Recensione: Umbria Jazz 2024 un’edizione record

Fotogallery : Emanuele Pontani 
              Massimiliano Radicchi

Umbria Jazz 2024

Numeri da record assoluto quelli di Umbria Jazz 2024: oltre 42.000 biglietti venduti con un incasso lordo di 2.400,000 Euro. Mai visti tanti visitatori in città durante la manifestazione!

 Questi i dati della manifestazione come riportato dal comunicato stampa della Fondazione Umbria Jazz.

Circa 250 eventi distribuiti su dieci giorni, per la maggior parte gratuiti, dodici diverse location. Ottantasette band in cartellone con quasi seicento musicisti.

Tanta musica, ma anche seminari di formazione, iniziative e laboratori per i bambini, enogastronomia, dj set per dieci giorni che hanno visto Perugia invasa come mai da migliaia di appassionati e turisti.

Il Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più ortodosso, ha totalizzato oltre 5 mila paganti. Notevoli anche i numeri alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria, con oltre 2 mila biglietti.

Ottimo risultato per la nuova location della Terrazza del Mercato Coperto e per il Conad Jazz Contest, che ha visto vincere lo Scannapieco-Geremia Set.

Di assoluto rilievo anche i risultati del festival online: il volume di traffico digitale organico (social, sito) ha raggiunto oltre 1 milione di persone, con il media team di Umbria Jazz che ha realizzato nei giorni del festival 10 terabyte di materiale multimediale tra video e foto.

Radio Monte Carlo, radio ufficiale di Umbria Jazz, è stata anche quest’anno il cuore pulsante di Perugia con 124 ore di diretta in dieci giorni, 8 conduttori, staff direttivo, tecnico e redazionale sempre presente, una postazione da 11 metri per 7 comprensiva di studio della diretta, ufficio, lounge, una zona riservata all’accoglienza, una alle interviste e una ai live oltre a un corner fotografico dedicato agli ascoltatori. Un impegno considerevole teso all’unico obiettivo di coinvolgere il pubblico, quello presente a Perugia e quello all’ascolto, facendogli godere appieno l’unicità dell’evento.

Si conferma anche in questa edizione l’impegno green di UJ. Tra le tante iniziative un solo ma significativo dato: l’utilizzo delle borracce da parte dello staff ha prodotto un risparmio di oltre 650 kg di plastica, con una riduzione di circa 1.500 bottigliette di plastica al giorno.

Questi i numeri di una edizione “Super” di Umbria Jazz, che oltre ai dati riportati, ha fatto respirare un clima frizzante e gioioso per l’intera durata del festival. Un centro storico tornato alla vita, anche grazie alla ricomparsa di artisti di strada (magari alcuni di loro prima o poi calcheranno i palcoscenici di UJ stessa) che nelle assolate giornate di luglio non hanno mai lasciato Corso Vannucci senza note di sottofondo, offrendo a chiunque la propria visione di musica e divertimento.

Veramente un grande lavoro quello dello staff di Umbria Jazz; tantissimi i tecnici, organizzatori, uffici, operatori, hostess, fotografi e video-maker, che come al solito hanno reso la manifestazione perfettamente funzionante.

Il tutto condito dal piacere degli incontri, in giro per le varie location del festival, con “il proprietario di casa”: l’eclettico e lungimirante Carlo Pagnotta! Fondatore e Direttore Artistico fin dalla prima edizione del festival nel 1973, ancora oggi onnipresente per tutti i dieci giorni, sempre disponibile ad uno scambio di battute con chiunque lo incontri e dispensatore di sorrisi a chi incrocia la sua strada tra un cambio di palco e l’altro.

Emanuele Pontani

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