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AL TEATRO SUMMARTE PER LA X EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ : HELEN TESTFAZGHI CON ELIO COPPOLA TRIO feat FABRIZIO BOSSO

Photogallery : SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

In un Teatro Summarte al limite della sua capienza, ha ospitato sul palco per la X edizione di Jazz &Baccalà, Helen Tesfazghi con Elio Coppola Trio feat. Fabrizio Bosso. Jazz e Baccalà è una rassegna musicale consolidata e da “esperimento” è divenuta punto fermo nella programmazione del Teatro considerato l’alto riscontro di pubblico avuto in questi anni, questo è dovuto grazie soprattutto al Direttore Artistico Marco Panico, che ha sempre proposto al pubblico musicisti di levatura internazionale come è accaduto ieri sera.

Uno show di grande livello musicale con, Helen Tesfazghi con Elio Coppola Trio e Fabrizio Bosso.

Elio Coppola, batterista, sommese DOC, beniamino di Somma Vesuviana, ha anche lui in questi anni ha contribuito fattivamente a far si che questa rassegna salisse di livello portando artisti di grande richiamo. Sul palco con lui gli inseparabili musicisti/amici: Antonio Caps al pianoforte e Antonio Napolitano al contrabasso.

Il Trio tutto Campano si sono divisi il palco con la stupenda voce della bravissima e bellissima Helen Tesfazghi ,una delle voci più interessanti del panorama musicale nazionale che vanta importanti esperienze musicali in nord europa.

Per scrivere di Fabrizio Bosso ci vorrebbero pagine e pagine, ci “limitiamo” a dire che è un musicista di caratura internazionale, che periodicamente ci fa visita, per la nostra gioia, al Teatro Summarte. Basti pensare che a solo 15 anni (!!!) Si diploma a Torino in tromba e completa gli studi al St. Mary’s College di Washington. Lunghissimo è l’elenco delle sue collaborazioni con altrettanti grandi artisti solo per citare: Mario Biondi, Sergio Cammariere (Sanremo 2008), Claudio Baglioni, Paolo Fresu, costante la sua presenza a Umbria Jazz uno dei 5 più importanti festival al mondo. Inutile aggiungere altro.

Gli artisti sul palco non si sono risparmiati, hanno dato tutto se stessi dalla prima nota, proponendo una scaletta con canzoni di alto profilo musicale.

Helen ha spaziato senza nessuna difficoltà dal jazz a canzoni che hanno segnato la storia della musica internazionale con canzoni di Etta James, Whitney Huston a Stevie Wonder fino a esibirsi in una delle più belle canzoni partenopee “Era de Maggio” il tutto con il suono magico della tromba di Fabrizio che ha dato un tocco di jazz e originalità alle canzoni in scaletta.

Il pubblico in sala per così tanta bellezza musicale ha molto gradito ,tanto che non ha dato “scampo” agli artisti quando annunciavano l’ultimo brano già si elevavano dalla platea cori di “no” e “bis”, così gli artisti non hanno avuto nemmeno il tempo di uscire che sono passati direttamente al bis, terminato il bis hanno salutato il pubblico, ma il pubblico li ha insistentemente richiamati a fare un ulteriore bis. Ovviamente di fronte a tale calore gli Artisti non si sono tirati indietro e con piacere veniva accettata tale richiesta vedendo un pubblico così entusiasta.

Da appuntare il prossimo appuntamento: Enrico Pieranunzi & Valentina Ranalli il 16 Marzo

Ineccepibile l’organizzazione del Teatro Summarte, Ufficio Stampa, Staff e i Tecnici, hanno fatto si che tutto si svolgesse in maniera ordinata.

Ringraziamo il Direttore Artistico Marco Panico sua per la cortesia e diponibilità.

il nuovo album di Ada Montellanico -in uscita cd e digitale venerdì 23 febbraio

foto di Elena Somarè

Esce venerdì 23 febbraio “Canto Proibito” per Giotto/Egea Music, il nuovo album di Ada Montellanico.

In questo nuovo progetto discografico, il dodicesimo come leader, la cantante romana rivisita un repertorio secentesco, cantandone l’irriverenza, l’ironia e la sensualità, e riportandone alla luce la modernità e la vivacità culturale.

