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AL TEATRO SUMMARTE : JOY GARRISON ft ELIO COPPOLA trio IN “THE CHRISTMAS CONCERT” CHIUDE IL 2025 DI JAZZ & E BACCALÀ

L’ultimo appuntamento del 2025 di Jazz & Baccalà XII edizione si è trasformato in uno di quei concerti che, chi c’era, ricorderà con un sorriso complice… e chi non c’era sentirà di aver perso qualcosa di raro. The Christmas Concert non è stato solo un evento di chiusura: è stato un piccolo viaggio musicale, caldo, intimo e sorprendentemente coinvolgente.

A guidarlo è stata Joy Garrison, cantante newyorkese dalla storia profonda e dal timbro che porta con sé una vita intera di jazz. Figlia del leggendario Jimmy Garrison, contrabbassista del quartetto di John Coltrane, Joy non ha mai giocato la carta del “nome importante”: la sua forza è sempre stata la voce. Una voce capace di essere morbida e vellutata, ma anche vibrante e piena, con quella naturalezza interpretativa che appartiene solo a chi il jazz lo ha respirato fin da bambina nei club e nelle sale prove di New York.

Negli anni ha cantato con figure di spessore del panorama internazionale e ha costruito un repertorio ricco, aperto, pieno di sfumature soul e gospel. Sul palco si muove con sicurezza e poesia: non “mostra” la tecnica, la fa fluire. E chi l’ascolta se ne accorge.

Ad accompagnarla, l’Elio Coppola Trio, una formazione che non ha bisogno di alzare la voce per farsi notare.
Elio Coppola, batterista e direttore artistico del festival, ha una sensibilità ritmica che sa essere vigorosa e allo stesso tempo rispettosa del canto;
Antonio Caps al pianoforte, elegante, preciso, con un tocco che costruisce atmosfere senza mai sovrastare;
Antonio Napolitano al contrabbasso, solido e musicale, una presenza costante che dà forma e profondità all’ensemble.
Un trio che sostiene, accompagna, respira con la cantante: è questo che fa la differenza.

La serata si apre con i classici del jazz, interpretati con una semplicità solo apparente: fraseggi calibrati, dinamiche morbide, un interplay sottile tra voce e trio. Poi, quasi a sorprendere la sala, Joy lancia una versione personale di “Garota de Ipanema”, invitando il pubblico a partecipare. È un momento spontaneo, leggero, di quelli che rompono il confine tra palco e platea: un piccolo regalo inatteso, che crea subito un legame.

Da lì in avanti, il concerto entra nel clima natalizio. Non ci sono effetti speciali, nessuna ricerca del “colpo”: solo musica fatta bene, con gusto e calore. I classici di Natale scorrono con eleganza e un equilibrio quasi cinematografico, alternando intimità e brillantezza.

E poi arriva il finale.
Joy saluta il pubblico con “Oh Happy Day”.
Un’esplosione di energia, un abbraccio corale, il teatro che diventa un’unica voce.
La sensazione è quella di assistere a qualcosa di spontaneo, autentico, dove l’emozione nasce senza essere forzata.

è stato un concerto dove tecnica, storia e cuore hanno trovato il loro equilibrio perfetto, proprio nel momento in cui il festival salutava il 2025 e apriva idealmente la porta al nuovo anno.

AL TEATRO SUMMARTE DI SOMMA VESUVIANA PER LA XII EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ: “FORCELLA” DI MARCO ZURZOLO EMOZIONA IL PUBBLICO

Ieri sera, al Teatro Summarte di Somma Vesuviana, per la XII edizione di Jazz e Baccalà, Marco Zurzolo ha portato in scena “Forcella”, il suo nuovo progetto narrativo-musicale che intreccia racconto giallo, atmosfere noir e sonorità profondamente napoletane. La sala ha accolto l’artista davanti a un pubblico numeroso, attento e partecipe, pronto a farsi guidare tra le vie, le voci e i misteri di uno dei quartieri più iconici della città.

Forcella è un racconto giallo scritto da Zurzolo e ambientato nel cuore di Napoli. Il libro, pubblicato da Colonnese e illustrato da Ivan Oliva, è uscito il 19 settembre 2025 ed è accompagnato da una colonna sonora originale accessibile via QR-code. La prefazione di Maurizio de Giovanni aggiunge ulteriore profondità al progetto, che si muove tra immaginazione e realtà. Personaggi come il sassofonista Papetti, il commissario Corrado, l’avvocato Cappabianca, lo Jettatore, il dottore e il barbiere compongono un mosaico umano autentico, nostalgico e vibrante, specchio dell’anima più popolare del quartiere.

A condividere il palco con Zurzolo al sax alto c’era una formazione di grande spessore.
Marco Zurzolo – sax alto
Sassofonista, compositore, direttore e arrangiatore partenopeo, è una figura di riferimento del jazz napoletano contemporaneo. La sua ricerca artistica unisce tradizione e modernità, spesso intrecciando musica, teatro e narrazione. Docente di Musica d’Insieme Jazz presso il Conservatorio di Salerno, Zurzolo porta da anni avanti una visione musicale personale e riconoscibile, capace di trasformare ogni progetto in un viaggio emotivo e culturale.

