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AL TEATRO SUMMARTE PER L’ULTIMA SERATA DI JAZZ & BACCALÀ UN ARTISTA ECCEZIONALE : ALLAN HARRIS

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La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” si è conclusa il venerdì 16 maggio con il concerto del crooner newyorkese Allan Harris, considerato uno dei più raffinati interpreti vocali del jazz contemporaneo.

La rassegna ha preso il via il 15 marzo con la performance della cantante e pianista statunitense Nicole Zuraitis, vincitrice del Grammy Award 2024 per il miglior album vocale jazz, accompagnata dall’Elio Coppola Trio.

Il 28 marzo, la pianista e cantante cubana Jany McPherson ha presentato il suo progetto “A Long Way”, accompagnata da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Il programma è proseguito con le esibizioni di Sergio Caputo il 4 e 5 aprile, e di Joe Barbieri il 7 maggio al Teatro Acacia di Napoli.

La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” ha animato il Teatro Summarte di Somma Vesuviana dal 15 marzo al 16 maggio 2025, offrendo un’esperienza unica che ha coniugato musica jazz di alto livello e tradizione gastronomica partenopea. Ogni serata ha offerto al pubblico la possibilità di partecipare a una degustazione di piatti a base di baccalà, preparati dal ristorante ‘800 Borbonico, seguita dal concerto.

La direzione artistica è stata curata da Elio Coppola, in collaborazione con il direttore del Teatro Summarte Marco Panico. “Jazz & Baccalà” si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica e della buona cucina, celebrando l’incontro tra arte e tradizione nel cuore del Vesuvio.

Il crooner newyorkese ha incantato il pubblico con la sua voce calda e avvolgente, proponendo un repertorio che ha spaziato tra classici del jazz, omaggi a Nat King Cole e brani originali, tra cui alcuni tratti dal suo recente album Kate’s Soulfood.

Accompagnato da una formazione di musicisti di alto livello, Harris ha offerto un’esibizione intensa e raffinata, confermando la sua reputazione di interprete tra i più eleganti e versatili della scena jazz internazionale.

Nato ad Harlem nel 1956, Allan Harris è un cantante, chitarrista e compositore jazz noto per la sua voce baritonale profonda e per la capacità di raccontare storie attraverso la musica. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre New York Nightlife Awards come “Outstanding Male Jazz Vocalist” e il premio “Rising Star Jazz Vocalist” nel sondaggio dei critici di DownBeat. Ha inoltre ottenuto due premi come “Best Jazz Vocalist” dalla rivista Hot House Jazz Magazine e una borsa di studio dalla Chamber Music America per il suo progetto musicale Cross That River, che esplora il ruolo degli afroamericani nella conquista del West.

Harris ha calcato i palchi di oltre 30 festival internazionali, tra cui l’Umbria Jazz Festival, dove è una presenza costante sia nell’edizione estiva di Perugia che in quella invernale di Orvieto. Nel 2019, ha aperto la serata all’Arena Santa Giuliana con un omaggio a Eddie Jefferson, mentre nel 2022 ha presentato il progetto Kate’s Soulfood al Teatro Mancinelli di Orvieto, ispirato ai ricordi della Harlem degli anni ’50 e ’60.

Con una carriera che abbraccia jazz, blues e soul, Allan Harris continua a essere una delle voci più autentiche e apprezzate del panorama musicale contemporaneo.

Così si è conclusa l’XI edizione di “Jazz & Baccalà” con un grande finale: il concerto del celebre crooner newyorkese Allan Harris, che il 16 maggio ha incantato ed entusiasmato il pubblico del Teatro Summarte di Somma Vesuviana.

Con la sua voce profonda, elegante e intrisa di soul, Harris ha trasformato la serata in un viaggio musicale raffinato ed emozionante, alternando standard jazz, omaggi a icone del passato e brani originali tratti dal suo apprezzato repertorio.

Il pubblico, numeroso e partecipe, ha risposto con lunghi applausi e standing ovation, suggellando un’edizione che ha saputo unire musica d’autore, atmosfere intime e il sapore autentico della tradizione culinaria vesuviana. Un perfetto epilogo per una rassegna che, anno dopo anno, si conferma tra gli appuntamenti culturali più attesi della regione.

La XI edizione ha proposto artisti di levatura internazionale, offrendo concerti di altissimo livello che hanno valorizzato non solo il jazz, ma anche la cultura dell’accoglienza e della condivisione. Sicuramente, per la XII edizione, il pubblico potrà aspettarsi un programma altrettanto ricco e sorprendente, capace di consolidare ulteriormente il prestigio di “Jazz & Baccalà” nel panorama dei festival musicali italiani.

AL TEATRO SUMMARTE DI SOMMA VESUVIANA PER LA XI RASSEGNA JAZZ & BACCALÀ : JANY MCPHERSON IN “A LONG WAY”

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Ieri sera per la rassegna sommese XI edizione di Jazz e Baccalà della al teatro Summarte ha ospitato Jany McPherson, accolta con molto affetto e calore dal pubblico in sala.

Jany McPherson, nata Janysett McPherson il 22 marzo 1979 a Guantánamo, Cuba, è una pianista, cantante e compositrice di talento. Cresciuta immersa nella ricca tradizione musicale cubana, ha iniziato la sua carriera professionale collaborando con artisti di spicco come l’Orchestra Anacaona, Manolito Simonet, Tata Guines, Miles Peña e Omara Portuondo. Ha anche fatto parte dell’Orchestra Buena Vista Social Club.

Dopo una tournée europea con l’Orchestra Anacaona, ha deciso di stabilirsi in Francia. In questo periodo, ha registrato due album da solista:​

 Tres Almas (2011): Questo album ha ricevuto una nomination al Cubadisco Internacional nel 2013 nella categoria “Migliore Album della canzone contemporanea

 Blue Side Live (2014): Ha vinto il premio come “Migliore Album della canzone contemporanea” al Cubadisco nel 2014.

