Monthly Archives: ottobre 2025

Teho Teardo plays Twin Peaks and Other Infinitives :Esce oggi il nuovo album di Teho Teardo con Stefano Bollani, Abel Ferrara, Keeley Forsyth

Teho Teardo PH Simone Franzolini

Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives

il nuovo album di Teho Teardo

con Stefano Bollani, Abel Ferrara, Keeley Forsyth e altri

note di copertina di Paolo Pecere in uscita il 31 ottobre 2025 su cd, vinile e digitale

Esce venerdì 31 ottobre Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives, il nuovo disco di Teho Teardo a cui hanno collaborato Stefano BollaniAbel Ferrara, Keeley Forsyth e numerosi altri musicisti.

Infinitives sono verbi all’infinito da poter declinare per affrontare il momento complesso che stiamo vivendo. Sono frammenti melodici presenti nelle composizioni di Barbara StrozziHenry Purcell, J.S. BachAngelo Badalamenti, arrivati fin qui perché viaggiano nell’aria, come canti di uccelli registrati la notte, nei boschi.

Are we falling in love? canta una voce bianca nella prima traccia dell’album, Falling. È la stessa domanda che si è posto Teho Teardo durante una delle registrazioni ambientali notturne che effettua nei boschi, al confine tra Italia e Slovenia. La scoperta di un equilibrio magnifico. Un sentimento ancora indefinito, impalpabile, simile all’innamoramento, improvviso e alienante, evocato dall’ascolto delle melodie degli uccelli notturni e dal pulviscolo sonoro, popolato da micro-pattern ritmici, versi, canti, richiami, ululati distanti, vento che sposta le foglie.

Mi sono chiesto se mentre ero lì – racconta Teho  immerso nel buio del bosco mi stessi innamorando di qualcosa, senza sapere di cosa si trattasse. Ho ritrovato quella domanda in una canzone, Falling, che per questo motivo apre il disco. E così la melodia del tema di Twin Peaks mi pare arrivata fino a me attraverso i canti degli uccelliHo cercato altri frammenti melodici e li ho ritrovati tra le composizioni di Barbara Strozzi, Henry Purcell, Angelo Badalamenti e persino Bach. Anche queste melodie sono state tracce che mi hanno guidato nella ricerca all’interno del suono. Le ho trasformate in un nuovo contesto armonico che fosse soltanto mio.

Nel lavoro di trascrizione, la ricerca delle melodie, di frammenti originali o di altri compositori. Temi musicali classici, echi di epoche felici, tornano indecifrabili e diventano altro. Suoni che diventano verbi all’infinito, e poesia.

Stefano Bollani – continua Teho – mi ha aiutato a sondare questi universi. Il suo pianoforte è stato una lente di ingrandimento, uno strumento di conoscenza più approfondita, un sostegno nella ricerca. A lui, alle voci di Keeley Forsyth, Abel Ferrara e del piccolo Vito Bondanese, a tutte le musiciste e i musicisti che hanno suonato in questo album sono grato per ciò che abbiamo scoperto.

In questo disco, i temi musicali a cui Teardo si è ispirato portano altrove rispetto al luogo musicale che indicavano, per arrivare a un diverso sentire. Nelle note di copertina, lo scrittore Paolo Pecere racconta, infatti, che il vero viaggiatore usa le mappe per andare in posti che queste non segnano e si domanda, infine, se vogliamo ancora distinguere illusione e verità, artificio e natura. È sempre più difficile farlo; eppure, ancora ci innamoriamo.

La pubblicazione di questo nuovo album si inserisce in un momento particolarmente importante per la carriera di Teho Teardo. Recentemente, è stato invitato a partecipare alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia con le colonne sonore sia del film “Ammazzare Stanca. Autobiografia di un assassino” di Daniele Vicari, che della serie televisiva “Portobello” di Marco Bellocchio, dedicata al caso giudiziario di Enzo Tortora, che verrà distribuita nel 2026 da HBO.

Inoltre, Teardo ha presenziato la Paris Fashion Week, in occasione della sfilata della nuova collezione di Mugler, per cui ha composto le musiche. Una nuova produzione legata all’alta moda, dopo quelle per Sportmax degli anni precedenti.

TRACKLIST

1 Falling

2 Eravamo senza saperlo

3 Fuochi alleati

4 Laura Palmer’s Theme

5 Twin Peaks Theme

6 L’insonnia delle rondini

7 L’unico confine è la pelle

8 The Ghost of Piacenza

9 And the Birds Will Have Their Say

Teho Teardobaritone guitar, lapsteel, marimba, damaged piano, Rhodes piano, celesta, two strings cello, electronics, synths, bass, spinetta, bells, teishokoto, contact microphones, field recordings, dropper, hydrophones

Stefano Bollanipiano on 1, 2, 3, 4, 5

Vito Bondanesevocals on 1

Susanna Buffavocals on 3, 7

David Coultersaw on 3

Abel Ferraraspoken voice on 9

Keeley Forsythvocals on 6

Gabriele Coenbass clarinet, saxophone

Igor Legariupright bass

Laura BiscegliaFlavia Massimovocals on 7

Laura BiscegliaGiovanna FamulariFlavia Massimocello

Federica FurlaniAmbra Chiara Michelangeli,

Yoko Morimyoviola

Erica ScherlElena De Stabileviolin

All music written by Teho Teardo

Recorded, mixed and produced by Teho Teardo at the Basement Recordings, Roma Stefano Bollani’s piano recorded by Francesco Fazzi at Casa del Jazz, Roma

Mastering Michael Schwabe at Monoposto, Düsseldorf

1 Music by Angelo Badalamenti, lyrics by David Lynch

4, 5 Music by Angelo Badalamenti

6 Written by Teho Teardo and Keeley Forsyth

Publishing Mauro Teardo, 1, 4, 5 Warner Brothers,

6 Mauro Teardo and Mute Song Ltd

Photos – Alessandro Imbriaco

Layout – Mirco Muner

Fuochi alleati‘s title was inspired from Roberta loli’s book. The Ghost of Piacenza was originally written for Medicine, a play by Enda Walsh. And the Birds Will Have Their Say was part of Dante’s Paradiso XXXIII, a play by Elio Germano and Teho Teardo.