Alessandro Tedesco – (trombone) Trombista tra i più apprezzati della scena nazionale, dotato di un suono profondo e narrativo.

Gigi Di Rienzo – (basso) Storico pilastro della musica partenopea, elegante e sempre incisivo, vero cardine ritmico e armonico della serata.

Vittorio Riva – (batteria) Preciso, dinamico, capace di colorare ogni atmosfera con sensibilità e presenza.

Carmine Santimone – (chitarra) Versatile e cinematografico, ha contribuito a definire l’ambiente sonoro di Forcella con grande attenzione timbrica.

Claudia Megré – (voce) Intensa, personale, capace di trasformare ogni frase in un momento narrativo: la sua presenza ha aggiunto una luce emotiva decisiva.

Sul palco, Marco Zurzolo ha trasformato le pagine del libro in musica viva, eseguendo brani inediti composti appositamente per il progetto, capaci di restituire le atmosfere sospese e suggestive del racconto.

La serata ha assunto anche i toni della memoria, con un commosso omaggio a figure fondamentali della musica napoletana e della sua vita artistica:
Pino Daniele, Rino Zurzolo (fratello di Marco), Joe Amoruso, James Senese e il Maestro Peppe Vessicchio.
Un tributo che ha attraversato la platea come un’onda emotiva, ricordando quanto l’eredità di questi artisti continui a vivere nelle note, nelle storie e nei cuori.

La serata al Summarte non è stata semplicemente uno spettacolo, ma un piccolo rito condiviso: un luogo in cui musica, parole e memoria si sono fuse in un unico respiro.
Chi c’era ha potuto camminare dentro Forcella accompagnato da una guida autentica; chi non c’era — forse — si è perso quel raro frammento di Napoli che, ogni tanto, decide di rivelarsi solo agli occhi più attenti.

Un evento che ha lasciato nell’aria una traccia sottile, avvertibile ancora mentre si esce dal teatro, con la sensazione che qualcosa si sia mosso, anche impercettibilmente, dentro ognuno.

Prossimo appuntamento – 28 Novembre 2025

Il viaggio di Jazz e Baccalà prosegue con l’ultimo appuntamento del 2025:
Joel Holmes Trio ft. Ileana Mottola in “Cool Life”.
Un’altra serata di grande musica, da segnare in agenda per chi vuole chiudere l’anno con nuove suggestioni e atmosfere indimenticabili.

AL TEATRO SUMMARTE PER L’ULTIMA SERATA DI JAZZ & BACCALÀ UN ARTISTA ECCEZIONALE : ALLAN HARRIS

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La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” si è conclusa il venerdì 16 maggio con il concerto del crooner newyorkese Allan Harris, considerato uno dei più raffinati interpreti vocali del jazz contemporaneo.

La rassegna ha preso il via il 15 marzo con la performance della cantante e pianista statunitense Nicole Zuraitis, vincitrice del Grammy Award 2024 per il miglior album vocale jazz, accompagnata dall’Elio Coppola Trio.

Il 28 marzo, la pianista e cantante cubana Jany McPherson ha presentato il suo progetto “A Long Way”, accompagnata da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Il programma è proseguito con le esibizioni di Sergio Caputo il 4 e 5 aprile, e di Joe Barbieri il 7 maggio al Teatro Acacia di Napoli.

La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” ha animato il Teatro Summarte di Somma Vesuviana dal 15 marzo al 16 maggio 2025, offrendo un’esperienza unica che ha coniugato musica jazz di alto livello e tradizione gastronomica partenopea. Ogni serata ha offerto al pubblico la possibilità di partecipare a una degustazione di piatti a base di baccalà, preparati dal ristorante ‘800 Borbonico, seguita dal concerto.

La direzione artistica è stata curata da Elio Coppola, in collaborazione con il direttore del Teatro Summarte Marco Panico. “Jazz & Baccalà” si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica e della buona cucina, celebrando l’incontro tra arte e tradizione nel cuore del Vesuvio.

Il crooner newyorkese ha incantato il pubblico con la sua voce calda e avvolgente, proponendo un repertorio che ha spaziato tra classici del jazz, omaggi a Nat King Cole e brani originali, tra cui alcuni tratti dal suo recente album Kate’s Soulfood.

Accompagnato da una formazione di musicisti di alto livello, Harris ha offerto un’esibizione intensa e raffinata, confermando la sua reputazione di interprete tra i più eleganti e versatili della scena jazz internazionale.

Nato ad Harlem nel 1956, Allan Harris è un cantante, chitarrista e compositore jazz noto per la sua voce baritonale profonda e per la capacità di raccontare storie attraverso la musica. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre New York Nightlife Awards come “Outstanding Male Jazz Vocalist” e il premio “Rising Star Jazz Vocalist” nel sondaggio dei critici di DownBeat. Ha inoltre ottenuto due premi come “Best Jazz Vocalist” dalla rivista Hot House Jazz Magazine e una borsa di studio dalla Chamber Music America per il suo progetto musicale Cross That River, che esplora il ruolo degli afroamericani nella conquista del West.

