Tag Archives: musica

Recensione: “Piazzolla meets Ultimo tango a Parigi” per DopoFestival Campania Teatro Festival

Articolo e foto di Annamaria De Crescenzo

Martedì 17 giugno uno scenario meravigliosamente romantico come il Giardino Romantico sito all’interno del Palazzo Reale di Napoli ha accolto , in una delle date del Dopo Festival del Campania Teatro Festival , le sonorità del tango in uno dei progetti più belli finora mai ascoltati “Piazzolla meets Ultimo tango a Parigi”  con due dei musicisti più bravi del panorama jazzistico italiano  Giulio Martino al sax e Rocco Zaccagnino alla fisarmonica.

Quest’anno negli eventi predisposti dall’organizzazione di DROP Eventi in collaborazione con l’organizzazione del Campania Teatro Festival , è stata ideata una rassegna di serate djset, concerti live , il  Dopo Festival del Campania Teatro Festival, al Palazzo Reale di Napoli che dal 14 giugno al 13 luglio, trasformerà il Giardino Romantico, arricchito da una scenografia unica, un’istallazione architettonica luminosa arricchita di spazi per poter ospitare il pubblico trasformando questo Giardino in un palcoscenico di musica, arte, cultura , godendosi momenti di grande bellezza artistica gustando drink d’autore e street food di qualità preparati al momento negli spazi del Giardino stesso.

Martedì 17 giugno è stato un vero e proprio incontro imperdibile con la musica del tango e il fascino di una location tra le più belle di Napoli. Di fronte alla bellezza senza fiato di luoghi come il Palazzo Reale, La galleria Umberto I , il San Carlo , l enorme cuore del popolo del tango di Napoli e non solo, è riuscito ad emozionarsi e a vibrare con i più bei brani storici del tango e i brani del tango nuevo che ha presentato durante l’aperitivo pre serata da Peppe De Gennaro, uno dei più bravi Maestri di tango di Napoli, oltre che bravissimo tdj e organizzatore di eventi e serate tango di enorme successo insieme a Fabrizio Miglietta, e che attirano tangueri di ogni generazione, soprattutto giovani e giovanissimi che negli ultimi anni si stanno avvicinando sempre di più al mondo del tango.

Dopo aver  ascoltato brani bellissimi che alcuni temerari del tango hanno provato a ballare anche nei corridoi laterali del giardino stesso dove il pavimento era un po’ più adatto, la presentazione del progetto “Piazzolla meets Ultimo Tango a Parigi” introdotta da un bellissimo racconto di Diego Nuzzo, (scrittore affermato che ha pubblicato da pochissimo tempo un libro molto interessante sul cinema e musica “Bellissima Ossessione” ) sulla storia e gli aneddoti legati al film stesso, che fu bloccato dalla censura fino al  1987 e che poi è diventato uno dei film più visti in Italia con quasi 15 milioni di spettatori che gli hanno fatto conseguire il  6 posto nella classifica dei film più visti in Italia.

Un film osteggiato, criticato, censurato, riabilitato , amato da tantissime persone ma che oltre al tema del film stesso è famoso per  una delle colonne sonore più belle mai scritte al mondo da uno dei più grandi geni della musica che è stato Gato Barbieri, sassofonista e compositore argentino.

Continua a leggere

Recensione: lo swing dei “Parteno Swing” all’American Hall

Articolo e foto di Annamaria De Crescenzo

Venerdì 30 maggio un bellissimo ed emozionante concerto , tenutosi presso l’American Hall nell’ambito della rassegna musicale organizzata e diretta da Sergio Carlino, del gruppo Parteno Swing  composto da Federica Cardone (voce), Alfredo Di Martino (fisarmonica), Luciano Saiano (chitarra), Vincenzo De  Falco (chitarra)

Non è facile incontrare un’atmosfera di amicizia e di grande entusiasmo così come si e’ avvertita  durante l’attesa del concerto stesso nel foyer dell’American Hall . Queste occasioni di musica, abbracci ed amicizia sono la vera essenza del jazz, così come tantissime volte ha sempre raccontato  Vincenzo De Falco, chitarrista del gruppo, dal palco dello storico locale “New Around Midnight” di Via Bonito quando organizzava serata di musica jazz , riuscendo a portare a Napoli artisti di livello nazionale ed internazionale di grandissimo valore.

Venerdì questo concerto è stato pienissimo di tale atmosfera, avere modo di riabbracciare vecchi amici, scambiare quattro chiacchiere con gli stessi musicisti prima del concerto, e poter godere della bellezza della musica swing  gustando un ottimo drink è uno di quelli che io chiamo  gli “ irrinunciabili  piaceri della vita”.

Inoltre prima della musica è stato dato spazio alle parole della Consigliera Roberta Gaeta che ha ringraziato ancora una volta il Direttore Artistico e i musicisti presenti sul palco che sono strumento per poter portare in luce le cose belle di Napoli e dare spazio ai talenti che solo questa città sa esprimere alla massima potenza.

