Monthly Archives: gennaio 2019

Sabato 19 gennaio LOVE. Beatles e la Rivoluzione delle parole al Circolo letterario Bel-Ami di Roma

GENNAIO 1969 / GENNAIO 2019: in occasione del cinquantesimo anniversario dell’ultimo concerto dei BEATLES (sul tetto della sede londinese della Apple Records, al numero 3 di Savile Row), SABATO 19 GENNAIO 2019 – ore 18:30 – il Circolo letterario Bel-Ami di Roma presenta la serata “LOVE. Beatles e la Rivoluzione delle parole” con Michelangelo Iossa.

La Rivoluzione musicale dei Beatles, attraverso le parole delle loro canzoni più belle, narrate e cantate da Michelangelo Iossa.

Desiderio di rottura e cambiamento, diritti politici, sessualità, ecologia, pacifismo e, su tutto, l’Amore. Di questo e molto altro si sono fatti portavoce i Fab Four.

“La Terra è un pianeta ricoperto per tre quarti dalle acque dei mari e per un quarto dai dischi dei Beatles! Quella dei Beatles è un’autentica storia d’Amore con il mondo intero“. E proprio l’Amore dei Beatles è il protagonista dell’ultimo libro di Michelangelo Iossa: “Love. Le canzoni d’amore dei Beatles” (Graus Editore).

Un coinvolgente viaggio sonoro in cui Iossa, giornalista/storyteller e talentuoso musicista, traghetterà il pubblico, proponendo una selezione di brani dei quattro di Liverpool, che eseguirà in versione acustica, chitarra e voce.

Il tutto inframmezzato da aneddoti e curiosità sul quartetto più famoso al mondo. Ad accompagnarlo in questa serata, ci sarà Barbara Donzella, vicedirettore di Tablet Roma.

LA SERATA, GRATUITA, SI SVOLGERÀ PRESSO LO SPAZIO-EVENTI OROINCENTRI IN PIETRO DELLA VALLE 13 C, A ROMA (ZONA PRATI), DOVE PER L’OCCASIONE VERRÀ ALLESTITA UNA MOSTRA SUI BEATLES, CON STAMPE, GADGET E CIMELI.

Inoltre, sarà possibile immortalarsi sulla famosa Abbey Road, come nella foto icona dei Beatles!

Continua a leggere

IL “CUORE COLPEVOLE” DEI NEBRA SABATO 12 GENNAIO ALLA “FONOTECA

”Cuore Colpevole”, il nuovo album dei “Nebra”, prodotto dalla ravennate New LM Records, divisione della Crotalo Edizioni Musicali e distribuito da IRD International Records Distribution, sarà presentato sabato 12 gennaio presso la “Fonoteca:” (via Morghen, 31) alle ore 18,30. Per l’occasione la band, composta da Aurora Pelosi (voce), Gianni Gargiulo (chitarra), Lucio D’Arrigo (basso), e Alfredo Manzo (batteria), con uno spettacolo che fonderà in una particolare interazione di musica e arte, proporrà in versione acustica alcuni dei brani contenuti nel disco, toccando anche i più scomodi temi di attualità attraverso la rilettura dei classici e delle antiche leggende, in special modo quelle tramandateci da Matilde Serao, ma non solo.

Saranno ospiti della serata alcune delle ‘’penne’’ più interessanti della città con cui il gruppo ha in comune l’amore incondizionato e viscerale per Napoli: lo scrittore Salvatore Savino, autore di ‘’Lazzara e Nobile” e la poetessa e giornalista Emilia Sensale che interverrà sul tema della violenza sulle donne in rapporto al mito ed alle leggende, partecipando anche con la sua opera pittorica oltre che con la poesia. Gli artisti Enrico Borriello e Mariano Gison, nel corso dell’evento moderato dalla giornalista Gabriella Diliberto, daranno vita ad un happening.

Hanno preso parte al progetto, con la creazione di opere ispirate da musiche e testi di “Cuore Colpevole”, anche gli artisti Barbara Karwowska, Pinasv Boen, Riccardo Dalisi, Federico Iadarola, Mariano Gison, MariOrb e Aurora Pelosi, leader dei “Nebra”, le cui opere verranno esposte in “Fonoteca:” prima di essere trasferite per il prossimo evento di presentazione previsto per sabato 19 gennaio presso il circolo culturale “Happy Days” nel quartiere di Pianura dove il gruppo proporrà l’album nella versione elettrica originale. Continua a leggere

A ISenzaTempo di Avellino: Et maintenant on chante….Becaud! Una passeggiata tra le parole e la musica di uno dei più grandi Chansonnier della storia: Gilbert Becaud

Il nuovo anno si apre a I Senzatempo con uno spettacolo di incisivo impatto. Una passeggiata tra le parole e la musica di uno dei più grandi Chansonnier della storia: Gilbert Becaud, grazie alla prodigiosa opera di rilettura realizzata da un grande e straordinario musicista, Mike Zonno, che ha dedicato il suo ultimo lavoro proprio all’opera immortale dell’artista Francese scomparso nel 2001.