Harris ha calcato i palchi di oltre 30 festival internazionali, tra cui l’Umbria Jazz Festival, dove è una presenza costante sia nell’edizione estiva di Perugia che in quella invernale di Orvieto. Nel 2019, ha aperto la serata all’Arena Santa Giuliana con un omaggio a Eddie Jefferson, mentre nel 2022 ha presentato il progetto Kate’s Soulfood al Teatro Mancinelli di Orvieto, ispirato ai ricordi della Harlem degli anni ’50 e ’60.

Con una carriera che abbraccia jazz, blues e soul, Allan Harris continua a essere una delle voci più autentiche e apprezzate del panorama musicale contemporaneo.

Così si è conclusa l’XI edizione di “Jazz & Baccalà” con un grande finale: il concerto del celebre crooner newyorkese Allan Harris, che il 16 maggio ha incantato ed entusiasmato il pubblico del Teatro Summarte di Somma Vesuviana.

Con la sua voce profonda, elegante e intrisa di soul, Harris ha trasformato la serata in un viaggio musicale raffinato ed emozionante, alternando standard jazz, omaggi a icone del passato e brani originali tratti dal suo apprezzato repertorio.

Il pubblico, numeroso e partecipe, ha risposto con lunghi applausi e standing ovation, suggellando un’edizione che ha saputo unire musica d’autore, atmosfere intime e il sapore autentico della tradizione culinaria vesuviana. Un perfetto epilogo per una rassegna che, anno dopo anno, si conferma tra gli appuntamenti culturali più attesi della regione.

La XI edizione ha proposto artisti di levatura internazionale, offrendo concerti di altissimo livello che hanno valorizzato non solo il jazz, ma anche la cultura dell’accoglienza e della condivisione. Sicuramente, per la XII edizione, il pubblico potrà aspettarsi un programma altrettanto ricco e sorprendente, capace di consolidare ulteriormente il prestigio di “Jazz & Baccalà” nel panorama dei festival musicali italiani.

Mario Venuti chiude il tour “Tra la carne e il cielo” con una serata di grande musica al Teatro Summarte

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SOMMA VESUVIANA – Si è concluso venerdì 10 maggio 2025, sul palco del Teatro Summarte, il tour “Tra la carne e il cielo” di Mario Venuti, che ha portato in scena l’eleganza e la complessità del suo ultimo lavoro discografico. Una serata intensa, a tratti evocativa, che ha confermato la cifra stilistica di un artista che continua a reinventarsi, restando fedele a una poetica musicale colta e raffinata.

L’artista siciliano ha proposto i brani del suo ultimo album, uscito nell’aprile 2024, affiancati da alcuni dei suoi successi più noti. Sul palco, accompagnato da una band di altissimo livello, Venuti ha mescolato sapientemente pop d’autore, sonorità world, influenze jazz e blues, in un concerto che ha unito sperimentazione musicale e forte radicamento nella tradizione italiana.

L’evento ha segnato il culmine di un tour partito all’indomani della pubblicazione dell’omonimo album, uscito ad aprile 2024. “Tra la carne e il cielo” rappresenta un’evoluzione artistica rispetto al precedente “Tropitalia”, con cui Venuti aveva riscoperto le radici della musica tropicalista brasiliana. In questo nuovo lavoro, le influenze si ampliano: accanto al pop cantautorale italiano, trovano spazio richiami al jazz, al blues e alle musiche del mondo, creando un mix sonoro sofisticato, mai banale.

Sul palco, Venuti ha dato prova di grande maturità artistica, supportato da una band affiatata: Peppe Milia e Giuseppe Nasello alle chitarre, Eusebio Gentulio al basso, Franco Barresi alla batteria e Gabriel Prado alle percussioni. La scaletta ha spaziato dai nuovi brani – come la più politica “Degrado” – ai classici del suo repertorio, riproposti in chiave aggiornata ma sempre riconoscibile.

Il pubblico del Summarte ha accolto con calore ogni pezzo, dai ritmi coinvolgenti di “Napoli-Bahia” ai testi più riflessivi di brani come “Degrado”. Tra applausi, emozioni e un dialogo costante con la platea, l’ex voce dei Denovo ha confermato il suo talento e la sua continua evoluzione artistica.

Grande l’interazione con il pubblico, che ha risposto con entusiasmo e partecipazione. Tra applausi convinti e momenti di autentica emozione, la performance ha mantenuto un equilibrio perfetto tra introspezione e ritmo, tra ballata e danza, tra carne e cielo – proprio come suggerisce il titolo del tour.

Un evento che ha lasciato il segno e che ha chiuso in bellezza un tour tra i più interessanti del panorama musicale italiano recente.