Dopo aver interpretato i testi inediti di Tenco (Danza di una ninfa, 2005) e i diritti civili di Abbey Lincoln (Abbeys Road, 2017), Ada Montellanico torna con un nuovo progetto di ricerca, non solo musicale, indagando un’epoca caratterizzata da profonde trasformazioni, grandi rivoluzioni e mutamenti, a cui si contrappongono forze conservatrici; nel quale alle idee innovative e alle proposte artistiche accolte da una Venezia liberale, si contrappongono le proibizioni di una Roma clericale, e il divieto alle donne di calcare i palcoscenici consente l’ascesa e l’affermazione dei castrati. Un’epoca tumultuosa, ma estremamente florida e significativa, in cui la musica diventa per la prima volta espressione di affetti, di passione, e che vede la nascita della monodia, l’apertura del primo teatro pubblico e l’affacciarsi delle donne sulla scena culturale.

Da qui nasce il nome Canto Proibito, che vuole narrare questo secolo attraverso le composizioni degli autori più rappresentativi dell’epoca: Handel, Scarlatti, Caldara, Cesti, Carissimi, Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, entrambe meravigliose e rare compositrici di quei tempi.

Ada Montellanico sceglie un organico pianoless, in cui la voce, oltre ad essere protagonista per la narrazione, assume un ruolo primario a livello strumentale, insieme alla tromba di Giovanni Falzone (che ha curato anche tutti gli arrangiamenti e firmato insieme alla Montellanico l’unico brano originale in scaletta che dà titolo all’album), al trombone di Filippo Vignato, al contrabbasso di Jacopo Ferrazza e alla batteria di Ermanno Baron.

Registrato a maggio 2023 negli studi della Casa del Jazz di Roma, questo album rappresenta per la cantante romana anche un legame con l’inizio del suo percorso musicale: è su queste composizioni, infatti, che ha intrapreso i primi studi canori per poi arrivare al canto jazz (che solo recentemente è stato introdotto come disciplina a livello accademico). Questi brani rappresentano, quindi, non solo un insolito repertorio per il jazz, ma anche un laboratorio musicale in cui sperimentare linguaggi e nuove sonorità con un approccio vocale e strumentale totalmente diverso.


Infine, in Canto Proibito c’è un riferimento a “Opera Proibita”, album del 2005 di Cecilia Bartoli, cantante molto amata dalla Montellanico, non solo per la sua statura artistica ma per essere una illuminata ricercatrice dalle molteplici sfaccettature. Un omaggio a lei, come in una condivisione di sentimento e di identità seppur con linguaggi differenti.

Formazione:

Ada Montellanico, voce

Giovanni Falzone, tromba e arrangiamenti

Filippo Vignato, trombone

Jacopo Ferrazza, contrabbasso

Ermanno Baron, batteria

Tracklist

1) O cessate di piagarmi/Luci ingrate (A. Scarlatti/ G. Falzone)

2) Canto proibito (G. Falzone- A. Montellanico)

3) Che si può fare? (Barbara Strozzi)

4) Delizie contente/ Delizie (P.F. Cavalli/ G. Falzone)

5) Piangerò la sorte mia (G. F. Handel)

6) Vittoria, Vittoria! / Vittoria (G. Carissimi/ G. Falzone)

7) Intorno all’idol mio / Idol mio (A. Cesti/ G. Falzone)

8) Sebben, crudele/ Desir (A. Caldara/ G. Falzone)

9) Già il sole dal Gange/ Gange (A. Scarlatti/ G. Falzone)

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UFFICIO STAMPA

Guido Gaito

Gaito Ufficio Stampa e Promozione

Guido Gaito info@gaito.it 329 0704981

Le note di

FRANCESCO MARTINELLI

JAZZ E OPERA

L’idea di utilizzare materiale operistico appartiene alle più antiche tradizioni del jazz, dai tempi di King Oliver e Jelly Roll Morton, ed è stata poi magistralmente sfruttata da Sidney Bechet. Di converso l’opera europea dalla fine dell’Ottocento si è appropriata dei ritmi di origine africano-americana, a partire dall’havanera della Carmen (e di “O Sole Mio”). In Italia il collegamento tra questi mondi solo apparentemente lontani ha ispirato splendide registrazioni di musicisti del calibro di Enrico Rava e Gianluigi Trovesi solo per citare due tra i maggiori che hanno reinterpretato il repertorio dall’era del melodramma e del verismo,

LA STORIA

In questo progetto la scelta è caduta su un periodo meno esplorato, quello del barocco maturo, con brani composti tra il 1649 al 1724, simbolicamente proprio dopo la scomparsa di Monteverdi.

