Monthly Archives: ottobre 2018

“Neshama” il nuovo disco di Raiz & Radicanto (Arealive)

ESCE IL 7 OTTOBRE
“NESHAMA”
IL NUOVO DISCO DI RAIZ & RADICANTO
(Arealive)

 

ANNUNCIATE LE DATE DEL TOUR DI PRESENTAZIONE
07/10 Bitonto – Teatro Traetta
13/10 Avellino – Tilt Club
14/10 – Showcase nell’ambito del “Discodays”
25/10 Salerno – Modo Club
01/11 Aversa (CE) – Magazzini Fermi
10/11 Casapulla (CE) – Sottoscale
11/11 Subiaco (RM) Rocca Abbaziale, Festival AGORA’
17/11 Gravina di Puglia – Officine Culturali
18/11 Taranto – Mudi (Museo Diocesano di Arte Sacra)
19/11 Corigliano D’Otranto (LE) – Officine Agorà
21/11 Napoli – Teatro Sannazaro

Prodotto da Arealive con il contributo di Puglia Sounds, il nuovo album di Raiz & Radicanto esce il 7 ottobre – anticipato dal singolo “Jerusalem” (feat. Mauro Pagani) – e continua il percorso svolto in questi anni a partire dalla realizzazione del precedente disco, dal titolo “Casa”, di ricerca e rielaborazione della musica tradizionale del Mediterraneo come una realtà ‘panregionale’, senza frontiere: parole che si fanno suono, non nel senso che diventano testo di una canzone, ma che evocano la canzone stessa.

Arrangiamenti in chiave acustica, intensi, legano con dolcezza ed efficacia una musica meticcia, che nasce dall’incontro di Raiz (storica voce degli Almamegretta) con i Radicanto, finalisti del Premio Tenco e nella Top Ten della World Music Chart of Europe.

Si tratta di un progetto, potente e raffinato al tempo stesso, in cui l’universo sonoro della voce di Raiz si intreccia ai ritmi cadenzati, agli echi delle corde, delle pelli, dei mantici e dei fiati dei Radicanto. Ospiti del disco, inoltre, due grandi nomi della musica italiana: la pianista Rita Marcotulli e il violinista Mauro Pagani.

“Neshama”, dunque, rappresenta l’omaggio di Raiz e dei Radicanto alla musica e ai testi paraliturgici della tradizione degli ebrei di origine spagnola: dopo l’approdo nella penisola iberica conseguente alla distruzione di Gerusalemme da parte romana nel 70 dc e dopo 1400 anni di permanenza, furono espulsi da Isabella la Cattolica disperdendosi in Nord Africa, Italia, Grecia e Turchia e mantenendo un legame fortissimo, linguistico e culturale, con la ‘seconda madrepatria’.

Alla comunità degli ebrei sefarditi (da “Sefarad”, che in ebraico significa appunto “Spagna”) appartengono grandi filosofi e maestri come Moshe ben Maimon (Maimonide), conosciuto presso i musulmani con il suo nome arabo “Musa ibn Mimun”, Shelomo ibn Gabirol, Ibn Ezra, tutti autori di poemi paraliturgici detti “piyutim”, che sono stati diversamente musicati nei secoli dai fedeli, ora con melodie originali, ora adattandone le parole a melodie già esistenti, e che spesso sono sopravvissute nel tempo soltanto nelle slà (“sinagoga” in giudeo-arabo).

Nonostante sia un progetto dal profilo molto identitario, ben si sposa col concetto di musica spuria a cui Raiz & Radicanto ci hanno abituato: essendo l’identità culturale degli ebrei sefarditi estremamente composita e varia (ebraico, arabo, spagnolo; melodie che attraversano il Mediterraneo dall’Andalusia alla Grecia passando per il Sud Italia fino al Levante), il gruppo ha inteso celebrarla come campione non di purezza ma di consapevole tolleranza e coesistenza, unica possibilità di sopravvivenza per un mondo sempre più attraversato da populismo e razzismo.

“Neshama”, tra l’altro, in ebraico vuol dire “anima”: un po’ come la ‘soul music’ del Mediterraneo, che spesso ha in comune con quella degli afroamericani i testi tratti dal Libro dei Salmi e, soprattutto, una religiosità che fa leva su giustizia, equità e difesa dei più deboli.

 CREDITS “Neshama”
Prodotto da Raiz e Giuseppe De Trizio.
Arrangiamenti a cura di Giuseppe De Trizio.
Registrazione, missaggio, editing e mastering a cura di Luigi Patruno al Crescendo Studio di Bari.
 
