Recensione: Let’s Jazz di Paolo Fresu/Luca Aquino e L’Orchestra Filarmonica di Benevento

Di Annamaria De Crescenzo Foto di:SpectraFoto (www.spectrafoto.com)
La musica esprime ciò che non può essere espresso a parole e ciò che non può rimanere in silenzio (Victor Hugo)
È ciò che è avvenuto ieri sera, giovedì 16 luglio, al Teatro Romano di Benevento grazie al concerto “Let’s Jazz” dell’Orchestra Filarmonica di Benevento diretta dal Maestro Raffaele Tiseo che ha visto in una location di una bellezza architettonica e storica incredibile come il Tetro Romano di Benevento, due grandi Maestri della musica jazz contemporanea di livello artistico internazionale come Paolo Fresu e Luca Aquino, accompagnati sul palco, da altrettanto validissimi musicisti come Mario Nappi al pianoforte, Dario Miranda al contrabbasso e Giampiero Franco alla batteria.
Il secondo concerto di una rassegna musicale che è iniziata con un grandissimo successo di pubblico e di critica con la serata del 12 luglio grazie all’omaggio alla musica di Beethoven e che presenta in cartellone altre 3 serate di indubbio fascino musicale (19 luglio Bohemian Fantasy tributo ai Queen, 25 luglio Gala Verdiano, e il 27 luglio Rosso Storie di Tango) è stato uno strepitoso sold out in entrambi i concerti della serata stessa (il primo alle 21 e il secondo alle 23), prova che le scelte musicali ed artistiche dell’Associazione “I Filarmonici di Benevento” sono sempre di altissimo valore artistico e musicale.
L’Orchestra Filarmonica di Benevento nasce nel 2014 per espressa volontà di talentuosi musicisti del territorio sannita. L’Associazione Musicale Culturale “I Filarmonici di Benevento” è la struttura portante sulla quale è costruita l’orchestra e consta di 83 iscritti tra associati e collaboratori. Il Presidente dell’Associazione è l’Ing. Pasquale Narciso, il Presidente Onorario Mons. Pasquale Maria Mainolfi. Il Direttore Artistico e Musicale è il M° Francesco Ivan Ciampa che sin dall’inizio ha fortemente promosso le attività dell’orchestra, credendo ed investendo nel talento della compagine, instaurando con essa un rapporto di umana e professionale collaborazione, simbolo di reciproca stima. Da allora sei stagioni concertistiche con progetti meravigliosi che vedono coinvolti tantissimi artisti come Sir Antonio Pappano, Francesco Ivan Ciampa(direttore artistico e musicale dell’OFB dal 2014 al 2019) Daniel Oren, Ezio Bosso, Francesco Lanzillotta,Luigi Piovano, Anna Tifu, Alessandro Carbonare, Alessio Allegrini, Nicola Piovani, Valerio Galli, Jessica Pratt, Michele Campanella, Alvise Casellati, Peppe Vessicchio solo per citarne alcuni fino allo stesso Luca Aquino, protagonista insieme a Paolo Fresu della serata stessa. 200 i professori d’orchestra coinvolti, oltre 100 i concerti realizzati, 2 dischi incisi e l’organizzazione di due edizioni del Concorso Internazionale di Canto lirico Pasquale Pappano.
La serata ha avuto in sé una magia davvero unica. Complice forse la bellezza della location, unita ad una perfetta organizzazione nonostante l’impegnativa osservanza delle norme antiCovid, senza mai dimenticare di mostrarsi sempre gentili e sorridenti all’accoglienza del numeroso pubblico di entrambi i concerti, unita ad un desiderio fortissimo del pubblico nel voler ritornare ad ascoltare, in sicurezza, la musica tanto amata, hanno fatto sì che la serata diventasse un’emozione straordinaria che difficilmente potrà essere dimenticata da chi ne ha potuto assaporare ogni nota ed ogni istante.
L’Orchestra, per la maggior parte composta da giovani musicisti, e diretta dal Maestro Tiseo ha dimostrato di essere di una professionalita’ e di una bravura da brividi riuscendo a “creare un dialogo musicale” meraviglioso con Fresu e Aquino e tutti gli altri musicisti presenti sul palco.