Sergio Caputo col suo Trio al Teatro Summarte il 4 e 5 Aprile

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l’undicesima edizione del festival “Jazz & Baccalà” prosegue al Teatro Summarte di Somma Vesuviana presentando venerdì 4 e sabato 5 aprile una due giorni di musica d’autore con protagonista Sergio Caputo, accolto da un teatro pieno per celebrare con Sergio Caputo i fasti della musica degli anni 80, mai tramontata.

Dopo il successo del tour dedicato ai quarant’anni di “Un sabato italiano”, l’artista romano classe 1954 (da tempo trasferitosi in Francia), cantante, chitarrista e scrittore, con più di 20 album all’attivo tra inediti, live e raccolte, torna dal vivo in Campania e in trio proponendo un repertorio che spazierà lungo tutta la sua carriera, recuperando brani diventati veri e propri cult, alcuni dei quali raramente eseguiti dal vivo.

Sergio Caputo è un cantautore, musicista e arrangiatore italiano, nato a Roma il 31 ottobre 1954. Conosciuto per il suo stile unico che fonde jazz, swing e musica popolare italiana, ha raggiunto la notorietà negli anni ’80 grazie al successo di brani come “Un Sabato Italiano” e “Italiani mambo”, che rappresentano il suo incontro tra la musica italiana e il jazz.

Il suo percorso musicale è stato caratterizzato da una grande versatilità, passando dall’iniziale carriera come autore di canzoni ad un’evoluzione verso un sound più sofisticato, influenzato dal jazz e dalla musica latina. Caputo ha avuto anche un’importante carriera come arrangiatore e produttore, riuscendo a collaborare con diversi artisti italiani e internazionali.

Durante la sua carriera, ha pubblicato numerosi album e partecipato a importanti festival musicali, consolidandosi come uno degli artisti più apprezzati nel panorama musicale italiano. La sua capacità di mescolare il linguaggio della canzone d’autore con l’improvvisazione jazz gli ha permesso di restare rilevante nel tempo, mantenendo un seguito di fan affezionati anche nelle decadi successive al suo debutto.

Sergio Caputo continua a esibirsi in concerti dal vivo, portando il suo repertorio a un pubblico sempre entusiasta delle sue performance energiche e coinvolgenti.

Con il suo stile inconfondibile, musicale e letterario, Sergio Caputo abbina la canzone italiana al jazz, con testi ispirati alla poesia moderna. Oggi, dopo la lunga esperienza americana, l’artista si esibisce in varie formazioni portando il meglio del suo repertorio al pubblico internazionale.

È il 1983 quando esce il suo primo album: “Un sabato italiano”. Questo disco lo porta subito al successo ed è tutt’ora un classico. La sua musica è un pop-jazz che spesso spazia nel latino con un uso innovativo del linguaggio. I temi predominanti sono il quotidiano, l’amore, e le nevrosi metropolitane. A “Un sabato italiano” seguono 12 album, più varie compilation. Sergio Caputo partecipa al Festival di Sanremo tre volte, e negli ultimi anni torna con particolare decisione a sonorità jazzistiche e latine. Fra le sue collaborazioni si annoverano nomi come Dizzy Gillespie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Enrico Rava, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Danilo Rea e molti altri. Nel 2013 ha celebrato il trentennale di “UN SABATO ITALIANO” con un nuovo album, “UN SABATO ITALIANO 30”, remake in versione più jazz dello storico album, contenente due brani inediti.

Sergio Caputo è stato accompagnato in questo viaggio musicale con Fabiola Torresi al basso e Alessandro Marzi alla batteria e pianoforte

Ha eseguito con grande maestria e rivisitando le sue canzoni:

  1. Mettimi Giù
  2. Straight for my heart
  3. C’est moi l’amour
  4. Metamorfosi
  5. Un sabato italiano
  6. Sono uno spirito libero
  7. Spicchio di luna
  8. Citrosodina
  9. Mai dire mai
  10. Merci bocù
  11. Non bevo più tequila
  12. Caffè
  13. L’astronave che arriva
  14. Italiani mambo
  15. (bis) Il Garibaldi innamorato

AL TEATRO SUMMARTE DI SOMMA VESUVIANA PER LA XI RASSEGNA JAZZ & BACCALÀ : JANY MCPHERSON IN “A LONG WAY”

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Ieri sera per la rassegna sommese XI edizione di Jazz e Baccalà della al teatro Summarte ha ospitato Jany McPherson, accolta con molto affetto e calore dal pubblico in sala.

Jany McPherson, nata Janysett McPherson il 22 marzo 1979 a Guantánamo, Cuba, è una pianista, cantante e compositrice di talento. Cresciuta immersa nella ricca tradizione musicale cubana, ha iniziato la sua carriera professionale collaborando con artisti di spicco come l’Orchestra Anacaona, Manolito Simonet, Tata Guines, Miles Peña e Omara Portuondo. Ha anche fatto parte dell’Orchestra Buena Vista Social Club.

