Recensione: 18esima Edizione del Festival JazzFlirt 2022

di Clementina Abbamondi 

La 18° Edizione del Festival organizzato dall’ Associazione JazzFlirt Musica & Altri amori,ha preso il via
il 4 luglio 2022 nella suggestiva “Area Archeologica Caposele “a Formia .

Ospite della serata il contrabbassista William Parker, una leggenda del jazz con il primo tour europeo di cui una della due tappe è Formia. Il contrabbassista ha suonato assieme a due musicisti d’eccezione ,Pasquale Mirra al vibrafono e
Hamid Drake alla batteria presentando un progetto eclettico e innovativo.
Il concerto è stato aperto dal gruppo “Tetrad 4et “ formato da Gianluca Manfredonia al
vibrafono,Armando Iacovella alla chitarra,Alessandro Del Signore al contrabbasso e Alessandro Forte
alla batteria.,una giovane formazione locale riunita in un progetto caratterizzato da composizioni originali
in cui si avvicendano scrittura e una grande capacità improvvisativa.

Prima del concerto ,Gerardo Albanese ,storico Fondatore dell’Associazione Jazz Flirt &Altri Amori,
presentando al pubblico la 18° Edizione del Festival Jazz ha detto” è stato un traguardo inimmaginabile
raggiungere i 18 anni del Festival.

Infatti , l’Associazione ha dovuto superare nel corso di questi anni grandi difficoltà che hanno messo in discussione il prosieguo di questo Festival Jazz. Cerchiamo ora di raccogliere i frutti di questi anni spesi a promuovere e diffondere la cultura musicale in generale ed in particolare modo quella afroamericana che è quella che predilegiamo. L’Associazione ha portato avanti anche numerose attività collaterali come guida all’ascolto,seminari,laboratori,rassegne video,160 concerti,580 musicisti sono stati ospiti dal Festival Jazz Flirt nel corso di questi 18 anni.Abbiamo
conquistato con i nostri concerti un pubblico sempre più numeroso al quale va il nostro calorosissimo
applauso,un pubblico che ci ha sempre sostenuto e si è lasciato incuriosire dalle nostre proposte”.

A questo punto Gerardo Albanese ha presentato il nuovo Presidente dell’Associazione Emilio Civita che
,dopo aver ringraziato Gerardo Albanese per la sua indispensabile presenza e disponibilità nel guidare in
tutti questi anni il timone dell’Associazione, ha presentato i due musicisti di fama internazionale il
bassista William Parker ed il batterista Amir Drake che sono ritornati sul palco del Festival Jazz Firt dopo
18 anni in quanto erano già presenti nella I° Edizione e ,dice Emilio Civita, “ci fecero l’onore di
suonare anche se allora eravamo sconosciuti ed alle prime armi”.Il Presidente dell’Associazione Jazz Flirt
& Altri Amori ha ringraziato l’Amministrazione Comunale che dice “ha dato un grande contributo ed
impegno e ha creduto in questo 18° Festival ,anche dopo due anni di pandemia che avevano bloccato gli
eventi e la musica” Un sentito ringraziamento è andato anche ai vari sponsor che hanno permesso al Jazz
Firt di organizzare dei concerti di alto livello”, e aggiunge” tengo molto che ad aprire il concerto sia un
quartetto di musicisti locali in quanto stiamo cercando di portare la musica jazz nel nostro territorio e
quindi abbiamo dato la possibilità ad un gruppo di giovani e talentuosi musicisti di presentare un loro
progetto originale in anteprima.


I “Tetra 4et “ sono un gruppo che nasce nel 2021 ed è figlio della forte esigenza espressiva dei musicisti
che lo compongono .A dare nome al gruppo è un concetto che spazia dalla geometria alla
filosofia, intersecandosi inevitabilmente con il mondo musicale. Un tetraedo dove ogni faccia è
rappresentata dal contributo unico dei singoli musicisti, riunito in un progetto caratterizzato da
composizioni originali in cui improvvisazione e scrittura si avvicendano naturalmente.
Gianluca Manfredonia al vibrafono dopo aver lanciato l’uscita del suo progetto in solo “Piovra
Project”incide anche l’album con i Brew4et per l’etichetta “Losen Records”“Drops” che è il disco
d’esordio del gruppo con il quale sta ora lavorando alla realizzazione del secondo disco.Nel 2021 sempre
col gruppo “Brew4et” Gianluca Manfredonia ha partecipato al Contest organizzato dal “Val d’Angri
Jazz” ricevendo dalla giuria il premio come miglior musicista e ha ricevuto meritatamente i complimenti
del Sindaco di Castelforte, paese nativo di Gianluca per il suo grande talento che ha conquistato con
passione, impegno e sacrificio.
Armando Iacovella alla chitarra, Alessandro Del Signore al contrabbasso e Alessandro Forte alla batteria
completano il quartetto. Il gruppo ha suonato alcuni brani originali che prossimamente faranno parte del
loro primo CD : Augumented time,Sotomayor,Almost 11,Cantata dei giorni dispari e Coming and going. I
musicisti ,durante il concerto, hanno dimostrato un grande interplay e grande talento.
Dopo l’esibizione dei “Tetra 4et” sono saliti sul palco dei veri mostri sacri ,il contrabbassista William
Parker, il vibrafonista Pasquale Mirra ed il batterista Hamin Drake.
William Parker bassista, compositore e leader della band è da decenni in prima linea nella scena jazz
creativa .La sua musica è innovativa ,nato nel 1952 ,è tra i più attivi musicisti afroamericani degli ultimi
30 anni..La sua formazione è tutta interna alla musica d’avanguardia di New York dei primi 70 anni.