D’altronde né Paolo Fresu né Luca Aquino hanno bisogno di presentazioni, cosi come è stato ricordato sul palco. Entrambi vere icone del jazz contemporaneo, sono riconosciuti a livello internazionale come delle colonne portanti di questo incredibile e suggestivo genere musicale. Quello che maggiormente ha colpito durante tutta la serata è stata l’assoluta sinergia tra l’Orchestra e i musicisti che si sono alternati sul palco, salvo ritrovarsi a duettare insieme verso la fine del concerto dimostrando ancora una volta come la Musica sia un vero e proprio linguaggio universale dell’anima e come vari stili musicali come la musica classica possa essere dolcemente ed efficacemente contaminata dal linguaggio jazz o dalle sonorità della musica pop italiana creando un vero miracolo musicale. D’altronde fa parte da anni della ricerca stilistica musicale di Paolo Fresu che ha inserito spessissimo nei suoi dischi reinterpretazioni di brani di musica classica come “si dolce è il tormento” di Monteverdi, creandone un vero e proprio capolavoro musicale, e lo stesso Luca Aquino componendo brani che fondono sonorità jazz con contaminazioni di altri generi musicali come hip hop, la musica elettronica fino alla sperimentazione sonora che gli ha ispirato progetti straordinari come “Petra” e suscitato l’idea di un festival come “Riverberi” da lui ideato e diretto che utilizza l’acustica naturale di luoghi storico come elemento centrale della performance musicale.
Questa perfetta fusione musicale ha dato vita ad un concerto emozionalmente coinvolgente che è iniziato con il brano “Sentimental Valz” con la sola Orchestra sul palco diretta dal M. Tiseo, al quale è seguito l’arrivo sul palco di Paolo Fresu che con l’Orchestra ha eseguito una bellissima interpretazione di uno standard jazz famosissimo come “I’m gettin sentimental over you”. Poi uno dei brani più belli dell’intensa produzione musicale di Fresu come “Si dolce è il tormento”, un omaggio alla musica di Mina con “E se domani” durante il quale il fraseggio pianistico di Mario Nappi ha emozionato intensamente il pubblico presente e che è stato apprezzato e lodato dallo stesso Fresu (talento quello di Nappi, che rappresenta uno dei pianisti compositori più apprezzati nello scenario musicale jazz italiano e che dimostrato nel corso di tutta la serata di aver davvero un talento e una sensibilità musicale strepitosa oltre ad una capacità di dialogare con il talento degli altri Maestri presenti sul palco) concludendo la prima parte del concerto stesso con “Old Devil Moon”
Paolo Fresu lascia il palco a Luca Aquino che dedica al pubblico quattro suoi brani “Chet e Liz”, “Tag’s Smile”, “Un giorno dopo l’altro “e “Acustico” applauditissimo dal pubblico presente, che gli riconosce una genialità musicale al punto tale da considerarlo un’eccellenza sannita nel campo musicale.
Ma lo spirito della serata è stato l’incontro, non solo di generi musicali ma anche di talenti musicali e quindi non poteva concludersi con l’arrivo sul palco anche di Paolo Fresu che con Aquino intona una straordinaria “My Funny Valentine” ed una bellissima versione di “Nuovo Cinema Paradiso” con un emozionato Fresu che ricorda il genio assoluto del Maestro Ennio Morricone, scomparso pochi giorni fa. Il pubblico si emoziona e sostiene le parole di Paolo con un lunghissimo applauso. Applauso che non mancherà di rivolgere ad un ultimo brano che ha concluso la serata e che vede arrivare sul palco un’ultima sorpresa il sassofonista Vincenzo Saetta che viene presentato da parole di elogio dallo stesso Fresu e con il quale sia lui che Aquino che l’intera Orchestra salutano il pubblico con un’inedita versione di “Here, There and Everywhere” scritta da Paul McCartney e che divenne un grande successo dei Beatles.
Prossimo appuntamento della rassegna domenica 19 luglio “Bohemian Fantasy” Tributo ai Queen con Giuseppe Lanzetta (Direttore) e Giuseppe Andaloro (pianoforte).
Per info e acquisto biglietti: http://www.ofbn.it
Credits: si ringrazia l’Associazione “I Filarmonici di Benevento” e in particolare Emilio Mottola Ufficio Stampa per gli accrediti e per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.