Recensione: Gianfranco e Massimiliano Gallo in “Comicissimi Fratelli. Il pubblico ha sempre ragione”

di Annamaria De Crescenzo

Venerdì11 gennaio il debutto, al Teatro Augusteo di Napoli, di  uno spettacolo spassosissimo, in scena fino al 20 gennaio, dei fratelli Massimiliano e Gianfranco GalloComicissimi fratelli. Il pubblico ha sempre ragione”, scritto e diretto dallo stesso  Gianfranco Gallo e prodotto da Città Mediterranee.

Come sottolineato dallo stesso attore e regista Gianfranco Gallo (“Quest’anno avrei dovuto ‘girare’ i teatri con un altro testo, poi, per una richiesta specifica, dirottai su una messa in scena che avrebbe rappresentato la Summa degli spettacoli ispirati alla tradizione da me riscritti, coi quali, insieme a Massimiliano, avevo calcato le scene con sempre lusinghiero successo. Pensai dunque di legare con una trama due dei nostri cavalli di battaglia comici: “Ti ho sposato per ignoranza” e “Una Comicissima Tragedia”. Durante il percorso però abbandonai l’idea, sentii di dover più che altro festeggiare il nostro primo spettacolo di genere che fu “Stasera Francesca di Rimini”: una pìece che avevo poi riscritto completamente e intitolato appunto “Una comicissima Tragedia”. Ho rinverdito ancora una volta, ho riletto, ho ricamato con nuova linea il lavoro teatrale e ho ambientato l’opera in un luogo indefinito, con un prologo nuovo e significativo”la  commedia è un esempio di “Teatro nel Teatro” dove il talento di entrambi i due fratelli  Gallo riescono a personalizzare in un modo assolutamente unico il carattere dei due protagonisti  della commedia, due fratelli in scena come nella vita, che si dividevano il palcoscenico con testi del cosidetto “Teatro della Tradizione” fino a quando uno dei due (Gaetano, interpretato da Gianfranco Gallo) decide di abbandonare la compagnia del fratello Giovanni (Massimilano Gallo) per recitare in una compagnia di Eduardo Scarpetta  del cosidetto “Teatro Italiano” e girare l’Italia per rappresentazioni di grande successo, mentre il fratello rimane nella compagnia di sempre, dove gli affari non vanno propriamente bene, al punto che dovrà accontentarsi di “scritturare” persone come il garzone del barbiere, o persone del quartiere nelle vesti di improbabili attori, pur di tentare di mettere in scena qualche testo e racimolare qualche soldo, fittando il teatro ad una Compagnia Italiana , della quale gli attori  litigano tra loro e abbandonano il teatro prima della rappresentazione stessa.

Tale evento scatena il sentimento fra fratelli e seppur riluttante, Gaetano (Gianfranco Gallo) sale sul palco per poter salvare la Compagnia e la faccia del fratello nei confronti del pubblico accorso per applaudire la Compagnia Italiana, facendosi convincere prima ad esibirsi in scheck improvvisati  ma divertentissimi e poi in una versione, tutta particolare, di una “Francesca da Rimini” che diventa un vero e proprio capolavoro di comicità.

Gianfranco e Massimiliano Gallo sono perfetti nei ruoli che interpretano, e il testo mette in luce le qualità artistiche di entrambi, bravissimi a dominare la scena e a far da spalla l’uno all’altro in una profonda intesa e alchimia professionale che da anni esiste fra loro, fino a farli diventare indispensabili l’uno per l’altro per la buona riuscita dello spettacolo stesso.

Massimiliano è irresistibile quando cerca di frenare gli isterismi della lady inglese (interpretata magistralmente da Bianca Gallo, figlia di Gianfranco) che era venuta a teatro per poter assistere alla rappresentazione della “Francesca da Rimini” o nei panni di un improbabile quanto estroso mago, o quando cerca di zittire il  garzone del barbiere (Arduino Speranza) che lo interrompe dal loggione augurandogli il peggio delle sventure, e lo stesso Gianfranco Gallo, irresistibile nel ruolo dell’attore affascinato dal nuovo ma che si fa convincere a recitare nel ruolo di una incredibile “Francesca”, incantevole quando canta “Ridi Pagliaccio” di Leoncavallo con la sua splendida voce, straordinariamente ironico quando prende in giro il personaggio interpretato da Gianluca Di Gennaro, nipote d’arte, attore di serie TV e film di successo, che interpreta uno spassosissimo aspirante attore con un difetto di pronuncia che lo porta a troncare tutte le finali delle parole, o divertentissimo quando prende in giro l’attore che dovrà interpretare il padre nella tragedia, decisamente effeminato, interpretato da Marco Palmieri che vorrebbe più interpretare il ruolo della mamma che del padre della presunta protagonista dello spettacolo o quando recita le battute suggeritagli dal “direttore di scena” interpretato dal bravissimo Franco Pinelli.

Molto emozionante, nei saluti finali, dopo un applauso infinito del pubblico presente in Teatro, il ricordo dell’edizione dei fratelli Gallo del 1990 diretto da Aldo Giuffrè,  in una sorta di omaggio alla loro arte ma anche un sincero omaggio a tutto quello che sia Aldo che Carlo Giuffrè hanno loro insegnato e all’orgoglio (giustificatissimo) di appartenere ad una delle famiglie d’Arte di Napoli che consente loro, tramite spettacoli come questo, di continuare con fierezza a portare avanti la missione della loro arte che è quella di portare un sorriso nella vita del loro sempre numerosissimo pubblico.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Augusteo fino al 20 gennaio ed è da non perdere se si vuole trascorrere una serata all’insegna del divertimento.

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