Dopo una tournée europea con l’Orchestra Anacaona, ha deciso di stabilirsi in Francia. In questo periodo, ha registrato due album da solista:​

 Tres Almas (2011): Questo album ha ricevuto una nomination al Cubadisco Internacional nel 2013 nella categoria “Migliore Album della canzone contemporanea

 Blue Side Live (2014): Ha vinto il premio come “Migliore Album della canzone contemporanea” al Cubadisco nel 2014.

Nel 2020, ha pubblicato Solo Piano, un album distribuito online e nelle principali piattaforme di streaming. ​

Nel 2023, Jany McPherson ha rilasciato l’album A Long Way, un lavoro che evidenzia la sua crescita artistica e la profondità della sua espressione musicale.

Oltre alla sua discografia, Jany McPherson è nota per le sue esibizioni dal vivo. Nel 2024, ha partecipato a numerosi festival e concerti in Europa e nel mondo, tra cui il Prerov Jazz Festival in Repubblica Ceca, il Grenoble Alps Métropole Jazz Festival in Francia e l’UnoJazz&Blues Festival a Sanremo, Italia.

Jany McPherson crea una musica che mescola influenze della tradizione musicale cubana con elementi di jazz e musica contemporanea. La sua proposta sonora è caratterizzata da un’abilità straordinaria nel pianoforte, che è il suo strumento principale, e da una voce ricca ed espressiva che riflette la profondità emotiva della sua arte.

Le influenze cubane sono evidenti nella sua musica, con riferimenti a leggende come Ernesto Lecuona, Bola de Nieve e Chucho Valdés. Questi artisti hanno avuto un impatto significativo sulla formazione musicale di McPherson, e la sua musica spesso attinge alla ricca tradizione della son cubano, del bolero e della musica afro-cubana. Tuttavia, ciò che distingue il suo stile è l’incorporazione di elementi più moderni e internazionali, come il jazz contemporaneo, che si intreccia con la ritmica e le melodie cubane.

I suoi album, come “Tres Almas”, “Blue Side Live” e “Solo Piano”, mostrano una grande versatilità nel combinare generi diversi. Ad esempio, in “Solo Piano” (2020), la sua musica si concentra esclusivamente sulle sonorità del pianoforte, esplorando la purezza della composizione strumentale, spesso con un approccio improvvisato tipico del jazz, ma mantenendo sempre una connessione profonda con le radici cubane.

La sua musica è anche fortemente orientata verso la melodia e l’emotività, con arrangiamenti che spaziano dal romantico al danzón, ma sempre con un forte senso di ritmicità e groove, che la rende accessibile sia agli appassionati di jazz che ai fan della musica latina. Inoltre, Jany spesso esplora temi di introspezione e spiritualità, un aspetto che arricchisce la profondità dei suoi brani.

In sintesi, Jany McPherson crea una musica che è un crocevia tra la tradizione cubana, il jazz e le sonorità moderne, con una forte identità sonora che le permette di catturare l’attenzione di un pubblico globale.

Accompagnata da due grandi musicisti:

Alla batteria Amedeo Ariano Salernitano, è un batterista e percussionista con una carriera ricca di collaborazioni internazionali. Nel corso della sua carriera, ha suonato con numerosi musicisti di fama mondiale.

Al contrabasso ​Luca Bulgarelli, Abruzzese, è un contrabbassista jazz di spicco nel panorama musicale italiano.

Jany ha proposto un mix di brani dei suoi cd e proposto i nuovi dal suo ultimo lavoro discografico, ha omaggiato Pino Daniele e ha concluso la sua esibizione concedendo un bis molto apprezzato sola al piano. La canzone più famosa de Il Mago di Oz (1939) “Over the Rainbow”. È un brano che accompagna il personaggio di Dorothy, interpretato da Judy Garland, nel momento in cui sogna di scappare dalla monotonia della sua vita nel Kansas per un mondo migliore. La canzone è diventata un’icona del cinema e una delle più celebri della storia della musica.

Prossimo appuntamento da non perdere il 4 e 5 Maggio Sergio Caputo.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :NICOLE ZURAITIS FEAT ELIO COPPOLA TRIO

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Ieri sera sul palco del Teatro Summarte di Somma Vesuviana, per la seconda parte della XI Edizione di Jazz e Baccalà, un’artista di fama mondiale Nicole Zuraitis vincitrice di ben 2 grammy.

Per così importante evento si è registrato il sold out, accogliendo Nicole Zuraitis con molto calore e entusiasmo, per tributargli il giusto riconoscimento per il suo straordinario talento e il recente trionfo ai Grammy Awards. Il pubblico, composto da appassionati di jazz e ammiratori della sua carriera, ha accolto Nicole Zuraitis con calorosi applausi, dimostrando grande entusiasmo per la sua esibizione. La serata è stata un vero e proprio omaggio alla sua arte, con momenti di intensa emozione e performance indimenticabili che hanno confermato il suo status di artista di altissimo livello.

Nicole Zuraitis è una cantante jazz, pianista, cantautrice e arrangiatrice statunitense, nota per il suo significativo contributo alla musica jazz contemporanea.