Il concerto di venerdì sera è stato un autentico viaggio nella musica attraverso epoche diverse, artisti di paesi diversi, sonorità diverse ma sempre affascinanti.

Iniziato con una bellissima interpretazione di Federica Cardone in uno dei brani più famosi di Duke Ellington “It don’t mean a thing” , brano iconico del jazz anni ’30 interpretato in quasi trent’anni dai piu’ grandi artisti jazzisti del mondo, seguito da un altro brano famosissimo “Why Don’t you do right “ una bellissima ballata blues, riarrangiato negli anni ’80 per essere cantata da uno dei cartoni animati più originali dei film di animazione come Jessica Rabbit.

Ma lo swing non è solo americano, visto che qui a Napoli abbiamo avuto un grande interprete di questo genere musicale che rivoluzionò lo stile della musica qui in Italia, Renato Carosone e il gruppo si scatena con i ritmi travolgenti di “Chell lla” , “A sonnambula”,  “Tu vuo’ ffa l americano” “Maruzzella” a brani bellissimi della tradizione napoletana come “Maria Mari’”, “Reginella”, insieme ad omaggi alla voce e alla musica di straordinari musicisti e compositori come Lucio Dalla con “Caruso” o Paolo conte con “Via con me”

I musicisti presenti sul palco accompagnano la particolare ed intensa voce di Federica Cardone con grande sinergia e profondo interplay che testimonia come la musica rende tutto assolutamente e meravigliosamente possibile, le due chitarre del bravissimo Luciano Saiano e di Vincenzo De Falco accompagnate dalle sonorità della fisarmonica dello straordinario Alfredo Di Martino che personalmente ritengo uno dei fisarmonicisti più bravi del panorama musicale italiano e che ci ha deliziato con una magnifica interpretazione di uno dei più bei brani di Astor Piazzolla  “Lbertango” che ha emozionato tutto il pubblico presente in sala.

Tornati alle sonorità americane con una trascinante “All of me “  Federica duetta con Sergio Carlino, chiamato sul palco, non solo in questo brano ma anche in una bellissima versione di uno dei brani più belli di Sinatra “My Way” e uno dei brani più importanti della carriera di Edith Piaf “le Feuilles  Mortes”  nei quali Sergio Carlino ha interpretato magnificamente entrambi i  brani con la sua splendida voce da perfetto crooner che gli ha fatto guadagnare l’appellativo, del tutto meritato, del “Frank Sinatra italiano”.

Il concerto sta per finire ma il gruppo, affiatatissimo e perfettamente in sinergia con il pubblico che li applaude a lungo ad ogni brano eseguito, ha ancora tantissimo desiderio di suonare e di condividere emozioni con il pubblico regalando ad esso non solo una bellissima interpretazione di “Midnight in Paris “seguito da altri due  brani della tradizione napoletana come  “Indifferentemente”  e “Vasame “ l ‘emozionante brano scritto da Gragnaniello e reso famoso da Arisa nella colonna sonora del film “Napoli Velata” e che Federica Cardone interpreta al massimo della sua bellissima voce accompagnata dal talento indiscutibile di tutti i musicisti del Partenio Swing

In definitiva un progetto DA NON PERDERE !!

AL TEATRO SUMMARTE PER L’ULTIMA SERATA DI JAZZ & BACCALÀ UN ARTISTA ECCEZIONALE : ALLAN HARRIS

Foto gallery : SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” si è conclusa il venerdì 16 maggio con il concerto del crooner newyorkese Allan Harris, considerato uno dei più raffinati interpreti vocali del jazz contemporaneo.

La rassegna ha preso il via il 15 marzo con la performance della cantante e pianista statunitense Nicole Zuraitis, vincitrice del Grammy Award 2024 per il miglior album vocale jazz, accompagnata dall’Elio Coppola Trio.

Il 28 marzo, la pianista e cantante cubana Jany McPherson ha presentato il suo progetto “A Long Way”, accompagnata da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Il programma è proseguito con le esibizioni di Sergio Caputo il 4 e 5 aprile, e di Joe Barbieri il 7 maggio al Teatro Acacia di Napoli.

La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” ha animato il Teatro Summarte di Somma Vesuviana dal 15 marzo al 16 maggio 2025, offrendo un’esperienza unica che ha coniugato musica jazz di alto livello e tradizione gastronomica partenopea. Ogni serata ha offerto al pubblico la possibilità di partecipare a una degustazione di piatti a base di baccalà, preparati dal ristorante ‘800 Borbonico, seguita dal concerto.

La direzione artistica è stata curata da Elio Coppola, in collaborazione con il direttore del Teatro Summarte Marco Panico. “Jazz & Baccalà” si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica e della buona cucina, celebrando l’incontro tra arte e tradizione nel cuore del Vesuvio.

Il crooner newyorkese ha incantato il pubblico con la sua voce calda e avvolgente, proponendo un repertorio che ha spaziato tra classici del jazz, omaggi a Nat King Cole e brani originali, tra cui alcuni tratti dal suo recente album Kate’s Soulfood.