Epoca questa di grande creatività e contraddizioni, in cui la Chiesa cerca di applicare le vaghe indicazioni musicali date al Concilio di Trento (1562): “si bandiscano dalle chiese quelle musiche nelle quali sia con l’organo che col canto si mescola qualcosa di lascivo o impuro”. Le donne, secondo una interpretazione restrittiva di scritture forse apocrife, erano da tempo escluse dal canto ecclesiastico, e nel 1589 la bolla Cum pro nostro pastorali munere di papa Sisto V – “er papa tosto” del Belli – riorganizza il coro di S. Pietro ammettendo esplicitamente i castrati per la sezione soprani. La bolla papale sembra legittimare la pratica anche nella musica secolare, in cui era già presente, dando inizio ad un’età d’oro dei castrati italiani che dominano il canto in tutta Europa.

Migliaia ragazzi venivano sottoposti ogni anno alla terribile operazione praticata dai norcini spesso su richiesta delle loro stesse famiglie che speravano di sfruttarne economicamente il talento, ma solo pochi avevano successo teatrale e la maggioranza andava a ingrossare le fila dei cori ecclesiastici o finiva nella prostituzione. I castrati sembrano rappresentare le contraddizioni di un periodo in cui la Chiesa di Roma preoccupata dell’influsso delle riforme protestanti si occupa molto da vicino del mondo dello spettacolo, in contrasto con le signorie settentrionali dalle tendenze più liberali in cui esplode la vita teatrale. Il secolo si apre con il rogo di Giordano Bruno a Roma nell’anno 1600, il 17 febbraio in Campo de’ Fiori. Nella Venezia liberale, che si affida a Paolo Sarpi per la difesa della sua posizione contro il Papato, si apre un teatro dopo l’altro: alle fine del secolo ce ne saranno una decina. Le tensioni sono causate anche dalla affermazione di musiciste come Vittoria Archilei, il soprano Adriana Basile e sua figlia Leonora Baroni pupilla del Cardinale Antonio Barberini, Virginia Ramponi, prima interprete del Lamento d’Arianna, Francesca Caccini autrice de La liberazione di Ruggiero dall’isola d’Alcina nel 1625, e naturalmente Barbara Strozzi.

I BRANI

“O cessate di piagarmi” (1683), musica di Alessandro Scarlatti e testo di Nicola Minato, dall’opera Pompeo. È un lamento d’amore, ma il vivace ritmo di 6/8 lo rende affine a ritmi popolari di danza come la tarantella e porta a una forte spinta ritmica. Perfetto per dare il tono all’album.

“Canto proibito” è una melodia originale di Giovanni Falzone per cui Ada ha scritto un testo ispirato dal progetto. Introdotto da un dialogo contrappuntistico degli ottoni, il brano si sviluppa con episodi rapidissimi attraverso l’esposizione delle liriche e poi una serie di scambi improvvisati accompagnati da cambi di tempo.

“Che si può fare” (1664) è un’aria della celebre cantatrice veneziana Barbara Strozzi in cui si lamenta con rassegnazione una sorte sfortunata, un destino immutabile deciso dalle stelle – anche qui non sono lontani certi rispecchiamenti autobiografici di personalità fondamentali della vocalità africano-americana, dalla dimensione catartica.

“Delizie contente, che l’alma beate” (1649) di Pier Francesco Cavalli su testo di Giacinto Andrea Cicognini per l’opera Giasone. Ricca di allusioni sensuali in cui la morte rappresenta l’orgasmo e la dolcezza omicida quella brama amorosa cui ormai l’esausto amante non è più in grado di far fronte: un tratto che l’apparenta alle infinite allusioni del blues e del jazz, a volte talmente oscene da sfuggire agli stessi censori. Spettacolare lo special a tre voci che lascia il posto all’assolo di basso.

“Piangerò la sorte mia” (1724) di George Frideric Handel, aria dal Giulio Cesare in Egitto, quando Handel componeva ancora opere in stile italiano a Londra ispirato dal suo soggiorno napoletano. L’unicità dell’aria sta nel contrasto tra il tono rassegnato del lamento iniziale e la rabbia della seconda parte in cui Cleopatra minaccia di tornare dopo morta a tormentare il fratello che l’ha imprigionata: cambi di tempo e passaggi aperti sottolineano la drammaticità.

