Recensione: Antonio Castaldo in piano solo al Piano City Napoli 2020

di Clementina Abbamondi

La  rassegna Piano City Napoli 2020 nonostante la riprogrammazione alla luce delle restrizione anticovid 19 si  è    svolta dal 7 al 13 settembre come  promesso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli .Per dar luogo  al maggior numero di eventi nelle condizioni di sicurezza  imposte la rassegna è stata suddivisa in più giorni ed  ha predisposto un ricco cartellone che ha allineato 145 eventi in 32 location . La manifestazione nata a Berlino da un’idea del pianista tedesco Andreas Kern, ha trovato in Napoli una sede di eccellenza.

Nell’ambito della sezione jazz dei concerti di Piano City con la direzione artistica del Maestro Francesco D’Errico,mercoledì 9 settembre nel cortile del Maschio Angioino ho assistito al concerto di un giovane pianista campano di soli 29 anni Antonio Castaldo che ha dato prova del suo talento.  Antonio Castaldo  nasce il 29.09.1990 e comincia prestissimo ad amare la musica in quanto  nella sua famiglia il papà  è chitarrista, il fratello batterista Jazz e lo zio bassista,  gli danno lo stimolo per innamorarsi della musica e così, all’età di 6 anni, si avvicina  allo studio del pianoforte. Inizia così a studiare i primi anni dell’adolescenza il pianoforte sotto la guida del M° Giovanni Pepe.  In seguito si  iscrive al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno alla classe di Pianoforte Jazz, sotto la direzione dei Maestri Francesco D’Errico, Guglielmo Guglielmi e Sandro Deidda.  nel 2017, consegue brillantemente la laurea triennale in Pianoforte Jazz con 110/110 e Lode e una tesi dal titolo “Dal Ragtime al Jazz moderno”. Negli anni 2016 e 2017  nei quali  frequenta  i corsi  Erasmus in Spagna  studia con grandi maestri del Conservatorio Superior de Mùsica de A Coruña, come i maestri Alberto Conde De León, Kin García, Fernando Llorca, Iñigo Azurmendi e, Roberto Somoza. In questi anni entra a far parte di due Orchestre Jazz di grande rilievo quali i “Los Hot Chocholates” e i “Blue Devils Big Band” ed, inoltre, dell’orchestra di musica funky  i “Mambo n° Funk”. In particolare, col M° Roberto Somoza, partecipa a vari progetti Swing-Jazz, di Cabaret e Show internazionali.  A Dicembre del 2019 consegue il diploma accademico di II^ livello con 110 e lode presso il Conservatorio “G. Martucci di Salerno” e continua comunque ad approfondire la conoscenza dello strumento con i Maestri Michele Di Martino e Julian Oliver Mazzariello.      Tante sono le sue performaces con apprezzati musicisti di Jazz sia nazionali che stranieri. Tra gli eventi a cui ha partecipato Antonio Castaldo  Piano City Napoli negli anni 2014, 2015, 2019.

In occasione di Piano City  2020 nel cortile del Maschio Angioino  Antonio  Castaldo ha eseguito durante il concerto dei brani   che hanno rivelato la conoscenza e la propensione verso diversi  generi  musicali  ed il desiderio di poter attingere da essi  elementi da personalizzare ed inserire nei suoi arrangiamenti per rendere la sua musica  “world music” . Prima dell,inizio del concerto Antonio ha  esposto al pubblico il suo progetto musicale dicendo ”il progetto da me presentato per questa nuova edizione di Piano City Napoli 2020 è il risultato dell’incontro e della fusione di varie culture, di costumi e tradizioni lontani dai nostri, soffermandosi sulla nascita di alcuni generi che rappresentano il risultato finale di questo “incontro”. È il frutto di un’esperienza di viaggio diretta che ho avuto la fortuna di intraprendere attraverso il progetto Erasmus in questi anni di studi. Per circa due anni ho frequentato il Conservatorio Superior de Musica nella città di La CoruNa capoluogo della Galizia, regione a nord della Spagna, sotto la direzione dei Maestri Alberto Conde de Leon, Kin Garcia, Roberto Somoza e Fernando Llorca. Grazie a questa opportunità ho avuto la possibilità di conoscere e vivere profondamente le tradizioni e i costumi locali, l’arte e la musica, i luoghi, ma soprattutto tante persone. Gli stili che mi hanno particolarmente colpito sono : il Flamenco, la Buleria e la Muiñeira.All’interno di questa fusione stilistica e culturale il jazz rappresenta, grazie al suo linguaggio, alla sua abilità di tenere uniti anche elementi in contraddizione tra loro, all’improvvisazione, un collante perfetto, capace di accogliere e connettere tra loro bagagli espressivi coltivati per millenni. In questo senso il jazz diventa un modello estetico ed etico di coesistenza con l’altro e la varietà di stili e la tendenza alla contaminazione musicale che lo ha interessato sin dalle origini e ha favorito, agli inizi degli anni ottanta, la nascita di forme musicali del tutto innovative tra cui la “world music”.

Per world music s’intende un genere musicale di contaminazione fra elementi di popular music e musiche tradizionali come quella etnica e quella folk. Inoltre il progetto World Music in Piano Solo, presentato per l’occasione di Piano City Napoli, verrà attuato in formazione ampliata con l’obiettivo di incidere e  pubblicare un album”.                                                                                                    Il concerto inizia con uno standard jazz “AfroBlue” di Mongo Santamaria  con arrangiamento di Antonio Castaldo ,un brano  con un sound afro-cubano,quasi mediorientale, ricco di ritmo.Seguono i brani “Dulce Amalgura” di  Pablo Anon Lijo sempre con l’ arrangiamento di Antonio Castaldo“,Muineira de Combarro”di  Alberto Conde de Leon  che ripropone un genere musicale della Galizia e si distingue per il suo tempo espressivo e vivace.  Antonio Castaldo si è cimentato in questo brano pieno di difficoltà tecniche in particolare la velocità d’esecuzione grazie alla quale  ha dimostrato il suo talento.Il brano “So What” , il famoso standard  composto da Miles Davis  che innaugurò la stagione  del   jazz modale  e arrangiato da Chano Dominguez,è stato riproposto  da Antonio Castaldo che ha dimostrato  il suo talento sia nell’improvvisazione sia nella tecnica . E’ poi seguito il brano “Bluserias” di Kin Garcia e” Softly is in a morning sunrise” di Abbey Lincoln  con l’arrangiamento di Antonio Castaldo. Il pubblico presente ha applaudito con calore all’esibizione del giovane pianista  che grazie al suo talento ed alla grande passione per la musica avrà davanti a sé un percorso in ascesa.  Antonio Castaldo oltre a possedere grande ritmo e doti di improvvisazione  ha una capacità senza la quale il puro virtuosismo resta sterile, la capacità di  comunicare le sue emozioni con la musica e coinvolgere il pubblico che lo ascolta.

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