Accompagnato da una formazione di musicisti di alto livello, Harris ha offerto un’esibizione intensa e raffinata, confermando la sua reputazione di interprete tra i più eleganti e versatili della scena jazz internazionale.

Nato ad Harlem nel 1956, Allan Harris è un cantante, chitarrista e compositore jazz noto per la sua voce baritonale profonda e per la capacità di raccontare storie attraverso la musica. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre New York Nightlife Awards come “Outstanding Male Jazz Vocalist” e il premio “Rising Star Jazz Vocalist” nel sondaggio dei critici di DownBeat. Ha inoltre ottenuto due premi come “Best Jazz Vocalist” dalla rivista Hot House Jazz Magazine e una borsa di studio dalla Chamber Music America per il suo progetto musicale Cross That River, che esplora il ruolo degli afroamericani nella conquista del West.

Harris ha calcato i palchi di oltre 30 festival internazionali, tra cui l’Umbria Jazz Festival, dove è una presenza costante sia nell’edizione estiva di Perugia che in quella invernale di Orvieto. Nel 2019, ha aperto la serata all’Arena Santa Giuliana con un omaggio a Eddie Jefferson, mentre nel 2022 ha presentato il progetto Kate’s Soulfood al Teatro Mancinelli di Orvieto, ispirato ai ricordi della Harlem degli anni ’50 e ’60.

Con una carriera che abbraccia jazz, blues e soul, Allan Harris continua a essere una delle voci più autentiche e apprezzate del panorama musicale contemporaneo.

Così si è conclusa l’XI edizione di “Jazz & Baccalà” con un grande finale: il concerto del celebre crooner newyorkese Allan Harris, che il 16 maggio ha incantato ed entusiasmato il pubblico del Teatro Summarte di Somma Vesuviana.

Con la sua voce profonda, elegante e intrisa di soul, Harris ha trasformato la serata in un viaggio musicale raffinato ed emozionante, alternando standard jazz, omaggi a icone del passato e brani originali tratti dal suo apprezzato repertorio.

Il pubblico, numeroso e partecipe, ha risposto con lunghi applausi e standing ovation, suggellando un’edizione che ha saputo unire musica d’autore, atmosfere intime e il sapore autentico della tradizione culinaria vesuviana. Un perfetto epilogo per una rassegna che, anno dopo anno, si conferma tra gli appuntamenti culturali più attesi della regione.

La XI edizione ha proposto artisti di levatura internazionale, offrendo concerti di altissimo livello che hanno valorizzato non solo il jazz, ma anche la cultura dell’accoglienza e della condivisione. Sicuramente, per la XII edizione, il pubblico potrà aspettarsi un programma altrettanto ricco e sorprendente, capace di consolidare ulteriormente il prestigio di “Jazz & Baccalà” nel panorama dei festival musicali italiani.

Mario Venuti chiude il tour “Tra la carne e il cielo” con una serata di grande musica al Teatro Summarte

Foto gallery : SpectraFoto (www.spectrafoto)

SOMMA VESUVIANA – Si è concluso venerdì 10 maggio 2025, sul palco del Teatro Summarte, il tour “Tra la carne e il cielo” di Mario Venuti, che ha portato in scena l’eleganza e la complessità del suo ultimo lavoro discografico. Una serata intensa, a tratti evocativa, che ha confermato la cifra stilistica di un artista che continua a reinventarsi, restando fedele a una poetica musicale colta e raffinata.

L’artista siciliano ha proposto i brani del suo ultimo album, uscito nell’aprile 2024, affiancati da alcuni dei suoi successi più noti. Sul palco, accompagnato da una band di altissimo livello, Venuti ha mescolato sapientemente pop d’autore, sonorità world, influenze jazz e blues, in un concerto che ha unito sperimentazione musicale e forte radicamento nella tradizione italiana.

L’evento ha segnato il culmine di un tour partito all’indomani della pubblicazione dell’omonimo album, uscito ad aprile 2024. “Tra la carne e il cielo” rappresenta un’evoluzione artistica rispetto al precedente “Tropitalia”, con cui Venuti aveva riscoperto le radici della musica tropicalista brasiliana. In questo nuovo lavoro, le influenze si ampliano: accanto al pop cantautorale italiano, trovano spazio richiami al jazz, al blues e alle musiche del mondo, creando un mix sonoro sofisticato, mai banale.

Sul palco, Venuti ha dato prova di grande maturità artistica, supportato da una band affiatata: Peppe Milia e Giuseppe Nasello alle chitarre, Eusebio Gentulio al basso, Franco Barresi alla batteria e Gabriel Prado alle percussioni. La scaletta ha spaziato dai nuovi brani – come la più politica “Degrado” – ai classici del suo repertorio, riproposti in chiave aggiornata ma sempre riconoscibile.

