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AL TEATRO SUMMARTE : JOY GARRISON ft ELIO COPPOLA trio IN “THE CHRISTMAS CONCERT” CHIUDE IL 2025 DI JAZZ & E BACCALÀ

L’ultimo appuntamento del 2025 di Jazz & Baccalà XII edizione si è trasformato in uno di quei concerti che, chi c’era, ricorderà con un sorriso complice… e chi non c’era sentirà di aver perso qualcosa di raro. The Christmas Concert non è stato solo un evento di chiusura: è stato un piccolo viaggio musicale, caldo, intimo e sorprendentemente coinvolgente.

A guidarlo è stata Joy Garrison, cantante newyorkese dalla storia profonda e dal timbro che porta con sé una vita intera di jazz. Figlia del leggendario Jimmy Garrison, contrabbassista del quartetto di John Coltrane, Joy non ha mai giocato la carta del “nome importante”: la sua forza è sempre stata la voce. Una voce capace di essere morbida e vellutata, ma anche vibrante e piena, con quella naturalezza interpretativa che appartiene solo a chi il jazz lo ha respirato fin da bambina nei club e nelle sale prove di New York.

Negli anni ha cantato con figure di spessore del panorama internazionale e ha costruito un repertorio ricco, aperto, pieno di sfumature soul e gospel. Sul palco si muove con sicurezza e poesia: non “mostra” la tecnica, la fa fluire. E chi l’ascolta se ne accorge.

Ad accompagnarla, l’Elio Coppola Trio, una formazione che non ha bisogno di alzare la voce per farsi notare.
Elio Coppola, batterista e direttore artistico del festival, ha una sensibilità ritmica che sa essere vigorosa e allo stesso tempo rispettosa del canto;
Antonio Caps al pianoforte, elegante, preciso, con un tocco che costruisce atmosfere senza mai sovrastare;
Antonio Napolitano al contrabbasso, solido e musicale, una presenza costante che dà forma e profondità all’ensemble.
Un trio che sostiene, accompagna, respira con la cantante: è questo che fa la differenza.

La serata si apre con i classici del jazz, interpretati con una semplicità solo apparente: fraseggi calibrati, dinamiche morbide, un interplay sottile tra voce e trio. Poi, quasi a sorprendere la sala, Joy lancia una versione personale di “Garota de Ipanema”, invitando il pubblico a partecipare. È un momento spontaneo, leggero, di quelli che rompono il confine tra palco e platea: un piccolo regalo inatteso, che crea subito un legame.

Da lì in avanti, il concerto entra nel clima natalizio. Non ci sono effetti speciali, nessuna ricerca del “colpo”: solo musica fatta bene, con gusto e calore. I classici di Natale scorrono con eleganza e un equilibrio quasi cinematografico, alternando intimità e brillantezza.

E poi arriva il finale.
Joy saluta il pubblico con “Oh Happy Day”.
Un’esplosione di energia, un abbraccio corale, il teatro che diventa un’unica voce.
La sensazione è quella di assistere a qualcosa di spontaneo, autentico, dove l’emozione nasce senza essere forzata.

è stato un concerto dove tecnica, storia e cuore hanno trovato il loro equilibrio perfetto, proprio nel momento in cui il festival salutava il 2025 e apriva idealmente la porta al nuovo anno.

AL TEATRO SUMMARTE DI SOMMA VESUVIANA PER LA XII EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ: “FORCELLA” DI MARCO ZURZOLO EMOZIONA IL PUBBLICO

Ieri sera, al Teatro Summarte di Somma Vesuviana, per la XII edizione di Jazz e Baccalà, Marco Zurzolo ha portato in scena “Forcella”, il suo nuovo progetto narrativo-musicale che intreccia racconto giallo, atmosfere noir e sonorità profondamente napoletane. La sala ha accolto l’artista davanti a un pubblico numeroso, attento e partecipe, pronto a farsi guidare tra le vie, le voci e i misteri di uno dei quartieri più iconici della città.

Forcella è un racconto giallo scritto da Zurzolo e ambientato nel cuore di Napoli. Il libro, pubblicato da Colonnese e illustrato da Ivan Oliva, è uscito il 19 settembre 2025 ed è accompagnato da una colonna sonora originale accessibile via QR-code. La prefazione di Maurizio de Giovanni aggiunge ulteriore profondità al progetto, che si muove tra immaginazione e realtà. Personaggi come il sassofonista Papetti, il commissario Corrado, l’avvocato Cappabianca, lo Jettatore, il dottore e il barbiere compongono un mosaico umano autentico, nostalgico e vibrante, specchio dell’anima più popolare del quartiere.

