Recensione : “Hommage a Piazzolla” a Villa di Donato

Articolo e foto di Clementina Abbamondi
Stasera 10 ottobre, dopo tanto tempo, la musica da camera ritorna nel luogo per cui è nata, la splendida Sala da Ballo di Villa di Donato. La dimora settecentesca accoglie i suoi ospiti dando il via alla sesta Edizione dei “Live in Villa di Donato”. Dopo una pausa forzata a causa del Covid, fino alla fine di luglio 2022, la Rassegna proporrà spettacoli teatrali, musica classica, blues e una borsa di studio per talenti emergenti.
Il concerto inaugurale “Hommage a Piazzolla” rientra nella rassegna “Max 70”, dedicata alla musica da camera è curata da David Romano, violinista dell’Accademia di Santa Cecilia che insieme al pianista Mario Montore ed al violoncellista Diego Romano dedicano un omaggio nel giorno del centenario della sua nascita ad Astor Piazzolla, genio ed inventore del tango nuevo. “Per la musica da camera, racconta Patrizia de Mennato padrona di casa ed ideatrice di “Live in Villa di Donato, diretta come sempre dal violinista David Romano, rinnoviamo la filosofia di affiancare a musicisti di prima grandezza dei giovani talenti della scuola internazionale di eccellenza “Avos Project” percorrendo insieme le sfide esecutive e le esperienze di crescita degli artisti, credendo in una rinascita incentrata sul riconoscimento del talento degli allievi e sulla bellezza come unica vera forza capace di muovere il desiderio di migliorarsi. Grazie a tale collaborazione sul palcoscenico di Villa di Donato si alterneranno docenti ed allievi, abbattendo la classica barriera docente discente, presentando in concerto un giovanissimo concertista che potrà esibirsi e affrontare il suo battesimo accolto dal nostro selezionatissimo pubblico”.
Il programma di stasera “Hommage a Piazzolla” prevede :
Piazzolla improptu per piano solo
Le Grand tango per violoncello e pianoforte
Le Estaciones partenas per violoncello,violino e pianoforte.
Questa sera ad affiancare David Romano spalla dei secondi violini dell’Orchestra Sinfonica dell’ Accademia di Santa Cecilia, membro fondatore dell’ Orchestra Stradivari, Presidente della Associazione MAR ed ideatore, curatore e direttore artistico di “Villa Pennisi in Musica” ad Acireale e Diego Romano secondo violoncello con obbligo del primo dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, vincitore di molteplici concorsi e premi anche lui membro fondatore del Sestetto Stradivari, un giovane talento Mario Montore pianista che ha già al suo attivo molteplici vittorie a concorsi solistici e noto nel campo anche internazionale per l’intensissima attività di camerista con il “Quartetto Avos”. Mario Montore è anche ideatore, fondatore e presidente dell’”Avos Project”, Scuola internazionale di eccellenza di Roma.
Ad aprire il concerto è il pianista Mario Montore che dà prova del suo virtuosismo interpretando alcuni brani di Astor Piazzolla tra i più famosi “Tanti anni prima (Ave Maria)” composto per il film di Marco Bellocchio Enrico IV e “Libertango” brano che simboleggia la rottura del compositore dal Tango classico e il suo abbraccio al “Nuevo Tango”.
Il secondo brano è “Le Grand Tango” scritto da Piazzolla nel 1982 per il violoncellista russo Mstislav Rostropovich dove al pianoforte si unisce il suono del violoncello suonato da Diego Romano.” Le Grand Tango” inizia con ritmi di tango fortemente accentati mentre nella seconda sezione si sviluppa un ampio dialogo tra il violoncello ed il pianoforte. Nella sezione finale, per la quale Piazzolla ha fornito l’indicazione di tempo “giocoso” presenta uno stato d’animo di energia elettrica. Bravissimi i due musicisti che hanno interpretato perfettamente la composizione di Piazzolla fedele alle sonorità, ai ritmi e agli strumenti della sua terra l’Argentina ma influenzato dalle suggestioni sinfoniche, le sperimentazioni del jazz che creano un nuovo genere, originale e personalissimo. Nella terza composizione eseguita questa volta dai tre musicisti “ Estagiones portenas”e scritta da Piazzolla tra il 1964 e il 1970 si intrecciano felicemente tradizione colta, jazz e “nuevo tango” .Stagioni partenas perché legate all’atmosfera e agli aromi del grande porto di Buenos Aires. Inevitabile il confronto con le stagioni di Vivaldi, distanti più di due secoli. I tre musicisti sono riusciti a coinvolgere il pubblico in un raffinato gioco a chiave di contrasti e affinità tracciando avvolgenti paesaggi interiori animati da sentimenti contrastanti: dalla dolcezza al dolore dalla nostalgia alla passione.
Il trio formato da David Romano, Diego Romano, Mario Montore ha eseguito altri due famosissimi brani di Astor Piazzolla: “Oblivion” e “La muerte del angel” quest’ultimo ricco di virtuosismi.
Il pubblico ha tributato al trio un caloroso applauso riconoscendogli l’intensità delle interpretazioni e il virtuosismo dei musicisti.
Al concerto è seguita una squisita cena servita nelle stanze della settecentesca dimora.
Perfetta l’organizzazione e l’accoglienza della padrona di casa Patrizia De Mennato.