 “Vittoria, mio core!” (1640) è una atipica cantata di Giacomo Carissimi il cui testo di Domenico

Benigni celebra non la romantica pena d’amore né la gioia della conquista ma la liberazione da un amante traditore su un brioso tempo ternario. La voce è giustamente spiegata e trionfante.

“Intorno all’idol mio” (1656) dall’Orontea di Antonio Cesti su libretto di Giacinto Cicognini riceve una lettura lineare tesa a sottolineare l’arco melodico con sottili variazioni.

“Sebben, crudele” (1710) composta nel da Antonio Caldara per l’opera La costanza in amor vince l’inganno ha avuto un’ampia fortuna nei recital vocali malgrado l’opera intera venga raramente eseguita. Battiti di mani basso e voce colgono l’ascoltatore di sorpresa prima della distesa esposizione, e poi di nuovo voce e tromba intrecciano un dialogo quasi percussivo nell’accompagnamento.

“Già il sole dal Gange” (1680) composta da Alessandro Scarlatti per L’honestà negli amori è simmetrica al brano d’apertura di Handel, e gioiosamente chiude l’album con una sequenza di assoli che applicano creativamente tecniche jazz alla struttura originale.

CANTO PROIBITO

Ada Montellanico presta la sua voce ricca di sfumature alle melodie originali per poi abbandonarle e trasformarle, in un caleidoscopio di timbri e variazioni che ne arricchiscono e a volte ne capovolgono il senso, inserendo anche elementi comici e popolari: vorrei dire che si prende tutte le necessarie libertà non solo con gli originali ma anche con un’idea convenzionale di improvvisazione jazzistica, creando un mondo sonoro fresco, originale, irriverente, rischioso e perciò ancor più affascinante. Le sue ispirazioni sono le grandi cantanti africano-americane e in particolare Abbey Lincoln, della cui musica Ada è stata l’ambasciatrice in Italia. Sulla scia della loro prima riuscitissima collaborazione, Suono di Donna del 2012, gli arrangiamenti di Falzone riescono ad essere fedeli allo spirito dei brani, rivitalizzandoli con un suono contemporaneo, aprendo spazi per l’invenzione dei solisti, e trattando la voce come canto e testo ma anche come puro colore. Ispirato dalla musica barocca, spesso Falzone ha immaginato vigorosi ostinati per la sezione ritmica in cui spicca il basso di Ferrazza a sostenere l’esposizione del tema e a intarsiare le improvvisazioni di gruppo. La funzione degli strumenti muta in continuazione senza ruoli predefiniti, come si confondono l’una nell’altra le parti predefinite e quelle improvvisate. Il gruppo ha un suono molto specifico creato quasi per sottrazione, attraverso l’assenza di ance e pianoforte, una scelta secca e precisa grazie alla quale cui la trama armonica è molto leggera e cangiante, basata sulla combinazione delle linee melodiche singole, sui giochi timbrici e le microvariazioni di intonazione dei fiati. La sezione ritmica accentua i tratti di danza, sia quelle in tempo ternario come la tarantella, sia quelle a tempo binario come le ciaccone, e le irte riformulazioni ritmiche di Falzone. Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria realizzano con precisione e creatività le idee dell’arrangiamento, e Filippo Vignato al trombone è il perfetto complemento alla tromba di Falzone.

Gaito Ufficio Stampa e Promozione

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Al Teatro Summarte il 2 Marzo-Elio Coppola Music trio & Helen Tesfazghi with special Guest Fabrizio Bosso.

Sabato 2 Marzo 2024, sul palco del Teatro Summarte Elio Coppola Music trio & Helen Tesfazghi with special Guest Fabrizio Bosso.

Prosegue la rassegna Jazz & Baccalà amatissima dal pubblico del Teatro Summarte di Somma Vesuviana uno dei luoghi simbolo del JAZZ in Campania con una magica unione tra musica e gusto per regalare un’esperienza emozionante.

Giunti alla X Edizione, il Summarte ripropone la formula vincente della musica jazz con grandi protagonisti internazionali e le degustazioni enogastronomiche a base di Baccalà offerte da ‘800 Borbonico che ritorna, dopo alcuni anni, partner ufficiale della rassegna.

Sul Palco:

Flabrizio Bosso tromba Helen Tesfazghi voce Elio Coppola batteria Antonio Caps piano

Antonio Napolitano basso

Tickets:

Tavolo € 25,00 ore 20:30 (con primo a base di baccalà incluso) Poltrone € 15,00 ore 22:00

Acquista qui il tuo ticket:

https://www.etes.it/sale/event/99968/h.%20tesfazghi%20-%20e.%20coppola%20-%20f.