Thanks to Elisabetta Pacini at Specula Records, Giacomo & Iris Teardo, Simone Rossi & Nicola Vannini at Audioglobe distribution. Thank you!

Specula Records 2025

www.tehoteardo.com

NOTE DI COPERTINA di Paolo Pecere

Il vero viaggiatore usa le mappe per andare in posti che queste non segnano, come l’isola di cui parla il narratore di Moby Dick, che “non sta in nessuna mappa; i veri posti non ci sono mai”. In questo disco temi di compositori barocchi, come Henry Purcell, J.S. Bach, Barbara Strozzi, sono declinati e trasfigurati per portare altrove rispetto al luogo musicale che indicavano, per arrivare a un diverso sentire. Un altro punto di partenza è Angelo Badalamenti, compositore delle musiche per la serie tv Twin Peaks; e le parole dell’agente Cooper, protagonista di quella storia, si adattano alla ricerca musicale di cui qui troviamo traccia: “non ho idea di dove questo ci porterà, ma ho la netta sensazione che sarà un posto meraviglioso e insieme strano”.

“Are we falling in love?” Falling è la canzone che nel 1990 divenne il tema di Twin Peaks.

Introduceva a un luogo in cui energie ardenti possedevano i personaggi ignari, sopraffacendoli, e gli spettatori contemplavano quel mistero con un misto di nostalgia e incredulità. Riconosciamo la malinconia accogliente di quel tema.

Ma a cantare Falling, nella riscrittura di Teho Teardo, è una voce bianca: segno che l’ingenuità seconda in cui trovò rifugio l’immaginario alla fine degli anni Ottanta è qui ancora più pura e radicale. Entriamo in uno spazio sonoro di estremi, che emerge dalla natura e allude a un’esperienza che credevamo impossibile. “The sky is still blue, yet something is different”. Gocce e rintocchi di campane, archi e voci sintetizzate.

In Eravamo senza saperlo la percezione è messa alla prova: cosa è acustico, cosa elettrico? Cosa è vivente, cosa è artificiale?

Temi musicali classici, echi di epoche felici, tornano indecifrabili: entrano in scena travestiti, come personaggi shakespeariani venuti dall’esilio a fare giustizia nell’ultimo atto di una tragedia. Fuochi alleati è un’elegia dove conflitti e dubbi sembrano sciogliersi in un coro celeste: il vibrato degli archi canta sul pianoforte di Stefano Bollani, che viene gradualmente in primo piano, in un passaggio lirico di pace. Sentiamo poi canti di uccelli su un tema di tenebra. Kant scrisse che, se il canto di un usignolo che abbiamo ascoltato si rivelasse essere un’imitazione umana, non ci coinvolgerebbe più.

Vogliamo ancora distinguere illusione e verità, artificio e natura. È sempre più difficile farlo; eppure, ancora ci innamoriamo.

Il ritorno del tema di Laura Palmer, figura angelica e perduta, traccia l’ambivalenza di questo percorso musicale. Il bene soccombe, il bosco è oscuro e violento, ma ancora risuona la melodia di Falling, riverberando in un locale cavernoso, dove non tutto è perduto. Ne La nostalgia delle rondini, la voce di Keeley Forsyth approfondisce il buio.

Ci affonda in un’oscurità ancora più fitta di quella della Loggia nera di Lynch.

Il paradiso stesso è freddo. Gli strappi delle corde allentate degli archi sono un lamento che non possiamo riprodurre con voce umana, ma solo ascoltare ammutoliti.

Sembra l’estremo opposto della voce bianca con cui abbiamo cominciato, il suo esito disperato. “What is life to me without thee?” In questo deserto c’è però ancora vita.

Del resto, come potrebbe esserci desiderio se non ci fosse mancanza? In L’unico confine è la pelle e The Ghost of Piacenza tornano temi elegiaci, distorti nel dialogo tra archi ed elettronica. Infine, tornano a cantare gli uccelli lungo un lago.

Non annunciano la soluzione del conflitto tra luce e ombra che agita la coscienza, ma un suo dissolvimento. Il bambino, gli uccelli, il fantasma: da questi esseri viventi ai margini della vita, al di qua del bene e del male, sembra arrivare un messaggio sonoro che resiste al crollo di ogni cosa umana. Nel pezzo finale, And the Birds Will Have Their Say, una voce maschile e adulta prova a verbalizzarlo, a scandirlo. La realtà che percepisci e la memoria sono un’illusione.

La tua vita è molto più della coscienza.

Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives di Teho Teardo


Ho iniziato a fare registrazioni ambientali e a interessarmi al comportamento del suono quando ero un ragazzino. Da allora non credo di aver mai seriamente preso in considerazione di dedicarmi ad altro nella vita. Il mio passatempo preferito era rallentare le registrazioni nella speranza di scoprire cosa si celasse all’interno di quei suoni.

Da qualche anno ho ripreso le registrazioni ambientali notturne nei boschi al confine tra Italia e Slovenia. Il motivo è lo stupore che l’ascolto di quei luoghi misteriosi produce in me. Prima di essere un compositore sono un ascoltatore e il suono che fluttua nell’aria continua a sorprendermi.

Resto immobile in mezzo al bosco, alzo il volume del preamplificatore e il mio udito viene artificialmente potenziato come un super eroe che grazie alla tecnologia può percepire ciò che a orecchio nudo sfugge: un pulviscolo sonoro popolato da micro-pattern ritmici, versi, canti, richiami, ululati distanti, vento che sposta le foglie e inevitabili frammenti di inquinamento acustico che viaggiano tra le valli e s’incuneano ovunque.


Gli uccelli sono artefici di uno sciame infinito di melodie. Ne ho trascritte alcune e le ho suonate fino a quando non hanno trovato una via possibile per entrare nei brani del mio nuovo album. Nel paesaggio sonoro invisibile degli uccelli regna una forma di armonia perfetta e priva di stonature, in costante movimento.

Questo equilibrio magnifico mi commuove al punto da far risuonare un sentimento simile all’innamoramento.

Mi sono chiesto se mentre ero lì immerso nel buio del bosco mi stessi innamorando di qualcosa, senza sapere di cosa si trattasse. Ho ritrovato quella domanda in una canzone, Falling, che per questo motivo apre il disco. E così la melodia del tema di Twin Peaks mi pare arrivata fino a me attraverso i canti degli uccelli.

