Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)
Un grandissimo successo di pubblico, meritatissimo visto il valore dell’artista invitato alla rassegna “I colori della Musica” organizzata dal Teatro Campano sotto la direzione artistica di Luciano Moscati, Presidente dell’Associazione I Senzatempo di Avellino che ha accolto, nella sala del Teatro Partenio, l’irresistibile musica di Ray Gelato and the Giants.
Il concerto è stato una vera e propria miscela di brani contagiosa, spettacolare, irresistibile che ha fatto la fortuna del sassofonista e cantante inglese, da tempo amatissimo non solo in patria per la sua simpatia e la sua verve, nonché per esecuzioni musicali impeccabili.
Ray Gelato è più di altri colui che ha riscoperto con successo lo spirito più disincantato di tanta musica in voga negli anni Quaranta e Cinquanta: soprattutto dal vivo, lui e la sua band trascinano il pubblico in una sorta di rito collettivo all’insegna del più sano e tonificante divertimento.
Merito anche di influenze e canzoni che vanno da Nat King Cole a Frank Sinatra, da Cole Porter a Louis Prima, da Sammy Davis Jr. a Louis Jordan, senza dimenticare capisaldi della tradizione italiana, in special modo partenopea.
Nella sua carriera numerosi album, sia con questa formazione, sia con i romagnoli Good Fellas. Ultimo in ordine di uscita “ Wonderful!” lavoro che vede grande maturità dell’artista espressa con quel ritmo shuffle che lo rende favorito ad un pubblico estremamente variegato.
Ray Gelato ha partecipato a numerosissime trasmissioni televisive in Italia ed ovunque nel mondo; tra le altre Maurizio Costanzo show, buona domenica, il boom , ed è stato ospite dei The good fellas per lo spettacolo dei comici Aldo, Giovanni e Giacomo “tel chi el telun”. Trasferitosi in Florida ha eseguito concerti in tutti gli Stati Uniti. Riportando la sua musica là dove è nata, Ray ha trovato tanta ammirazione ed un nuovo pubblico. Nell’anno seguente, spinto da questa nuova popolarità presso l’alta società britannica, ha suonato dal vivo al matrimonio di Sir Paul Mc Cartney, ed addirittura ad un party pubblico tenuto da Sua Maestà, la Regina d’Inghilterra, la quale si dice abbia ballato compiaciuta! Preparatevi quindi a partecipare attivamente ad uno spettacolo che non vi lascerà da soli neanche per un minuto.
Ray Gelato è più di altri colui che ha riscoperto con successo lo spirito più disincantato di tanta musica in voga negli anni Quaranta e Cinquanta: soprattutto dal vivo, lui e la sua band trascinano il pubblico in una sorta di rito collettivo all’insegna del più sano e tonificante divertimento.
Nello stile e nell’estetica di Ray Gelato i riferimenti a Buscaglione, Carosone, Rabagliati e Natalino Otto sono infatti evidentissimi. Nel suo repertorio “Tu vuo’ fa l’americano” va quindi a braccetto con “Just A Gigolo”, “O Marie” con “Everybody Loves Somebody”, “Carina” con “I Ain’t Got Nobody”, “That’s Amore” con “Just One of Those Things”. Con Ray Gelato e i suoi “giganti” non c’è stato un attimo per annoiarsi: travolgente, ironico, con una carica inesauribile di vitalità dall’inizio alla fine del concerto, irresistibile nel suo accento americano nel dialogare con il pubblico, nel presentare i vari brani in scaletta, presentando i suoi musicisti con una verve e un’allegria che va oltre tutto e tutti.
Insomma un concerto davvero straordinario che ha conquistato tutto il pubblico numerosissimo in Teatro, in un finale con una travolgente “Just a Gigolo” che l’artista e la sua band ha dedicato a tutta la platea che ha salutato Ray Gelato con una meritatissima standing ovation e lunghissimi applausi.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...