%20bosso%20-%20trio?idProdotto=99968

Per maggiori info:

3935667597 – 0813629579

Whatsapp: 3280612709 www.summarte.it

Teatro Summarte

Via Roma, 15 – Somma Vesuviana (NA) – 80049

LIVE TONES NAPOLI AL BOURBON STREET- DANIELA SPALLETTA E STEFANIA TALLINI DUO

Venerdì 1 marzo ore 21:45 il Live Tones Napoli ETS presenta sul palco del Bourbon Street Napoli

 Via Vincenzo Bellini 52 un progetto inedito con due artiste eccezionali:

DANIELA SPALLETTA E STEFANIA TALLINI DUO 

Daniela Spalletta – Voce

Stefania Tallini – Pianoforte

Progetto inedito, di recente formazione. 

Curiosità e ricerca come approccio creativo alla Musica e al proprio strumento. 

Le due musiciste si incontrano al crocevia di alcune passioni comuni: Jazz, Repertorio Antico e Cameristico, Musica Contemporanea e Tradizionale, il tutto esplorato e rielaborato attraverso un ampio ricorso al linguaggio dell’improvvisazione. 

Il risultato è un concertare multiforme, in cui epoche ed estetiche, lontane nel tempo e nello spazio, si inseguono e dialogano, creando un gioco di rimandi, dall’imprevedibile divenire.

⏰️L ‘ingresso è dalle ore 20:30.

Inizio concerto ore 21.45. 

Posti limitati si prega di prenotare per l’assegnazione del posto. 

La prenotazione sarà valida sino alle 21:15 

🎫Il costo del biglietto per ascolto concerto è di € 10.00 acquistabile la sera stessa alla biglietteria meccanizzata predisposta al Bourbon Street o in prevendita GO2

🔴Drink e Food alla carta

➡️INFO e PRENOTAZIONI:

338 9941559/ 338 8253756

Recensione: Walter Ricci Trio in “Walter Sings Nat King Cole” feat Karima per “Jazz & Baccalà “

Di Annamaria De Crescenzo
Photogallery SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

Terza serata di grandssimo successo di pubblico e di critica, nell’ambito della X edizione della rassegna Jazz & Baccalà rganizzata e diretta da Marco Panico del Teatro Summarte, per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Acacia di Napoli per ospitare il concerto di Walter Ricci Trio con una guest star straordinaria come Karima.

Il concerto era stato anticipato da diversi video sui social da parte del pianista/cantante Walter Ricci che ha creato la giusta atmosfera di attesa che ha visto accorrere tantissimi appassionati di jazz e non solo che hanno riempito la sala del Teatro Acacia, accogliendo lo stesso artista e dai musicisti che lo hanno accompagnato sul palco, straordinari talenti della musica jazz italiana come Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Walter Ricci, cresce in un ambiente musicale, grazie agli stimoli provenienti dal padre musicista, l’ascolto di ogni genere di musica ma, fin da giovanissimo, è il jazz in tutte le sue declinazioni a incuriosirlo e ad appassionarlo, dal pop sino al contemporary jazz e in pochi anni lo troviamo già sui palchi dei jazz club più ambiti ad esibirsi con musicisti già noti e di rinomata esperienza. Nel 2006 vince il “Premio Nazionale Massimo Urbani” e la sua carriera ha definitivamente inizio. Nel 2009/10 arriva l’incontro con Pippo Baudo che lo invita al programma Domenica In come vocalist dell’orchestra diretta da Pippo Caruso. Nelle numerosissime puntate del programma, in onda su Raiuno, ha l’occasione di incontrare e duettare con artisti di fama internazionale, tra i quali Michael Bublè e Mario Biondi. Nel 2015 partecipa ed arriva in semifinale al prestigioso Monk Competition a Los Angeles organizzato da Quincy Jones. Spaziando dal jazz al pop Walter Ricci duetta con i più grandi musicisti del mondo come Richard Bona, George Benson e Mario Biondi.