Ho cercato altri frammenti melodici e li ho ritrovati tra le composizioni di Barbara Strozzi, Henry Purcell, Angelo Badalamenti e persino Bach. Anche queste melodie sono state tracce che mi hanno guidato nella ricerca all’interno del suono. Le ho trasformate in un nuovo contesto armonico che fosse soltanto mio.

Da qui Infinitives del titolo: certe cellule dei compositori citati sono per me dei verbi all’infinito da declinare per affrontare il momento complesso che stiamo vivendo.


Stefano Bollani mi ha aiutato a sondare questi universi. Il suo pianoforte è stato una lente di ingrandimento, uno strumento di conoscenza più approfondita, un sostegno nella ricerca. A lui, alle voci di Keeley Forsyth, Abel Ferrara e del piccolo Vito Bondanese, a tutte le musiciste e i musicisti che hanno suonato in questo album sono grato per ciò che abbiamo scoperto.

Gaito Ufficio Stampa e Promozione

Guido Gaito info@gaito.it +39 329 0704981 | +39 06 45677859 Via Vincenzo Picardi 4C 00197 Roma

Tornano i LITFIBA con la formazione originale degli anni ’80 per celebrare il 40ennale dell’Album “17 Re”: il 28 luglio a Napoli, l’unico concerto in Campania, all’Arena Flegrea per il Noisy Naples Fest.

LITFIBA

“QUARANT’ANNI DI 17 RE” – TOUR 2026

Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo

di nuovo insieme sul palco per un viaggio celebrativo nel cuore del rock italiano

IL 28 LUGLIO A NAPOLI, L’UNICO CONCERTO IN CAMPANIA

ALL’ARENA FLEGREA PER IL NOISY NAPLES FEST

Il 2026 sarà l’anno del ritorno sul palco dei LITFIBA degli anni ’80 con la formazione originale, con un tour di 20 date in giro per l’Italia per celebrare i quarant’anni di “17 Re”, il disco che ha segnato una svolta epocale nel rock italiano e consacrato la band fiorentina a livello nazionale e europeo. Martedì 28 luglio 2026 i LITFIBA si esibiranno a Napoli, nell’unica tappa in Campania, all’Arena Flegrea per la nona edizione del Noisy Naples Fest.

I biglietti saranno disponibili in prevendita su Vivaticket.com dalle ore 12:00 di oggi giovedì 30 ottobre e in vendita generale su ETES.it, MC2Live.it e circuiti autorizzati dalle ore 10.00 di domani venerdì 31 ottobre. 

L’album doppio “17 Re”, (il primo nella new wave italiana), secondo episodio di una trilogia che oggi suona attualissima dedicata alle vittime del potere, con la formula audace e sperimentale ancora oggi esprime una forza rara, capace di attraversare le generazioni.

“QUARANT’ANNI di 17 RE” – TOUR 2026questo il nome del progetto che riunirà sullo stesso palco Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo per riportare dal vivo le emozioni, la potenza, l’energia e la poesia visionaria e anticipatrice di uno dei capitoli più amati della storia del rock europeo.

Pubblicato nel 1986 come album doppio (solo in Francia fu pubblicato come album singolo) e considerato ancora oggi da molti il capolavoro stilistico dei Litfiba degli anni ‘80, “17 Re” fa parte della cosiddetta Trilogia delle vittime del potere insieme a “Desaparecido” e “Litfiba 3”.

17 Re è composto da 16 brani e prende il titolo da quella che doveva essere la title-track, ovvero “17 Re”, ma la traccia non fu pubblicata poiché ritenuta non convincente e musicalmente non all’altezza delle altre presenti nell’album (il testo è in parte stampato all’interno della copertina dell’album).

Il tour “QUARANT’ANNI DI 17 RE” toccherà alcune delle più importanti città e festival italiani in un calendario che attraverserà esclusivamente l’estate 2026 da giugno ad agosto.

Queste 20 date saranno l’occasione irripetibile per riascoltare dal vivo le canzoni di quell’album leggendario suonate come non è mai successo in precedenza nella storia, oltre ai grandi classici che hanno segnato la carriera della band. Un repertorio entrato nella leggenda, con sonorità, atmosfere, testi, stile vocale e performance che hanno segnato la storia del rock italiano.

Ufficio stampa Noisy Naples Fest: Umberto Di Micco dmvcomunicazione@gmail.com

Gli inglesi Marillion in esclusiva sono i primi artisti annunciati da BOP – Beats of Pompeii 2026

logo BOP.jpg

Tornano in Italia in data esclusiva i

MARILLION 

La band che ha segnato la storia del progressive rock internazionale si esibirà per la prima volta all’Anfiteatro degli Scavi di Pompei in occasione della terza edizione di
B.O.P. – Beats of Pompeii 2026

Sabato 25 luglio 2026 POMPEI

Anfiteatro degli Scavi (ore 21:00) Primo annuncio della prestigiosa 3° edizione di B.O.P.

Dopo aver registrato il tutto esaurito per due anni consecutivi con il Marillion Weekend – il festival di due giorni dedicato al prog-rock inglese che si tiene a Padova – i Marillion tornano in Italia e per la prima volta si esibiranno in un evento esclusivo e imperdibile per migliaia di fan: la band che ha segnato la storia del sound progressive rock si esibirà sabato 25 luglio 2026 nel leggendario Anfiteatro degli Scavi di Pompei, nell’ambito della terza edizione di Beats of Pompeii.

B.O.P. è promosso dal Ministero della Cultura e dal Parco Archeologico di Pompei, realizzato in collaborazione con il Comune di Pompei e la Regione Campania, con la direzione artistica di Giuseppe Gomez.
L’organizzazione è curata da Blackstar Entertainment e Fast Forward.

Nelle prossime settimane B.O.P. annuncerà gradualmente il programma che, anche in per questa edizione, avrà rilevanza internazionale e nazionale, con l’obiettivo di unire arte, storia e musica in un contesto unico al mondo. Dopo le grandi esibizioni del 2025 con concerti unici di Nick Cave, Ben Harper, Stefano Bollani, Jean-Michel Jarre, Dream Theater, Wardruna, Bryan Adams e Riccardo Muti B.O.P. rilancia una grande stagione per l’estate 2026.

