Recensione : 26° Edizione del “Premio Internazionale Massimo Urbani”

Recensioni di Clementina Abbamondi
Il 25 -26 giugno 2022 si è svolta a Camerino la 26° Edizione del “Premio Internazionale Massimo Urbani”, il prestigioso concorso internazionale per solisti che dal 1996 scopre giovani talenti del jazz e il cui scopo è quello di attirare musicisti talentuosi nel territorio. Il Premio nasce nel 1996 ad Urbisaglia (MC), da un’idea del direttore artistico e straordinario promotore di jazz Paolo Piangiarelli, produttore della casa discografica Philology Label, scomparso il 1° gennaio di quest’anno, al quale sarà dedicata questa Edizione. Paolo Piangiarelli ha voluto istituire questo Premio in memoria di Massimo Urbani, geniale sassofonista romano prematuramente scomparso. Il Premio, che oggi coinvolge le città di Camerino, Urbisaglia e Macerata è organizzato dall’Associazione Culturale Musicando Jazz di cui è Presidente Daniele Massimi e dal 2004 viene supportato dal Comune di Camerino e da UNICAM che istituendo il Premio UNICAM jazz, dà la possibilità ai vincitori di incidere il loro primo disco da professionisti. Nel 2007 il Premio acquisisce l’aggettivo “Internazionale “con l’obiettivo di estendere i confini del premio all’estero. Il concorso ha selezionato quest’anno più di 80 solisti, attraverso rigorose selezioni dal vivo valutate da una giuria che quest’anno è composta dai due Presidenti: il sassofonista Baptiste Herbin, ed il trombonista Massimo Morganti e dalla sezione ritmica formata dal pianista Massimiliano Rocchetta, da Gabriele Pesaresi al contrabbasso e da Massimo Manzi alla batteria.
I finalisti del Premio Internazionale Massimo Urbani 2022 sono 10 musicisti.
Venerdì 24 giugno sul prato dell’agriturismo PAPPAFO’ Country House, incorniciato dalle colline marchigiane in una serata impreziosita da un bellissimo tramonto, si è svolta l’anteprima del Premio Internazionale Massimo Urbani, una cena spettacolo. La” Musicando Jazz Orchestra” ha suonato alcuni dei brani più famosi del grande jazzista Charles Mingus come omaggio ai 100 anni dalla sua nascita. Come ha detto Daniele Massimi, Presidente di Musicando Jazz, “L’Orchestra è nata nel 2018 grazie ad un’idea e al coordinamento del musicista Stefano Conforti che ha coinvolto in questo progetto circa 25 musicisti jazz marchigiani. La Musicando Jazz Orchestra diretta dal Maestro Luca Pecchia, rappresenta un forte segnale di rinascita dei territori e delle comunità colpiti dal terremoto del 2016”. Il concerto è stato impreziosito dai bellissimi assoli di Stefano Bedetti al sax e di uno dei presidenti della giuria del Premio Internazionale Massimo Urbani il talentuoso sassofonista Baptiste Herbin. È stato poi chiamato a suonare alcuni brani al piano il bravissimo Tommaso Perazzo già vincitore nel 2018 del Premio.
Sabato 25 alle 17 nei bellissimi giardini comunali della Rocca Borgesca di Camerino come ogni anno il PIMU ha dedicato un appuntamento pomeridiano ai bambini ed in collaborazione all’ Associazione “Adesso Musica” ha organizzato dei laboratori di “Musica per gioco”.
Alle 19 si è svolto” l’aperitivo concerto al tramonto “con il “Lorenzo Bisogno Quartet” formato da Lorenzo Bisogno al sax tenore (vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani 2021), Manuel Magrini al pianoforte, Pietro Paris al contrabbasso e Lorenzo Brilli alla batteria. Lorenzo Bisogno ha presentato alcuni brani da lui composti per il suo cd che uscirà a breve:” Time to find out”, “Open Spaces”,” Groovy””, Searching for the next”,” Cicli lunari” e anche due arrangiamenti degli standars “317 east32nd street” di Lennie Tristano e “The Moontrane” di Woody Shaw.
Il sassofonista ha dimostrato ancora una volta di essere oltre che un eccellente musicista anche un bravissimo compositore. Inoltre, il “Lorenzo Bisogno Quartet”, è dotato di interplay e grande affinità musicale e affiatamento tra i musicisti del gruppo.