Raiz: voce;
Giuseppe De Trizio: chitarra classica, mandolino;
Adolfo La Volpe:  oud, cumbus, saz;
Giorgia Santoro: flauto contralto e traverso, ottavino, bansuri, xiao;
Giovanni Chiapparino: fisarmonica;
Francesco De Palma: tar, cajon, zarb, darbuka, doumbek, daf, riq, udu,
Calabash.
 

Special guests: Mauro Pagani, violino su “Jerusalem” e Rita Marcotulli, piano su “Astrigneme/Shir Hashirim 7/7,4”.

 Tutti i brani sono tradizionali ad eccezione di:
“Marlen” (Maroum/Masias), “Era de Maggio” (Di Giacomo/Costa), “Astrigneme” (Polcari/Della Volpe) and “Jerusalem” (Kone Seydou).
 
Foto: Fabio Frittoli alla “Casa di Titta”.

 P& C Arealive S.r.l.

Ufficio Stampa Arealive
Chiara Ricci
+393395923443
ricci.communication@gmail.com

XXIII Edizione del Pomigliano Jazz Festival: musica, mostre e laboratori creativi dal 10 al 29 ottobre

Con il concerto della nuova star del jazz europeo, Andrea Motis riprende mercoledì 10 ottobre la XXIII edizione del festival Pomigliano Jazz. La cantante e trombettista spagnola si esibirà nella sua unica data italiana, inaugurando la seconda parte del festival, dopo la tranche di settembre nei comuni del vesuviano e dell’alto nolano (dai Baustelle con l’ONJ, ai live sul Vesuvio di Louis Scalvis su tutti).
Fin al 29 ottobre sono previsti numerosi eventi, tutti nella città di Pomgiliano d’Arco, in varie location cittadine, legati alla mostra “Le Macchine della Musica – Storie di jazz in Campania” allestita al Palazzo dell’Orologio. Intorno alla mostra sono collegati vari momenti artistici e didattici, dai concerti di grandi star del jazz al Teatro Gloria (la Motis in apertura e la all star band Aziza, con Dave Holland, Chris Potter, Eric Harland e Kevin Eubanks in chiusura il 29) ai laboratori creativi e i seminari di guida all’ascolto del jazz. Dagli spettacoli per bambini a cura de I Teatrini al recital di Giancarlo Giannini con Marco Zurzolo quartet, dai dj set con Nicola Conte e Dj Spiral agli incontri  con giornalisti, scrittori e musicisti, alle presentazioni di libri e cd.
Praticamente ogni giorno ci sarà un appuntamento…
 

Riparte la XXIII Edizione del Pomigliano Jazz con Andrea Motis il 10 ottobre

Riparte la XXIII edizione del festival PomiglianoJazz in Campania: mercoledì 10 ottobre alle ore 20.30 al Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco va in scena il concerto della nuova star del jazz europeo, Andrea Motis. Spagnola, cantante ma anche trombettista, ha conquistato la critica internazionale con i suoi due album incisi per la storica etichetta Impulse: “He‘s Funny That Way” del 2016 e “Emotional Dance” del 2017. Nonostante la giovane età, padroneggia notevoli risorse espressive, fraseggio elegante, swing leggero. E non le mancano i toni oscuri, gli influssi eretici di Amy Winehouse, Billie Holyday, Chet Baker.

Dopo la prima parte di settembre con concerti itineranti tra i comuni del vesuviano e dell’alto nolano, il festival diretto da Onofrio Piccolo ritorna a casa, per la seconda parte  con una serie di eventi in programma fino al 29 ottobre – intorno alla mostra allestita al Palazzo dell’Orologio dal titolo “Le macchine della Musica – Storie di Jazz in Campania” – inaugurati dal live esclusivo della musicista catalana. In apertura, l’esibizione in piano solo di Franco Piccinno.

Sebbene Andrea Motis abbia solo 23 anni, la sua maturità musicale supera di gran lunga le aspettative dei suoi anni. Ciò è dovuto al fatto che ha iniziato a suonare la tromba all’età di sette e tre anni dopo ha iniziato a studiare jazz presso la Scuola di Musica di Sant Andreu, entrando a far parte dell’orchestra della scuola, nonostante fosse ancora un’adolescente. Con la Sant Andreu Jazz Band ha suonato per nove anni, durante i quali ha registra otto album e suonato, tra gli altri, con nomi del calibro di Wycliffe GordonJesse Davis, Bobby Gordon e Dick Oatts.

La sua voce è molto versatile e affascinante, con un vibrato sottile e fraseggio conciso che gli è valso paragoni stilistici a nomi come Billie Holiday e Norah Jones. La sua grande vocalità la si apprezza immediatamente in un super classico “He’s Funny That Way”, brano che proprio Lady Day portò al successo. Brano che apre l’ottimo “Emotional Dance” uscito per la prestigiosa Impuls, l’etichetta di Coltrane per intenderci, dove canta in inglese, in catalano e in portoghese. In questo brano si apprezzano anche le capacità improvvisative della Motis che con la sua tromba, accentua il tono acido del brano. Un modo di suonare, il suo, spesso paragonato a quello di Chet Baker, per la grande delicatezza. Un disco infine, pervaso da un grande senso dello swing dove trovano spaziose anche composizioni originali.