Tutto questo grazie alla grande amicizia che Nicole Zuraitis ha con Elio Coppola, batterista di grande talento e sensibilità musicale, riconosciuto per la sua capacità di fondere tecnica e passione in ogni performance. La loro collaborazione artistica ha dato vita a momenti di straordinaria intensità, dimostrando un’affinità musicale che va oltre il semplice sodalizio professionale. Grazie a questa profonda amicizia, Nicole Zuraitis ha scelto di condividere con il pubblico italiano un’esibizione speciale, arricchita dalla maestria di Coppola e dalla sua capacità di creare groove avvolgenti e dinamiche coinvolgenti.

Sul palco ad accompagnare Nicole Zuraitis, oltre a Elio Coppola alla batteria, Antonio Napolitano al contrabasso e Daniele Cordisco alla chitarra.

Il pubblico in sala ha accolto l’esibizione con entusiasmo e ammirazione, dimostrando il proprio affetto con lunghi applausi e standing ovation. L’energia nella sala era palpabile, con il pubblico rapito dalla voce intensa e dall’eleganza interpretativa di Nicole Zuraitis. Ogni brano è stato seguito con attenzione e trasporto, trasformando la serata in un’esperienza unica e indimenticabile, segno del forte legame tra l’artista e gli spettatori.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :SASÀ MENDOZA, POPULARIA FEAT ANTONIO ONORATO

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Ieri sera al Teatro Summarte per la IX Rassegna Jazz e Baccalà ha visto sul palco Sasà Mendoza e il Popularia guest della serata Antonio Onorato

Sasà Mendoza è un musicista poliedrico: pianista, fisarmonicista, compositore, arrangiatore, autore e cantante. Si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Salerno nel 1990 e ha partecipato a vari seminari jazz a Siena e Perugia sotto la guida di Franco D’Andrea. La sua carriera è caratterizzata da una continua esplorazione di diverse realtà musicali, spaziando dal jazz alla world music, con una particolare attenzione al sound mediterraneo. Mendoza è noto per la sua sensibilità artistica e per la capacità di fondere diverse culture musicali, creando composizioni che riflettono emozioni, pensieri, sogni e speranze. La sua musica mira a raccontare storie attraverso una combinazione di jazz e sonorità mediterranee, mantenendo sempre un forte legame con le sue radici partenopee.  Nel corso della sua carriera, ha collaborato con numerosi artisti di rilievo tra cui Tra le sue collaborazioni più significative si annoverano quelle con Enzo Gragnaniello, James Senese, Rino Zurzolo, Napoli Centrale, Enzo De Caro e Dario Fo. Inoltre, ha partecipato a progetti discografici come “Dai Quartieri al S. Carlo”, “Balia” e “Oltre gli alberi” con Enzo Gragnaniello. Partecipando a progetti culturali, consolidando la sua reputazione nel panorama musicale italiano e internazionale.

Sasà Mendoza ha suonato brani musicali dei suoi vari album accompagnato al basso da Dario Spinelli e alla batteria da Domenico de Marco durante l’esibizione hanno partecipato a suonare anche alcuni componenti dei Popularia.

Per poi far entrare sul palco la guest della serata Antonio Onorato. Con il quale ha suonato insieme alcuni suoi brani.

Antonio è un chitarrista e compositore italiano con una carriera artistica di oltre trent’anni nel mondo della musica. La sua formazione musicale è arricchita da studi di etnomusicologia, focalizzandosi sulla fusione degli elementi armonico-melodici della tradizione napoletana con la musica afro-americana, medio-orientale e brasiliana, creando così un linguaggio musicale personale e distintivo.

Onorato è noto per la sua versatilità, spaziando dal jazz-rock alla world music, fino a composizioni per orchestra sinfonica. È uno dei pochi musicisti italiani ad aver tenuto un concerto al prestigioso Blue Note di New York, tempio storico del jazz internazionale. Nel corso della sua carriera, ha pubblicato circa 40 album, collaborando con artisti di fama internazionale come Pino Daniele, Franco Cerri, Toninho Horta e molti altri. Innovatore nel campo musicale, Onorato è l’unico musicista al mondo a utilizzare la “breath guitar” o “chitarra a fiato”, uno strumento rivoluzionario che combina la tecnica chitarristica con il controllo del fiato, offrendo nuove possibilità espressive. La sua musica è stata apprezzata in tutto il mondo, portandolo a esibirsi in numerosi paesi e a partecipare a prestigiosi festival internazionali. Oltre alla sua attività concertistica, Onorato ha dedicato parte della sua carriera all’insegnamento e alla divulgazione musicale, tenendo seminari sulle tecniche di improvvisazione e sulla fusione di diverse culture musicali. La sua continua ricerca e sperimentazione lo rendono una figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo.

 Sasà Mendoza ha ceduto il palco ai Popularia, che anche loro hanno eseguito alcuni brani tratti dei loro cd.