Il pubblico del Summarte ha accolto con calore ogni pezzo, dai ritmi coinvolgenti di “Napoli-Bahia” ai testi più riflessivi di brani come “Degrado”. Tra applausi, emozioni e un dialogo costante con la platea, l’ex voce dei Denovo ha confermato il suo talento e la sua continua evoluzione artistica.

Grande l’interazione con il pubblico, che ha risposto con entusiasmo e partecipazione. Tra applausi convinti e momenti di autentica emozione, la performance ha mantenuto un equilibrio perfetto tra introspezione e ritmo, tra ballata e danza, tra carne e cielo – proprio come suggerisce il titolo del tour.

Un evento che ha lasciato il segno e che ha chiuso in bellezza un tour tra i più interessanti del panorama musicale italiano recente.

Sergio Caputo col suo Trio al Teatro Summarte il 4 e 5 Aprile

Fotogallery SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

l’undicesima edizione del festival “Jazz & Baccalà” prosegue al Teatro Summarte di Somma Vesuviana presentando venerdì 4 e sabato 5 aprile una due giorni di musica d’autore con protagonista Sergio Caputo, accolto da un teatro pieno per celebrare con Sergio Caputo i fasti della musica degli anni 80, mai tramontata.

Dopo il successo del tour dedicato ai quarant’anni di “Un sabato italiano”, l’artista romano classe 1954 (da tempo trasferitosi in Francia), cantante, chitarrista e scrittore, con più di 20 album all’attivo tra inediti, live e raccolte, torna dal vivo in Campania e in trio proponendo un repertorio che spazierà lungo tutta la sua carriera, recuperando brani diventati veri e propri cult, alcuni dei quali raramente eseguiti dal vivo.

Sergio Caputo è un cantautore, musicista e arrangiatore italiano, nato a Roma il 31 ottobre 1954. Conosciuto per il suo stile unico che fonde jazz, swing e musica popolare italiana, ha raggiunto la notorietà negli anni ’80 grazie al successo di brani come “Un Sabato Italiano” e “Italiani mambo”, che rappresentano il suo incontro tra la musica italiana e il jazz.

Il suo percorso musicale è stato caratterizzato da una grande versatilità, passando dall’iniziale carriera come autore di canzoni ad un’evoluzione verso un sound più sofisticato, influenzato dal jazz e dalla musica latina. Caputo ha avuto anche un’importante carriera come arrangiatore e produttore, riuscendo a collaborare con diversi artisti italiani e internazionali.

Durante la sua carriera, ha pubblicato numerosi album e partecipato a importanti festival musicali, consolidandosi come uno degli artisti più apprezzati nel panorama musicale italiano. La sua capacità di mescolare il linguaggio della canzone d’autore con l’improvvisazione jazz gli ha permesso di restare rilevante nel tempo, mantenendo un seguito di fan affezionati anche nelle decadi successive al suo debutto.

Sergio Caputo continua a esibirsi in concerti dal vivo, portando il suo repertorio a un pubblico sempre entusiasta delle sue performance energiche e coinvolgenti.

Con il suo stile inconfondibile, musicale e letterario, Sergio Caputo abbina la canzone italiana al jazz, con testi ispirati alla poesia moderna. Oggi, dopo la lunga esperienza americana, l’artista si esibisce in varie formazioni portando il meglio del suo repertorio al pubblico internazionale.

È il 1983 quando esce il suo primo album: “Un sabato italiano”. Questo disco lo porta subito al successo ed è tutt’ora un classico. La sua musica è un pop-jazz che spesso spazia nel latino con un uso innovativo del linguaggio. I temi predominanti sono il quotidiano, l’amore, e le nevrosi metropolitane. A “Un sabato italiano” seguono 12 album, più varie compilation. Sergio Caputo partecipa al Festival di Sanremo tre volte, e negli ultimi anni torna con particolare decisione a sonorità jazzistiche e latine. Fra le sue collaborazioni si annoverano nomi come Dizzy Gillespie, Tony Scott, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Enrico Rava, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Danilo Rea e molti altri. Nel 2013 ha celebrato il trentennale di “UN SABATO ITALIANO” con un nuovo album, “UN SABATO ITALIANO 30”, remake in versione più jazz dello storico album, contenente due brani inediti.

Sergio Caputo è stato accompagnato in questo viaggio musicale con Fabiola Torresi al basso e Alessandro Marzi alla batteria e pianoforte

Ha eseguito con grande maestria e rivisitando le sue canzoni:

  1. Mettimi Giù
  2. Straight for my heart
  3. C’est moi l’amour
  4. Metamorfosi
  5. Un sabato italiano
  6. Sono uno spirito libero
  7. Spicchio di luna
  8. Citrosodina
  9. Mai dire mai
  10. Merci bocù
  11. Non bevo più tequila
  12. Caffè
  13. L’astronave che arriva
  14. Italiani mambo
  15. (bis) Il Garibaldi innamorato

Recensione: Virginia Sorrentino in “Sings Bacharach” al Bourbon Street per Live Tones

di Annamaria De Crescenzo

Grandissimo successo di pubblico, giovedì 28 marzo, per il terzo ultimo concerto della rassegna Winter Jazz organizzata dall’Associazione Live Tones diretta da Alberto Bruno e Ornella Falco in collaborazione con tutto lo staff del Bourbon Street di Napoli,  che ha visto sul palco del locale una delle più belle voci del jazz italiano come quella di Virginia Sorrentino con un progetto strepitoso “Sings Bacharach” .