I biglietti per il concerto dei Marillion saranno disponibili da lunedì 3 novembre ore 14 esclusivamente su ticketone.it e in tutti punti vendita autorizzati.Sarà un concerto evento in una delle location più belle e iconiche al mondo: una serata di musica potente e immersiva. Il gruppo, noto per la sua profondità emotiva e per il sound espansivo, porterà sul palco un set accuratamente pensato per la data italiana, molte perle del repertorio della band in una scaletta studiata ad hoc, che non mancherà certo di sorprese.

Più di un semplice spettacolo live della più grande band della seconda generazione del Prog-rock: l’evento storico del 25 luglio 2026 a Pompei, all’ombra del Vesuvio, sarà una rara opportunità di vivere la musica dei Marillion in un luogo dove musica e storia si incontrano. 
Inoltre l’intero concerto sarà filmato e diventerà un album ufficiale e un Blu-ray movie che includerà il best of dello show, in uno straordinario spettacolo audio-visivo.
Con oltre 40 anni di onorata carriera alle spalle e 30 milioni di album venduti in tutto il mondo e una fan base appassionata, i Marillion,  capitanati da Steve Hogarth, negli anni hanno saputo mantenere il ruolo di leader nel panorama del Prog internazionale, forti dei loro straordinari successi senza tempo, dei concerti in tutto il mondo. Dopo 6 anni dall’ultimo progetto discografico, lo scorso anno i Marillion hanno pubblicato An Hour Before It’s Dark, ultimo album capolavoro di inediti della band, che ribadisce il periodo di gloria che stanno vivendo e la loro volontà, nonché necessità, di mantenersi autentici e fedeli alla loro musica, tagliente, raffinata, senza sentire il peso dello scorrere del tempo.
I loro concerti si traducono in esperienze uniche, indimenticabili e inconfondibili; riguardo la dimensione live della loro attività artistica, dice Steve Hogarth: “Il concerto è l’aspetto che preferisco del mio lavoro. La possibilità di condividere uno stato d’animo con quelli che capiscono le mie parole e, di conseguenza, anche me, persino quando non conoscono l’inglese. I fan sono talmente legati alla nostra musica che prima dei concerti leggono e approfondiscono le parole: pochi artisti possono vantare una relazione così personale con il proprio pubblico. Ho avuto il privilegio di suonare davanti a 80.000 persone ma anche davanti a 200. l’ho apprezzato allo stesso modo”.

I Marillion sono tra gli alfieri più credibili del rock negli ultimi decenni: attraversano frontiere stilistiche, scalano le classifiche internazionali e continuano ad animare la passione del pubblico, che li supporta nelle loro avventure musicali (anche attraverso attività di crowfunding).

Prezzi dei biglietti Marillion in concerto – B.O.P. 2026
Poltronissima Gold: € 130.00 + € 19.50 d.p.

Poltronissima: € 110.00 + € 16.50 d.p.

Poltrona: € 90.00 + € 13.50 d.p.

Gradinata Platinum Numerata: € 90.00 + € 13.50 d.p.

Gradinata Numerata: € 80.00 + € 12.00 d.p.

Biglietti disponibili da lunedì 3 novembre ore 14 su ticketone.it e nei punti vendita autorizzati.

Maggiori informazioni su B.O.P.
https://blackstarconcerti.com
https://www.instagram.com/blackstar_concerti
https://www.facebook.com/fastforwardlive


Ufficio Stampa e Comunicazione Beats of Pompeii 2026
Giulio Di Donna/Hungry Promotion
+393395840777 – giulio@hungrypromotion.it


Comunicazione Marillion: Daniele Mignardi PromopressagencyT 06 32651758 r.a.- info@danielemignardi.it  www.danielemignardi.it

TEATRO AUGUSTEO || OPERA DI PERIFERIA, in scena l’Opera musical di Peppe Lanzetta

Al teatro Augusteo di Napoli, Piazzetta duca d’Aosta 263, da venerdì 7 a domenica 16 novembre 2025, sarà in scena “Opera di Periferia”, Opera musical di Peppe Lanzetta. Uno spettacolo dal grande impatto emozionale con protagonisti Ivan Granatino, Maria Rosaria Virgili, con le Ebbanesis, Maurizio Capone & Bungtbangt e ancora con in o.a. Alessandra Ciccariello, Vincenzo D’Ambrosio, Mattia Ferraro, Alfredo Mundo, Peppoh, Danilo Rovani, Lorenzo Simeone e la partecipazione straordinaria di Peppe Lanzetta. Regia e scene di Bruno Garofalo. Musiche di Maurizio Capone. Coreografie di Orazio Caiti. Costumi di Anna Giordano.

Nota del regista Bruno Garofalo: “Opera di periferia” è stata scritta e portata in scena da Peppe Lanzetta nel 2009, in un momento storico che precedeva i malesseri delle periferie del mondo, sfociate in rivolte, manifestazioni, avvenimenti cruenti. Un linguaggio crudo, realistico, che riusciva a rendere concretamente il malessere di generazioni e che solo per conoscenza diretta veniva ambientata nei territori del napoletano: le Vele di Secondigliano, un complesso abitativo nato con le migliori intenzioni, ma tramutatosi presto in luoghi di deportazione a cielo aperto. Questa è la realtà scelta da Lanzetta per ambientare il malessere giovanile e sociale, alimentato da carenze globali che fanno delle periferie napoletane un esempio di ghettizzazione come il Bronx americano, le Banlieue francesi e il dramma contemporaneo della violenza espansionistica a danno di una realtà debole e fragile come quella Palestinese.

Il supporto emotivo di quest’Opera è musica di grande contemporaneità, che accomuna la protesta globalizzata di migliaia di giovani nel mondo. Una lente di ingrandimento sul malessere giovanile, con uno spiraglio di speranza. La ribellione di alcuni trascinerà il gruppo cambiando loro i connotati. Se questo lavoro teatrale riuscirà a far aprire gli occhi e la coscienza anche di un solo spettatore, avrà raggiunto un grande risultato”.