I Popularia sono un gruppo musicale italiano nato a Napoli nel 1981, noto per la loro fusione di jazz, rock e musica tradizionale napoletana. Fondato da Massimo Volpe (tastiere) e Roberto Ciscognetti (batteria), il gruppo includeva inizialmente Gennaro Petrone (voce e mandolino), Salvatore Esposito (mandolino), Franco Sansone (chitarra) e Massimo Cecchetti (basso). Il loro sound distintivo combinava strumenti tradizionali come il mandolino con influenze jazz e rock, rendendoli rapidamente popolari nella scena musicale napoletana. Nel 1983, hanno partecipato al Montreux Jazz Festival, consolidando la loro reputazione internazionale. Nel 1992, i membri dei Popularia sono entrati a far parte dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, contribuendo a diversi album e tournée di successo. La formazione attuale del gruppo comprende Salvatore Esposito, Massimo Volpe, Michele Montefusco (chitarra), Massimo Cecchetti, Roberto Ciscognetti e Peppe Sannino (percussioni). La loro discografia include album come “Popularia” (1984), “Barra” (1985), “Popularia 82/95” (1995) e “Cammell'” (2003).

Al termine richiamati dal pubblico tutti gli artisti si sono di nuovo presentati sul palco per i bis di rito tra gli applausi del pubblico.

Ineccepibile l’organizzazione del Teatro Summarte, Ufficio Stampa, Staff e i Tecnici, hanno fatto si che tutto si svolgesse in maniera ordinata.

Ringraziamo il Direttore Artistico Marco Panico sua per la cortesia e diponibilità.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :MARIO ROSINI TRIO FEAT DANIELE SCANNAPIECO

Fotogallery : SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Ci eravamo lasciati nel 2024 con una bellissima serata di Jazz alla XI Edizione di Jazz e Baccalà, e come promesso il 2025 è iniziato con un’altra grande serata di musica di grande livello, stavolta sul palco del Teatro Summarte: Mario Rosini Trio feat Daniele Scannapieco.

E anche per questa prima serata del 2025 della XI di Jazz e Baccalà nonostante il meteo il teatro Summarte si è riempito per gustare non solo la buona musica ma anche la buona cucina.

Sul palco con Mario Rosini: Pianoforte e voce è stato accompagnato da Daniele Scannapieco al sax, Elio Coppola alla batteria e Aldo Capasso al contrabasso.

Mario Rosini è un cantante e musicista italiano, nato a Roma il 16 ottobre 1963. La sua carriera musicale è iniziata negli anni ’80, ma ha acquisito una popolarità più ampia negli anni ’90 grazie al suo stile che fonde elementi di pop, jazz e musica leggera. Rosini è conosciuto per la sua voce calda e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso le sue interpretazioni.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi album e ha partecipato a numerosi programmi televisivi, consolidando la sua fama in Italia. Ha anche preso parte al Festival di Sanremo in più occasioni, raggiungendo spesso posizioni di rilievo. Mario Rosini ha inoltre collaborato con vari artisti italiani, consolidando il suo posto nella scena musicale italiana.

Oltre alla sua attività di cantante, Rosini è anche un abile pianista e arrangiatore, dimostrando una versatilità che lo ha reso apprezzato non solo come performer, ma anche come musicista e compositore. La sua musica è caratterizzata da una forte componente melodica e da un’attenzione particolare all’aspetto interpretativo delle sue canzoni.

Il Mario Rosini Trio è un progetto che rappresenta un lato più intimo e sofisticato della carriera di Mario Rosini, evidenziando le sue radici nel jazz e nella musica strumentale. Con il trio, Rosini esplora un sound che fonde jazz, pop, mettendo in risalto non solo la sua abilità vocale, ma anche le sue capacità da pianista e arrangiatore.

il Mario Rosini Trio è un progetto che permette all’artista di esprimere una grande libertà musicale, avvicinando un pubblico variegato, da quello appassionato di jazz a quello più generalista, grazie alla fusione di diversi stili musicali.

La scaletta della serata brani dove hanno messo in risalto non solo le capacità di Mario Rosini ma anche dei musicisti che l’hanno accompagnato in questa serata di grande musica

  1. Ritornerai
  2. This Masquerade
  3. Monticello
  4. Ribbon in the sky
  5. In a sentimental mood
  6. Here’s the rainy day
  7. Invitation
  8. Au private
  9. Supertition
  10. Knocks me off my feet
  11. Spring can really hang youup the most
  12. Joy spring
  13. Nightngale sang in berkeley
  14. Body and soul
  15. Antrophology
  16. Eu sei que vou te amar
  17. For all we know
  18. The shadow of your smile

Non potevano mancare i bis di rito, e Mario Rosini ha dapprima omaggiato Pino Daniele. Con il brano “qualcosa arriverà” Mario Rosini e Pino Daniele hanno collaborato insieme in più occasioni, e il loro incontro musicale è stato un importante momento nella carriera di entrambi. Nel corso degli anni, Rosini ha partecipato a concerti e registrazioni con Pino Daniele, e questa collaborazione ha dato vita a momenti musicali molto speciali. La fusione delle loro voci e stili diversi – con Daniele che portava il suo timbro inconfondibile e il suo approccio alla musica e Rosini che aggiungeva una certa eleganza e melodia ha creato una combinazione affascinante.

