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Recensione: Sasa’ Mendoza al Teatro Summarte per “Coprifuoco”

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Emozionante concerto, sabato 12 novembre al Teatro Summarte di Somma Vesuviana (NA) per la presentazione del nuovo disco di Sasa’ Mendoza COPRIFUOCO  realizzato durante uno dei periodi più bui della storia dei nostri tempi, durante le lunghe chiusure, dove ognuno di noi ha vissuto momenti davvero difficili per l’isolamento imposto, per la mancanza di una vita quotidiana, per la paura di una sorta di tempesta che ci ha travolti tutti nella vita come nelle emozioni e nelle paure.

Sasà Mendoza nasce a Napoli il 20 Maggio 1960  diplomandosi al Conservatorio di Salerno nel 1990 in pianoforte. Ragazzo dalle virtù indiscusse comincia la sua carriera da subito affiancato da grandi nomi. Jazz, sound mediterraneo, progetti culturali, sono ancora oggi “leitmotiv” del suo grande desiderio di ” voler fare” senza mai discostarsi dalla sua sensibilità. ll sorriso irresistibile del  Musicista partenopeo Sasà Mendoza,  come quello del suo amato Dalai Lama, racchiude il segreto di un uomo che, della sua sensibilità, del suo approccio pacifico,  del suo rispetto per l’ambiente e l’umanità tutta, ne ha fatto tesoro, preparando così sempre di più la sua anima  ad accogliere una “musicalità” aperta, priva di pregiudizi, dove le diverse culture, attraverso note e virtuosismi, comunicano tra loro scambiandosi spirito umanitario, speranza, autenticità, per una vita sempre migliore.

“QUARANTENA NAPULEGNA”. Così il nostro amico Sasà definisce nel suo disco  il coprifuoco e i continui lockdown che hanno caratterizzato questi ultimi due anni. 

Lui stesso racconta: “ Era il periodo che tutti noi ci sentivamo “Sepolti vivi” tra il suono straziante delle sirene, delle ambulanze e i TG che non passavano altro che immagini di ospedali, di morti. Quando si perdevano i propri cari senza la possibilità di poterli vedere e salutare e quando ci è stata negata ogni possibilità di contatto umano e sociale, nessun abbraccio e, nonostante tutto, fuori i balconi si cantava, si suonava e si gridava “andrà tutto bene!”

Ogni brano racconta come una fotografia del momento e delle emozioni in esso vissute come la sensazione che il mondo “si era fermato”, e come “ognuno di noi lo guardava impaurito dietro le finestre di casa impotenti e bloccati dalla pandemia”

Così nascono Aret a na’ fenesta, Sepolti vivi, alcuni dei brani contenuti nel CD e così tutti gli altri, con una motivazione, con un dolore da raccontare”.

Laddove il mondo era bloccato, il mondo dell’Arte lo è stato ancora di più, niente più concerti, niente più teatro, niente più musica, niente più incontri tra musicisti per registrare brani nuovi , per suonare insieme . Ma un gruppo di musicisti, amici, non si arrendono a questo assordante e tetro silenzio. Pur costretti a stare segregati in casa cominciano il “tam tam” di note, parole, accordi e melodie. Uno scambio di emozioni attraverso la rete che permette a “COPRIFUOCO” di prendere vita e donare a chi la vita l’ha persa, l’immortalità.

Ed ecco che nasce il nuovo disco, e come lui stesso racconta dal palco del Teatro Summarte sono stati ispirati dalla perdita di amici musicisti a lui  molto vicini che lo  hanno accompagnato durante il mio percorso musicale suonando nei miei concerti. Andalucia Lontana é uno d quei brani che rievoca sentimenti puri, amicizia, passione infinita che lui stesso ha per la sua adoratissima Musica.

La sensibilità di Susà Mendoza si avverte anche in un altro brano “Transfiguration” perché’ questa pandemia ha cambiato tutto il nostro essere, ci ha trasformati in persone molto più fragili e con ferite profonde e insanabili. Ma è in Lia, è un brano dedicato alla madre che Sasà mette a nudo la sua delicatissima anima di artista e di uomo, riuscendo a mettere in un brano tutte le forti emozioni che ha vissuto per la perdita improvvisa della mamma, che è un meraviglioso concentrato di note ed armonie così coinvolgenti che emozionano il numerosissimo pubblico in sala.

Sul palco del Teatro Summarte, spesso si è emozionato ma ancor più quando ha dedicato un  pensiero speciale al suo amico  JOE AMORUSO con il quale spesso si  trovavano  a parlare di esoterismo e di come la musica fosse mezzo per entrare nella propria anima.  Gli ha dedicato il brano “Sognando Joe“, che nel disco Sasa’ Mendoza ha suonato con musicisti che da sempre hanno fatto parte della sua storia musicale come: James Senese,Tony Esposito,Enzo Gragnaniello, Ciccio Merolla, Peppe Sannino e Antonio Onorato che con la sua band composta da Mario De Paola e Diego Imparato per anni hanno condiviso con Joe lo stesso palco.

La lista dei musicisti che hanno suonato in “COPRIFUOCO” è lunga ognuno da casa ha voluto offrire il proprio contributo, continua Sasà, per questo li ringrazio tutti, amici e musicisti eccezionali: Nico Di Battista, Fredy Malfi, Savio Arato, Romeo Barbaro, Aniello Misto, Carlo Avitabile, Michele Montefusco, Gianni Guarracino, Roberto Giangrande, Antonio Mambelli, Domenico De Marco, Leonardo di Lorenzo, Roberto Perrone, Enrico del Gaudio, Dario Spinelli e Dario Franco.