Cresciuta sotto l’ala protettiva di Joan Chamorro (contrabbassista), che non solo la scoprì tra i “banchi” della Sant Andreu ma ne è stato anche padrino musicale, portandola con se nei suoi dischi. Dal vivo, gli anni passati a studiare si sentono. Anni duri? Se lo chiedete a lei vi risponde che usciva sì, molto meno dei suoi coetanei, ma non li definisce sacrifici: “Avevo capito che se volevo divertirmi a fare musica dovevo organizzarmi con la band, la scuola e gli amici…e se una sera restavo a casa, non era certo la fine del mondo!”. No, Andrea non è un alieno. In ogni racconto legato alla sua esperienza da musicista mette dentro, più volte, le parole “divertimento”, “felicità” o “soddisfazione”. Dice che finora ha fatto “tutto quello che voleva fare” e comunque, nella libertà più assoluta.

Al festival Pomigliano Jazz, la giovane cantante e trombettista spagnola sarà accompagnata dal suo mentore Joan Chamorro al contrabbasso e da Ignasi Terraza al pianoforte, Esteve Pi alla batteria e Josep Traver alla chitarra. I biglietti per assistere al concerto di Andrea Motis (unica tappa italiana), sono in vendita al costo di 15 euro platea e 10 euro galleria, sul circuito AzzurroService.

 

Andrea Motis – He’s Funny That Wayhttps://www.youtube.com/watch?v=MfGKntocz1c

Progetto Trick Travel Smart City venerdì 5 ottobre sala “Archivio Novecento” presso Castel Sant’Elmo

La Ars Digitalia e la V Municipalita di Napoli Arenella – Vomero e
Castel Sant’Elmo, presentano il progetto Trick Travel-Smart City

Trick Travel nasce dall’intento di promuovere il territorio attraverso un sistema multimediale omni-channel interattivo utile sia a visitatori che ai residenti della città

Venerdì 5 Ottobre alle ore 11 nella sala “Archivio Novecento a Napoli”, presso Castel Sant’Elmo.

La Ars Digitalia presenta, in collaborazione con la V Municipalità di Napoli Arenella – Vomero e il Polo Museale della Campania con Castel Sant’Elmo, il progetto Trick Travel – Smart City La presentazione si terrà Venerdì 5 Ottobre alle ore 11 nella sala “Archivio Novecento a Napoli” nella suggestiva cornice di Castel Sant’Elmo, che accoglierà il Totem Kiosk touch screen, parte integrante del sistema Trick Travel.
Il presidente della V Municipalità, Paolo De Luca, si fa promotore di un progetto nato per la valorizzazione e la promozione della realtà artistica e culturale, delle attività di imprenditori, commercianti e artigiani, dando sia ai turisti che agli stessi residenti, la possibilità di conoscere le relative offerte commerciali, informazioni sui servizi, aggiornamenti sugli eventi e in particolare, di localizzare e geolocalizzare, in modo rapido e innovativo, i luoghi dell’nteresse dell’intero territorio. Continua a leggere

Toquihno apre la nuova rassegna musicale dei Senzatempo di Avellino: domenica 7 ottobre

Il sette ottobre si apre con il botto la Stagione 2018/2019 de I Senzatempo. Arriva Toquihno e la sua meravigliosa band per festeggiare la carriera di questo straordinario artista; 50 anni di successi, 50 anni di poesie, di viaggi e di emozioni, tutti condensati in una serata che si preannuncia incredibile e densa di sorprese, durante la quale sarà accompagnato da una delle voci più interessanti del panorama jazzistico italiano, Greta Panettieri. La associazione Avellinese ha voluto condensare nel titolo della rassegna tutto quello che accadrà nel corso della stagione, richiamando anche e soprattutto, i magici colori della musica e della storia di Toquihno. Molti non sanno che il celebre autore e chitarrista ha origini tutte italiane, e che fu la madre a trovare che il soprannome Toquihno fosse calzante, guardandolo da bambino muoversi al ritmo della musica. L’artista è cresciuto nel clima musicale degli anni cinquanta in cui fiorivano le sperimentazioni del pianista Johnny Alf e dei cantanti Dick Farney e Lúcio Alves. Ma la sua vera passione, la bossa nova, la scopre accanto e grazie ai contributi di João Gilberto, Tom Jobim, Vinicius de Moraes. Continua a leggere

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