Recensione: Roberto Vecchioni al Festival di Cervo: Musica & Parole

Recensione e Foto di Vittorio Santi
Nello scrigno della piazza dei Corallini anche questa sera si vive di magia.
L’appuntamento del 6 Agosto con Il Prof. Vecchioni non delude.
Distanziamento sanificazione e attese per recepire le nuove misure anti Covid non hanno impedito al pubblico di riempire tutti i posti a disposizione, anche sul sagrato davanti alla chiesa.
Da menzionare anche l’impegno e la grande professionalità degli Organizzatori nel gestire l’uscita del pubblico al termine della serata.
La serata inserita nel programma del 58° Festival è stata organizzata con la collaborazione del Club Tenco ha avuto come preludio una veloce ma significativa intervista da parte degli studenti del Liceo Vieusseux di Imperia a Roberto Vecchioni.
“La musica è un fatto istintivo “è il messaggio che ha voluto far arrivare ai giovani studenti.
Poi è iniziato il concerto; la sua voce e la chitarra sapientemente orchestrata da Massimo Germini ci hanno tenuto compagnia per più di 90 minuti.
Ha ripercorso molti dei suoi successi ma anche, molte canzoni conosciute perlopiù dai cultori della sua musica: insomma il Prof a 78 anni ancora riesce ad incantare ed attrarre.
Tra aneddoti e parole e anche qualche momento ludico, i testi e la musica che hanno certamente segnato momenti di vita di noi tutti, sono risuonate tra le antiche mura di questo paese affacciato sul mare.
Al termine del concerto quando le luci si sono spente, il pubblico è scivolato via nelle strette viuzze del paese, ho avuto modo di scambiare due parole con lui: la semplicità fatta a persona, la sensibilità che non è mai venuta meno in questi anni, come quando mi è stato chiesto: “ma ..Genova..il Ponte”