Lo stesso Sasa’ Mendoza nel raccontare il nuovo disco ha dichiarato: “Ogni brano è legato a una storia, ho ricercato la specificità dei musicisti e inviato loro i temi musicali che riprendevano e rielaboravano rimandandomi i file via e-mail. È come se avessimo registrato in studio. In quel periodo ho pensato spesso che  sarebbe bello presentare il disco dal vivo, trovare un teatro per rivederci e suonare insieme”. Quel giorno è arrivato qui con voi. “

Ma in questo nuovo disco non ci sono solo sentimenti ed emozioni intense di un periodo che non dimenticheremo mai, ma sinceramente è soprattutto un inno alla speranza, alla gioia, alla vita che continua con la sua ” bella musica” e suoi abbracci ed è davvero, secondo il nostro parere, un disco assolutamente da acquistare e ascoltare con grandissima attenzione.

Coprifuoco di Sasà Mendoza al Teatro Summarte 12 novembre

Il 12 novembre  al Teatro Summanrte di Somma Vesuviana sarà  la volta di Sasà Mendoza che presenterà il suo ultimo progetto musicalerealizzato negli ultimi due anni di pandemia e lockdownche vedeal suo fianco numerosi musicisti del panorama partenopeo tra cui i due fedelissimi amici Peppe Sannino e Michele Montefusco storiche colonne dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore nonchè dello storico gruppodei “Popularia che insieme a Sasà Mendoza hanno condiviso anni e anni di musica anche con Enzo Gragnaniello.

Mendoza Quintet sarà la materializzazione sotto forma di musica di forti emozioni vissute negli ultimi due anni con un sound molto mediterraneo ricco di melodie tipiche dell’entroterra campano della terra natia impregnate di forte napoletanità che a sua volta si fondono con il mondo dei ritmi cubani e del latin Jazz .

Il live sarà una sorta di viaggio interiore, brani  prevalentemente originali di Sasà Mendoza, ritmi sudamericani con influenze del mondo arabo andaluso che si fondono a tratti con  il flamenco la tristezza della “Saudade” della tradizione brasiliana e tutto rigorosamente con un elegante approccio stilistico ed un linguaggio rigorosamente jazzistico.

La musica come necessità di sopravvivenza, come terapia per il superamento di un momento di grande oscurità, dopo un incubo durato due anni adesso si ha la necessità concreta  di comunicare cuore a cuore la propria voglia con un forte bisogno di vedersi incontrarsi con desiderio di scambio e condivisione

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Recensione: Sasà Mendoza in “Latin jazz Combo” al Kind of Blue

di Annamaria De Crescenzo

foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Sabato 23 novembre sul palco del nuovo spazio per la musica “Kind of Blue” sito ad Agnano, nell’ambito della rassegna Napoli jazz Winter organizzata e diretta da Napoli Jazz Club e diretta da Michele Solipano un nuovo progetto musicale di Sasà Mendoza “Latin Jazz Combo”. Con lui sul palco anche Peppe Sannino alle percussioni, Gianfranco Campagnoli alla tromba, Cristina Zeta alla voce, Dario Spinelli al basso e Domenico De Marco alla batteria con i quali ha dato vita ad una serata di musica dedicata ai ritmi e alle sonorita’ della musica latin jazz, con alcuni delle più belle canzoni della bossanova come “Tristeza” di Toquinho, “Agua de beber” di Antonio Carlos Jobim, “ seguite da brani di milonga e ritmi sudamericani, e brani originali del pianista napoletano, tra i quali “Alba Mediterranea” con i quali ha conquistato la platea.

Musicista partenopeo, Sasà Mendoza si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Salerno nel 1990. Nel 1995 ha inciso il suo primo album “Alba Mediterranea”, dove le suggestioni del sound mediterraneo   sono ispirate dalle leggende, dalla magia e dà i miti classici della grande tradizione partenopea. Artista sensibile ha partecipato a vari progetti culturali con “‘ O Cuorp ‘e Napule” e “Song ‘e Napoli” atti a realizzare progetti di adozione e recupero del   territorio, e del restauro di monumenti della città di Napoli, affiancandosi ad artisti come: Zurzolo, Onorato, Esposito, Senese, Bennato, Cercola, e Gragnaniello con il quale ha collaborato per  diversi anni e partecipato a diversi premi come il premio Tenco 1996, al Festival della Musica di Parigi nel 200, alla IV edizione “Mediterraneo Video Festival” nell’ambito della rassegna internazionale “Mediterraneo tra Musica e Paesaggio”, nel 2004 al “PREMIO CAROSONE” con una rivisitazione in chiave Jazz di  “GUAGLIONE”, dedicandosi anche alla produzione di un cd “Sponde” nel 2006 patrocinato da AMNESTY INTERNATIONAL il cui ricavato andò a favore  di CONTROL ARMS , campagna contro l’uso delle armi, nel 2010 al Teatro Sistina di Roma insieme a numerosi artisti internazionali  tra cui Ennio Morricone ha partecipato ad  uno spettacolo di beneficenza a favore della ricostruzione della “mensa di Celestino” dei poveri de l’Aquila, distrutta dal terremoto, e per  l’acquisto di macchinari per il reparto di Ematologia Pediatrica dell’ospedale Bambino  Gesù di Roma. Nel marzo 2010 al Teatro Greco di Roma insieme con Enzo De Caro in uno spettacolo dedicato a Massimo Troisi dal titolo: POETA MASSIMO”, e sempre nel 2010 ha inciso il suo CD “Guardando il mare”, edito da Blue & Blue musica di Milano da Halidon.

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