Biglietti (Platea: 35 Euro // Galleria: 25 Euro) al botteghino Augusteo, presso le rivendite e online su Ticketone e Bigliettoveloce

Ufficio stampa e comunicazione – Marco Calafiore 3926075948

LIVE TONES NAPOLI ETS AL BOURBON STREET GIOVEDÌ 30 OTTOBRE : TONOLO-SANTANIELLO-PALOPOLI-DE LORENZO

Giovedì 30 ottobre un quartetto inedito formato da quattro compositori sarà presentato dal Live Tones Napoli ETS al Bourbon Street Jazz club in Via V. Bellini 53…sul palco

Tonolo-Santaniello-Palopoli-De Lorenzo

Marcello Tonolo Piano  

Paolo Palopoli Chitarra

Domenico Santaniello Contrabasso

Leonardo De Lorenzo Batteria 

⏰️ L’ingresso è dalle ore 20:45. Inizio concerto ore 21:45. Posti limitati si prega di prenotare per l’assegnazione del posto. La prenotazione sarà valida sino alle 21.30.

🎫Il costo del biglietto per ascolto concerto è di € 12.00 acquistabile la sera stessa alla biglietteria meccanizzata predisposta al Bourbon Street o in prevendita GO2

🔴Drink e Food alla carta

➡️INFO e PRENOTAZIONI:

338 9941559/ 338 8253756

Un quartetto inedito composto da quattro musicisti compositori che portano sul palco un repertorio di brani originali
e riarrangiamenti di standards della tradizione jazzistica.

L’ interplay tra i musicisti è guidato da un feeling comune attento alla ricerca delle melodie e della armonie, dove l’improvvisazione è il linguaggio comune per il dialogo tra gli strumenti. 

Questo viaggio sonoro tra mainstrean e modernità diventerà  presto una produzione discografica. 

Maria Pia De Vito nuovo album con Chico Buarque e Monica Salmaso “Buarqueana”

Buarqueana

Il nuovo album di Maria Pia De Vito

con Chico Buarque e Mônica Salmaso

in uscita il 24 ottobre 2025 – Parco della Musica Records

Si chiama Buarqueana il nuovo album di Maria Pia De Vito, in uscita venerdì 24 ottobre su cd e digitale per la Parco della Musica Records, con la partecipazione straordinaria di Chico Buarque e Mônica Salmaso.

Registrato a Rio De Janeiro, questo progetto è dedicato alla traduzione in napoletano e alla reinterpretazione musicale dell’opera di Chico Buarque de Hollanda. Un nuovo album, poetico e letterario, un lavoro a quattro mani, di ricerca del repertorio e affinamento delle traduzioni, seguito passo a passo insieme a Chico, che qui canta anche in due brani. In qualità di ospite, è presente anche la cantante Mônica Salmaso, una delle voci più importanti del brasile contemporaneo.

In Buarqueana, Maria Pia De Vito non si limita a tradurre, ma restituisce a Chico il suo repertorio in una lingua e in un suono che in qualche modo gli appartiene. La riscoperta di un linguaggio sociale e spirituale che trasforma la ferita in canto, la sopravvivenza in arte.

Racconta Maria Pia De Vito: la presenza di Chico, da quindici anni anche in maniera epistolare, è sempre stata fondamentale nel suggerire immagini, fino ad arrivare a improvvisare delle soluzioni persino in napoletano, e con mio stupore, azzeccarle perfettamente. La sua pressocché perfetta conoscenza dell’italiano, e l’amore per il dialetto e la canzone napoletana, hafatto sìche abbia potuto immergersi nel dettaglio di ogni parola di questo lavoro, e farmi l’immenso dono di cesellare insieme a lui ogni parola di questo disco.

A 7 anni di distanza dalla pubblicazione di Core Coração, dedicato alla traduzione in napoletano di capolavori dellaMPB (música popular brasileira), in Buarqueana Maria Pia De Vito continuail percorso di ricerca, concentrandosi esclusivamente sull’opera di Buarque. La scelta dei brani ha seguito non solo una logica musicale e compositiva, ma soprattutto alcuni dei tanti fili tematici che si rintracciano nell’opera di Chico. L’album si apre con Uma Palavra (Parola primma), un brano che introduce forse il tema principale dell’opera di Chico, ovvero la riflessione filosofica sul valore concreto della parola come mezzo per comunicare, conservare la memoria e definire l’identità personale e collettiva.

Melodista geniale e profondissimo poeta e ascoltatore, Chico Buarque scrive e sa parlare, attraverso le sue canzoni, con voce di donna, di uomo, di anziano, di bambino, di schiavo, e sempre con la voce e lo sguardo di un testimone lucido della storia dolorosa del Brasile e degli anni della dittatura, attraverso canzoni esplicite, o mimetizzate in un samba, un maracatù, in una storia d’amore. Arte appresa e raffinata per sfuggire alla censura della dittatura, che lo tampinava. 

Canzoni come Meu caro amigo (Amico mio), lettera mandata all’amico oltreoceano, per raccontare che tutto apparentemente scorre uguale, si gioca a pallone e si canta, ma intanto si ingoiano sofferenze e soprusi. O come nella canzone Angelica (‘O cunto d’angelica), in cui si narra della terribile storia di Zuzù Angel, il cui figlio Stuart Angel, oppositore politico del regime, viene torturato e ucciso e il suo corpo mai ritrovato. Poco dopo toccherà la stessa sorte a Zuzù. Cantare questa canzone – spiega Maria Pia – in questi giorni difficili per la democrazia mondiale, mi appare necessario. Cantarla con Chico in napoletano è stato un momento di profonda emozione.

La ricomposizione musicale ed emotiva di questi brani è stata possibile grazie anche al lavoro con Roberto Taufic (chitarra), Huw Warren (pianoforte), Roberto rossi (percussioni), la stessa compagine a fondamento anche di Core Coração. Una vera famiglia musicale per Maria Pia De Vito, un collettivo in cui la creatività ed il talento di ognuno viene ispirata da quella speciale libertà che solo con una grande fiducia reciproca si riesce a realizzare.