Parole e musica, perché Ia direzione artistica de I Senzatempo affianca ai musicisti la competenza del critico musicale, il Prof. Alceste Ayroldi, e del Presidente de la Alliance Française di Bari, Prof. Domenico D’Oria, già Consigliere del Teatro Petruzzelli e la voce narrante dell’attrice Francesca Leone.

Insomma una serata particolare ed entusiasmante con la quale l’associazione Avellinese prova ancora una volta ad offrire al pubblico, sempre molto attento, molto più del semplice e del banale intrattenimento. Continua a leggere

Recensione: Teresa Salgueiro per “Sorrento incontra – M’illumino d’inverno”

Di Annamaria De Crescenzo
Foto: SpectraFoto

La musica è capace di far provare emozioni incredibili grazie al talento coinvolgente come quello di Teresa Salgueiro, ospite della rassegna “Sorrento incontra – M’illumino d’inverno” edizione 2018/2019, dedicata alla musica, alla danza e allo spettacolo, promossa dal Comune di Sorrento, sostenuta dalla Regione Campania e dal Comune di Sorrento, guidato dal sindaco Giuseppe Cuomo, coordinata dal dirigente del Settore Cultura, Antonino Giammarino e realizzata in partnership con importanti istituzioni nazionali ed internazionali come la fondazione Ilica, il Calandra Italian American Institute, la Cuny di New York e la Campania Music Commission, in collaborazione con la Fondazione Sorrento e la Federalberghi Penisola Sorrentina, ed organizzata da Area Live e CDRL con la direzione artistica del regista e coreografo Mvula Sungani.

Teresa Salgueiro è una cantante portoghese, già dall’età di 16 anni inizia a cantare il fado e la bossa nova nelle strade e nei bar di Lisbona, città che gli ha dato i natali. Nel 1987 Teresa incontrò il chitarrista e produttore Pedro Ayres Magalhães e, insieme al violoncellista Francisco Ribeiro, al fisarmonicista Gabriel Gomes e al tastierista Rodrigo Leão, decisero di formare i Madredeus. A partire da quell’anno il complesso ha realizzato undici album riscuotendo, anche grazie a numerosi tour, un grande successo in tutto il mondo. Insieme a Magalhães, ha interpretato una delle parti principali nel film di Wim WendersLisbon Story, girato nel 1994, curandone inoltre la colonna sonora, pubblicata con il titolo di Ainda.Teresa Salgueiro ha cantato come ospite speciale anche negli album di Carlos Nuñez ed António Chainho, pubblicati nel 2000.Nel novembre del 2005 ha pubblicato il suo primo album da solista, intitolato Obrigado, che si fregia della partecipazione di musicisti del calibro di Caetano Veloso, Carlos Nuñez e José Carreras. Nel 2007, con una decisione a sorpresa, lascia i Madredeus per seguire la carriera solista. Nello stesso anno partecipa alla 57ª edizione del Festival di Sanremo in qualità di ospite degli Stadio, con il cui cantante Gaetano Curreri interpreta il brano “Guardami“.

Dal 2007 ad oggi ha pubblicato altri 5 album, l ‘ultimo nel 2016 “O Horizonte”. Il concerto di sabato sera al Teatro Tasso di Sorrento è stata l’occasione per presentarlo al pubblico sorrentino che ha avuto modo di conoscere ed apprezzare non solo la voce straordinaria della cantante portoghese ma anche la sua particolare personalità scenica e la sua capacità di affascinare il pubblico con i racconti della poesia e della musica della sua terra. Con lei sul palco il chitarrista dei Madredeus, José Peixoto, un fisarmonicista eccezionale, Gabriel Costa, un secondo chitarrista/percussionista, Rui Lobato ed Oscar Torres al contrabbasso elettrificato con i quali la Salgueiro ha un rapporto di stima professionale davvero speciale, soprattutto con Josè Peixoto, con il quale ha condiviso l’esperienza dei “Madredeus” e che ha dato prova, durante alcuni brani molto intensi e particolari, del suo infinito talento che ne fa uno dei più grandi maestri contemporanei della chitarra portoghese.