Nel 2020, ha pubblicato Solo Piano, un album distribuito online e nelle principali piattaforme di streaming. ​

Nel 2023, Jany McPherson ha rilasciato l’album A Long Way, un lavoro che evidenzia la sua crescita artistica e la profondità della sua espressione musicale.

Oltre alla sua discografia, Jany McPherson è nota per le sue esibizioni dal vivo. Nel 2024, ha partecipato a numerosi festival e concerti in Europa e nel mondo, tra cui il Prerov Jazz Festival in Repubblica Ceca, il Grenoble Alps Métropole Jazz Festival in Francia e l’UnoJazz&Blues Festival a Sanremo, Italia.

Jany McPherson crea una musica che mescola influenze della tradizione musicale cubana con elementi di jazz e musica contemporanea. La sua proposta sonora è caratterizzata da un’abilità straordinaria nel pianoforte, che è il suo strumento principale, e da una voce ricca ed espressiva che riflette la profondità emotiva della sua arte.

Le influenze cubane sono evidenti nella sua musica, con riferimenti a leggende come Ernesto Lecuona, Bola de Nieve e Chucho Valdés. Questi artisti hanno avuto un impatto significativo sulla formazione musicale di McPherson, e la sua musica spesso attinge alla ricca tradizione della son cubano, del bolero e della musica afro-cubana. Tuttavia, ciò che distingue il suo stile è l’incorporazione di elementi più moderni e internazionali, come il jazz contemporaneo, che si intreccia con la ritmica e le melodie cubane.

I suoi album, come “Tres Almas”, “Blue Side Live” e “Solo Piano”, mostrano una grande versatilità nel combinare generi diversi. Ad esempio, in “Solo Piano” (2020), la sua musica si concentra esclusivamente sulle sonorità del pianoforte, esplorando la purezza della composizione strumentale, spesso con un approccio improvvisato tipico del jazz, ma mantenendo sempre una connessione profonda con le radici cubane.

La sua musica è anche fortemente orientata verso la melodia e l’emotività, con arrangiamenti che spaziano dal romantico al danzón, ma sempre con un forte senso di ritmicità e groove, che la rende accessibile sia agli appassionati di jazz che ai fan della musica latina. Inoltre, Jany spesso esplora temi di introspezione e spiritualità, un aspetto che arricchisce la profondità dei suoi brani.

In sintesi, Jany McPherson crea una musica che è un crocevia tra la tradizione cubana, il jazz e le sonorità moderne, con una forte identità sonora che le permette di catturare l’attenzione di un pubblico globale.

Accompagnata da due grandi musicisti:

Alla batteria Amedeo Ariano Salernitano, è un batterista e percussionista con una carriera ricca di collaborazioni internazionali. Nel corso della sua carriera, ha suonato con numerosi musicisti di fama mondiale.

Al contrabasso ​Luca Bulgarelli, Abruzzese, è un contrabbassista jazz di spicco nel panorama musicale italiano.

Jany ha proposto un mix di brani dei suoi cd e proposto i nuovi dal suo ultimo lavoro discografico, ha omaggiato Pino Daniele e ha concluso la sua esibizione concedendo un bis molto apprezzato sola al piano. La canzone più famosa de Il Mago di Oz (1939) “Over the Rainbow”. È un brano che accompagna il personaggio di Dorothy, interpretato da Judy Garland, nel momento in cui sogna di scappare dalla monotonia della sua vita nel Kansas per un mondo migliore. La canzone è diventata un’icona del cinema e una delle più celebri della storia della musica.

Prossimo appuntamento da non perdere il 4 e 5 Maggio Sergio Caputo.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :NICOLE ZURAITIS FEAT ELIO COPPOLA TRIO

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Ieri sera sul palco del Teatro Summarte di Somma Vesuviana, per la seconda parte della XI Edizione di Jazz e Baccalà, un’artista di fama mondiale Nicole Zuraitis vincitrice di ben 2 grammy.

Per così importante evento si è registrato il sold out, accogliendo Nicole Zuraitis con molto calore e entusiasmo, per tributargli il giusto riconoscimento per il suo straordinario talento e il recente trionfo ai Grammy Awards. Il pubblico, composto da appassionati di jazz e ammiratori della sua carriera, ha accolto Nicole Zuraitis con calorosi applausi, dimostrando grande entusiasmo per la sua esibizione. La serata è stata un vero e proprio omaggio alla sua arte, con momenti di intensa emozione e performance indimenticabili che hanno confermato il suo status di artista di altissimo livello.

Nicole Zuraitis è una cantante jazz, pianista, cantautrice e arrangiatrice statunitense, nota per il suo significativo contributo alla musica jazz contemporanea.

Tutto questo grazie alla grande amicizia che Nicole Zuraitis ha con Elio Coppola, batterista di grande talento e sensibilità musicale, riconosciuto per la sua capacità di fondere tecnica e passione in ogni performance. La loro collaborazione artistica ha dato vita a momenti di straordinaria intensità, dimostrando un’affinità musicale che va oltre il semplice sodalizio professionale. Grazie a questa profonda amicizia, Nicole Zuraitis ha scelto di condividere con il pubblico italiano un’esibizione speciale, arricchita dalla maestria di Coppola e dalla sua capacità di creare groove avvolgenti e dinamiche coinvolgenti.

Sul palco ad accompagnare Nicole Zuraitis, oltre a Elio Coppola alla batteria, Antonio Napolitano al contrabasso e Daniele Cordisco alla chitarra.