La rassegna che ha portato sul palco dello storico locale di musica dal vivo  i nomi più prestigiosi del jazz italiano attualmente più conosciuti ed apprezzati  con un grande successo di pubblico sarà seguita anche da seconda rassegna “Spring Jazz” che continuerà per tutto il mese di aprile e maggio , visto il grande consenso ricevuto ad ogni concerto che ha visto partecipare un gran numero di appassionati del jazz di Napoli e non solo, e che credo continuerà ancora per molto tempo vista l’intuizione e la bravura di Alberto Bruno e di Ornella Falco di “scoprire”  tra le nuove generazioni di musicisti jazz i progetti più interessanti e soprattutto di portare in una città dove purtroppo le occasioni per ascoltare jazz non sono tantissime musicisti affermati che presentano al pubblico progetti davvero originali e coinvolgenti.

Come nel caso del concerto di giovedì scorso durante il quale Virginia Sorrentino, accompagnata da musicisti di altissimo livello come Marco de Tilla al contrabbasso, Stefano Tatafiore alla batteria e Lello Petrarca al pianoforte, ha presentato un progetto che e’ stato a dir poco emozionante sulla storia musicale di uno dei piu’ grandi compositori contemporanei e musicisti come Burt Bacharach, il quale ci ha regalato brani che sono considerati ancora oggi dei veri e propri capolavori della musica internazionale.

Cantante professionista da 30 anni, versatile e dalla sensibilità spiccata, vanta oltre un migliaio di concerti da solista leader di diverse formazioni, oltre a collaborazioni con diverse orchestre swing/jazz anche con noti artisti italiani: Massimo Ranieri,  Alan Sorrenti, Massimo Modugno, Gianni Nazzaro, Franco Fasano, Francesca Alotta, Barbara Cola

Diversi premi come Naples in the world XVIII edizione tenutosi a Ravello nel 2015,  una targa nel 2023 per il 30ennale della sua carriera, al Premio Nazionale Corbisiero Letteratura Arti Cultura- V edizione, e dopo pochi mesi, un terzo premio sempre nell’ambito di Naples in The World XXIV edizione, diverse partecipazioni a Festival e Rassegne in Italia ed Europa, tra i quali Umbria Jazz 2001 e 2002, Copenaghen Jazz Festival, Le Mans Jazz Festival, Valbonne Jazz Festival, Festival dei due mondi di Spoleto, Jazz in Capri solo per citarne alcuni,  17 dischi al suo attivo con diverse collaborazioni discografiche  fino all’ultimo disco di recente pubblicazione “ But The World Goes ‘Round” che riporta nelle note di presentazione del disco la recensione di due delle più grandi cantanti jazz nel mondo Maria Pia De Vito e Roberta Gambarini su un progetto che è un vero e proprio capolavoro sullo studio e l’utilizzo della voce nel canto jazz, e un prossimo disco in pubblicazione  “Windmills” dedicato a Barbra Streisand e Michel Legrand con Marco De Tilla, Ciro Caravano al piano (Neri per caso) e Gino Del Prete alla batteria.

Continua a leggere

AL TEATRO SUMMARTE DI SOMMA VESUVIANA PER LA XI RASSEGNA JAZZ & BACCALÀ : JANY MCPHERSON IN “A LONG WAY”

Gallery di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Ieri sera per la rassegna sommese XI edizione di Jazz e Baccalà della al teatro Summarte ha ospitato Jany McPherson, accolta con molto affetto e calore dal pubblico in sala.

Jany McPherson, nata Janysett McPherson il 22 marzo 1979 a Guantánamo, Cuba, è una pianista, cantante e compositrice di talento. Cresciuta immersa nella ricca tradizione musicale cubana, ha iniziato la sua carriera professionale collaborando con artisti di spicco come l’Orchestra Anacaona, Manolito Simonet, Tata Guines, Miles Peña e Omara Portuondo. Ha anche fatto parte dell’Orchestra Buena Vista Social Club.

Dopo una tournée europea con l’Orchestra Anacaona, ha deciso di stabilirsi in Francia. In questo periodo, ha registrato due album da solista:​

 Tres Almas (2011): Questo album ha ricevuto una nomination al Cubadisco Internacional nel 2013 nella categoria “Migliore Album della canzone contemporanea

 Blue Side Live (2014): Ha vinto il premio come “Migliore Album della canzone contemporanea” al Cubadisco nel 2014.

Nel 2020, ha pubblicato Solo Piano, un album distribuito online e nelle principali piattaforme di streaming. ​

Nel 2023, Jany McPherson ha rilasciato l’album A Long Way, un lavoro che evidenzia la sua crescita artistica e la profondità della sua espressione musicale.