Alle 21 sul palco allestito sotto una quercia della Rocca Borgesca di Camerino con un bellissimo prato circondato da alberi centenari e da un panorama mozzafiato sulle colline marchigiane ha preso il via la XXVI edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani.
I finalisti del Premio Internazionale Massimo Urbani 2022 sono 10 musicisti.
Alami Ava, 24 anni di Roma, alla voce
Di Caterino Aldo, 25 anni di Bitritto (Bari), al flauto
Filaci Lucia, 30 anni di Roma, alla voce
Laura Alessandro, 17 anni di Palermo, al sax
Ottaviano Antonio, 19 anni di Venafro (IS), al sax
Paggi Matteo, 25 anni da Amsterdam, al trombone
Petrafesa Nicolò, 27 anni di Gravina di Puglia (BA), al pianoforte
Sansonetti Simone, 25 anni di Castel Gandolfo (Roma), alla chitarra
Michele Tedesco, 25 anni di Torrebelvicino (VI), alla tromba
Saverio Zura, 25 anni di Porto Torres (SS), alla chitarra
I premi ai quali concorreranno quest’anno i dieci candidati sono:
Il “Premio Internazionale Massimo Urbani “
Il “Premio Paolo Piangiarelli”, istituito quest’anno in ricordo del produttore della casa discografica Philology Label e ideatore del Premio Internazionale Massimo Urbani, scomparso il 1° gennaio di quest’anno, che permetterà al vincitore di incidere un disco presso il “TubeRecording” Studio per l’etichetta discografica EMME RECORD LABEL
Il “Premio Nuovo IMAIE “che dà al vincitore la possibilità di esibirsi in 6 concerti nei 12 mesi successivi
Il “Premio della “Critica” assegnato dalla Giuria dei giornalisti e direttori artistici
Il “Premio Social” al musicista più votato dal pubblico del web
2 Borse di Studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Sammer School.
Quest’anno è stata dedicata a Paolo Piangiarelli una bellissima mostra antologica “SO LONG”. Il fotografo Carlo Pieroni racconta in 50 scatti la figura immortale di Paolo Piangiarelli, profondo conoscitore della jazz internazionale, talent scout ineguagliabile, produttore, fondatore di Macerata Jazz e del Premio Internazionale Massimo Urbani. La mostra si potrà ammirare a Camerino nei giardini della Rocca Borgesca durante i giorni nei quali si svolgerà il Premio Internazionale Massimo Urbani.
I Presidenti di giuria quest’anno sono:
Baptiste Herbin che ha intrapreso lo studio del sassofono con Jean Louis Mounier, dedicandosi alla musica jazz sotto la guida di Julien Lourau, Jean -Jacques Rulhmann e successivamente, di Jean -Charles Richard. Dopo essere stato allievo di Riccardo Del Fra al Conservatorio di Parigi, si è affacciato sulla vibrante scena jazzistica della capitale francese. Dopo l’incontro con André Ceccarelli ha registrato con lui l’album “Brother Stoon”, nel 2015 pubblica il suo secondo album “Interfèrences”, nel 2016 “Dreams and connection”. . La sua musica ed il suo stile risentono dell’influenza di Charlie Parker, Ornette Coleman, John Coltrane. Della musica tradizionale del Madagascar, ma anche di compositori classici come Debussy, Ravel e Bach.
Innumerevoli le sue collaborazioni con tantissimi artisti del panorama internazionale. Oggi il sassofonista si dedica anche all’insegnamento tenendo corsi di perfezionamento in tutto il mondo. Ha accompagnato Charles Aznavour fin nei suoi ultimi concerti.
E Massimo Morganti che si diploma in Trombone, Strumentazione per Banda e Composizione al Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro. Prosegue gli studi al Berklee college di Boston (grazie a una borsa di studio vinta ai seminari di Umbria Jazz 1997) con Jeff Galindo, Hal Crook, Phil Wilson. La sua attività concertistica, che va dalle piccole formazioni alle grandi orchestre, lo porta a collaborare con importanti musicisti del panorama Jazz Italiano e internazionale. Ha all’attivo oltre sessanta incisioni come leader, sideman e co-leader. Nel 2001 fonda la “COLOURS JAZZ ORCHESTRA” di cui è direttore con la quale incide tre dischi: “Nineteen Plus One”,” Quando m’ innamoro” …in jazz e “Home Away From Home”. Attualmente insegna trombone jazz al Conservatorio F. Venezze di Rovigo e al Conservatorio F. Morlacchi di Perugia.