A condividere il palco con Zurzolo al sax alto c’era una formazione di grande spessore.
Marco Zurzolo – sax alto
Sassofonista, compositore, direttore e arrangiatore partenopeo, è una figura di riferimento del jazz napoletano contemporaneo. La sua ricerca artistica unisce tradizione e modernità, spesso intrecciando musica, teatro e narrazione. Docente di Musica d’Insieme Jazz presso il Conservatorio di Salerno, Zurzolo porta da anni avanti una visione musicale personale e riconoscibile, capace di trasformare ogni progetto in un viaggio emotivo e culturale.

Alessandro Tedesco – (trombone) Trombista tra i più apprezzati della scena nazionale, dotato di un suono profondo e narrativo.

Gigi Di Rienzo – (basso) Storico pilastro della musica partenopea, elegante e sempre incisivo, vero cardine ritmico e armonico della serata.

Vittorio Riva – (batteria) Preciso, dinamico, capace di colorare ogni atmosfera con sensibilità e presenza.

Carmine Santimone – (chitarra) Versatile e cinematografico, ha contribuito a definire l’ambiente sonoro di Forcella con grande attenzione timbrica.

Claudia Megré – (voce) Intensa, personale, capace di trasformare ogni frase in un momento narrativo: la sua presenza ha aggiunto una luce emotiva decisiva.

Sul palco, Marco Zurzolo ha trasformato le pagine del libro in musica viva, eseguendo brani inediti composti appositamente per il progetto, capaci di restituire le atmosfere sospese e suggestive del racconto.

La serata ha assunto anche i toni della memoria, con un commosso omaggio a figure fondamentali della musica napoletana e della sua vita artistica:
Pino Daniele, Rino Zurzolo (fratello di Marco), Joe Amoruso, James Senese e il Maestro Peppe Vessicchio.
Un tributo che ha attraversato la platea come un’onda emotiva, ricordando quanto l’eredità di questi artisti continui a vivere nelle note, nelle storie e nei cuori.

La serata al Summarte non è stata semplicemente uno spettacolo, ma un piccolo rito condiviso: un luogo in cui musica, parole e memoria si sono fuse in un unico respiro.
Chi c’era ha potuto camminare dentro Forcella accompagnato da una guida autentica; chi non c’era — forse — si è perso quel raro frammento di Napoli che, ogni tanto, decide di rivelarsi solo agli occhi più attenti.

Un evento che ha lasciato nell’aria una traccia sottile, avvertibile ancora mentre si esce dal teatro, con la sensazione che qualcosa si sia mosso, anche impercettibilmente, dentro ognuno.

Prossimo appuntamento – 28 Novembre 2025

Il viaggio di Jazz e Baccalà prosegue con l’ultimo appuntamento del 2025:
Joel Holmes Trio ft. Ileana Mottola in “Cool Life”.
Un’altra serata di grande musica, da segnare in agenda per chi vuole chiudere l’anno con nuove suggestioni e atmosfere indimenticabili.

UN FINALE ENTUSIASMENTE SAN SEBASTIANO AL VESUVIO PER LA SERATA FINALE DI “SERE D’ESTATE 2025″CON IL NEAPOLITAN JAZZ DI WALTER RICCI

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di SpectraFoto(http://www.spectrafoto.com)

Ieri sera, nel cuore verde del Parco Urbano di San Sebastiano al Vesuvio, si è conclusa la sezione musicale della quarta edizione della rassegna Sere d’Estate 2025, manifestazione che anche quest’anno ha saputo fondere cultura, musica e territorio, sostenuta dal Comune di San Sebastiano al Vesuvio, dalla Città Metropolitana di Napoli, dalla Regione Campania, da Napoli Jazz, dal Teatro Troisi e da numerosi sponsor che hanno creduto nel valore di questa iniziativa.

La sezione musicale, curata dal direttore artistico Michele Solipano, ha avuto un epilogo memorabile con il concerto di Walter Ricci e il suo progetto Neapolitan Jazz.

Presenti in prima fila le autorità cittadine con il Sindaco Salvatore Sannino, la Dott.ssa Assunta Filosa e altre cariche del comune di San Sebastiano al Vesuvio.