Oltre alla sua discografia, Jany McPherson è nota per le sue esibizioni dal vivo. Nel 2024, ha partecipato a numerosi festival e concerti in Europa e nel mondo, tra cui il Prerov Jazz Festival in Repubblica Ceca, il Grenoble Alps Métropole Jazz Festival in Francia e l’UnoJazz&Blues Festival a Sanremo, Italia.

Jany McPherson crea una musica che mescola influenze della tradizione musicale cubana con elementi di jazz e musica contemporanea. La sua proposta sonora è caratterizzata da un’abilità straordinaria nel pianoforte, che è il suo strumento principale, e da una voce ricca ed espressiva che riflette la profondità emotiva della sua arte.

Le influenze cubane sono evidenti nella sua musica, con riferimenti a leggende come Ernesto Lecuona, Bola de Nieve e Chucho Valdés. Questi artisti hanno avuto un impatto significativo sulla formazione musicale di McPherson, e la sua musica spesso attinge alla ricca tradizione della son cubano, del bolero e della musica afro-cubana. Tuttavia, ciò che distingue il suo stile è l’incorporazione di elementi più moderni e internazionali, come il jazz contemporaneo, che si intreccia con la ritmica e le melodie cubane.

I suoi album, come “Tres Almas”, “Blue Side Live” e “Solo Piano”, mostrano una grande versatilità nel combinare generi diversi. Ad esempio, in “Solo Piano” (2020), la sua musica si concentra esclusivamente sulle sonorità del pianoforte, esplorando la purezza della composizione strumentale, spesso con un approccio improvvisato tipico del jazz, ma mantenendo sempre una connessione profonda con le radici cubane.

La sua musica è anche fortemente orientata verso la melodia e l’emotività, con arrangiamenti che spaziano dal romantico al danzón, ma sempre con un forte senso di ritmicità e groove, che la rende accessibile sia agli appassionati di jazz che ai fan della musica latina. Inoltre, Jany spesso esplora temi di introspezione e spiritualità, un aspetto che arricchisce la profondità dei suoi brani.

In sintesi, Jany McPherson crea una musica che è un crocevia tra la tradizione cubana, il jazz e le sonorità moderne, con una forte identità sonora che le permette di catturare l’attenzione di un pubblico globale.

Accompagnata da due grandi musicisti:

Alla batteria Amedeo Ariano Salernitano, è un batterista e percussionista con una carriera ricca di collaborazioni internazionali. Nel corso della sua carriera, ha suonato con numerosi musicisti di fama mondiale.

Al contrabasso ​Luca Bulgarelli, Abruzzese, è un contrabbassista jazz di spicco nel panorama musicale italiano.

Jany ha proposto un mix di brani dei suoi cd e proposto i nuovi dal suo ultimo lavoro discografico, ha omaggiato Pino Daniele e ha concluso la sua esibizione concedendo un bis molto apprezzato sola al piano. La canzone più famosa de Il Mago di Oz (1939) “Over the Rainbow”. È un brano che accompagna il personaggio di Dorothy, interpretato da Judy Garland, nel momento in cui sogna di scappare dalla monotonia della sua vita nel Kansas per un mondo migliore. La canzone è diventata un’icona del cinema e una delle più celebri della storia della musica.

Prossimo appuntamento da non perdere il 4 e 5 Maggio Sergio Caputo.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :NICOLE ZURAITIS FEAT ELIO COPPOLA TRIO

Fotogallery SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Ieri sera sul palco del Teatro Summarte di Somma Vesuviana, per la seconda parte della XI Edizione di Jazz e Baccalà, un’artista di fama mondiale Nicole Zuraitis vincitrice di ben 2 grammy.

Per così importante evento si è registrato il sold out, accogliendo Nicole Zuraitis con molto calore e entusiasmo, per tributargli il giusto riconoscimento per il suo straordinario talento e il recente trionfo ai Grammy Awards. Il pubblico, composto da appassionati di jazz e ammiratori della sua carriera, ha accolto Nicole Zuraitis con calorosi applausi, dimostrando grande entusiasmo per la sua esibizione. La serata è stata un vero e proprio omaggio alla sua arte, con momenti di intensa emozione e performance indimenticabili che hanno confermato il suo status di artista di altissimo livello.

Nicole Zuraitis è una cantante jazz, pianista, cantautrice e arrangiatrice statunitense, nota per il suo significativo contributo alla musica jazz contemporanea.

Tutto questo grazie alla grande amicizia che Nicole Zuraitis ha con Elio Coppola, batterista di grande talento e sensibilità musicale, riconosciuto per la sua capacità di fondere tecnica e passione in ogni performance. La loro collaborazione artistica ha dato vita a momenti di straordinaria intensità, dimostrando un’affinità musicale che va oltre il semplice sodalizio professionale. Grazie a questa profonda amicizia, Nicole Zuraitis ha scelto di condividere con il pubblico italiano un’esibizione speciale, arricchita dalla maestria di Coppola e dalla sua capacità di creare groove avvolgenti e dinamiche coinvolgenti.

