“Umbria Jazz 2025 al Teatro Morlacchi: Un Viaggio nel Cuore del Jazz Contemporaneo”
Di Annamaria De Crescenzo
Fotogallery : Catuogno Mario (http://www.spectrafoto.com)
Il Teatro Morlacchi, gioiello storico nel cuore di Perugia, ha offerto un’atmosfera intima e accogliente, ideale per vivere ogni concerto come un’esperienza unica. Ogni esibizione ha portato sul palco emozioni diverse, ma tutte altrettanto potenti, rendendo ogni pomeriggio un’occasione speciale per apprezzare il jazz in una delle sue forme più pure.
12/7 – Isaiah Collier & The Chosen Few
Isaiah Collier e la sua band hanno aperto il festival con una performance energica e coinvolgente. Il suo sax, robusto e ricco di improvvisazioni, ha trascinato il pubblico in un viaggio sonoro emotivo. Il gruppo ha offerto una miscela perfetta di passione e sperimentazione, creando un’atmosfera intensa che ha catturato l’attenzione fin dai primi minuti.
13/7 – Sullivan Fortner Trio
Il trio di Sullivan Fortner ha conquistato la sala con la sua eleganza sofisticata. Il pianoforte di Fortner, tecnicamente impeccabile, ha saputo alternare momenti lirici e intensi, accompagnato da una ritmica precisa che ha creato un equilibrio perfetto. Un concerto che ha regalato al pubblico il piacere di ascoltare un jazz raffinato e introspectivo.
14/7 – Johnathan Blake “My Life Matters”
Johnathan Blake ha presentato un progetto dal forte impatto sociale, “My Life Matters”, che ha trattato temi di identità, lotta e speranza. La sua batteria, potente e incisiva, ha guidato il gruppo con precisione, mentre il dialogo musicale con gli altri musicisti ha dato vita a un concerto emotivamente denso e significativo.
15/7 – Jazzmeia Horn
Jazzmeia Horn ha incantato il pubblico con la sua voce straordinaria, un mix di soul e jazz che ha reso ogni brano unico. La sua capacità di improvvisare con una naturalezza disarmante e la sua presenza scenica magnetica hanno trasformato il concerto in un’esperienza coinvolgente, facendo vivere al pubblico ogni nota con grande intensità emotiva.
18/7 – Ambrose Akinmusire “Honey from Winter Stone”
Il trombettista Ambrose Akinmusire ha presentato un progetto visionario e delicato, “Honey from Winter Stone”. La sua tromba, alternando suoni dolci e incisivi, ha creato un’atmosfera introspettiva, accompagnata da una band che ha saputo equilibrare improvvisazione e ricerca musicale. Un concerto che ha mostrato la profondità artistica di Akinmusire e la sua capacità di emozionare con il suono.
19/7 – Enrico Rava & Fred Hersch
Il dialogo musicale tra Enrico Rava e Fred Hersch è stato uno dei momenti più affascinanti del festival. La tromba di Rava e il pianoforte di Hersch hanno creato un’intesa perfetta, alternando momenti di grande lirismo e improvvisazione. Un concerto che ha esplorato la sottile arte del dialogo musicale, lasciando il pubblico affascinato dalla loro complicità.
20/7 – Paolo Fresu & Omar Sosa “Food”
Il concerto di Paolo Fresu e Omar Sosa, intitolato “Food”, ha unito il suono del cibo alla musica. Registrazioni di suoni di cucine e ristoranti – come tintinnii di calici, il fruscio dell’olio che frigge e le voci narranti in diverse lingue – sono diventate la base per le composizioni originali del duo. Fresu alla tromba e Sosa al pianoforte hanno mescolato influenze mediterranee e cubane, creando una performance che rifletteva sul piacere del cibo e la sostenibilità globale. Un concerto che ha portato il pubblico in un viaggio sensoriale, fondendo arte musicale e cultura gastronomica.
Il Teatro Morlacchi, sempre affollato di pubblico, ha reso ogni concerto un’esperienza ancora più speciale. Il pubblico, attento e partecipe, ha apprezzato la qualità delle performance, mentre la location ha esaltato l’intensità di ogni esibizione, contribuendo a consolidare Umbria Jazz come uno degli eventi jazzistici più importanti a livello mondiale.









