Ricci ha dato voce ad alcuni brani del suo recente album Naples Jazz, in cui antiche suggestioni partenopee si intrecciano con arrangiamenti jazz moderni e raffinati. Da “Uè” a “Tarantella Jazz”, ogni esecuzione è stata accolta da fragorosi applausi. Il pubblico, attento e partecipe, ha reagito con entusiasmo, canticchiando talvolta i ritornelli, battendo le mani a tempo e sostenendo l’artista con un calore che ha reso la serata speciale.

Tra un brano e l’altro, Ricci ha dialogato con la platea, raccontando con ironia e spontaneità il percorso che lo ha portato a concepire questo progetto, quasi un ponte ideale tra Napoli e New Orleans. La sua voce, vellutata e potente, ha confermato ancora una volta la sua statura internazionale, mentre la complicità con i musicisti ha regalato momenti di autentica improvvisazione jazzistica.

Il Parco Urbano, completamente gremito, ha accolto un pubblico numeroso e appassionato che ha seguito il concerto con grande partecipazione. Gli spettatori, in larga parte intenditori e amanti del jazz, si sono lasciati trasportare dall’energia contagiosa della musica, accompagnando Ricci e i suoi musicisti con applausi, richieste di bis e lunghi applausi.

Al termine del concerto, sul palco sono saliti la vicesindaca di San Sebastiano al Vesuvio Dott.ssa Assunta Filosa, il direttore artistico Michele Solipano e lo stesso Walter Ricci.

La vicesindaca Dott.ssa Assunta Filosa ha consegnato all’artista una targa di riconoscimento per i suoi meriti Artistici e per il contributo dato al panorama musicale italiano: un momento solenne e al tempo stesso caloroso, suggellato da un’ovazione del pubblico.

Ricci, emozionato, ha ringraziato le autorità presenti per tale riconoscimento. La vicesindaca Dott.ssa Assunta Filosa, a sua volta, ha rivolto un sentito ringraziamento al direttore artistico Michele Solipano per la qualità della proposta musicale, ricordando alcuni dei nomi che hanno animato la rassegna: Karima, I Friends for Pino, Flo, fino alla sua esibizione conclusiva di Walter Ricci.

La rassegna Sere d’Estate 2025 ha così chiuso un’edizione musicale che ha dimostrato ancora una volta la sua vitalità e il suo valore culturale. Con l’entusiasmo ancora vivo e la promessa di nuove sorprese, è stato dato appuntamento al 2026, con l’auspicio di un cartellone musicale ancora più ricco, coinvolgente e capace di regalare emozioni autentiche sotto le stelle di San Sebastiano al Vesuvio.

Karima incanta San Sebastiano: apertura in grande stile per le “Sere d’Estate” 2025

Di Annamaria De Crescenzo
Foto di Mario(www.spectrafoto.com)

Arena San Sebastiano – Sere d’Estate 2025 è la rassegna culturale che anima il suggestivo Parco Urbano di via Panoramica a San Sebastiano al Vesuvio, tra cinema all’aperto, teatro, incontri e naturalmente musica dal vivo. Un progetto promosso e sostenuto dal Comune di San Sebastiano al Vesuvio, con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli, nato come occasione di aggregazione e partecipazione culturale nel cuore del Vesuvio.

All’interno di questa programmazione eterogenea, un ruolo centrale è riservato ai concerti, curati dal Napoli Jazz Club con la direzione artistica di Michele Solipano. La proposta musicale si distingue per qualità e raffinatezza, con una linea artistica che unisce jazz, canzone d’autore e contaminazioni contemporanee.

Grande riscontro del primo per la musica mercoledì 23 luglio con il concerto di Karima, protagonista assoluta della serata inaugurale del cartellone musicale. Con il suo progetto “Canta Autori”, la cantante livornese ha regalato al pubblico un viaggio emozionante tra le pagine più belle della canzone italiana, reinterpretate con gusto, anima e arrangiamenti essenziali ma intensi.

Accompagnata da un trio di altissimo livello – Piero Frassi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria – Karima ha saputo creare un’atmosfera intima e vibrante allo stesso tempo, alternando toni sussurrati a slanci vocali di grande forza espressiva. Le sue riletture dei brani d’autore, pur senza mai tradire la struttura originale, hanno portato in scena nuove sfumature armoniche e interpretative, accendendo l’entusiasmo del pubblico.