Sul palco ad accompagnare Nicole Zuraitis, oltre a Elio Coppola alla batteria, Antonio Napolitano al contrabasso e Daniele Cordisco alla chitarra.

Il pubblico in sala ha accolto l’esibizione con entusiasmo e ammirazione, dimostrando il proprio affetto con lunghi applausi e standing ovation. L’energia nella sala era palpabile, con il pubblico rapito dalla voce intensa e dall’eleganza interpretativa di Nicole Zuraitis. Ogni brano è stato seguito con attenzione e trasporto, trasformando la serata in un’esperienza unica e indimenticabile, segno del forte legame tra l’artista e gli spettatori.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :SASÀ MENDOZA, POPULARIA FEAT ANTONIO ONORATO

Fotogallery : Catuogno Mario (http://www.spectrafoto.com)

Ieri sera al Teatro Summarte per la IX Rassegna Jazz e Baccalà ha visto sul palco Sasà Mendoza e il Popularia guest della serata Antonio Onorato

Sasà Mendoza è un musicista poliedrico: pianista, fisarmonicista, compositore, arrangiatore, autore e cantante. Si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Salerno nel 1990 e ha partecipato a vari seminari jazz a Siena e Perugia sotto la guida di Franco D’Andrea. La sua carriera è caratterizzata da una continua esplorazione di diverse realtà musicali, spaziando dal jazz alla world music, con una particolare attenzione al sound mediterraneo. Mendoza è noto per la sua sensibilità artistica e per la capacità di fondere diverse culture musicali, creando composizioni che riflettono emozioni, pensieri, sogni e speranze. La sua musica mira a raccontare storie attraverso una combinazione di jazz e sonorità mediterranee, mantenendo sempre un forte legame con le sue radici partenopee.  Nel corso della sua carriera, ha collaborato con numerosi artisti di rilievo tra cui Tra le sue collaborazioni più significative si annoverano quelle con Enzo Gragnaniello, James Senese, Rino Zurzolo, Napoli Centrale, Enzo De Caro e Dario Fo. Inoltre, ha partecipato a progetti discografici come “Dai Quartieri al S. Carlo”, “Balia” e “Oltre gli alberi” con Enzo Gragnaniello. Partecipando a progetti culturali, consolidando la sua reputazione nel panorama musicale italiano e internazionale.

Sasà Mendoza ha suonato brani musicali dei suoi vari album accompagnato al basso da Dario Spinelli e alla batteria da Domenico de Marco durante l’esibizione hanno partecipato a suonare anche alcuni componenti dei Popularia.

Per poi far entrare sul palco la guest della serata Antonio Onorato. Con il quale ha suonato insieme alcuni suoi brani.

Antonio è un chitarrista e compositore italiano con una carriera artistica di oltre trent’anni nel mondo della musica. La sua formazione musicale è arricchita da studi di etnomusicologia, focalizzandosi sulla fusione degli elementi armonico-melodici della tradizione napoletana con la musica afro-americana, medio-orientale e brasiliana, creando così un linguaggio musicale personale e distintivo.

Onorato è noto per la sua versatilità, spaziando dal jazz-rock alla world music, fino a composizioni per orchestra sinfonica. È uno dei pochi musicisti italiani ad aver tenuto un concerto al prestigioso Blue Note di New York, tempio storico del jazz internazionale. Nel corso della sua carriera, ha pubblicato circa 40 album, collaborando con artisti di fama internazionale come Pino Daniele, Franco Cerri, Toninho Horta e molti altri. Innovatore nel campo musicale, Onorato è l’unico musicista al mondo a utilizzare la “breath guitar” o “chitarra a fiato”, uno strumento rivoluzionario che combina la tecnica chitarristica con il controllo del fiato, offrendo nuove possibilità espressive. La sua musica è stata apprezzata in tutto il mondo, portandolo a esibirsi in numerosi paesi e a partecipare a prestigiosi festival internazionali. Oltre alla sua attività concertistica, Onorato ha dedicato parte della sua carriera all’insegnamento e alla divulgazione musicale, tenendo seminari sulle tecniche di improvvisazione e sulla fusione di diverse culture musicali. La sua continua ricerca e sperimentazione lo rendono una figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo.

 Sasà Mendoza ha ceduto il palco ai Popularia, che anche loro hanno eseguito alcuni brani tratti dei loro cd.