Il pubblico in sala ha accolto l’esibizione con entusiasmo e ammirazione, dimostrando il proprio affetto con lunghi applausi e standing ovation. L’energia nella sala era palpabile, con il pubblico rapito dalla voce intensa e dall’eleganza interpretativa di Nicole Zuraitis. Ogni brano è stato seguito con attenzione e trasporto, trasformando la serata in un’esperienza unica e indimenticabile, segno del forte legame tra l’artista e gli spettatori.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :SASÀ MENDOZA, POPULARIA FEAT ANTONIO ONORATO

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Ieri sera al Teatro Summarte per la IX Rassegna Jazz e Baccalà ha visto sul palco Sasà Mendoza e il Popularia guest della serata Antonio Onorato

Sasà Mendoza è un musicista poliedrico: pianista, fisarmonicista, compositore, arrangiatore, autore e cantante. Si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Salerno nel 1990 e ha partecipato a vari seminari jazz a Siena e Perugia sotto la guida di Franco D’Andrea. La sua carriera è caratterizzata da una continua esplorazione di diverse realtà musicali, spaziando dal jazz alla world music, con una particolare attenzione al sound mediterraneo. Mendoza è noto per la sua sensibilità artistica e per la capacità di fondere diverse culture musicali, creando composizioni che riflettono emozioni, pensieri, sogni e speranze. La sua musica mira a raccontare storie attraverso una combinazione di jazz e sonorità mediterranee, mantenendo sempre un forte legame con le sue radici partenopee.  Nel corso della sua carriera, ha collaborato con numerosi artisti di rilievo tra cui Tra le sue collaborazioni più significative si annoverano quelle con Enzo Gragnaniello, James Senese, Rino Zurzolo, Napoli Centrale, Enzo De Caro e Dario Fo. Inoltre, ha partecipato a progetti discografici come “Dai Quartieri al S. Carlo”, “Balia” e “Oltre gli alberi” con Enzo Gragnaniello. Partecipando a progetti culturali, consolidando la sua reputazione nel panorama musicale italiano e internazionale.

Sasà Mendoza ha suonato brani musicali dei suoi vari album accompagnato al basso da Dario Spinelli e alla batteria da Domenico de Marco durante l’esibizione hanno partecipato a suonare anche alcuni componenti dei Popularia.

Per poi far entrare sul palco la guest della serata Antonio Onorato. Con il quale ha suonato insieme alcuni suoi brani.

Antonio è un chitarrista e compositore italiano con una carriera artistica di oltre trent’anni nel mondo della musica. La sua formazione musicale è arricchita da studi di etnomusicologia, focalizzandosi sulla fusione degli elementi armonico-melodici della tradizione napoletana con la musica afro-americana, medio-orientale e brasiliana, creando così un linguaggio musicale personale e distintivo.

Onorato è noto per la sua versatilità, spaziando dal jazz-rock alla world music, fino a composizioni per orchestra sinfonica. È uno dei pochi musicisti italiani ad aver tenuto un concerto al prestigioso Blue Note di New York, tempio storico del jazz internazionale. Nel corso della sua carriera, ha pubblicato circa 40 album, collaborando con artisti di fama internazionale come Pino Daniele, Franco Cerri, Toninho Horta e molti altri. Innovatore nel campo musicale, Onorato è l’unico musicista al mondo a utilizzare la “breath guitar” o “chitarra a fiato”, uno strumento rivoluzionario che combina la tecnica chitarristica con il controllo del fiato, offrendo nuove possibilità espressive. La sua musica è stata apprezzata in tutto il mondo, portandolo a esibirsi in numerosi paesi e a partecipare a prestigiosi festival internazionali. Oltre alla sua attività concertistica, Onorato ha dedicato parte della sua carriera all’insegnamento e alla divulgazione musicale, tenendo seminari sulle tecniche di improvvisazione e sulla fusione di diverse culture musicali. La sua continua ricerca e sperimentazione lo rendono una figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo.

 Sasà Mendoza ha ceduto il palco ai Popularia, che anche loro hanno eseguito alcuni brani tratti dei loro cd.

I Popularia sono un gruppo musicale italiano nato a Napoli nel 1981, noto per la loro fusione di jazz, rock e musica tradizionale napoletana. Fondato da Massimo Volpe (tastiere) e Roberto Ciscognetti (batteria), il gruppo includeva inizialmente Gennaro Petrone (voce e mandolino), Salvatore Esposito (mandolino), Franco Sansone (chitarra) e Massimo Cecchetti (basso). Il loro sound distintivo combinava strumenti tradizionali come il mandolino con influenze jazz e rock, rendendoli rapidamente popolari nella scena musicale napoletana. Nel 1983, hanno partecipato al Montreux Jazz Festival, consolidando la loro reputazione internazionale. Nel 1992, i membri dei Popularia sono entrati a far parte dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, contribuendo a diversi album e tournée di successo. La formazione attuale del gruppo comprende Salvatore Esposito, Massimo Volpe, Michele Montefusco (chitarra), Massimo Cecchetti, Roberto Ciscognetti e Peppe Sannino (percussioni). La loro discografia include album come “Popularia” (1984), “Barra” (1985), “Popularia 82/95” (1995) e “Cammell'” (2003).

Al termine richiamati dal pubblico tutti gli artisti si sono di nuovo presentati sul palco per i bis di rito tra gli applausi del pubblico.

Ineccepibile l’organizzazione del Teatro Summarte, Ufficio Stampa, Staff e i Tecnici, hanno fatto si che tutto si svolgesse in maniera ordinata.

Ringraziamo il Direttore Artistico Marco Panico sua per la cortesia e diponibilità.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :MARIO ROSINI TRIO FEAT DANIELE SCANNAPIECO

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Ci eravamo lasciati nel 2024 con una bellissima serata di Jazz alla XI Edizione di Jazz e Baccalà, e come promesso il 2025 è iniziato con un’altra grande serata di musica di grande livello, stavolta sul palco del Teatro Summarte: Mario Rosini Trio feat Daniele Scannapieco.