La platea, al completo, ha accolto ogni esecuzione con applausi calorosi e una lunga standing ovation finale. Il contesto naturale del parco, unito alla qualità tecnica dell’allestimento, ha reso la serata ancora più coinvolgente, trasformando il concerto in un’esperienza condivisa di grande intensità emotiva.

Karima Ammar, classe 1985, è da anni una delle voci più raffinate del panorama italiano. Dopo gli esordi televisivi, ha costruito un percorso artistico solido e riconoscibile, collaborando con artisti di fama internazionale come Burt Bacharach, che l’ha voluta al suo fianco nei tour italiani. Dotata di una vocalità potente e controllata, è oggi apprezzata per la sua capacità di unire anima soul, rigore jazz e sensibilità interpretativa.

A fine concerto, il pubblico ha chiesto con forza un bis, premiando Karima con l’entusiasmo di una standing ovation prolungata e commenti colmi di ammirazione. «Una voce che tocca l’anima», ha detto qualcuno all’uscita, mentre altri parlavano di “una serata magica, di quelle che si ricordano”.

Il prossimo appuntamento è in programma per il 6 agosto, con lo spettacolo “Friends for Pino”, un sentito tributo collettivo dedicato alla musica e all’eredità artistica di Pino Daniele.

Biglietti disponibili su VivaTicket:
Acquista ora per “Friends for Pino” – 6 agosto 2025

https://www.vivaticket.com/it/ticket/friends-for-pino/271812

Un sentito ringraziamento va a Michele Solipano, direttore artistico della rassegna, per la perfetta organizzazione e per l’ospitalità e per cura per ogni dettaglio che stanno facendo di Sere d’Estate 2025 un esempio virtuoso di cultura dal vivo, accessibile e di qualità.

AL TEATRO SUMMARTE PER L’ULTIMA SERATA DI JAZZ & BACCALÀ UN ARTISTA ECCEZIONALE : ALLAN HARRIS

Foto gallery : SpectraFoto (http://www.spectrafoto.com)

La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” si è conclusa il venerdì 16 maggio con il concerto del crooner newyorkese Allan Harris, considerato uno dei più raffinati interpreti vocali del jazz contemporaneo.

La rassegna ha preso il via il 15 marzo con la performance della cantante e pianista statunitense Nicole Zuraitis, vincitrice del Grammy Award 2024 per il miglior album vocale jazz, accompagnata dall’Elio Coppola Trio.

Il 28 marzo, la pianista e cantante cubana Jany McPherson ha presentato il suo progetto “A Long Way”, accompagnata da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

Il programma è proseguito con le esibizioni di Sergio Caputo il 4 e 5 aprile, e di Joe Barbieri il 7 maggio al Teatro Acacia di Napoli.

La XI edizione del festival “Jazz & Baccalà” ha animato il Teatro Summarte di Somma Vesuviana dal 15 marzo al 16 maggio 2025, offrendo un’esperienza unica che ha coniugato musica jazz di alto livello e tradizione gastronomica partenopea. Ogni serata ha offerto al pubblico la possibilità di partecipare a una degustazione di piatti a base di baccalà, preparati dal ristorante ‘800 Borbonico, seguita dal concerto.

La direzione artistica è stata curata da Elio Coppola, in collaborazione con il direttore del Teatro Summarte Marco Panico. “Jazz & Baccalà” si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica e della buona cucina, celebrando l’incontro tra arte e tradizione nel cuore del Vesuvio.

Il crooner newyorkese ha incantato il pubblico con la sua voce calda e avvolgente, proponendo un repertorio che ha spaziato tra classici del jazz, omaggi a Nat King Cole e brani originali, tra cui alcuni tratti dal suo recente album Kate’s Soulfood.

Accompagnato da una formazione di musicisti di alto livello, Harris ha offerto un’esibizione intensa e raffinata, confermando la sua reputazione di interprete tra i più eleganti e versatili della scena jazz internazionale.

Nato ad Harlem nel 1956, Allan Harris è un cantante, chitarrista e compositore jazz noto per la sua voce baritonale profonda e per la capacità di raccontare storie attraverso la musica. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre New York Nightlife Awards come “Outstanding Male Jazz Vocalist” e il premio “Rising Star Jazz Vocalist” nel sondaggio dei critici di DownBeat. Ha inoltre ottenuto due premi come “Best Jazz Vocalist” dalla rivista Hot House Jazz Magazine e una borsa di studio dalla Chamber Music America per il suo progetto musicale Cross That River, che esplora il ruolo degli afroamericani nella conquista del West.