Facebook www.facebook.com/mariapiadevitofanpage 

Instagram www.instagram.com/mariapiadevito

FORMAZIONE

Maria Pia De Vito, voce 

Roberto Taufic, chitarra 

Huw Warren, pianoforte 

Roberto Rossi, batteria e percussioni 

TRACKLIST

1) ’Na Parola (Uma palavra) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

2) Choro Bandito (Choro Bandido) Edu Lobo/Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

3) Almanacco (Almanaque) (Maria Pia De Vito/Chico Buarque)

4) Maninha (Chico Buarque) Marola Editora. Feat: Chico Buarque

5) Amico mio (Meu caro amigo) (Francis Hime /Chico Buarque /Maria Pia De Vito)

6) Chest’è (Pois è) (Antonio Carlos Jobim / Chico Buarque / Maria Pia De Vito)

7) Leve (Liggera) (Carlinhos Vergueiro/Chico Buarque / Maria Pia De Vito)

8) ‘O cunto d’Angelica (Angelica) (Miltinho/Chico Buarque / Maria Pia De Vito) Feat: Chico Buarque

9) Valsa Contro ‘o tiempo (Valsa Brasileira) (Edu Lobo/Chico Buarque/Maria Pia De Vito) Feat: Monica Salmaso

10) Samba e ammore (Samba e amor)(Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

11) Je me pensaje  (Atè pensei)(Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

12) Tutte ‘e juorne( Cotidiano ) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

13) Uocchie int’’a ‘ll’uocchie ( Olhos nos olhos ) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

14) Amante Dimane ( Futuros amantes ) (Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

15) Samba d’o grande ammore (Samba do Grande amor)(Chico Buarque/Maria Pia De Vito)

Registrato da Andrea Cutillo alla Casa del Jazz di Roma il 19, 20 e 21 novembre 2024

Registrato da Roberto Lioli negli Studi della Biscoito Fino di Rio de Janeiro il 25 e 26 gennaio 2025

Mixato da Andrea Cutillo, masterizzato da Massimiliano Cervini all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma

Producer Roberto Catucci

Supervisione artistica a registrazione, missaggio e mastering Roberto Catucci

Design Creation

Foto di Riccardo Musacchio/Musa

Parco della Musica Records

Fondazione Musica per Roma

MPR196CD

Pubblicato nel mese di ottobre 2025

Gaito Ufficio Stampa e Promozione

Guido Gaito info@gaito.it

+39 329 0704981 | +39 06 45677859

Via Vincenzo Picardi 4C 00197 Roma

UFFICIO STAMPA PARCO DELLA MUSICA RECORDS

ufficiostampa@musicaperroma.it

BOOKING E MANAGEMENT

Tema The European Music Agency

info@theeuropeanmusicagency.com

ANTEPRIMA PREMIO FAUSTO ROSSANO XI ed. 30 OTTOBRE ALL’EX ASILO FILANGIERI

IL PREMIO FAUSTO ROSSANO – FESTIVAL DI CINEMA DEL SOCIALE E DELLA SALUTE MENTALE RITORNA PER L’XI EDIZIONE GIOVEDÌ 30 OTTOBRE ALL’EX ASILO FILANGIERI DI NAPOLI CON L’EVENTO DI ANTEPRIMA “TANGO  È VITA”

Con 400 film da tutto il mondo, 30 finalisti per 6 categorie, il festival, che quest’anno porta il titolo “UMANAmente”, si svolgerà dal 5 al 9 novembre 2025 tra l’ex Asilo Filangieri e il Teatro Bolivar affrontando tre problematiche emblematiche del nostro tempo: Parkinson (e il Tango come forma di riabilitazione), Disturbi della condotta alimentare e Tragedia in Palestina

Il grande evento di anteprima “Tango è vita” giovedì 30 ottobre, alle ore 20.00, all’Ex Asilo Filangieri di Napoli, segnerà la partenza dell’XI edizione del Premio Fausto Rossano – Festival di Cinema del Sociale e della Salute Mentale che quest’anno, con il titolo “UMANAmente”, si svolgerà dal 5 al 9 novembre 2025 principalmente tra l’Ex Asilo Filangieri e il Teatro Bolivar, oltre a vedere coinvolti altri luoghi significativi della città di Napoli come l’Università Federico II – Dipartimento di Scienze Sociali Campus San Giovanni, The Spark Creative Hub, Casa Cinema Napoli, I.S.I.S. Alfonso Casanova. Il “Premio”, ideato e organizzato da Marco Rossano con la direzione artistica di Sergio Sivori e realizzato con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania, gode del sostegno della Fondazione Pio Monte della Misericordia con i patrocini del Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II, della Fondazione Una Nessuna Centomila e della Fondazione Limpe.

Sono oltre 400 i film giunti da tutto il mondo, 30 i finalisti divisi in sei categorie: Corti, Studenti, Laboratori, Animazioni, Focus Campania, Documentari. Le principali tematiche dei corti sono: relazioni di coppia, Alzheimer, genere e transgenere, mascolinità, memoria. 

«Il Premio Fausto Rossano – racconta il direttore artistico Sergio Sivori – rinnova ogni anno il suo impegno nel promuovere, attraverso il linguaggio cinematografico, una riflessione profonda sulla salute mentale. L’obiettivo è favorire una cultura del rispetto, dell’ascolto e dell’inclusione nel solco dei valori che hanno ispirato la vita e il lavoro di Fausto Rossano».

PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 30 OTTOBRE – Evento di Anteprima “Tango è vita” dalle ore 20.00 alle 23.00, all’ Ex Asilo Filangieri (Vico Giuseppe Maffei).

–         Proiezione fuori concorso di Il Tango della vita (Italia, 2024, 76’), prodotto da B&B Film, una delicata storia di amore, tango e Parkinson di Erica Liffredo e Krista Burane  con la presenza della regista Erica Liffredo.

–         Performance di tango dei protagonisti Claudio Rabbia e Ivana Revelli

–         Milonga a cura di Fertango con la partecipazione di Fernando Cabrera e Fortuna Del Pretee l’intervento musicale di Juan Tomás Ortiz (voce) Leonardo Andersen (chitarra) Pablo Yamil (bandoneon)

Il tema dell’umanità, a cui è intitolata quest’XI edizione, si declina in tre direzioni emblematiche del nostro tempo: il Parkinson e la sorprendente relazione con il tango, che diventa linguaggio del corpo e forma di riabilitazione, un modo per riscoprire armonia e contatto umano là dove la malattia sembra sottrarli; i disturbi della condotta alimentare, che colpiscono soprattutto i più giovani per i quali i corpi diventano terreno di conflitto, riflesso di una società che impone modelli irraggiungibili; la tragedia in Palestina, e in particolare a Gaza, dove la disumanizzazione e la perdita di empatia rendono urgente interrogarsi sul significato stesso di “umanità” e sulla responsabilità collettiva di non voltarsi altrove. Ogni sera verrà presentato un corto di un regista palestinese in collaborazione con il Nazra Palestine Short Film Festival.