E anche per questa prima serata del 2025 della XI di Jazz e Baccalà nonostante il meteo il teatro Summarte si è riempito per gustare non solo la buona musica ma anche la buona cucina.

Sul palco con Mario Rosini: Pianoforte e voce è stato accompagnato da Daniele Scannapieco al sax, Elio Coppola alla batteria e Aldo Capasso al contrabasso.

Mario Rosini è un cantante e musicista italiano, nato a Roma il 16 ottobre 1963. La sua carriera musicale è iniziata negli anni ’80, ma ha acquisito una popolarità più ampia negli anni ’90 grazie al suo stile che fonde elementi di pop, jazz e musica leggera. Rosini è conosciuto per la sua voce calda e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso le sue interpretazioni.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi album e ha partecipato a numerosi programmi televisivi, consolidando la sua fama in Italia. Ha anche preso parte al Festival di Sanremo in più occasioni, raggiungendo spesso posizioni di rilievo. Mario Rosini ha inoltre collaborato con vari artisti italiani, consolidando il suo posto nella scena musicale italiana.

Oltre alla sua attività di cantante, Rosini è anche un abile pianista e arrangiatore, dimostrando una versatilità che lo ha reso apprezzato non solo come performer, ma anche come musicista e compositore. La sua musica è caratterizzata da una forte componente melodica e da un’attenzione particolare all’aspetto interpretativo delle sue canzoni.

Il Mario Rosini Trio è un progetto che rappresenta un lato più intimo e sofisticato della carriera di Mario Rosini, evidenziando le sue radici nel jazz e nella musica strumentale. Con il trio, Rosini esplora un sound che fonde jazz, pop, mettendo in risalto non solo la sua abilità vocale, ma anche le sue capacità da pianista e arrangiatore.

il Mario Rosini Trio è un progetto che permette all’artista di esprimere una grande libertà musicale, avvicinando un pubblico variegato, da quello appassionato di jazz a quello più generalista, grazie alla fusione di diversi stili musicali.

La scaletta della serata brani dove hanno messo in risalto non solo le capacità di Mario Rosini ma anche dei musicisti che l’hanno accompagnato in questa serata di grande musica

  1. Ritornerai
  2. This Masquerade
  3. Monticello
  4. Ribbon in the sky
  5. In a sentimental mood
  6. Here’s the rainy day
  7. Invitation
  8. Au private
  9. Supertition
  10. Knocks me off my feet
  11. Spring can really hang youup the most
  12. Joy spring
  13. Nightngale sang in berkeley
  14. Body and soul
  15. Antrophology
  16. Eu sei que vou te amar
  17. For all we know
  18. The shadow of your smile

Non potevano mancare i bis di rito, e Mario Rosini ha dapprima omaggiato Pino Daniele. Con il brano “qualcosa arriverà” Mario Rosini e Pino Daniele hanno collaborato insieme in più occasioni, e il loro incontro musicale è stato un importante momento nella carriera di entrambi. Nel corso degli anni, Rosini ha partecipato a concerti e registrazioni con Pino Daniele, e questa collaborazione ha dato vita a momenti musicali molto speciali. La fusione delle loro voci e stili diversi – con Daniele che portava il suo timbro inconfondibile e il suo approccio alla musica e Rosini che aggiungeva una certa eleganza e melodia ha creato una combinazione affascinante.

Per poi congedarsi dal pubblico con una bellissima interpretazione di Stevie Wonder “Overjoy”

ALLA TERZA SERATA DEL SORRENTO JAZZ FESTIVAL : DANILO REA

Di Annamaria De Crescenzo
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Per la terza serata al Sorrento Jazz Festival un ospite sul palco del Teatro Tasso: Danilo Rea

Danilo Rea è uno dei più importanti pianisti jazz italiani, noto per la sua straordinaria capacità di unire tecnica impeccabile e sensibilità artistica. Nato a Vicenza il 9 agosto 1957, ha studiato pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, dove ha ottenuto il diploma con il massimo dei voti.

Rea si è affermato nel panorama jazzistico internazionale grazie al suo talento nell’improvvisazione e alla capacità di spaziare tra generi diversi, dal jazz alla musica classica, fino al pop e alla musica leggera italiana. Ha collaborato con artisti di fama mondiale come Chet Baker, Lee Konitz, Joe Lovano e Art Farmer, e in Italia con icone come Mina, Claudio Baglioni, Pino Daniele e Gino Paoli.

Oltre alla sua attività come solista, è stato membro del leggendario Trio di Roma insieme a Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto. Negli anni, Rea ha pubblicato numerosi album di successo, tra cui lavori in piano solo come Introverso e Something in Our Way, in cui reinterpreta i Beatles.

La sua arte si distingue per la capacità di fondere melodie familiari con improvvisazioni audaci, rendendo ogni esibizione un’esperienza unica e coinvolgente. Danilo Rea continua a essere una figura di riferimento nel panorama musicale italiano e internazionale, incantando il pubblico con la sua inesauribile creatività.

Danilo Rea, regala un’esperienza musicale unica con il suo spettacolo Piano Solo. In una serata intima e straordinaria, il pubblico viene guidato attraverso un viaggio emozionale che intreccia virtuosismo tecnico, profonda sensibilità artistica e un tocco di pura improvvisazione.

Sin dalle prime note, Rea dimostra il suo straordinario talento, capace di fondere con naturalezza generi diversi: dal jazz più puro alla musica classica, passando per brani della tradizione pop e reinterpretazioni sorprendenti di capolavori della musica leggera italiana e partenopea. Ogni pezzo si trasforma sotto le sue mani in un’esplorazione nuova, carica di sfumature e atmosfere suggestive.