Harris ha calcato i palchi di oltre 30 festival internazionali, tra cui l’Umbria Jazz Festival, dove è una presenza costante sia nell’edizione estiva di Perugia che in quella invernale di Orvieto. Nel 2019, ha aperto la serata all’Arena Santa Giuliana con un omaggio a Eddie Jefferson, mentre nel 2022 ha presentato il progetto Kate’s Soulfood al Teatro Mancinelli di Orvieto, ispirato ai ricordi della Harlem degli anni ’50 e ’60.

Con una carriera che abbraccia jazz, blues e soul, Allan Harris continua a essere una delle voci più autentiche e apprezzate del panorama musicale contemporaneo.

Così si è conclusa l’XI edizione di “Jazz & Baccalà” con un grande finale: il concerto del celebre crooner newyorkese Allan Harris, che il 16 maggio ha incantato ed entusiasmato il pubblico del Teatro Summarte di Somma Vesuviana.

Con la sua voce profonda, elegante e intrisa di soul, Harris ha trasformato la serata in un viaggio musicale raffinato ed emozionante, alternando standard jazz, omaggi a icone del passato e brani originali tratti dal suo apprezzato repertorio.

Il pubblico, numeroso e partecipe, ha risposto con lunghi applausi e standing ovation, suggellando un’edizione che ha saputo unire musica d’autore, atmosfere intime e il sapore autentico della tradizione culinaria vesuviana. Un perfetto epilogo per una rassegna che, anno dopo anno, si conferma tra gli appuntamenti culturali più attesi della regione.

La XI edizione ha proposto artisti di levatura internazionale, offrendo concerti di altissimo livello che hanno valorizzato non solo il jazz, ma anche la cultura dell’accoglienza e della condivisione. Sicuramente, per la XII edizione, il pubblico potrà aspettarsi un programma altrettanto ricco e sorprendente, capace di consolidare ulteriormente il prestigio di “Jazz & Baccalà” nel panorama dei festival musicali italiani.

Mario Venuti chiude il tour “Tra la carne e il cielo” con una serata di grande musica al Teatro Summarte

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SOMMA VESUVIANA – Si è concluso venerdì 10 maggio 2025, sul palco del Teatro Summarte, il tour “Tra la carne e il cielo” di Mario Venuti, che ha portato in scena l’eleganza e la complessità del suo ultimo lavoro discografico. Una serata intensa, a tratti evocativa, che ha confermato la cifra stilistica di un artista che continua a reinventarsi, restando fedele a una poetica musicale colta e raffinata.

L’artista siciliano ha proposto i brani del suo ultimo album, uscito nell’aprile 2024, affiancati da alcuni dei suoi successi più noti. Sul palco, accompagnato da una band di altissimo livello, Venuti ha mescolato sapientemente pop d’autore, sonorità world, influenze jazz e blues, in un concerto che ha unito sperimentazione musicale e forte radicamento nella tradizione italiana.

L’evento ha segnato il culmine di un tour partito all’indomani della pubblicazione dell’omonimo album, uscito ad aprile 2024. “Tra la carne e il cielo” rappresenta un’evoluzione artistica rispetto al precedente “Tropitalia”, con cui Venuti aveva riscoperto le radici della musica tropicalista brasiliana. In questo nuovo lavoro, le influenze si ampliano: accanto al pop cantautorale italiano, trovano spazio richiami al jazz, al blues e alle musiche del mondo, creando un mix sonoro sofisticato, mai banale.

Sul palco, Venuti ha dato prova di grande maturità artistica, supportato da una band affiatata: Peppe Milia e Giuseppe Nasello alle chitarre, Eusebio Gentulio al basso, Franco Barresi alla batteria e Gabriel Prado alle percussioni. La scaletta ha spaziato dai nuovi brani – come la più politica “Degrado” – ai classici del suo repertorio, riproposti in chiave aggiornata ma sempre riconoscibile.

Il pubblico del Summarte ha accolto con calore ogni pezzo, dai ritmi coinvolgenti di “Napoli-Bahia” ai testi più riflessivi di brani come “Degrado”. Tra applausi, emozioni e un dialogo costante con la platea, l’ex voce dei Denovo ha confermato il suo talento e la sua continua evoluzione artistica.