Il Premio è dedicato a Fausto Rossano, scomparso prematuramente nel 2012, che nel suo lavoro seppe coniugare la psichiatria con la psicologia analitica junghiana, ponendo al centro la dignità della persona e il riconoscimento dell’altro nella sua interezza. La sua opera, profondamente etica e politica, è stata guidata da un principio fondante: restituire visibilità e dignità a chi ne è privato, a chi resta ai margini o è reso invisibile dai pregiudizi della società. Il suo pensiero poneva al centro l’umanità della persona, nella sua interezza di corpo e spirito, dall’inizio alla fine della vita, al di là di età, condizioni o malattie, in una prospettiva che rifiuta ogni visione riduttiva e normativa dell’essere umano.

 In allegato il resto del programma dal 5 al 9 novembre 2025

Napoli, 24 ottobre 2025

Gabriella Diliberto

Gabriella Diliberto

3471375439

gabrielladiliberto@musicpressoffice.com

POLITEAMA NAPOLI | Campagna abbonamenti del Politeama, spettatori tra gli attori

Al via la campagna abbonamenti del teatro Politeama di Napoli. La sala di Via Monte di Dio 80 propone un abbonamento ridotto, a un prezzo speciale, con tante novità per gli spettatori che, in alcuni spettacoli, potranno godere della messa in scena seduti direttamente sul palco, tra gli attori.

L’offerta prevede 3 spettacoli + 2 in omaggio, a scelta, per un’esperienza teatrale unica, fino a esaurimento posti. Agevolazioni per gli abbonati al teatro Augusteo di Napoli.

Questi i 3 titoli in abbonamento: 15 e 16 novembre, “Questo bimbo a chi lo do?” con Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza, commedia scritta e diretta da E. Tartaglia, con Antonio D’Avino, Marco Mario De Notaris, Claudia Mercurio, e con la partecipazione straordinaria di Gianni Parisi.

Si parla di utero in affitto, maternità surrogata acquistata a caro prezzo da una coppia di vip, al fine di salvare la carriera di lei all’interno dello show business, ma questa scelta scatenerà imprevedibili reazioni emotive e tumulti psicologici e sentimentali…

29 e 30 novembre, “Miseria e Nobiltà” con Giovanni Allocca e Salvatore Pinto, che cura anche la regia, e con Francesco Ammirevole, Rosanna Aprile, Domenico Ciaravolo, Lorenza Colace, Angela Esposito, Giovanni Ilardi, Carmine Losciale, Fausto Lunella, Marcello Marciano, Ciro Meglio, Tammaro Palomba, Anna Teletta, Sabrina Toralbo.

La Commedia, accompagnata da tre musicisti, porta in scena la storia di Felice Sciosciammocca, un povero scrivano pubblico che, per denaro, accetta di fingersi un nobile per aiutare un giovane marchese a chiedere la mano della sua amata Gemma, figlia di un ricco e ingenuo cuoco…

20 e 21 dicembre, “That’s Napoli Show …Christmas edition” con il M.° Carlo Morelli, e con i soprani Candida Calabrese, Crizia Colonna, Roberta Lauzeral, Alessia Marfella, Francesca Marotta; i mezzosoprani Rosanna Coppola, Alberto Bonura, Alessandra De Luca, Giovanna Ferrara, Denise Morelli, Nunzia Scotti; i tenori Alberto Bonura, Emilio Carrino, Enzo Danilo Esposito, Ivan Esposito, Luigi Nappi; il basso Salvo Musso. Musicisti Enrico Sforza (tastiere), Alessandro Carpentieri (chitarra), Dario Spinelli (basso), Mauro D’Ambrosio (batteria), Alessio Castaldi (sax). Coreografie di Chiara Barassi.

Un viaggio musicale nel cuore del Natale, un concerto corale unico, in cui la tradizione partenopea si veste a festa e incontra le più belle melodie natalizie internazionali.

E 2 spettacoli in omaggio, a scelta tra: 5 e 6 novembre, “Boomerang” di e con Raffaele Milite, regia di Luciano Melchionna.

Qual è la vera felicità nella vita? Amare ed essere amati? forse… ‘Prepara il cuore’, perché potrebbe tornare indietro come un boomerang, e forse, prima o poi, ci ritroveremo tutti un po’ più vicini a capire cosa significa davvero essere felici.

20 e 21 novembre, “Eduardo, per amore del gelo” di Fabio Pisano, con Chiara Baffi, Luciano Giugliano, Luca Iervolino, Ciro Riccardi, regia Claudio Di Palma.

La biografia è l’ultima grande opera di un artista. Nel caso di Eduardo De Filippo è difficile però tirare le fila della sua vita. In questo spettacolo si raccontano tre aspetti della sua esistenza: l’amore, il San Ferdinando, i De Filippo.

5 e 6 dicembre, “Ego” di Maria Avolio, con Maria Avolio, Lorenzo Stingone, Francesco Maria Punzo, testi di Maria Avolio e Francesco Maria Punzo.

Lo spettacolo esplora l’egocentrismo come impulso primordiale, animale, umano e vivente. In scena gli interpreti si muovono in uno spazio che è al tempo stesso rifugio e gabbia, indossando maschere e costumi che trasformano l’Ego in un abito, una seconda pelle, confortevole e alienante.

16 e 17 dicembre, “Afànisi”, testo e regia di Alessandro Paschitto, con Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca.

La performance rovescia i rapporti tra spettatore e spettacolo, tra realtà e sguardo che la osserva. Lo spettatore non è più fruitore passivo, ma creatore attivo dell’opera che ha di fronte. Gli viene chiesto: ma tu cosa vuoi vedere? E poi lo si invita a rispondere privatamente, tra sé e sé, ma in modo fulmineo, non meditato, e così andrà materialmente a disegnare, con l’aiuto dei performer, il proprio spettacolo nello spazio vuoto.