Uno degli aspetti più affascinanti dello spettacolo è la capacità di Rea di dialogare con il pianoforte, quasi fosse un’estensione della sua anima. Le sue improvvisazioni non solo mostrano una padronanza tecnica impeccabile, ma anche un’abilità rara di trasmettere emozioni profonde e di coinvolgere il pubblico in un momento di pura magia.

La scenografia minimale dello spettacolo amplifica l’intensità della performance: il pianoforte al centro della scena, luci soffuse e un ambiente che favorisce un ascolto raccolto e immersivo. Rea riesce a creare un legame diretto con il pubblico, che rimane rapito e sospeso in un’atmosfera senza tempo.

Piano Solo non è solo un concerto, ma un’esperienza che celebra il potere della musica come linguaggio universale, capace di toccare corde profonde e di abbattere ogni barriera tra artista e spettatore. Danilo Rea si conferma un maestro dell’improvvisazione e della comunicazione emotiva, offrendo una performance che difficilmente si dimentica.

Stasera per la quarta e ultima serata : Gegé Telesforo

ALLA SECONDA SERATA DEL SORRENTO JAZZ FESTIVAL : JAVIER GIROTTO & AIRES TANGO

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di Mario Catuogno (http://www.spectrafoto.com)

La seconda serata al Sorrento Jazz Festival, ha proposto Javier Girotto & Aires Tango sul palco del Teatro Tasso di Sorrento.

Prima del concerto Elisabetta Ricca, moglie di Antonino Esposito, dal palco oltre a ringraziare il pubblico in sala numeroso come ieri sera, ha annunciato che da quest’anno è stato istituito un premio proprio alla memoria dello scomparso Antonino.

Per quest’anno il premio è stato assegnato a Onofrio Piccolo Direttore Artistico del Pomigliano Jazz. Elisabetta Ricca ha ricordato che: “Pomigliano Jazz si pone da 30 anni di promuovere il territorio, ricco di cultura, storia dove natura e cultura entrano in simbiosi. Pomigliano Jazz è una delle eccellenze culturali della Campania, tale manifestazione nata nel 1996 a Pomigliano D’Arco e dal 2011 è diventato un Festival itinerante, negli anni ha ospitato artisti di fama internazionale. Il Pomigliano Jazz è attento alla sostenibilità ambientale, utilizzando materiali riciclabili e promuovendo un approccio “green” per gli eventi. L’evento si distingue per il suo carattere inclusivo, con iniziative dedicate alle famiglie e a persone con disabilità, rendendo il festival accessibile a un ampio pubblico.”

Ed aggiunto la motivazione di tale conferimento: “Il premio dedicato a Antonio Esposito è stato instituito in memoria dell’ideatore e organizzatore del Sorrento Jazz Festival, quindi viene conferito tale premio a Onofrio Piccolo Direttore Artistico del Pomigliano Jazz a un organizzatore che si è distinto negli anni per impegno dedizione e per i grandi risultati conseguiti, dimostrando una visione innovativa una capacità di valorizzare il territorio attraverso attività di qualità.” A consegnare il premio a Onofrio Piccolo è stato il Sindaco di Sorrento Avv. Massimo Coppola.

Dopo le foto di rito, la “parola” è passata alla musica, con Javier Girotto & Aires Tango.

Javier Girotto è un sassofonista, compositore e arrangiatore argentino naturalizzato italiano, noto per il suo stile musicale unico che unisce jazz, tango e musica popolare argentina. Nel 1994 ha fondato il gruppo Aires Tango, una delle formazioni più innovative del panorama jazzistico europeo.

Fondato a Roma nel 1994, il gruppo Aires Tango rappresenta un progetto che esplora il tango in una chiave contemporanea, integrandolo con il linguaggio del jazz e della world music.

Javier Girotto: Sassofoni (soprano e baritono)

Alessandro Gwis: Pianoforte e tastiere

Marco Siniscalco: Contrabbasso e basso elettrico

Michele Rabbia: Batteria e percussioni

Javier a metà concerto ha voluto anche lui non solo ringraziare il pubblico per la presenza e l’affetto, gli organizzatori, Elisabetta Ricca, soprattutto dedicare la serata a Antonino Esposito, lui era presente alla prima edizione del Sorrento Jazz Festival e ora con gioia e dispiacere essere di nuovo al Sorrento Jazz ma con la mancanza di Antonino.

Javier Girotto ha dato delle informazioni sui brani che sono stati proposti, brani originali tratti dal loro ultimo progetto. Celebrando il loro trentesimo anniversario con l’album intitolato “30”, il tredicesimo della loro carriera.

 Il gruppo ha condiviso quasi 1.000 palchi in tutto il mondo, fondendo jazz e tango in composizioni originali ispirate ad Astor Piazzolla. L’album “30” è nato durante la pandemia, segnando il ritorno alla normalità e la ripresa del percorso artistico del gruppo.

Il repertorio degli Aires Tango è composto da brani originali di Javier Girotto, ispirati al tango tradizionale ma rivisitati con arrangiamenti sofisticati e aperture verso l’improvvisazione jazzistica.

Aires Tango è considerato un progetto pionieristico per la sua capacità di reinterpretare il tango in chiave contemporanea, portandolo a un pubblico globale. La band ha ricevuto riconoscimenti sia in ambito jazzistico che nei circuiti della world music.

I brani riflettono momenti significativi della loro storia, con titoli dedicati a luoghi e esperienze vissute insieme. La musica degli Aires Tango è descritta come alternante tra divertente e drammatica, con dinamiche ricche di svolte inaspettate, passando da momenti intensi a sussurri sommessi.