Walter Ricci, con le sue notevoli doti vocali, si affaccia sullo scenario internazionale raccogliendo consensi tali da accostarlo ai più grandi nomi dei crooners d’oltreoceano, richiamando anche l’influsso di generi contemporanei, che confluiscono spontaneamente in uno stile contaminato da nuove sonorità, spaziando abilmente dal jazz al pop. Di recente è stato co-protagonista nello spettacolo teatrale dedicato a Fred Buscaglione, andato in scena nei più importanti teatri del nord Italia con la regia di Arturo Brachetti.

Con una voce splendida, e un carattere istrionico da vero protagonista, ha dominato da grande showman il palco del Teatro Acacia insieme ai suoi straordinari musicisti che vantano collaborazioni artistiche di altissimo livello e un talento davvero strepitoso, ha fortemente voluto che questo progetto venisse presentato nella sua città d’origine, insieme alla presentazione di un nuovo album, tutto dedicato alla musica di Nat King Cole insieme a brani inediti nei quali Walter Ricci ha riarrangiato brani standard jazz famosissimi con testi inediti in lingua napoletana che hanno praticamente conquistato tutto il numerosissimo pubblico presente in sala.

Lo stesso musicista ha presentato ad inizio concerto l’album stesso, raccontando al pubblico “Ho conosciuto Nat King Cole attraverso le sue interpretazioni ed è stato amore al primo ascolto ma vederlo in tv recitare e cantare mi ha totalmente rapito al punto di considerarlo un modello di riferimento per la mia carriera artistica” – “È stato doveroso quindi omaggiarlo attraverso la produzione di un disco in vinile registrato dal vivo in studio nel rispetto totale dei canoni del tempo”,  disco che poi è andato a ruba a fine concerto quando lo stesso artista ha salutato il pubblico in un affollatissimo firmacopie, regalando abbracci e straordinari sorrisi a tutti come nel suo stile di sempre.

Il concerto inizia con Walter Ricci al pianoforte, emozionatissimo ma felice di vedere il Teatro Acacia stracolmo in ogni ordine di posto dalla platea alla galleria, iniziando con una strepitosa versione di “I ‘ve got You under My Skin”, bellissimo brano portato al successo dalla meravigliosa voce di Frank Sinatra, alla quale Walter Ricci non ha nulla da invidiare visto che sin dalle prime note di questo brano suscita un emozionato applauso da parte del pubblico che con tale gesto gli riconosce il titolo meritatissimo di straordinario crooner italiano .

Ma il pubblico si emoziona ancora di più quando sul palco arriva Karima, bellissima ed elegantissima in un vestito lungo di colore viola (in barba alla superstizione. mai il viola in Teatro) che affascina il pubblico, interpretando con la sua straordinaria voce, due brani che hanno fatto la storia della carriera di Nat King Cole come “Unforgettable” e “Quizas Quizas Quizas “ .

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Domenico Benvenuto Trio ospiti al Bourbon Street giovedi 22 febbraio per Live Tones

Giovedì 22 Febbraio ore 21:39

Il Live Tones Napoli ETS presenta sul palco del 

Bourbon Street

Via Vincenzo Bellini, 52 

Un trio di affermati musicisti napoletani, leader del gruppo il batterista Domenico Benvenuto che propone, il suo progetto: 

Domenico Benvenuto Trio

BENVENUTO NEI MIEI SUONI

Marco Fiorenzano – Pianoforte

Marco De Tilla – Contrabbasso

Domenico Benvenuto – Batteria

Il progetto di Domenico Benvenuto trio “BENVENUTO NEI MIEI SUONI ” nasce dall’idea di voler far arrivare al pubblico un concetto di drumming che evidenzia la profondità dei tamburi ricordando sonorità afro jazz e non solo, non mancheranno ispirazioni improvvisative europee, così Domenico darà il “benvenuto“ nel suo viaggio musicale al pubblico.

⏰️L ‘ingresso è dalle ore 20:30 Inizio concerto ore 21:45

posti limitati si prega di prenotare per l’assegnazione del posto. 

La prenotazione sarà valida sino alle 21:15.

🎫Il costo del biglietto per ascolto concerto è di € 10.00 acquistabile la sera stessa alla biglietteria meccanizzata predisposta al Bourbon Street o in prevendita https://go2.it/evento/benvenuto-nei-miei-suoni/7362

🔴Drink e Food alla carta

➡️INFO e PRENOTAZIONI:

338 9941559/ 338 8253756

Lunedì 19 febbraio al Teatro Acacia Walter Ricci ft. Karima in concerto con “Walter sings Nat King Cole”

WALTER RICCI

in concerto featuring Karima

Il 19 febbraio 2024 al Teatro Acacia di Napoli ci sarà una serata jazz dall’atmosfera magica. Torna in esclusiva il concerto “Walter sings Nat King Cole” feat. Karima. 