I dieci concorrenti hanno presentato due brani a testa, accompagnati dalla sezione ritmica formata dal veterano Massimo Manzi, il batterista che da anni accompagna i musicisti durante il Premio, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimiliano Rocchetta al pianoforte.
Il livello dei concorrenti quest’anno era molto alto ed infatti la Giuria ha impiegato molto tempo per prendere una decisione sull’attribuzione dei premi. Il pubblico durante l’attesa del verdetto ha potuto ascoltare il bravissimo vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani del 2018 Tommaso Perazzo che ha eseguito al piano sia delle sue composizioni sia degli standard.
Il Sindaco di Camerino, salito sul palco per la proclamazione dei vincitori si è complimentato con Daniele Massimi, Presidente di Musicando Jazz per la perfetta organizzazione del Premio e ha detto” IL Premio è una certezza per il nostro Territorio ed un’opportunità di farlo conoscere a sempre più persone per favorirne la rinascita”.
La vincitrice del Premio “Social” è stata la cantante Lucia Filaci, il vincitore del Premio della “Critica” e del Premio del “Pubblico” è stato il trombonista Matteo Paggi al quale è andato anche il terzo posto. La borsa di studio del Fara Music Festival è stata assegnata alla cantante Ava Alami e quella di Nuoro Jazz al giovanissimo sassofonista Alessandro Laura. Il secondo posto del Premio Internazionale Massimo Urbani è stato assegnato al chitarrista Saverio Zura.
Il Primo Premio quest’anno è andato al sassofonista Antonio Ottaviano, vincitore anche del Premio IMAIE e del Premio Paolo Piangiarelli.
Il giovanissimo sassofonista, solo 19 anni, nativo di Venafro (IS) frequenta il secondo anno presso il “Saint Louis College of Music di Roma, suona nell’ensemble di sax del Maestro Rosario Giuliani ed è sidemen dell’Orchestra del Maestro Antonio Solimene. Antonio Ottaviano ha ereditato la passione per la musica da un prozio trombettista e compositore e già a 9 anni ha intrapreso lo studio del sassofono contralto. I brani che ha presentato al Premio Internazionale Massimo Urbani sono stati “Voyage” di Kenny Baron e “Invitation” di Bronislau Kaper. La sicurezza nell’esecuzione dei brani ed il talento del giovane sassofonista ha decretato la sua vittoria.
Domenica 26 si è esibito per il concerto al tramonto “Camerino Players” meet Maurizio Urbani con Alberto Napolioni al pianoforte, Enrico Mianulli al contrabbasso e Roberto Bisello alla batteria.
Il sassofonista Maurizio Urbani, fratello di Massimo al quale è stato dedicato questo prestigioso Premio ha ricordato Paolo Piangiarelli scomparso recentemente ideatore e fondatore del premio ed instancabile produttore discografico, organizzatore e promotore del jazz e dei giovani musicisti .Maurizio Urbani ha detto di sentire la mancanza di Paolo Piangiarelli, amico carissimo ed il concerto di stasera sarà in suo onore e sarà una festa .”Mi auguro che Paolo da lassù ci possa sentire” “Grazie Paolo “aggiunge commosso. Come di consueto Maurizio Urbani ha invitato sul palco i giovani musicisti che hanno partecipato al Premio.
La serata si è conclusa con il concerto dei due presidenti del Premio Massimo Morganti e Baptiste Herbin accompagnati da Massimiliano Rocchetta al piano, Massimo Manzi alla batteria e Gabriele Pesaresi al contrabbasso.
La serata si è trasformata in una festa quando sono saliti sul palco sia il vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani, il sassofonista Antonio Ottaviano, sia gli altri concorrenti e la bravura di questi giovani musicisti conferma che ogni anno vengono selezionati i migliori musicisti tra quelli che si presentano per concorrere a questo Premio che dà la possibilità di valorizzare i giovani jazzisti e riconoscerne il talento.