Recensione: John Scofield e Dave Holland ospiti del Bologna Jazz Festival 2021

Recensione e Foto di Gabriele Lugli (http://www.gabrielelugli.com/)
Tutto esaurito al Teatro Duse per un duo di grande rilievo internazionale, quello formato da John Scofield alla chitarra e da Dave Holland al contrabbasso.
John Scofield ha influenzato il mondo del jazz fin dagli anni ’70,
e lo fa ancora oggi in maniera significativa.
Scofield si è espresso con facilità ed entusiasmo nel gergo del bebop, del blues, del jazz-funk, del jazz, della musica elettronica e dei complessi orchestrali.
Indipendentemente dalla sua formazione stilistica, il distinto suono della sua chitarra e le sue composizioni sono inconfondibili, sempre arricchite da un’improvvisazione d’eccellenza dedicata alla più raffinata tradizione jazz.
Ha fatto parte di grandi formazioni e progetti del Jazz storico, Miles Davis, Gerry Mulligan, Dave Liebman su tutti, autore a propria volta e curioso interprete di tante formazioni nelle quali la sperimentazione e la ricerca sono state prassi correnti e centrali.
Dave Holland continua a lavorare su progetti nuovi con una notevole spinta creativa.
Il contrabbassista inglese, nel 1968 fu notato da Miles Davis fino a preferirlo a Ron Carter.
A New York, Holland, iniziò la sua carriera tra i big e registrò alcuni dischi chiave di Davis. Dopo questa esperienza formò il gruppo Circlee con Chick Corea, Barry Altschul e Anthony Braxton, aprendo un lungo sodalizio con la casa discografica tedesca ECM.
D’altro canto, è uno dei migliori musicisti jazz degli ultimi decenni e tra i migliori viventi. Un interprete raffinato e coltissimo che ha solcato la storia di questa musica, da sempre al massimo livello possibile.
I due vecchi amici hanno giocato sulle sottigliezze, sulle sfumature, sul rendere ogni brano una vibrante poesia, fino a concludere con Mr. B, brano che Holland ha dedicato al musicista che lo colpì da giovane facendogli decidere di suonare il contrabbasso: Ray Brown.