Recensione: Avvenne a Napoli di Eduardo De Crescenzo e Julian Oliver Mazzariello al Teatro Cilea di Napoli

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (www.spectrafoto.com)
Grandissimo successo di pubblico e di critica, concerto di una bellezza musicale e culturale che lascia senza fiato, l’appuntamento attesissimo che si è svolto ieri sera al Teatro Cilea di Napoli del progetto “AVVENNE A NAPOLI passione per voce e fisarmonica (Eduardo De Crescenzo) e piano (Julian Oliver Mazzariello) un originalissimo concerto sospeso tra la migliore tradizione e innovazione italiana, con uno strepitoso Eduardo De Crescenzo, già icona di eleganza, che ha interpretato la Canzone Classica Napoletana del periodo tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 fino ai primi anni ’50 con l’arrivo dell’influenza jazz che cambio completamente il modo di interpretare la musica napoletana di quegli anni storici.
Il concerto di ieri sera, come citato dallo stesso De Crescenzo, ha presentato ad un pubblico numerosissimo e attentissimo in sala, parte del vastissimo repertorio che l’ha formato come musicista e interprete, seppure nell’evoluzione della sua personalità musicale, contraddistinguendolo con quello stile “unico” che lo rende un artista unico nella sua poetica musicalità e un napoletano innamorato della Canzone Napoletana tradizionale oltre che dell’anima poetica e culturale della città di Napoli stessa.
Il concerto è un vero e proprio evento che l’Artista regala al suo pubblico per raccontare alle nuove generazioni un miracolo che AVVENNE A NAPOLI: musicisti pregevoli e grandi poeti crearono un repertorio, figlio dell’Opera – ma anche sua moderna evoluzione – per inventare la “forma canzone” così come la conosciamo oggi.
Tra un brano e un altro, Eduardo De Crescenzo ha raccontato, nel suo stile calmo e introverso da artista sensibile quale egli è, il senso profondo del suo progetto: “Questi brani divennero l’inizio della nascita di una nuova figura quella “dell’interprete” che sostituirà totalmente quella del “cantante” che fino a quel momento esisteva nell’ambito del canto operistico. Infatti per quanto virtuoso e nobile, per quanto tecnicamente pregevole, divenne non più esaustivo, ma divenne necessario che il cantante riuscisse ad entrare nei versi del poeta facendoli suoi per farli rivivere ogni volta in maniera profonda nell’anima e nel cuore di coloro che l’ascoltavano”
E ancora: “ Tutto questo portò la Musica ad uscire dai soliti salotti privilegiati per ascoltare la Musica d’Arte che avvenivano nei circoli culturali e nelle case patrizie dell’epoca, per entrare in spazi rivolti anche ad un pubblico non di elité ma pronto per accogliere e amare questo tipo di musica. Oggi posso dirvi che questo progetto è il mio omaggio ai Maestri che mi hanno insegnato l’Arte dei Sentimenti: perché le emozioni hanno un suono preciso, hanno parole precise ma per riconoscerle, bisogna impararle”
Il concerto è stato anticipato dalla presentazione di Federico Vacalebre , giornalista e critico musicale, che con il suo libro “Storie del canzoniere napoletano” accompagna la pubblicazione dell’album e che ha definito questo progetto “un repertorio che appartiene al talento di Eduardo De Crescenzo per DNA”
Molto originale anche l’idea di anticipare il concerto con un bellissimo video che ripropone in versione fumettistica i due musicisti che interpretano una delle canzoni del repertorio del concerto stesso “Marechiare”.
Il concerto si apre con una bellissima interpretazione di “Fenesta Vascia”, seguita da tantissimi altri brani strepitosi come Era de maggio, Luna nova, ‘A vucchella, I’ te vurria vasà, Uocchie c’arraggiunate, Voce ‘e notte, Passione, Serenata napulitana, Silenzio cantatore, Maria Marì solo per citarne alcuni dei tantissimi brani presentati durante la serata, per alcuni di essi arricchiti non solo dalla voce sempre bellissima di Eduardo De Crescenzo ma anche dalle note melodiose e armoniche della sua amatissima fisarmonica Lo stesso musicista di tanto in tanto interrompe la musica con racconti legati alla musica e al periodo storico nel quale è stata creata, citando compositori strepitosi dell’epoca narrata o eventi che hanno cambiato la storia della musica come il periodo dei fischiatori (citando uno su tutti il genio di Salvatore Gambardella o quello di E.A. Mario, che da semplice dipendente delle Poste, si trasformò nel genio della composizione visto i capolavori musicali che ha donato al mondo intero)
Il pubblico si emoziona alle note di brani strepitosi che parlano di amori struggenti, di passione, di nostalgia per la propria terra, di sentimenti mai dimenticati e mai fuori moda, come “Silenzio cantatore”, “Catari”, “Canzone appassionata”, “Passione”, “Voce e notte” e si commuove nello splendido racconto dei sentimenti di dolore dei napoletani, costretti ad emigrare verso terre lontane come l’America per trovare fortuna, e guardare dalla nave che li porterà lontano con gli occhi pieni di lacrime l’ultimo scorcio di Napoli che è appunto il Borgo di Santa Lucia con una splendida versione di “Santa Lucia lontana”.
E ancora emozione con il racconto della guerra e soprattutto del dolore di ritrovarsi, dopo la fine della seconda guerra mondiale, con una città distrutta quasi totalmente con le bellissime emozioni di una canzone stupenda come “Monastero ‘e Santa Chiara”, concludendo poi con il racconto della storia di una delle canzoni che sancì il cambiamento verso una musica nuova che nascerà grazie all’influenza e alla contaminazione della musica jazz che arriverà con le truppe americane che sbarcarono a Napoli e che lo stesso De Crescenzo ricorda essere una delle primissime canzoni che lui imparò a suonare, giovanissimo, sulla sua prima fisarmonica: “Luna Rossa”.
Richiamato poi a gran voce dal pubblico in piedi in sala per acclamare il ritorno in scena del loro amatissimo idolo musicale, Eduardo De Crescenzo e Julian Oliver Mazzariello hanno salutato il pubblico con un ultimo, straordinario, brano “Scetate”.
Possiamo quindi affermare, senza ombra di dubbio, che è un concerto da non perdere in replica il 22 novembre e poi il 13 e 20 dicembre
Per info e acquisto biglietti: vivaticket.com/it/ticket/avvenne-a-napoli/193962)
Credits: si ringrazia la Direzione del Teatro Cilea, gli addetti stampa Giulio Di Donna e Francesca Scogliamiglio per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.