Info abbonamenti: teatropoliteamanapoli@gmail.com – 081414243

Ufficio stampa e comunicazione

Marco Calafiore 3926075948

PER LA RASSEGNA AUTUMN JAZZ del LIVE TONES NAPOLI AL BOURBON STREET VENERDÌ 24 OTTOBRE : FRANCESCO D’ERRICO TRIO feat GREG DUDZIENSKI

CONCERTO JAZZ rassegna AUTUMN JAZZ del LIVE TONES NAPOLI

Venerdì 24 ottobre il Live Tones Napoli porta sul palco del Bourbon Street un quartetto straordinario che dimostra come il jazz non ha confini e come da incontri casuali possano nascere rapporti duraturi nel tempo anche in musica…

Francesco D’Errico trio feat Gregory Dudzienski

Gregory Dudzienski, sassofoni

Francesco D’Errico, pianoforte

Daniele De Santo, contrabbasso

Marco Fazzari, batteria

⏰️ L’ingresso è dalle ore 20:45

Inizio concerto ore 21:45. Posti limitati si prega di prenotare per l’assegnazione del posto. La prenotazione sarà valida sino alle 21.30.

🎫Il costo del biglietto per ascolto concerto è di € 12.00 acquistabile la sera stessa alla biglietteria meccanizzata predisposta al Bourbon Street o in prevendita GO2

https://go2.it/evento/francesco-d-errico-trio-feat-greg-dudzienski/8855

🔴Drink e Food alla carta

➡️INFO e PRENOTAZIONI:

338 9941559/ 338 8253756

Il quartetto è nato dall’incontro di Gregory Dudzienski, e Francesco D’Errico nella città di Napoli in occasione di alcune Jam avvenute in jazz club della città nel 2015. Dudzienski era in Italia per impegni con la Big Band della NATO. Greg in seguito ha invitato D’Errico e il suo trio a prendere parte alla realizzazione del suo CD “La Luna” registrato in Italia ma pubblicato poi in America nel 2016.

Il repertorio del quartetto comprende prevalentemente composizioni dello stesso Gregory Dudzienski e una selezione di brani della tradizione afroamericana raramente eseguiti e riarrangiati. Dudziesky e D’Errico hanno in seguito registrato un album in duo. Negli anni il quartetto si è esibito in diversi club e jazz festival riscuotendo sempre interesse e plauso.

Gregory Dudzienski, sassofonista statunitense di Chicago, ha suonato molto in Europa, Sud America e Medio Oriente, oltre che negli Stati Uniti. Dudzienski ha tenuto conferenze e lezioni sull’improvvisazione, l’armonia del jazz e l’organizzazione al The International Saxophone Symposium, all’Università di Rhode Island e alle scuole superiori degli Stati Uniti.  Tra le sue collaborazioni ricordiamo: Jimmy Dorsey Orchestra, John Fedchock, Phil DeGreg, Tito Puente, Marian McPartland, Pamela Hines, John Lockwood, Bob Gullotti, Brooke Sofferman, Maureen McGovern, The Virginia Symphony Orchestra, The Orchestra Jazz del Virginia Arts Festival, The Chicago Jazz Composer’s Collective, The Chicago Skyliners Jazz Orchestra, The O’Jays and The Temptations. La sua registrazione più recente, “La Luna” è in ampia versione e disponibile su Apple Music

SABATO 25 OTTOBRE AL TEATRO BOLIVAR ARRIVA ANASTASIO CON LA SUA OPERA RAP “LMNPP TOUR”

SABATO 25 OTTOBRE AL TEATRO BOLIVAR ARRIVA ANASTASIO CON LA SUA OPERA RAP “LMNPP TOUR”

Il live sarà l’occasione per ascoltare in una nuova veste, tra teatro e concerto, i brani dell’ultimo album “Le macchine non possono pregare” e le canzoni che hanno segnato la sua carriera fino ad oggi

Al Teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), diretto da Nu’Trackssabato 25 ottobre 2025alle ore 22.00, arriva Anastasio con il suo “LMNPP TOUR”, prodotto da Area Live in collaborazione con CMN, per portare dal vivo i brani del suo ultimo lavoro “Le Macchine Non Possono Pregare” (Woodworm/Universal Music Italia) insieme alle tracce che hanno segnato la sua carriera fino ad oggi.

“Le Macchine Non Possono Pregare” – racconta Anastasio – è qualcosa di diverso: è una storia, un’epopea, io lo chiamerei “un’opera rap”. Soprattutto è un sogno, è l’album che renderebbe fiero il ragazzino che ero.  L’ho scritto in totale libertà, ci ho messo quattro anni ed ora è il momento di renderlo vivo, con una band davanti ad un pubblico. Questo live – continua l’artista – non sarà un semplice concerto ma un vero cross over tra teatro e concerto. Lavorare a questo show mi ha dato la possibilità di sperimentare, di mettermi alla prova in un campo per me nuovo dando alla musica una multidimensionalità che non avevo mai sperimentato fino ad oggi. Con me sul palco ci sarà un attore, Giacomo Lliu, e la mia band e ci tengo a ringraziare oltre a tutti loro anche Federico Cicinelli con cui ho lavorato alla scrittura dello spettacolo».

La band che accompagnerà Anastasio in tour è composta da: Marco “Lancs” Lanciotti alla batteria e Gregorio Calculli alla chitarra e tastiere.

Dopo un disco e una graphic novel (“LMNPP” pubblicato da Edizioni BD) con cui esplode l’immaginario narrativo alla base del disco, il live di Anastasio diventa un’opera ibrida tra concerto e teatro per sviluppare una specifica linea tematica dell’album: la trappola della spettacolarizzazione, la sceneggiatura onnipresente del soft power, la distorsione del rapporto che si crea ogni volta che un artista si mostra ad un pubblico. In un momento storico in cui la tecnologia permette alla sorveglianza di diventare sempre più pervasiva, fuggire dalla finzione sembra quasi impossibile come se nemmeno il qui-e-ora tipico dell’evento dal vivo riuscisse ad abolire il tempo, e piuttosto restasse irretito dai palinsesti, dai copioni, dalle scalette della rappresentazione. È proprio questo che Anastasio tenterà di compiere durante il live: messo ripetutamente all’angolo in un labirinto fatto di interviste pilotate che simulano spontaneità, costretto a vestire panni che non sono mai davvero i suoi, tenterà comunque di gettare l’ultima maschera di fronte all’unico occhio che rimarrà per sempre a spiarlo: il suo.

Napoli, 21 ottobre 2025

Gabriella Diliberto

Gabriella Diliberto

3471375439

gabrielladiliberto@musicpressoffice.com

« Vecchi articoli