Bellissimi ed intensi i brani tratti da “O Horizonte”, (“Horizonte”, “A Cidade”, “A Luz”, “Exodo”, anticipati dal racconto di Teresa Salgueiro sui motivi che l’hanno ispirato. L’album nasce dall’esigenza di raccontare di guardare sempre verso l’orizzonte che non è altro che il “guardare ai propri sogni e ai propri desideri, senza mai rinunciare a essi” e di “camminare” verso esso, attraverso le bellezze della natura che ci circonda e che ci fa sentire vivi e importanti in ogni cosa che si compie. Innamorata della bellezza della natura e della vita, profondamente legata alla storia della sua amatissima terra e ad alcune figure importantissime della musica e della storia politica contemporanea del Portogallo.

La Salgueiro incanta il pubblico non solo con i suoi brani ma anche con il suo modo di porsi di fronte ad esso, in punta di piedi, con un’eleganza fuori dal comune, con il suo modo di raccontare la vita e la storia di musicisti come Carlos Paredes dedicandogli una bellissima interpretazione di “Verdes Anos” o Jose Alfonso detto Zeca, musicista e attivista politico durante gli anni della “Rivoluzione dei garofani” al quale dedica una struggente “Canção de embalar” e Antonino Victorino d’Almeida al quale dedica “As brumas do futuro” colonna sonora del film di Maria de Medeiros “Capitães de Abril” che racconta il colpo di Stato militare che avvenne in Portogallo il 25 aprile 1974 che pose fine al lungo regime autoritario fondato da António Salazar e che portò al ripristino della democrazia nel paese dopo due anni di transizione tormentati da aspre lotte politiche, interpretazioni che raccontano quanto la cantante sia sensibile ai diritti civili inalienabili dell’essere umano e al suo bisogno di libertà e di giustizia. Con umiltà racconta anche la vita e le opere di Amalia Rodrigues cantando una versione di “Barco Negro” che toglie il respiro, e della cilena Violeta Parra con una versione di “Gracias A la Vida” strepitosa, oltre che dei suoi inizi, di “Lisbon Story” con un’applauditissima “Guitarra” e “Ainda” dei Madredeus, concludendo il concerto con una sublime “Estrela Do Mar” di Jorge Palma con il pubblico in standing ovation per omaggiare una voce e una personalità che ha conquistato il cuore di tutti.

 

Questo slideshow richiede JavaScript.

GIANFRANCO GALLO e MASSIMILIANO GALLO in “Comicissimi fratelli Il pubblico ha sempre ragione” al Teatro Augusteo

Al Teatro Augusteo di Napoli, da venerdì 11 fino a domenica 20 gennaio 2019, Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo saranno in scena con lo spettacolo “Comicissimi fratelli. Il pubblico ha sempre ragione”, scritto e diretto da Gianfranco Gallo e prodotto da Città Mediterranee.

Il repertorio napoletano comico, la tradizione, le famiglie d’arte, in una scenografia immaginata come una piccola piazzetta urbana e moderna: al centro della scena una pedana sulla quale si reciterà la tradizione rinnovata, facendo Teatro, Teatro nel Teatro e Teatro nel Teatro al quadrato. La pedana come una zattera nel non spazio, nel quale entrano ed escono gli attori. Il motto “Castigat Ridendo Mores”, derivante dalla Commedia dell’Arte, in un’insegna luminosa, come quella di un’attività commerciale che cerca ostinatamente clientela. E poi le opere dipinte, applicate sui muri della scenografia, della geniale artista Roxy in the Box.

La trama racconta di due fratelli, attori in un piccolo teatro partenopeo, che all’inizio del ‘900 si separano. Uno dei due decide di andare a lavorare nella compagnia di Scarpetta, tradendo dunque, dal punto di vista dell’altro, il Teatro di Tradizione in un suo momento di crisi. Volutamente non esiste riferimento temporale se non quello molto indefinito del passaggio dal Teatro popolare a quello borghese. “In più ho di proposito mischiato le carte, presentando come successiva la farsa del secondo tempo, che invece è precedente a quella del primo. Tutto deve essere solo al servizio del gioco, della trama, del divertimento”, spiega Gianfranco Gallo.

