AL TEATRO SUMMARTE : JOY GARRISON ft ELIO COPPOLA trio IN “THE CHRISTMAS CONCERT” CHIUDE IL 2025 DI JAZZ & E BACCALÀ
L’ultimo appuntamento del 2025 di Jazz & Baccalà XII edizione si è trasformato in uno di quei concerti che, chi c’era, ricorderà con un sorriso complice… e chi non c’era sentirà di aver perso qualcosa di raro. The Christmas Concert non è stato solo un evento di chiusura: è stato un piccolo viaggio musicale, caldo, intimo e sorprendentemente coinvolgente.
A guidarlo è stata Joy Garrison, cantante newyorkese dalla storia profonda e dal timbro che porta con sé una vita intera di jazz. Figlia del leggendario Jimmy Garrison, contrabbassista del quartetto di John Coltrane, Joy non ha mai giocato la carta del “nome importante”: la sua forza è sempre stata la voce. Una voce capace di essere morbida e vellutata, ma anche vibrante e piena, con quella naturalezza interpretativa che appartiene solo a chi il jazz lo ha respirato fin da bambina nei club e nelle sale prove di New York.
Negli anni ha cantato con figure di spessore del panorama internazionale e ha costruito un repertorio ricco, aperto, pieno di sfumature soul e gospel. Sul palco si muove con sicurezza e poesia: non “mostra” la tecnica, la fa fluire. E chi l’ascolta se ne accorge.
Ad accompagnarla, l’Elio Coppola Trio, una formazione che non ha bisogno di alzare la voce per farsi notare.
Elio Coppola, batterista e direttore artistico del festival, ha una sensibilità ritmica che sa essere vigorosa e allo stesso tempo rispettosa del canto;
Antonio Caps al pianoforte, elegante, preciso, con un tocco che costruisce atmosfere senza mai sovrastare;
Antonio Napolitano al contrabbasso, solido e musicale, una presenza costante che dà forma e profondità all’ensemble.
Un trio che sostiene, accompagna, respira con la cantante: è questo che fa la differenza.
La serata si apre con i classici del jazz, interpretati con una semplicità solo apparente: fraseggi calibrati, dinamiche morbide, un interplay sottile tra voce e trio. Poi, quasi a sorprendere la sala, Joy lancia una versione personale di “Garota de Ipanema”, invitando il pubblico a partecipare. È un momento spontaneo, leggero, di quelli che rompono il confine tra palco e platea: un piccolo regalo inatteso, che crea subito un legame.
Da lì in avanti, il concerto entra nel clima natalizio. Non ci sono effetti speciali, nessuna ricerca del “colpo”: solo musica fatta bene, con gusto e calore. I classici di Natale scorrono con eleganza e un equilibrio quasi cinematografico, alternando intimità e brillantezza.
E poi arriva il finale.
Joy saluta il pubblico con “Oh Happy Day”.
Un’esplosione di energia, un abbraccio corale, il teatro che diventa un’unica voce.
La sensazione è quella di assistere a qualcosa di spontaneo, autentico, dove l’emozione nasce senza essere forzata.
è stato un concerto dove tecnica, storia e cuore hanno trovato il loro equilibrio perfetto, proprio nel momento in cui il festival salutava il 2025 e apriva idealmente la porta al nuovo anno.





















MAL DI TE – un tributo autentico e intenso a Pino Daniele, con la voce straordinaria di Giulia Maglione e musicisti di grande talento: Andrea Panzera, Andrea Borrelli e Umberto De Santis.
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