I Popularia sono un gruppo musicale italiano nato a Napoli nel 1981, noto per la loro fusione di jazz, rock e musica tradizionale napoletana. Fondato da Massimo Volpe (tastiere) e Roberto Ciscognetti (batteria), il gruppo includeva inizialmente Gennaro Petrone (voce e mandolino), Salvatore Esposito (mandolino), Franco Sansone (chitarra) e Massimo Cecchetti (basso). Il loro sound distintivo combinava strumenti tradizionali come il mandolino con influenze jazz e rock, rendendoli rapidamente popolari nella scena musicale napoletana. Nel 1983, hanno partecipato al Montreux Jazz Festival, consolidando la loro reputazione internazionale. Nel 1992, i membri dei Popularia sono entrati a far parte dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, contribuendo a diversi album e tournée di successo. La formazione attuale del gruppo comprende Salvatore Esposito, Massimo Volpe, Michele Montefusco (chitarra), Massimo Cecchetti, Roberto Ciscognetti e Peppe Sannino (percussioni). La loro discografia include album come “Popularia” (1984), “Barra” (1985), “Popularia 82/95” (1995) e “Cammell'” (2003).

Al termine richiamati dal pubblico tutti gli artisti si sono di nuovo presentati sul palco per i bis di rito tra gli applausi del pubblico.

Ineccepibile l’organizzazione del Teatro Summarte, Ufficio Stampa, Staff e i Tecnici, hanno fatto si che tutto si svolgesse in maniera ordinata.

Ringraziamo il Direttore Artistico Marco Panico sua per la cortesia e diponibilità.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :MARIO ROSINI TRIO FEAT DANIELE SCANNAPIECO

Fotogallery : SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Ci eravamo lasciati nel 2024 con una bellissima serata di Jazz alla XI Edizione di Jazz e Baccalà, e come promesso il 2025 è iniziato con un’altra grande serata di musica di grande livello, stavolta sul palco del Teatro Summarte: Mario Rosini Trio feat Daniele Scannapieco.

E anche per questa prima serata del 2025 della XI di Jazz e Baccalà nonostante il meteo il teatro Summarte si è riempito per gustare non solo la buona musica ma anche la buona cucina.

Sul palco con Mario Rosini: Pianoforte e voce è stato accompagnato da Daniele Scannapieco al sax, Elio Coppola alla batteria e Aldo Capasso al contrabasso.

Mario Rosini è un cantante e musicista italiano, nato a Roma il 16 ottobre 1963. La sua carriera musicale è iniziata negli anni ’80, ma ha acquisito una popolarità più ampia negli anni ’90 grazie al suo stile che fonde elementi di pop, jazz e musica leggera. Rosini è conosciuto per la sua voce calda e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso le sue interpretazioni.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi album e ha partecipato a numerosi programmi televisivi, consolidando la sua fama in Italia. Ha anche preso parte al Festival di Sanremo in più occasioni, raggiungendo spesso posizioni di rilievo. Mario Rosini ha inoltre collaborato con vari artisti italiani, consolidando il suo posto nella scena musicale italiana.

Oltre alla sua attività di cantante, Rosini è anche un abile pianista e arrangiatore, dimostrando una versatilità che lo ha reso apprezzato non solo come performer, ma anche come musicista e compositore. La sua musica è caratterizzata da una forte componente melodica e da un’attenzione particolare all’aspetto interpretativo delle sue canzoni.

Il Mario Rosini Trio è un progetto che rappresenta un lato più intimo e sofisticato della carriera di Mario Rosini, evidenziando le sue radici nel jazz e nella musica strumentale. Con il trio, Rosini esplora un sound che fonde jazz, pop, mettendo in risalto non solo la sua abilità vocale, ma anche le sue capacità da pianista e arrangiatore.

il Mario Rosini Trio è un progetto che permette all’artista di esprimere una grande libertà musicale, avvicinando un pubblico variegato, da quello appassionato di jazz a quello più generalista, grazie alla fusione di diversi stili musicali.

La scaletta della serata brani dove hanno messo in risalto non solo le capacità di Mario Rosini ma anche dei musicisti che l’hanno accompagnato in questa serata di grande musica

  1. Ritornerai
  2. This Masquerade
  3. Monticello
  4. Ribbon in the sky
  5. In a sentimental mood
  6. Here’s the rainy day
  7. Invitation
  8. Au private
  9. Supertition
  10. Knocks me off my feet
  11. Spring can really hang youup the most
  12. Joy spring
  13. Nightngale sang in berkeley
  14. Body and soul
  15. Antrophology
  16. Eu sei que vou te amar
  17. For all we know
  18. The shadow of your smile

Non potevano mancare i bis di rito, e Mario Rosini ha dapprima omaggiato Pino Daniele. Con il brano “qualcosa arriverà” Mario Rosini e Pino Daniele hanno collaborato insieme in più occasioni, e il loro incontro musicale è stato un importante momento nella carriera di entrambi. Nel corso degli anni, Rosini ha partecipato a concerti e registrazioni con Pino Daniele, e questa collaborazione ha dato vita a momenti musicali molto speciali. La fusione delle loro voci e stili diversi – con Daniele che portava il suo timbro inconfondibile e il suo approccio alla musica e Rosini che aggiungeva una certa eleganza e melodia ha creato una combinazione affascinante.

Per poi congedarsi dal pubblico con una bellissima interpretazione di Stevie Wonder “Overjoy”

« Vecchi articoli Recent Entries »