Javier ha voluto presentare in particolare un brano a lui molto caro “Dos de Abril” una sua composizione e ogni volta che lo suona gli viene il “magone” perché nel 1982 iniziò un conflitto armato tra Argentina e Regno Unito appunto il 2 di Aprile per le isole Isole Falkland, conosciute in Argentina come Islas Malvinas.

Il 2 aprile 1982, il governo militare argentino guidato dal generale Leopoldo Galtieri ordinò l’invasione delle isole, nel tentativo di riaffermare la sovranità nazionale. Il 14 giugno 1982, le truppe argentine si arresero alle forze britanniche.  Durante questo conflitto molte vite furono spezzate. E tra gli Argentini che non tornarono più in patria ci stavano alcuni Amici di Javier e a loro Javier ha dedicato appunto questo brano.

Arrivati alla fine Javier ha voluto salutare il pubblico gli organizzatori, Elisabetta Ricca, e augurare buone feste a tutti, e ringraziare ancora una volta Antonino Esposito per aver creato questo Festival. Con un brano che si chiama “Pasqua” dedicato ai 30 anni de Aires Tango.

Ovviamente dopo i saluti di rito, il pubblico ha richiamato sul palco Javier & Aires Tango per il bis di rito, e Javier senza indugio a accontentato il pubblico con un brano che richiama la cultura Argentina dal titolo “Mate”

 “Mate” è un brano musicale composto da Javier Girotto e incluso nell’album “30” realizzato con il gruppo Aires Tango. Il brano “Mate” riflette l’essenza del gruppo, combinando melodie evocative con ritmi complessi, tipici della cultura sudamericana.

Così è terminata anche la seconda serata del Sorrento Jazz Festival con ritmi Argentini di Javier Girotto & Aires Tango, fuori temperatura fredda e una insolita Sorrento silenziosa, ma scintillante con le sue luci a ricordarci che a breve sarà Natale.

Stasera sul palco del Teatro Tasso per la terza serata del Sorrento Jazz Festival: Danilo Rea

APRONO LA 25ESIMA EDIZIONE DEL SORRENTO JAZZ FESTIVAL: THE CAPONI BROTHERS

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di Mario Catuogno (http://www.spectrafoto.com)

Come per altri anni abbiamo avuto il piacere e l’onore di essere ospiti del Sorrento Jazz, giunto alla 25esima Edizione, ma sinceramente l’atmosfera durante il nostro viaggio da Napoli a Sorrento non era gioviale come per gli altri anni, ricordando che quest’anno ci mancherà l’ideatore di questa bellissima rassegna il compianto Antonino Esposito, che abbiamo avuto l’onore e il piacere di conoscere più volte in questi anni.

Il Sorrento Jazz Festival è un evento musicale internazionale che si tiene annualmente a Sorrento, nella Penisola Sorrentina. Giunto alla sua 25ª edizione, il festival si svolge dal 16 al 19 dicembre 2024 presso il Teatro Tasso. Il festival è organizzato nell’ambito del “Circuito Penisola Sorrentina Festival” ed è parte degli eventi natalizi promossi dal Comune di Sorrento per “Mi illumino d’Inverno”

Arrivati a Sorrento ci ha accolto un vento freddo che ha contribuito a aumentare questo sentimento di “tristezza” che ci ha pervaso durante il tragitto, e abbiamo notato che molti esercizi commerciali avevano esposto la T-SHIRT con il logo del Sorrento Jazz e la foto di Antonino Esposito a dimostrazione del grande rispetto e amicizia che tutti a Sorrento avevano nei suoi confronti.

La manifestazione si terrà presso il Teatro Tasso di Sorrento, l’apporto del pubblico non solo di Sorrento da tutta la Campania non è mancato con un teatro pieno, d’altronde gli artisti di quest’anno, come per gli altri anni sono di grande prestigio.

Spente le luci in sala, sul palco è entrato sul palco Mirko Gisonte , chitarrista  e più volte ospite al Sorrento Jazz e molto legato a Antonino, e al suono della sua chitarra sono iniziate a scorrere foto di Antonino Esposito, ed è partito spontaneamente un lungo applauso, foto degli anni passati, Antonino insieme a Artisti, alla Moglie e al Figlio, collaboratori pezzi di vita, momenti di gioia pura sempre sorridente, in sala è calato un silenzio, momenti di grande emozione ci ha preso e tutti fissi a guardare quelle immagini sperando che da un momento all’altro Antonino uscisse sul palco a presentare la 25esima edizione a cui lui ci teneva tantissimo.

Alla fine della proiezione ancora un lungo applauso per la performance di Mirko e ad accompagnare sul palco la Moglie di Antonino Elisabetta Ricco e il figlio Riccardo Maria Esposito. Mirko non ha trattenuto come molti di noi l’emozione abbracciando il Riccardo, tutti eravamo con Mirko in quell’abbraccio a Elisabetta e Riccardo.

Ha preso la parola con molta fatica Elisabetta Ricca ha iniziato a parlare, ringraziando tutti i presenti in sala.

 E ha continuato: “Non è semplice parlare però ci proverò… Stasera ci sta tristezza e gioia si mescolano si alternano ma non si dividono, la gioia perché Sorrento Jazz compie 25 anni, la tristezza perché questa gioia doveva essere vissuta da Antonino che è stato l’ideatore e organizzatore di questo festival… “più volte il discorso è stato interrotto dagli applausi del pubblico a sottolineare la grande stima e amicizia nei confronti di Antonino.

“Sorrento Jazz Festival è nato della esperienza decennale di Antonino come assessore comunale al turismo, Sorrento Jazz è stata voluta per amore e per passione per la musica in generale e non solo e del Jazz in particolare, noi siamo qui a testimoniare la forza e la caparbietà di continuare nonostante le difficoltà che la musica Jazz sia un modo diverso e incisivo per valorizzare e diffondere la musica promuovendo con amore il proprio territorio e in particolare la nostra Sorrento, noi siamo qui per testimoniare e continuare a diffondere le sue idee, e mi piace terminare con le parole del Magistrato Giovanni Falcone : “Gli uomini passano, le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.” A tale conclusione un grande applauso si è levato dalla sala.