Per poi congedarsi dal pubblico con una bellissima interpretazione di Stevie Wonder “Overjoy”

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ : MARCO ZURZOLO “O FISCHIO NUN FA PAURA”

Foto gallery : ©SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Ospite per la seconda data della XI rassegna Jazz e Baccalà al Teatro Summarte : Marco Zurzolo, che con il suo progetto “O fischio nun fa paura” ha chiuso le prime due date della suddetta rassegna per il 2024.

Jazz e Baccalà riprenderà nel 2025, ma ovviamente al Teatro Summarte c’è una corposa e importate programmazione. Il tutto curato in prima persona dal Direttore Artistico Marco Panico.

Come dicevamo a chiudere la rassegna per il 2024 non poteva esserci un fuoriclasse della Musica non solo Partenopea Marco Zurzolo, una chiusura con il botto!

Marco Zurzolo è: Sassofonista, compositore direttore e arrangiatore e Docente di Musica d’insieme Jazz al Conservatorio di Salerno. Nella casa genitoriale a Bagnoli si respirava musica che era un elemento “quotidiano” basta ricordare il compianto Fratello di Marco, Rino amico e contrabbassista di Pino Daniele.

Il suo progetto tratto dall’omonimo libro è innovativo, che ci conduce nella Napoli che molti di noi non conoscono. Solo dalla mente e dalla genialità di Marco Zurzolo poteva partorire un tale progetto fatto con il cuore e con l’anima per l’amore della propria terra che solo Marco possiede.

Sul palco con Marco Zurzolo : Sax e voce narrante

Antonio Mambelli: Batteria

Franco Amato: Basso

Franco Di Mauro: Chitarra

Roberto Ziaco: Piano

Alessandro Tedesco: Trombone

Cassandra Pepe: Voce

“O fischio ca nun fa paura” di Marco Zurzolo è un progetto discografico che incarna l’anima vibrante di Napoli attraverso una fusione unica di jazz, sonorità popolari e contaminazioni contemporanee. L’album si distingue per la sua capacità di raccontare storie e emozioni radicate nella tradizione partenopea, ma con uno sguardo moderno e universale.

Zurzolo, sassofonista di grande sensibilità, crea un mosaico sonoro in cui il suo strumento guida l’ascoltatore attraverso paesaggi musicali ricchi di pathos e sfumature. I brani, intrisi di melodia e improvvisazione, evocano immagini di vita quotidiana, tradizioni antiche e speranze contemporanee, unendo nostalgia e energia in un equilibrio perfetto. Il titolo stesso, “O fischio ca nun fa paura” (Il fischio che non fa paura), riflette l’idea di un richiamo sonoro che consola e ispira, piuttosto che spaventare. Questo tema attraversa l’intero album, rendendolo un’opera coesa e profondamente emozionante. Per chi ama la musica capace di unire radici e innovazione, questo disco è un viaggio imperdibile.

Il progetto discografico di Marco Zurzolo, “‘O fischio ca nun fa paura”, è un viaggio emozionale che unisce il racconto musicale alle esperienze e ai ricordi del popolo napoletano, mescolando jazz e tradizione partenopea. Racconta una storia che parte dagli anni ’60, esplorando speranze, difficoltà e aspirazioni di rinascita di Napoli.

Il titolo richiama il coraggio di affrontare la paura attraverso il potere catartico della musica, un tema simbolico ispirato al fischio che sovrastava i bombardamenti durante la guerra. Zurzolo trasforma questo concetto in un dialogo tra passato e presente, evidenziando la resilienza e la vitalità della cultura napoletana, con chiari riferimenti autobiografici e alla tradizione musicale locale, come i Napoli Centrale e gli Showmen​ ragazzi (Mario Musella, James Senese e Franco Del Prete) che, attraverso la musica, cercano di affermare la propria identità e i propri sogni, fino ad arrivare ai nostri giorni con le canzoni di Pino Daniele.

È anche un messaggio di speranza: Nonostante le difficoltà e le sfide, la musica rimane un potente strumento per diffondere un messaggio di speranza e di ottimismo. Un ponte tra passato e presente, il progetto unisce le tradizioni musicali napoletane con sonorità più contemporanee, con un sound originale e coinvolgente.

Pubblico coinvolto, emozionato e divertito dai racconti di Marco e soprattutto dal sound del suo inseparabile sax che ha tramesso emozioni forti a tutti i presenti in sala, e al termine sui vari bis Marco ha incitato il pubblico ad alzarsi e contribuire fattivamente a questo sound emotivo che ci avvolto dalla prima all’ultima nota.

Non poteva esserci miglior chiusura a questa serata e a questo 2024 con il sax di Marco con la mitica “Napule è” per questa volta lasciamo la chiusura a Marco Zurzolo con questa bellissima clip.

Buone feste e arrivederci per Jazz e Baccalà 2025!

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