Lo spettacolo rientra nella stagione teatrale promossa dal Teatro Summarte.

Inizio ore 21:00, biglietti platea euro 25+d.p. e galleria euro 22+d.p.

Walter Ricci, cantante pianista, affiancato dalla cantante Karima, sarà accompagnato dai musicisti Dario Rosciglione al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Per l’occasione Walter eseguirà dal vivo alcuni brani della tradizione jazz e riletture di standard jazz in napoletano alternandoli a brani della tradizione partenopea e inediti,  che lo hanno fatto diventare il rappresentante della scena NapoJazz.

Ascolta due brani inediti pubblicati esclusivamente come video reel su IG e diventati virali:

 : clicca  – Thè pe’ tte : clicca

Sarà una serata all’insegna della contaminazione e della condivisione a ritmo di jazz e cantautorato. Il mattatore sarà Walter Ricci che omaggerà il cantante statunitense Nat King Cole, icona del jazz americano, che attraverso le sue interpretazioni ci ha lasciato un repertorio di brani indimenticabili. 

Per la prima volta in esclusiva a Napoli il concerto prevede la partecipazione della cantante Karima, la quale vanta una lunga e variegata esperienza artistica, tra cui il Festival di Sanremo nel 2009 e soprattutto la collaborazione con Burt Bacharach.

Nello stesso anno viene scelta dalla Disney per interpretare la colonna sonora nel film di animazione  “La Principessa e il ranocchio”, ha aperto i concerti di Whitney Houston e di John Legend e ha partecipato a programmi come “Tale e Quale Show” e “I migliori Anni” su Rai1.

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DA MARZO ZURZOLO – SPAZIO ZTL – 17.02.2024 Marco Zurzolo & Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno

17 FEBBRAIO 2024 ore 20:30

Marco Zurzolo

& Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno
“I suoni della città”

La musica è la massima espressione delle emozioni umane, che prendono forma attraverso l’evocazione degli infiniti suoni che esistono dentro e fuori il nostro io.

Ogni luogo, ha il suo suono che crea appartenenza e la musica è lo strumento tramite il quale un suono incontra un altro suono, diverso ma ad esso affine che, nel miscelarsi, ritrova la bellezza dello stare insieme: la musica è aggregazione!

Ogni musicista ha la necessità di raccontarsi attraverso la propria musica, e questo è il risultato non soltanto del proprio essere e del proprio vissuto, ma soprattutto del confronto con gli altri, dello studio individuale e di gruppo che solo il Conservatorio può dare.

Un insegnante ha la responsabilità dei propri studenti e dovrebbe insegnare loro come far emergere la propria anima che si declina poi nella musica che andranno a suonare.

Lo studio è amore e rappresen

ta la chiave di volta per un musicista che conoscendo, studiando e confrontandosi, accresce la propria cultura trovando così il personale linguaggio che darà vita al proprio suono, unico e al tempo stesso riconoscibile da coloro che in esso si riconosceranno.

20:30 – Accoglienza
21:00 – Inizio Concerto

𝐄𝐕𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐂𝐎𝐍 𝐒𝐎𝐓𝐓𝐎𝐒𝐂𝐑𝐈𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄
12,00 € Formula Teatro “Tarallucci e Vino”

𝐏𝐑𝐄𝐍𝐎𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐎𝐁𝐁𝐋𝐈𝐆𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀

 +39 392 3915529

 081 0331974
 zurzoloteatrolive@gmail.comMARIA EMANUELA RENNO

VICE-PRESIDENTE 
EXPLORATORIUM APSCONTATTI:+39 320 4148206
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 zurzoloteatrolive@gmail.com

SANNIO Music Fest 2024 a Benevento: parte la nuova rassegna

SANNIO MUSIC FEST 2024

📍TEATRO COMUNALE VITTORIO EMANUELE BENEVENTO

📍CINE TEATRO MODERNISSIMO TELESE TERME

📆Febbraio – Aprile 2024

Un desiderio che diventa realtà… è quanto accade con la nota rassegna musicale sannita ‘Sannio Music Fest’ che, grazie, alla perseveranza del direttore artistico Michele Solipano, e all’impegno del Comune di Benevento e delle Associazioni Culturali ‘Napoli Jazz Club’ e ‘New Around Midnight’ si arricchisce per la prima volta anche di un cartellone invernale .