Elisabetta Ricca ha ringraziato innanzitutto l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco di Sorrento Avv. Massimo Coppola, il Comandante della Polizia Municipale Rosa Russo per la collaborazione, Italia Concerti nella persona di De Giorgio Franco

Elisabetta Ricca ha continuato nei ringraziamenti : “Ringrazio a tutte le persone che hanno collaborato e coadiuvato per la piena riuscita e organizzazione di Sorrento Jazz, a tutto lo staff di Sorrento Jazz e in particolare Fortunata De Angelis, Riccardo Maria Esposito, Lello Petagna e Lugi Astarita, per aver condiviso con me con noi tutti le tappe organizzative ogni uno con le proprie peculiarità e competenze messe a disposizione per la squadra condividendo obiettivi per il miglior risultato possibile. Ho parlato di squadra e non di gruppo perché il gruppo può essere anche qualcosa di temporaneo invece la squadra è qualcosa di duraturo, perché non siamo soli in questa squadra c’è l’amministrazione Comunale, il Sindaco, e tutti uniti ci impegniamo a far si che il festival cresca sempre di più e possa arrivare alla 50esima edizione ancora più forte di adesso”

Elisabetta Ricca ha passato la parola al Signor Sindaco Avv. Massimo Coppola per un ideale taglio del nostro per la questa 25 esima edizione di Sorrento Jazz.

Dopo come giusto che sia e per rispetto alla memoria di Antonino, che ha sempre amato la musica e per rispetto alla sua volontà la “parola” è passata alla musica.

A dare inizio a questa prima serata della 25 esima edizione tocca a un quintetto: THE CAPONI BROTHERS QUINTET

Il The Caponi Brothers Quintet è una formazione, di grandi Artisti che incarna l’essenza del jazz moderno, arricchita da influenze che spaziano dal bebop alla fusion, passando per le sfumature della tradizione italiana.

Domenico Tammaro – voce

Giuseppe Di Capua – pianoforte ed elaborazioni musicali

Gianfranco Campagnoli – tromba e flicorno

Tommaso Scannapieco – basso acustico

Domenico De Marco – batteria

Il quintetto si distingue per un’interpretazione intensa e originale di standard jazz, accanto a composizioni inedite che mostrano una spiccata sensibilità per l’improvvisazione e una padronanza tecnica notevole. Ogni brano è un viaggio emotivo, dove la cura per l’arrangiamento si intreccia con momenti di libera creatività.

Il The Caponi Brothers Quintet è particolarmente apprezzato per la sua autenticità e la capacità di rendere omaggio ai giganti del jazz pur mantenendo una forte identità. Il pubblico viene trasportato in un’atmosfera di intimità e intensità, che lascia spazio alla riflessione e alla pura gioia musicale.

Hanno tra le tante canzoni in scaletta eseguito brani come:

Renato Carosone Tu vuò fá l’americano; Torero,Fred Buscaglione Eri piccola; Whisky facile ,Antonio De Curtis Malafemmina , Vinicio Capossela Che coss’è l’amor All’una e trentacinque circa, Paolo Conte Via con me.

Queste loro interpretazioni ci ha reso meno amara questa serata e ridato allegria con la loro musica.

Stasera sul del Teatro Tasso di Sorrento per la seconda serata della 25 esima edizione Javier Girotto &Aires Tango

Ineccepibile l’organizzazione del Teatro Tasso di Sorrento, Ufficio Stampa, Staff e i Tecnici, hanno fatto sì che tutto si svolgesse in maniera ordinata.

Ringraziamo il Elisabetta Ricca e Riccardo Maria Esposito sua per la cortesia e diponibilità.

Un nostro dovuto particolare ringraziamento a Giuseppe Prudente di quale ci onoriamo di essere Amici.

AL TEATRO ACACIA PER VOMEROSUONABENE #24 : SIMONA MOLINARI QUINTET

Fotogallery : SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Ospite per la rassegna musicale “Vomerosuonabene#24” al Teatro Acacia Simona Molinari

La rassegna musicale Vomerosuonabene #24 , Direttore Artistico Michele Solipano, è un evento annuale che celebra il jazz e altri generi musicali di qualità, con artisti di spicco e concerti che si tengono nei principali teatri e spazi culturali del Vomero, a Napoli. L’edizione 2024 propone una serie di appuntamenti imperdibili, tra cui il concerto del Simona Molinari Quintet, che si tenuto ieri sera presso il Teatro Acacia, con grande affluenza di pubblico a testimoniare che quando si propongono eventi di grande qualità artistica il pubblico risponde sempre con molto entusiasmo e partecipazione come nel caso di Simona Molinari, accolta con grande affetto dal pubblico in sala.

Il Simona Molinari Quintet rappresenta una fusione perfetta tra eleganza, tecnica e passione, caratteristiche che rendono ogni esibizione un’esperienza unica e memorabile. Con Simona Molinari al centro, il quintetto incarna il meglio della tradizione jazzistica italiana e internazionale, mescolando sapientemente swing, bossa nova e canzone d’autore.

Simona Molinari si distingue per una voce cristallina, calda e dal timbro raffinato. La sua capacità di alternare interpretazioni delicate e intensità emozionale è sorprendente. Riesce a portare il pubblico in un viaggio attraverso epoche e generi, mantenendo sempre una connessione intima con chi ascolta. La sua presenza scenica è magnetica: ogni gesto, sorriso e parola sembra studiato per valorizzare l’essenza del brano interpretato.

