Giulia Maglione : la voce e il cuore di “Mal di te”
di Annamaria De Crescenzo foto di SpectraFoto
In occasione del concerto al Club 55 di Napoli, abbiamo avuto il piacere di intervistare Giulia Maglione, voce di “Mal di Te” progetto dedicato alla musica e alla poesia di Pino Daniele, e a Maurizio Yorck, Artista Metropolitano.
Dove e quando nasce la tua passione per la musica ?
Giulia: È nata con me, a casa mia si è sempre fatta musica. Io non ho ricordi della mia vita senza musica. Mio padre suonava, i fratelli facevano musica, mia mamma canticchiava anche in maniera intonata quindi la passione per la musica ha la mia stessa età. Quello che ha preso forma nel tempo è la progettualità, la musica non è stata più un qualcosa che io ascoltavo soltanto ma volevo dare una forma a queste emozioni. Ascoltare non solo le note ma anche le parole. Quando sei ragazza ti fai trasportare dalle emozioni che quella musica ti dà contestualmente ad esempio in estate. Poi piano piano la musica ha preso sempre più spazio in me, e dalle varie esperienze musicali come quella che ho fatto cantando nei vari jazz club dove tu hai un rapporto diretto con le persone che vengono ad ascoltarti e puoi sperimentare da vicino le emozioni che nello stesso tempo dai loro e loro danno a te, anche perché io sono molto attenta a questa cosa, mi contamino e contamino, una sorta di empatia con il pubblico fortissima.
E la tua passione per la musica di Pino Daniele?
Giulia: Da bambina ho iniziato a fare musica ma in particolare ad ascoltarla, non sentirla soltanto, ma proprio ascoltarla dal profondo di me stessa e soprattutto quella di Pino Daniele. Dal primo giorno che ho sentito la sua musica è come se fossi stata invasa da qualcosa che mi faceva scorrere il sangue nelle vene, io avevo la sua foto nel diario per dire, ma non ho mai pensato a lui come uomo come attrazione ma ciò che lui rappresentava. Con la sua musica era capace di portarmi in un altro mondo ed accompagnarmi nella mia vita.