Parker prende lezioni da Richard Davis ,Jimmy Garrison celebri contrabbassisti ,maestri di quella sonorità
“nera”legata alle musiche di Coltrane,Mingus,Monk. Inizia a comporre per tutti i tipi di ensemble,suona
con i migliori jazzisti newyorkesi fino alla militanza nei gruppi del pianista Cecil Taylor durata per tutti
gli ’80 anni. Negli anni ’90 William Parker si impone come faro tra la comunità dei musicisti neri di New
York .Fonda la Little Huey Creative Orchestra. Dirige il gruppo in “Order to Survive “,si schiera a fianco
di tutti i movimenti di rivendicazione civile. E’ direttore artistico del “Vision Festival”. William Parker
trova in Hamid Drake un batterista perfetto per formare la sessione ritmica più solida della musica
radicale. Il New York Times lo ha definito “un musicista irriducibile”. William Parker ha passato’ 50 anni
a suonare jazz ,o meglio free jazz o musica creativa come viene denominata quella corrente che fu
originata dalle incisioni di Cecil Taylor e Ornette Coleman sul finire degli anni ’50.
Hamid Drake, nato in Luisiana nel 1955, è un batterista e percussionista jazz americano . Alla fine degli
anni ’90 era ampiamente considerato come uno dei migliori percussionisti nel jazz e nella musica
improvvisata. Incorporando strumenti e influenze afro-cubane,indiane, africane ed ha collaborato a lungo
con i migliori improvvisatori di free jazz,Drake si è anche esibito in World music. Alla fine degli anni
’70,era membro della Mandingo Griot Society di Foday Musa Suso e ha suonato reggae per tutta la sua
carriera. Drake ha lavorato con il trombettista Don Cherry, il pianista Herbie Hancock,i sassofonisti
Archie Sheep e David Murray e con il bassista William Parker.Ha studiato a fondo la batteria, compresi
gli stili orientali e caraibici.Suona spesso senza bastoncini ,usando le mani . Recentemente si è dedicato ai
suoi progetti come” l’Indigo Trio” ed alcuni duetti estrosi con Antonello Salis e Napoleon Maddox.
Pasquale Mirra è tra i vibrafonisti più attivi nel panorama del jazz italiano .Ha studiato strumenti a
percussione nel Conservatorio di Salerno e dal 2001 vive a Bologna dove si è legato a
“Bassesfere”,collettivo di musicisti impegnati a sviluppare e divulgare la musica improvvisata.Ha
partecipato alle musiche del Film americano di Woody Allen “To Rome with Love”. Recentemente
collabora con Gianluca Petrella e i C’ monTigre.

Il trio ha travolto con la sua musica il pubblico che si è sentito proiettato in un ritmo coinvolgente , il
progetto non è stato solo un esempio di virtuosismo,visto il talento dei tre musicisti,ma è anche connotato
dalla versatilità e dall’ecletticità di questi straordinari artisti che sono riusciti a passare dal funk al soul,
con richiami al jazz classico e alla world music, fondendo diversi generi e stili armonicamente. ,Sorpresa
ed imprevedibilità, una incessante ricerca sonora,intenso scambio e sinergia musicale,grande capacità di
spaziare nei ritmi di Drake.due culture così lontane quella di Mirra e Drake si ritrovano,si fondono.
Durante il concerto il contrabbassista William Parker ha suonato alcuni strumenti musicali etnici:il
Guembri e la Musette, mentre il batterista ha suonato il tamburo.Si è creata così un.’atmosfera etnica che
ha incantato il pubblico presente.
I tre musicisti hanno saputo comunicare un grande entusiasmo ed il desiderio di ritornare alla vita ed alla
normalità.
Domani e dopodomani il Festival Jazz Flirt continua con altri concerti imperdibili.

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