TRIANON VIVIANI, gli appuntamenti della settimana: incontro con RAMIN BAHRAMI sull’Iran di oggi e la prima assoluta di “Alla corte di Pulcinella” di CARLO FAIELLO – da giovedì 16 a sabato 18 febbraio
fondazionedirezione artistica Marisa Laurito |
Trianon Viviani, gli appuntamenti della settimana
Giovedì 16 febbraio, incontro sull’Iran di oggi con il pianista Ramin Bahrami a colloquio con Stefano Valanzuolo e Marisa Laurito
Venerdì 17 e sabato 18 febbraio, “Alla corte di Pulcinella”, concerto-spettacolo di Carlo Faiello in prima assoluta
Due gli appuntamenti programmati al Trianon Viviani nella prossima settimana.
Giovedì 16 febbraio, alle 18, l’incontro con il pianista Ramin Bahrami, che parlerà dell’Iran di oggi, in un colloquio con il critico musicale Stefano Valanzuolo e il direttore artistico del teatro Marisa Laurito.
Quindi, venerdì 17 e sabato 18 febbraio, alle 21, la prima assoluta di “Alla corte di Pulcinella”, il concerto-spettacolo sulla maschera partenopea scritto e diretto da Carlo Faiello.
“L’Iran oggi”, incontro con Ramin Bahrami, in colloquio con Stefano Valanzuolo e Marisa Laurito – giovedì 16 febbraio, ore 18
Dopo la manifestazione in piazza Vincenzo Calenda, “Donna, Vita, Libertà”, tenutasi lo scorso gennaio, continua l’impegno del Trianon Viviani nel dare spazio al dibattito sull’Iran, nato in sèguito all’uccisione di Mahsa Amini e agli omicidî e le violenze sulle donne e gli uomini di quel paese. Il teatro della Canzone napoletana ha anche ospitato un box nell’atrio in cui gli spettatori hanno depositato ciocche di capelli per testimoniare la partecipazione alla protesta pacifica.
Giovedì 16 febbraio, alle 18, sul tema “L’Iran oggi”, il Trianon Viviani ospiterà un incontro con il famoso pianista Ramin Bahrami, che colloquierà con il critico musicale Stefano Valanzuolo e il direttore artistico del teatro Marisa Laurito..
Bahrami è considerato uno dei più interessanti interpreti di Bach al pianoforte. Le sue esecuzioni risentono di una cultura e sensibilità cosmopolita, segnate da influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia.
«Come musicista e uomo libero profondamente legato alla mia patria – spiega il musicista –, sono felice di dare il mio contributo affinché rimanga sempre viva l’attenzione su questa tragedia che sta vivendo il mio popolo».
L’incontro è a ingresso libero.