I numerosi concerti-evento che si terranno a Benevento e, per una sola data anche a Telese Terme, saranno ancora una volta l’occasione di stabilire un forte legame tra cultura, musica e luoghi simbolo della città, nell’ottica anche di promuovere il territorio ed il turismo. Ad ospitare i concerti beneventani del ‘Sannio Music Fest Winter edition’ sarà, infatti, il Teatro Comunale Vittorio Emmanuele che, recentemente restaurato, costituisce una vera perla da poco riconsegnato alla cittadinanza come fortemente voluto dal sindaco Mastella. Per rinsaldare la già collaudata collaborazione estiva con la cittadina di Telese Terme, invece, venerdì 16 marzo, Daniele Gorgone 4et, e Flavio Boltro, saranno protagonisti di un’esclusiva serata al Cinema Teatro Modernissimo.

Circa il programma dei concerti Beneventani, i cui dettagli saranno illustrati – martedì 27 febbraio prossimo, in conferenza stampa presso lo stesso Teatro Comunale – dal curatore artistico Solipano, si può anticipare che ancora una volta la magia della musica si sprigionerà attraverso le note di grandissime stelle del Jazz. Si esibiranno, infatti, artisti come Rick Margitza ed Elio Coppola; Danilo Rea e Luciano Biondini; Lino Volpe e il Pietro Condorelli 5et ; Stefania Tallini e Franco Piana.

Le prevendite per l’acquisto dei biglietti sono già aperte presso tutte le prevendite abituali e on line su www.vivaticket.itwww.azzurroservice.net .

Mentre la numerosa platea degli appassionati si concentra su queste chicche, gli organizzatori già pensano alla ricca programmazione estiva da realizzarsi sia presso il Teatro Romano, sia presso la nuova area eventi dei giardini dell’ Hortus Conclusus, recentemente inaugurata, che in altre location presenti sul territorio da individuarsi sfruttando, come sempre, l’indispensabile lavoro di squadra con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento.

📞 Info 0824.42711 – 0824.361973

🎫 Biglietti on line

www.vivaticket.itwww.azzurroservice.net

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LIVE TONES NAPOLI AL BOURBON STREET- THE LEGEND GEGE’ MUNARI 5tet

Venerdì 16 Febbraio ore 21:30  Gege’ Munari la storia del jazz sul palco del Bourbon Street in Via Vincenzo Bellini 52 Napoli. 

Il Live Tones Napoli ETS presenta per la propria rassegna jazz

THE LEGEND GEGE’ MUNARI 5tet

Stefano di Grigoli – Sax 

Michele Di Martino: Pianoforte 

Tommaso Scannapieco – Contrabbasso 

Gegè Munari: Batteria 

SPECIAL GUEST

Valeria Rinaldi alla voce

Il gruppo eseguirà un repertorio di brani scelti tra i più importanti standard della musica afro-americana.

I Musicisti, uniti da una grande sintonia umana e musicale, danno vita ad un’atmosfera vivace e coinvolgente. 

La formazione è composta da Gegé Munari (storica figura del jazz nazionale e internazionale, con alle spalle innumerevoli collaborazioni con importanti esponenti della Musica jazz e non), Stefano di Grigoli, apprezzatissimo sassofonista del panorama romano e non solo, Tommaso Scannapieco (tra i più rilevanti contrabbassisti del jazz italiano) assieme ad un altro grande pianista conterraneo di grande talento Michele Di Martino.

Guest della serata la cantante romana Valeria Rinaldi alla voce che interverrà  nel secondo set in  un tributo a ’ Nancy Wilson con degli arrangiamenti più celebri dei brani che hanno dato risalto all’impeccabile voce di Nancy Wilson.

⏰️L ‘ingresso è dalle ore 20,30.Inizio concerto ore 21.45. Posti limitati si prega di prenotare per l assegnazione del posto. 

La prenotazione sarà valida sino alle 21.15.

🎫Il costo del biglietto per ascolto concerto è di € 10.00 acquistabile la sera stessa alla biglietteria meccanizzata predisposta al Bourbon Street o in prevendita https://go2.it/evento/the-legend-gege–munari-5tet-/7361

🔴Drink e Food alla carta

➡️INFO e PRENOTAZIONI:

338 9941559/ 338 8253756

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