In scena con Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo, anche Gianluca Di Gennaro, Bianca Gallo, Franco Pinelli, Arduino Speranza e Marco Palmieri.

Nota dell’autore e regista Gianfranco Gallo: “Quest’anno avrei dovuto ‘girare’ i teatri con un altro testo, poi, per una richiesta specifica, dirottai su una messa in scena che avrebbe rappresentato la Summa degli spettacoli ispirati alla tradizione da me riscritti, coi quali, insieme a Massimiliano, avevo calcato le scene con sempre lusinghiero successo. Pensai dunque di legare con una trama due dei nostri cavalli di battaglia comici: “Ti ho sposato per ignoranza” e “Una Comicissima Tragedia”. Durante il percorso però abbandonai l’idea, sentii di dover più che altro festeggiare il nostro primo spettacolo di genere che fu “Stasera Francesca di Rimini”: una pìece che avevo poi riscritto completamente e intitolato appunto “Una comicissima Tragedia”. Ho rinverdito ancora una volta, ho riletto, ho ricamato con nuova linea il lavoro teatrale e ho ambientato l’opera in un luogo indefinito, con un prologo nuovo e significativo.

Tutto però parte da lontano, dagli anni ‘80. All’epoca “Francesca da Rimini” di Petito era stato uno dei più grandi successi dei fratelli Giuffrè. Una nostra edizione del 1990 era stata poi firmata, per la regia, da uno di loro, il magnifico Aldo, e aveva segnato, nelle sue intenzioni, il passaggio di testimone da loro a noi. Con la recente morte di Carlo, “Comicissimi Fratelli” assume per noi un ancor più grande significato, e così il cerchio si chiude: Comicissimi fratelli… Una comicissima Tragedia… Stasera Francesca di Rimini… Francesca da Rimini.”.

Prezzi: platea euro 35,00; galleria euro 25,00.

Informazioni e biglietti sono disponibili presso il botteghino, le rivendite ufficiali e online sul sito del Teatro Augusteo di Napoli.

Orario degli spettacoli: venerdì 11 gennaio 2019 ore 21:00, sabato 12 gennaio ore 21:00, domenica 13 gennaio ore 18:00, martedì 15 gennaio ore 21:00, mercoledì 16 gennaio ore 18:00, giovedì 17 gennaio ore 21:00, venerdì 18 gennaio ore 21:00, sabato 19 gennaio ore 21:00, domenica 20 gennaio ore 18:00.

 

Teatro Augusteo

Marco Calafiore 3926075948

Ufficio stampa per Città Mediterranee

Enrica Buongiorno 3288598396

Umbria Jazz Winter XVI Edizione : Paolo Fresu & Richard Galliano in “Mare Nostrum”

 

di Clementina Abbamondi

In questa 26° edizione di Umbria jazz Winter il pubblico ha apprezzato e si è lasciato coinvolgere emotivamente da “MARE NOSTRUM” ,un progetto che si rifà al disco registrato nel 2007 da Paolo Fresu,Richard Galliano e Jan Lundgren.

Il progetto è dedicato al mare inteso come luogo che unisce.Il concerto nonostante le rispettive radici dei tre musicisti :il trombettista sardo,il fisarmonicista francese ed il pianista svedese,è contraddistinto da una dimensione europea .Il mare è qui inteso come luogo dove si affacciano culture,genti ed identità diverse destinate all’incontro.

Quello che più affascina di “MARE NOSTRUM”è il senso di naturalezza con cui scorre la musica.

Richard Galliano un virtuoso della fisarmonica e del bandoneon e compositore, spazia in tutti i campi musicali dalla classica al jazz. Il suo grande merito consiste nella sua originalità e nell’essere riuscito a sintetizzare le sue esperienze in una nuova musica fatta di jazz e tradizioni filtrate dalla sua personalità. Altro punto di forza è il suo modo di utilizzare la fisarmonica che nelle sue mani acquista la policromia di un’orchestra e l’intimismo di una formazione da camera.

Jan Lundgren, pianista fin da piccolo, crescendo ha scelto il jazz come campo d’azione per il suo grande talento.

Paolo Fresu dopo aver esordito ad 11 anni nella banda del suo paese Barchidda,al conservatorio di Sassari scopre il jazz ed apprende da Chet Baker il lirismo e la poesia del suo fraseggio e da Miles Davis la straordinaria tecnica e la padronanza espressiva dello strumento a fiato per eccellenza .Fresu è un profondo innovatore della tromba sempre alla ricerca di nuovi progetti ed allo stesso tempo raffinato compositore.

