Recensione: Italienische Nacht alla Filarmonica di Berlino con Stefano Bollani
Articolo a cura di Francesca Petrillo

La Italienische Nacht, tenutasi il 25 settembre 2024 presso la Filarmonica di Berlino, è stata un tributo indimenticabile all’anima musicale italiana, filtrata attraverso l’improvvisazione e la libertà espressiva del jazz. La serata, diretta dall’eclettico pianista Stefano Bollani, ha coinvolto alcuni tra i più talentuosi musicisti della scena jazz internazionale: Gabriele Mirabassi al clarinetto, Luca Aquino alla tromba, Matteo Mancuso alla chitarra, e la cantante Valentina Cenni, che con la sua voce ha incantato il pubblico berlinese. L’evento è stato curato da Siggi Loch, un esperto di jazz che ha saputo cogliere l’essenza della tradizione musicale italiana e presentarla in un contesto innovativo e contemporaneo.

Il programma della serata ha attraversato le melodie classiche di compositori come Ennio Morricone e Adriano Celentano, arricchite dalle reinterpretazioni jazzistiche di Bollani e dei suoi compagni di viaggio. Da brani come Metti, una sera a cena di Morricone a Piazza Grande di Lucio Dalla, ogni pezzo ha evocato immagini di un’Italia malinconica e romantica, ma al tempo stesso vibrante e piena di vita. La magia del momento si è amplificata grazie alla bravura tecnica dei musicisti, capaci di trasportare il pubblico attraverso una varietà di emozioni: dalla dolcezza nostalgica di Storia d’amore di Celentano, fino all’energia travolgente di O sarracino di Renato Carosone.
Il pubblico ha risposto con grande entusiasmo, lasciandosi coinvolgere dalle improvvisazioni, dai virtuosismi di Matteo Mancuso alla chitarra elettrica, e dalle delicate sfumature della tromba di Luca Aquino. La voce di Valentina Cenni, piena di passione e versatilità, ha aggiunto un tocco teatrale alla serata, interpretando con intensità pezzi che parlano di amore, desiderio e nostalgia.
Dal punto di vista emotivo, la serata è stata una celebrazione della bellezza mediterranea, ma anche un incontro tra culture: il pubblico tedesco ha percepito la familiarità e il calore della musica italiana, mentre gli artisti sul palco creavano un ponte musicale tra nord e sud Europa.
La Filarmonica di Berlino, con la sua acustica perfetta e il suo fascino maestoso, ha fornito la cornice ideale per un evento che ha unito la sofisticatezza della musica classica e la libertà interpretativa del jazz. Ogni nota risuonava con precisione, permettendo al pubblico di percepire ogni sfumatura emotiva espressa dai musicisti.
A fine serata, l’atmosfera era elettrizzante: il pubblico, visibilmente emozionato, ha tributato applausi calorosi e ripetuti standing ovation agli artisti. La Italienische Nacht si è così conclusa in un clima di gioiosa celebrazione della musica, con un filo di malinconia che ha lasciato a tutti il desiderio di prolungare quel viaggio sonoro per qualche istante in più. Questa serata alla Filarmonica di Berlino rimarrà certamente nella memoria collettiva, come un omaggio al potere senza tempo della musica di unire cuori e mondi diversi.