Recensione: Sergio Cammariere in “Sannio Jazz Fest 2021”

di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Dopo una lunga attesa, dovuta al fermo di tutte le attività culturali causa covid, ritorna la grande musica live nell’ambito del Sannio Jazz Fest 2021 organizzato da Napoli Jazz Club di Napoli e diretto da Michele Solipano, venerdì 18 Sergio Cammariere è tornato ad esibirsi al Teatro Romano di Benevento, in una serata di grandissimo successo di critica e di pubblico.

Talentuoso, riservato e sensibile, una carriera trentennale, undici album da cantautore, venti colonne sonore per il cinema, dodici premi internazionali, collaborazioni con grandi nomi della musica italiana, Premio Tenco nel 2002 con “Dalla pace del mare lontano”, e terzo posto a Sanremo 2003 con “Tutto quello che un uomo”, oggi Cammariere continua a regalare emozioni attraverso le sue sonorità raffinate e intense. Dopo  “La fine di tutti i guai” del 2019 ha pubblicato recentemente un album composto da  brani strumentali dal titolo “Piano Nudo”, un bellissimo progetto, un disco coraggioso in quanto non sono tanti i cantautori che pubblicano album strumentali ma Sergio Cammariere è anche uno straordinario pianista jazz e così, dopo la pubblicazione di “Piano” del 2017, primo disco di solo pianoforte, e avendo continuato a comporre, editare, ascoltare da lontano, suonare, e registrare nuovi brani strumentali ha pensato, a giusta ragione, di pubblicare un secondo album che, ne siamo certi, sarà un autentico successo.

Carico di umanità, stile, classe ed eleganza di altri tempi, Cammariere è capace di emozionarsi ancora nonostante tanti anni di attività professionale e di coinvolgere ed emozionare il pubblico presente nell’arena del Teatro Romano di Benevento con la sua Musica d’Autore.

Insieme ai musicisti che lo seguono ormai da anni, Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Amedeo Ariano (batteria) ha presentato alcuni dei suoi più grandi successi della sua carriera artistica.

Sergio Cammariere arriva puntuale sul palco allestito con grande sapienza scenica e luci d’effetto puntate sulla bellezza artistica del Teatro che diventa esso stesso scenografia naturale del concerto stesso, nella sua inarrivabile eleganza e con quel suo portamento elegante che lo rende un uomo di grande fascino oltre che meraviglioso poeta grazie alle sue canzoni che spesso sono ispirate a sentimenti importantissimi come l’amore e l’amicizia.

Emozionatissimo data l’assenza forzata dalle scene per tutti questi lunghissimi mesi causa covid, si è subito reso disponibile, per rendere magico questo rientro di fronte al suo amatissimo pubblico, a suonare con tutta l’energia e l’entusiasmo possibile (“Da questo momento sono tutto per VOI”) e con l energia e il talento di Luca Bulgarelli e Amedeo Ariano, da poco nominato Cavaliere del Lavoro al merito dal Presidente della Repubblica, ha riempito il Teatro Romano di Benevento con la sua splendida musica.

Brani come “Sorella mia”, “Le Porte del Sogno”, “Per Ricordarmi di te” e “Tempo perduto” fino a “Con te sarò tratto quest’ultimo dal penultimo album dell’artista  “La fine di tutti i guai” (2019), entusiasmano il pubblico presente che si scatena in un lunghissimo applauso appena Cammariere intona i primi accordi di “L’amore non si spiega “  con il quale partecipo al 58esimo  Festival di Sanremo  nel 2008 , dedicato all’amore, sentimento cosi importante e spesso cosi complicato che nessuna parola al mondo può essere capace di spiegare.

Nella seconda parte del concerto, rimane solo al piano per intonare quella che lui stesso definisce “la mia preghiera laica” che è “Padre della notte” e il teatro si riempie, in un silenzio assoluto, di una grande unica emozione e la voce di Sergio Cammariere risuona in questo splendido scenario facendo sussultare le anime.

E poi arriva il momento dei suoi indimenticabili come “Via da questo mare”, “Mano nella mano”, “Malgrado poi” con la parte finale cantata in brasiliano e con un ritmo cosi trascinante che è impossibile rimanere fermi, e “Cantautore piccolino” richieste a gran voce dal pubblico che avrebbe voglia che questo concerto durasse ore e ore, ma che purtroppo dovrà concludersi entro l’orario obbligato del coprifuoco ancora in vigore.

Il pubblico va in estasi con “Tutto quello che un uomo” il brano con il quale partecipo nel 2003  al Festival di Sanremo e  che gli permise di ottenere il terzo posto nella classifica di quell’edizione, insieme al Premio della Critica e quello come “Migliore composizione musicale “ in un perfetto equilibrio musicale ed emozioni, tanto che è il brano, ancora oggi, più applaudito e accompagnato dalle voci di tutto il pubblico presente che ne canta una parte tutto da solo accompagnato dalle note del pianoforte e che rende ancora più emozionante la serata stessa.

Il concerto si conclude, dopo un particolare  assolo che mette in luce il talento artistico sia di Luca Bulgarelli che di Amedeo Ariano che con la sua energia suscita un lunghissimo e convinto applauso da parte del pubblico presente dopo un assolo di batteria davvero coinvolgente,  con la meravigliosa magia delle note di “E mi troverai” una poesia dedicata a quel sentimento capace di poter dare il vero senso alla vita che è l Amore, consacrando ancora di più Sergio Cammariere ad “interprete prezioso  dei veri sentimenti della vita “.

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