Nel concerto il senso lirico di Fresu , la sensibilità francese di Galliano e la lucida cristallinità tutta nordica dello svedese Lundgren si fondono in un equilibrio che si traduce in un dialogo tra i due strumenti melodici perfettamente complementari ,dal gioco di accompagnamento interplay delle tastiere,al punto da risultare quasi una conversazione a tre .

Tra i tre musicisti si crea un intenso fealing creativo ed espressivo.Oltre alle composizioni originali i tre musicisti hanno interpretato alcuni classici come “EUNAO EXISTO SEM VOCE “ di Jobim , “MA MERE L’OYE” di Maurice Ravel e un bellissimo madrigale di Claudio Monteverdi “SI’ DOLCE E’IL TORMENTO” arrangiato splendidamente.

La musica dei tre artisti riesce a trasportare l’ascoltatore in un’altra dimensione ,in un viaggio di sentimenti,dolcezza e tormento.

L’Oro di Napoli in scena alla Casa della Musica di Napoli

Di Annamaria De Crescenzo
Foto: SpectraFoto

Martedì 1 gennaio ha debuttato in prima nazionale alla Casa della Musica lo spettacolo “L’Oro di Napoli” tratto dal romanzo di Giuseppe Marotta e rielaborato da Manlio Santanelli per la regia di Nello Mascia. Il progetto, fortemente voluto dal patron del Complesso Palapartenope Rino Manna sempre alla ricerca di nuovi progetti e dalla compagnia Attori Indipendenti, ha avuto un grandissimo successo di pubblico, accorso, nonostante il giorno festivo dedicato solitamente al riposo dopo i festeggiamenti della fine dell’anno, numerosissimo in Teatro per iniziare l’anno assistendo ad uno dei progetti più creativi degli ultimi anni.

Lo spettacolo è stato una vera e propria sorpresa in quanto questa edizione teatrale non è stata, come ormai troppo spesso accade in teatro, una riproduzione fedele del film di De Sica, ma una ricomposizione totalmente nuova dei suoi racconti, dei quali alcuni riportati nel film stesso ma altri completamente inediti.

La voce narrante che fa anche da filo conduttore tra i vari personaggi e i vari episodi è il portiere del palazzo nel quale si svolge la storia e che fa da scenografia all’intero spettacolo, Peppino, interpretato magistralmente dallo stesso regista Nello Mascia.

L’Oro di Napoli è la pazienza, “la possibilità di rialzarsi dopo ogni caduta; una remota, ereditaria, intelligente, superiore pazienza.” Con queste parole Don Peppino, “spiega” il senso dello spettacolo, una vera e propria “sinfonia teatrale”, un racconto della Napoli dai mille volti, dei napoletani dalle mille virtù ma anche dai tantissimi vizi compreso quella di un’eterna indolenza, di un eterno attendere un “maestro che forse non arriverà mai”.

La storia si sviluppa con il racconto delle varie “vite” dei personaggi che abitano nel palazzo-microcosmo, a partire da Saverio (Giovanni Mauriello), il pazzariello del quartiere, vessato dal boss del quartiere Don Carmine (Ciro Capano) del quale riuscirà a liberarsi in un moto di orgoglio e di dignità, Donna Rosaria (Rosaria de Cicco) sempre dedita al culto della “Mamma Schiavone” come viene chiamata dal popolo napoletano la Madonna di Montevergine, sempre in contrasto con Concetta (Cloris Brosca) , devota alla Madonna di Pompei, vedova con tre figli, che rifiuta tutti gli spasimanti per poter fare la mamma, Don Leopoldo Criscuolo (Giancarlo Cosentino), vedovo inconsolabile, ma che si fa “tentare” dal profumo e dal sapore di una pizza preparata dalla procace e conturbante Sofia (Rossella Amato) e dal marito Rosario (Gianni Ferreri) gelosissimo di lei, ma che subisce anche l’onta del tradimento con il marchesino (Matteo Mauriello) pur di non perderla, il Conte Prospero (Roberto Azzurro) rovinato dal gioco che perde addirittura con un bambino di 8 anni, fino a Don Ersilio, interpretato da un bravissimo Gigi Savoia, il venditore di “saggezza”, che dietro la modica somma di 100 lire, dispensa consigli e suggerimenti per risolvere le crisi e i piccoli/grandi problemi che affliggono gli abitanti del quartiere stesso.