I musicisti che accompagnano Simona sono veri e propri maestri del loro strumento. Ogni componente del quintetto aggiunge una sfumatura unica al sound complessivo, l’intesa tra i membri del quintetto è palpabile, frutto di una sintonia costruita nel tempo e di una straordinaria padronanza tecnica.

Il repertorio del Simona Molinari Quintet è un viaggio tra standard jazz, brani originali e arrangiamenti creativi di pezzi iconici. La loro capacità di reinterpretare classici con freschezza e personalità è uno dei punti di forza del gruppo. Ogni brano viene trasformato in un racconto che coinvolge il pubblico, trasportandolo in un mondo di suggestioni musicali.

Il Simona Molinari Quintet è un’eccellenza musicale capace di affascinare appassionati di jazz e non solo. Ascoltarli dal vivo significa immergersi in un’atmosfera di pura magia, dove talento, emozione e professionalità si fondono in una sinfonia perfetta. Una serata con loro non è solo un concerto, ma un’esperienza che lascia il cuore pieno di musica e bellezza.

Ringraziamo il Direttore Artistico Michele Solipano, per l’ospitalità e cortesia.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ : MARCO ZURZOLO “O FISCHIO NUN FA PAURA”

Foto gallery : ©SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Ospite per la seconda data della XI rassegna Jazz e Baccalà al Teatro Summarte : Marco Zurzolo, che con il suo progetto “O fischio nun fa paura” ha chiuso le prime due date della suddetta rassegna per il 2024.

Jazz e Baccalà riprenderà nel 2025, ma ovviamente al Teatro Summarte c’è una corposa e importate programmazione. Il tutto curato in prima persona dal Direttore Artistico Marco Panico.

Come dicevamo a chiudere la rassegna per il 2024 non poteva esserci un fuoriclasse della Musica non solo Partenopea Marco Zurzolo, una chiusura con il botto!

Marco Zurzolo è: Sassofonista, compositore direttore e arrangiatore e Docente di Musica d’insieme Jazz al Conservatorio di Salerno. Nella casa genitoriale a Bagnoli si respirava musica che era un elemento “quotidiano” basta ricordare il compianto Fratello di Marco, Rino amico e contrabbassista di Pino Daniele.

Il suo progetto tratto dall’omonimo libro è innovativo, che ci conduce nella Napoli che molti di noi non conoscono. Solo dalla mente e dalla genialità di Marco Zurzolo poteva partorire un tale progetto fatto con il cuore e con l’anima per l’amore della propria terra che solo Marco possiede.

Sul palco con Marco Zurzolo : Sax e voce narrante

Antonio Mambelli: Batteria

Franco Amato: Basso

Franco Di Mauro: Chitarra

Roberto Ziaco: Piano

Alessandro Tedesco: Trombone

Cassandra Pepe: Voce

“O fischio ca nun fa paura” di Marco Zurzolo è un progetto discografico che incarna l’anima vibrante di Napoli attraverso una fusione unica di jazz, sonorità popolari e contaminazioni contemporanee. L’album si distingue per la sua capacità di raccontare storie e emozioni radicate nella tradizione partenopea, ma con uno sguardo moderno e universale.

Zurzolo, sassofonista di grande sensibilità, crea un mosaico sonoro in cui il suo strumento guida l’ascoltatore attraverso paesaggi musicali ricchi di pathos e sfumature. I brani, intrisi di melodia e improvvisazione, evocano immagini di vita quotidiana, tradizioni antiche e speranze contemporanee, unendo nostalgia e energia in un equilibrio perfetto. Il titolo stesso, “O fischio ca nun fa paura” (Il fischio che non fa paura), riflette l’idea di un richiamo sonoro che consola e ispira, piuttosto che spaventare. Questo tema attraversa l’intero album, rendendolo un’opera coesa e profondamente emozionante. Per chi ama la musica capace di unire radici e innovazione, questo disco è un viaggio imperdibile.

Il progetto discografico di Marco Zurzolo, “‘O fischio ca nun fa paura”, è un viaggio emozionale che unisce il racconto musicale alle esperienze e ai ricordi del popolo napoletano, mescolando jazz e tradizione partenopea. Racconta una storia che parte dagli anni ’60, esplorando speranze, difficoltà e aspirazioni di rinascita di Napoli.

Il titolo richiama il coraggio di affrontare la paura attraverso il potere catartico della musica, un tema simbolico ispirato al fischio che sovrastava i bombardamenti durante la guerra. Zurzolo trasforma questo concetto in un dialogo tra passato e presente, evidenziando la resilienza e la vitalità della cultura napoletana, con chiari riferimenti autobiografici e alla tradizione musicale locale, come i Napoli Centrale e gli Showmen​ ragazzi (Mario Musella, James Senese e Franco Del Prete) che, attraverso la musica, cercano di affermare la propria identità e i propri sogni, fino ad arrivare ai nostri giorni con le canzoni di Pino Daniele.

È anche un messaggio di speranza: Nonostante le difficoltà e le sfide, la musica rimane un potente strumento per diffondere un messaggio di speranza e di ottimismo. Un ponte tra passato e presente, il progetto unisce le tradizioni musicali napoletane con sonorità più contemporanee, con un sound originale e coinvolgente.

Pubblico coinvolto, emozionato e divertito dai racconti di Marco e soprattutto dal sound del suo inseparabile sax che ha tramesso emozioni forti a tutti i presenti in sala, e al termine sui vari bis Marco ha incitato il pubblico ad alzarsi e contribuire fattivamente a questo sound emotivo che ci avvolto dalla prima all’ultima nota.

Non poteva esserci miglior chiusura a questa serata e a questo 2024 con il sax di Marco con la mitica “Napule è” per questa volta lasciamo la chiusura a Marco Zurzolo con questa bellissima clip.

Buone feste e arrivederci per Jazz e Baccalà 2025!

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