ALLA SERATA CONCLUSIVA DEL LEMON JAZZ : IL SOUND DI DARIO BASSOLINO.
Di Annamaria De Crescenzo
Foto gallery: Mario Catuogno (http://www.spectrafoto.com)
È domenica ed è anche l’ultimo giorno che chiude la VI edizione del Lemon Jazz, rassegna che è entrata da anni nelle attività culturali della città di Sorrento che si è svolta presso il Teatro Tasso.
Come tutte le altre due serate, Mario Mormone sale sul palco per introdurre all’ascolto degli artisti della serata e tra gli applausi dal palco Mario Mormone prima di parlare degli artisti della serata fa i ringraziamenti di rito: “Oggi è la giornata dei ringraziamenti a tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione della VI Edizione di Lemon Jazz, prima di tutto il Comune di Sorrento e la Fondazione Sorrento, a tutti i collaboratori che ci sono vicini ogni anno, un ringraziamento a Michele Mozzicato di Egea Music, che mi segue da dodici anni, poi l’immancabile mio braccio destro Giuseppe Prudente, un ringraziamento a tutti i tecnici dei suoni e delle luci, a Paolo Terlizzi, fotografo ufficiale del Lemon Jazz e a tutto il personale del Teatro Tasso. E rivolgendosi al pubblico, un ringraziamento a tutti voi che con la vostra presenza ci aiutate a portare avanti il festival. Mi fa piacere vedere anche stasera Elisabetta Ricca di Sorrento Jazz (moglie del compianto Antonino Esposito)che con la quale continuiamo a fare interscambi e a seguirci a vicenda, alla prima serata avevo la shirt di Sorrento Jazz e dintorni e parlando con Elisabetta ho spiegato il perché della scritta Sorrento Jazz e dintorni, Antonino fu il primo a fare un festival Jazz a Sorrento, ben 24 edizioni, e quindi una storia lunghissima, e iniziò a portare artisti che non avevano specificità con il Jazz, Antonino diceva che il Jazz è contaminazione, non è solo quello che ascoltiamo come i classici e i grandi interpreti del Jazz. Dopotutto il Jazz è nato da contaminazioni di vari generi e quindi dobbiamo continuare su questa linea, promuovendo questi movimenti che attingono al Jazz e trasformano la propria musica verso nuove vie. Quindi stasera di Jazz avremo molto poco”
Ad aprire la serata un duo di giovani ragazzi i Devil A and Skioffi
Devil A (pseudonimo di Angelo Autorino) di San Giuseppe Vesuviano, rapper e cantautore
Skioffi (pseudonimo di Giorgio Iacobelli) di Casalvieri, rapper e produttore
Hanno presentato alcuni loro brani molto apprezzati dal pubblico.
Dopo l’esibizione del duo, Mario Mormone introduce l’artista principale e per spiegare come avviene la scelta degli artisti, parte dalla considerazione che un direttore artistico per poter proporre artisti ai soggetti istituzionali, che hanno la voglia, il coraggio di investire risorse in questi progetti, deve, spesso trascorre parecchio tempo davanti al pc con le cuffie ad ascoltare musica, da quella più famosa a quella emergente, non solo artisti famosi che sono stati ospiti al Lemon Jazz ma anche artisti emergenti. E quindi “scrollando” sul telefonino ha iniziato ad ascoltare la musica dell’artista della serata, Dario Bassolino.
Dario Bassolino è pianista e compositore attivo nella scena jazz elettronica e non solo a livello nazionale e internazionale, ha all’attivo produzioni con Nicola Conte, LNDFK e Pellegrino, vanta collaborazioni con Nu Genea, Paolo Fresu, Stefano Costanzo, Chester Watson e tanti altri.
E per la serata conclusiva del Lemon Jazz presenta insieme al suo gruppo il suo lavoro discografico “Città Futura”
Dario Bassolino: Piano, sinth, voce
Paolo Petrella: basso elettrico, sinth
Andrea De Fazio: batteria
Marcello Giannini: chitarra
Francesca Diletta Iavarone: flauto, voce, cori
Pietro Santangelo: sax, percussioni
Linda Feki: voce, sinth
Gennaro Apuzzo: voce, cori
Il pubblico in sala molto attento all’ascolto delle canzoni proposte, un sound familiare, ma allo stesso tempo nuovo e coinvolgente. In definitiva “Città Futura” di Dario Bassolino è un album che si distingue per la sua capacità di mescolare elementi elettronici con sonorità più tradizionali, creando un’atmosfera futuristica e riflessiva. Il disco, con le sue sfumature ambient e glitch, sembra voler trasportare l’ascoltatore in una città immaginaria, in un mondo in cui il passato e il futuro si fondono. Le tracce sono caratterizzate da ritmi ipnotici e tessiture sonore complesse, dove la melodia lascia spesso spazio alla sperimentazione sonora.
Uno degli aspetti più interessanti del disco è la sua capacità di evocare immagini e sensazioni, quasi come se ogni traccia fosse un viaggio attraverso diverse zone di questa “città futura”. Bassolino utilizza suoni sintetici che si fondono con strumentazioni organiche, creando un contrasto affascinante che dà vita a una narrazione musicale ricca di dettagli.
In sintesi, “Città Futura” è un lavoro raffinato e suggestivo, capace di catturare l’attenzione di chi è alla ricerca di sonorità innovative e atmosfere oniriche.
Così con queste sonorità a noi vicine si è conclusa la VI Edizione del Lemon Jazz, con un ottimo riscontro di critica e di pubblico che ha apprezzato molto gli artisti che Mario Mormone ha proposto, dalle sonorità Cubane di Roberto Fonseca, ai virtuosismi del basso di Vincen Garciá e a concludere con le atmosfere futuristiche di Dario Bassolino.
Non ci resta che salutare la sempre bella Sorrento e ringraziare ancora una volta il Direttore Artistico Mario Mormone, per l’ospitalità concessaci, per aver avuto l’opportunità di seguire questa interessantissima rassegna del Lemon Jazz. Arrivederci alla VII Edizione che sicuramente ci riserverà tante altre sorprese!






















































































































