Recensione:Sade Mangiaracina Trio ad Umbria Jazz 2022

Di Ornella Falco
Foto di Roberto Cifarelli (https://www.robertocifarelli.com/)
Umbria Jazz 2022, quarantanovesima edizione, ha dato il meglio di sé e, dopo le restrizioni pandemiche, si è ritornati agli usi delle precedenti edizioni rivedendo la città di Perugia inondata da musica, musicisti stranieri e tanto pubblico. Ovviamente l’ascolto più attento e specialistico è stato per i concerti al Teatro Morlacchi e per quelli alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria dove, a differenza del Morlacchi, si sono potuti ascoltare nuovi progetti, alcuni anche sperimentali, meno consueti, ma sempre di alto livello proposti da quei musicisti che ancora definiamo giovani, ma che giovani musicalmente non lo sono più.

Tra questi annoveriamo Sade Mangiaracina in trio con Marco Bardoscia e Gianluca Brugnano. Il progetto della siciliana Sade Mangiaracina, talento genuino del nuovo jazz italiano, risente molto in alcuni brani di suoni e ritmi della sua terra che ben si amalgamano con il linguaggio del jazz. Le composizioni sono delicate pur se dal ritmo incalzante e manifestano una crescita tecnica e compositiva che la leader ormai ha raggiunto possiamo dire a pieni voti. Con lei al pianoforte, in questo viaggio musicale Marco Bardoscia al contrabasso musicista di eccezionale capacità che con l’archetto, ritornato in uso, realizza suoni pieni, amalgamati a volte cupi e Gianluca Brugnano alla batteria che dà al trio la forza ritmica necessaria ai brani presentati esplodendo nell’ultimo brano dedicato a Mandela dove Sade si esprime attraverso un “pianoforte” romantico ma travolgente nello stesso tempo. Tra i brani Destroyng Pass Boy, Anna, Coco, La Terra dei Ciclopi, brano interamente dedicato alla Sicilia e due pezzi ancora non editati tanto che la stessa Sade li titola nuovo 1 e nuovo 2. Il plauso del pubblico e stato tale che il trio non ha esitato nel donare ai presenti un secondo bis dal titolo Amella brano cadenzato nelle note di un dolcissimo suono di piano, di un vibrante contrabbasso e di una delicatissima batteria.