Nello Mascia, oltre che bravissimo attore, dirige tutti con uno straordinario talento, accompagnati dalla musica di Ciccio Merolla, il quale accanto ad alcuni brani della tradizione napoletana come “Mare Verde” di Sergio Bruni, o “Torna Maggio” , “Lu Guarracino”, ha presentato i suoi brani di maggiore successo come “O Bongo” e “Song e Napule”.

Lo spettacolo racconta il vero volto di Napoli, le sue emozioni, la sua energia, la sua vera identità, e ha divertito ma anche commosso il numerosissimo pubblico presente in Teatro.

Questo slideshow richiede JavaScript.

In scena fino al 6 gennaio è decisamente uno spettacolo da non perdere.

FESTIVAL DI DANZA SPAGNOLA E FLAMENCO a Roma

 

SECONDA EDIZIONE
SETTE APPUNTAMENTI IN SCENA
DAL 10 AL 20 GENNAIO 2019
Video spot: https://youtu.be/KxtjW0-3Jf4

Ritorna il Festival di danza spagnola e flamenco che da quest’anno avrà cadenza annuale e porterà sulla scienza romana le migliori tendenze della danza spagnola e della sua massima espressione, il Flamenco. Il festival, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma con la direzione artistica di Roger Salas e la consulenza di David Lopez, è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura spagnolo e dell’Ambasciata di Spagna a Roma. A partire da questa edizione il festival gode del supporto della Comunità autonoma d’Andalusia – culla e tradizionale crogiolo del flamenco – l’ente amministrativo che è il massimo promotore mondiale di tutte le forme d’arte a esso legate.

 

“A partire dal 2019, il Festival di danza spagnola e flamenco organizzato dalla Fondazione Musica per Roma presso l’Auditorium Parco della Musica avrà cadenza annuale, un respiro che darà modo di definire una programmazione più organica e di mostrare nel dettaglio la sfaccettata attualità della danza spagnola sperimentale e del flamenco in tutte le sue varianti, spiega il direttore artistico Roger Salas. Con l’edizione del 2019 prende il via anche l’ambizioso progetto di dedicare una serata ai giovani talenti – coreografe e coreografi, ballerine e musicisti under 34 – che infondono sangue nuovo nel corpo di questa grande forma d’arte. A Roma andrà inoltre in scena la prima assoluta della nuova avventura condivisa di due straordinarie figure del mondo flamenco: la bailaora e coreografa sivigliana Belén Maya e la cantaora catalana Mayte Martín; la chitarrista Antonia Jiménez e il suo ensemble offriranno un concerto unico, mentre un ciclo di titoli storici e moderni del cinema spagnolo presenterà una panoramica del balletto flamenco e della sua evoluzione e costituirà l’occasione di vedere sullo schermo miti quali Antonio Ruiz Soler (El gran Antonio),  Carmen Amaya e Antonio Gades. Due giovani ballerini dal futuro promettente, El Yiyo ed El Tete, daranno un saggio della potenza del nuovo flamenco maschile; la compagnia di Jesús Carmona approderà a Roma dopo i successi riportati in America e in Asia; Emilio Ochando mostrerà con il suo gruppo di ballerini un’altra faccia delle nuove tendenze del flamenco e della danza tradizionale spagnola. Infine Falla 3.0, il concerto del Camerata Flamenco Project, attualizzerà con grande rispetto e creatività le sonorità della musica eterna e ispirata di Manuel de Falla”.

Antonella Ruggiero & Claudio Romano 4tet al Teatro Summarte

Antonella Ruggiero tra le più importanti voci e interpreti della canzone europea voce unica e inimitabile, tra le sue collaborazioni i Matia Bazar con i quali ha scritto pagine indelebili della canzone Italiana e una lunga carriera solistica che l’ha portata più volte a Sanremo e in giro per il mondo esibendosi con alcuni dei più importanti musicisti ed orchestre del mondo . In questo progetto Antonella è accompagnata da una band di musicisti eclettici e straordinari a loro volta dei leader nel loro genere, per uno spettacolo unico con atmosfere latin jazz, psicadeliche, ma senza trascurare le radici pop e world music.

Antonella Ruggiero feat Claudio Romano Quartet

con
Lino Pariota – Piano e tastiere
Francesco Puglisi – Basso elettrico e acustico
Livio Lamonea – Chitarra acustica ed elettrica
Claudio Romano – Batteria
DATE: 11/ 12 GENNAIO 2019 (solo poltrone)
UFFICIO STAMPA
TEATRO SUMMARTE

 

Recent Entries »