Recensione: Gonzago Rubalcaba e Aymee Nuviola al Correggio Jazz

Articolo e foto di Gabriele Lugli (www.gabrielelugli.com)
Il 16 Luglio il Correggio Jazz ha visto esibirsi sul palco del teatro Asioli il duo Gonzago Rubalcaba e Aymee Nuviola.
“Viento y Tiempo” è il titolo dell’album live registrato al Blue Note di Tokyo nel 2019 dal duo ed è una storia che nasce tra le strade dell’Avana, a Cuba, e le stanze del conservatorio di musica.
Due madri che portano i figli a studiare pianoforte, un’insegnante di nome Silvia e l’ingenua passione per la musica di due bambini.
Sono passati anni da quando Gonzalo e Aymée giocavano sulle scale del Conservatorio.
Nel frattempo Aymée, ha vinto un Grammy ed è diventata un’artista internazionale. Analogamente, Gonzalo ha vinto 2 Grammy ed è divenuto uno dei pianisti più acclamati nel panorama mondiale.
Realizzando un sogno di lunga data di lavorare insieme, i due artisti amici d’infanzia hanno entrambi ricevuto un ampio plauso per il loro lavoro.
Questo album è stato nominato come “Best Latin Jazz Album” per la 63esima edizione dei Grammy Awards.
Il duo ha saputo tenere in pugno il pubblico del Teatro Asioli.
La musica afrocubana però è ritmo, è anima, è swing, è melodia, è armonia, chi cattura principalmente l’attenzione del pubblico è il ritmo che la tipica sezione ritmica afrocubana riesce a fornire ed è questo che è mancato al concerto dei due.
Privare un progetto di questo fondamentale elemento in un repertorio incentrato su bolero-feeling è come indebolirne la capacità attrattivo-comunicativa della musica cubana.
Dopo l’inizio del concerto in piano solo, dove i più attenti cultori di jazz e gli esperti di musiche cubane hanno apprezzato il magistrale Gonzalo rileggere magnificamente First Song di Charlie Haden e El Cadete Constitucional di Jacobo Rubalcaba, Aymée ha intonato, tra le altre, Lagrimas Negras, Bemba Colorà, Mi mejor cancion (di José Antonio Mendez,uno dei padri del feeling o filin), El manisero e, con estrema intimità, la sua Nada es para ti.