di Villa Vannucchi, sin dal primo brano è un’esplosione di gioia, di colore e di ritmi trascinanti. Nonostante un’improvvisa pioggerellina, il pubblico non si è fatto scoraggiare e il concerto è continuato in un crescendo di musica e di emozioni. Lura  è energia allo stato puro. Dotata di una voce straordinaria, ha incantato tutti con la sua simpatia e la sua verve, sia quando ha provato a “raccontare” i suoi brani e alcune tradizioni della sua famiglia e della sua splendida terra con le parole italiane conosciute o facendosi aiutare dal pubblico stesso oltre che coinvolgerlo in simpatici cori di accompagnamento alla sua musica fino a scatenarlo in una danza finale sotto palco in un’atmosfera gioiosa e trascinante.

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Il prossimo evento venerdi 22 settembre Con Ziya Azazi e Fernando Anuang’A alla Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano.

Per tutti gli altri eventi in programma info su http://www.festivalethnos.it

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