Grande l’interazione con il pubblico, che ha risposto con entusiasmo e partecipazione. Tra applausi convinti e momenti di autentica emozione, la performance ha mantenuto un equilibrio perfetto tra introspezione e ritmo, tra ballata e danza, tra carne e cielo – proprio come suggerisce il titolo del tour.

Un evento che ha lasciato il segno e che ha chiuso in bellezza un tour tra i più interessanti del panorama musicale italiano recente.

AL TEATRO SUMMARTE PER LA XI EDIZIONE DI JAZZ E BACCALÀ :MARIO ROSINI TRIO FEAT DANIELE SCANNAPIECO

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Ci eravamo lasciati nel 2024 con una bellissima serata di Jazz alla XI Edizione di Jazz e Baccalà, e come promesso il 2025 è iniziato con un’altra grande serata di musica di grande livello, stavolta sul palco del Teatro Summarte: Mario Rosini Trio feat Daniele Scannapieco.

E anche per questa prima serata del 2025 della XI di Jazz e Baccalà nonostante il meteo il teatro Summarte si è riempito per gustare non solo la buona musica ma anche la buona cucina.

Sul palco con Mario Rosini: Pianoforte e voce è stato accompagnato da Daniele Scannapieco al sax, Elio Coppola alla batteria e Aldo Capasso al contrabasso.

Mario Rosini è un cantante e musicista italiano, nato a Roma il 16 ottobre 1963. La sua carriera musicale è iniziata negli anni ’80, ma ha acquisito una popolarità più ampia negli anni ’90 grazie al suo stile che fonde elementi di pop, jazz e musica leggera. Rosini è conosciuto per la sua voce calda e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso le sue interpretazioni.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi album e ha partecipato a numerosi programmi televisivi, consolidando la sua fama in Italia. Ha anche preso parte al Festival di Sanremo in più occasioni, raggiungendo spesso posizioni di rilievo. Mario Rosini ha inoltre collaborato con vari artisti italiani, consolidando il suo posto nella scena musicale italiana.

Oltre alla sua attività di cantante, Rosini è anche un abile pianista e arrangiatore, dimostrando una versatilità che lo ha reso apprezzato non solo come performer, ma anche come musicista e compositore. La sua musica è caratterizzata da una forte componente melodica e da un’attenzione particolare all’aspetto interpretativo delle sue canzoni.

Il Mario Rosini Trio è un progetto che rappresenta un lato più intimo e sofisticato della carriera di Mario Rosini, evidenziando le sue radici nel jazz e nella musica strumentale. Con il trio, Rosini esplora un sound che fonde jazz, pop, mettendo in risalto non solo la sua abilità vocale, ma anche le sue capacità da pianista e arrangiatore.

il Mario Rosini Trio è un progetto che permette all’artista di esprimere una grande libertà musicale, avvicinando un pubblico variegato, da quello appassionato di jazz a quello più generalista, grazie alla fusione di diversi stili musicali.

La scaletta della serata brani dove hanno messo in risalto non solo le capacità di Mario Rosini ma anche dei musicisti che l’hanno accompagnato in questa serata di grande musica

  1. Ritornerai
  2. This Masquerade
  3. Monticello
  4. Ribbon in the sky
  5. In a sentimental mood
  6. Here’s the rainy day
  7. Invitation
  8. Au private
  9. Supertition
  10. Knocks me off my feet
  11. Spring can really hang youup the most
  12. Joy spring
  13. Nightngale sang in berkeley
  14. Body and soul
  15. Antrophology
  16. Eu sei que vou te amar
  17. For all we know
  18. The shadow of your smile

Non potevano mancare i bis di rito, e Mario Rosini ha dapprima omaggiato Pino Daniele. Con il brano “qualcosa arriverà” Mario Rosini e Pino Daniele hanno collaborato insieme in più occasioni, e il loro incontro musicale è stato un importante momento nella carriera di entrambi. Nel corso degli anni, Rosini ha partecipato a concerti e registrazioni con Pino Daniele, e questa collaborazione ha dato vita a momenti musicali molto speciali. La fusione delle loro voci e stili diversi – con Daniele che portava il suo timbro inconfondibile e il suo approccio alla musica e Rosini che aggiungeva una certa eleganza e melodia ha creato una combinazione affascinante.

Per poi congedarsi dal pubblico con una bellissima interpretazione di Stevie Wonder “Overjoy”